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Autore: Aishia    08/07/2012    3 recensioni
Che cosa succederebbe ad una ragazza se a causa di qualcosa di superiore o di un destino ignoto fosse catapultata in un'altra epoca? riuscirà ad essere artefice del suo destino ed ad avere ciò che brama?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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dopo la pioggia c’è sempre il sereno... >

Erano passate già sei settimane da quando io e Alan avevamo abbandonato il nostro mondo,per sprofondare in quelle dei pirati.
La situazione -da quella iniziale - era molto peggiorata, l’sla Cruces … era andata letteralmente distrutta da qualcosa, o meglio qualcuno non ancora identificato,mentre da qualche giorno a questa parte avvenivano strani fenomeni,come cambiamenti atmosferici,e squartamenti di intere famiglie.
La situazione era diventata all’armante,la mia più grande paura però,era la piccola palla di fuoco che si trovava in cielo,chissà quanto ancora sarebbe rimasta li?
Momentaneamente la Perla Nera aveva attraccato nel porto di Tortuga,per dei rifornimenti,concedendo così alla ciurma un po’ di svago e divertimento.
Ogni uomo della nave era già scomparso nelle vie della città,quindi io,Alan,i coniugi Turner e il capitano,scendemmo dirigendoci alla solita locanda.
Quel luogo era sempre esageratamente affollato,ma aveva del buon rhum,quindi Jack insistette per entrare .
I tavoli era tutti occupati,meno uno,che si trovava nell’angolo più isolato della locanda.
Ci accomodammo e ordinammo del buon rhum con qualche pasto tipico del posto,Jack animava la serata raccontandoci qualche aneddoto della sua vita movimentata,facendoci a volte sbellicare dalle risate o tremare dal forte sgomento.
Stavo seguendo con attenzione ogni suo gesto,ogni sillaba da lui pronunciata,poi il mio sguardo andò a finire sulla figura di Elisabeth,mi guardava strano,ma quando si accorse che il suo sguardo venne contraccambiato,lo abbassò facendo l’indifferente.
Dopo un paio d’ore Elizabeth mi chiese espressamente di ritornare alla nave,così noi donne salutammo il resto del gruppo per dirigerci alla Perla.
Quella sera stranamente eravamo silenziose,soprattutto lei,bianca in viso e con gli occhi privi della loro solita luce
Anche sulla Nave non parlammo molto, Io ero appoggiata al parapetto che guardavo come il mio solito le stelle,ammirando la loro bellezza e la loro limpidezza

<< ti volevo chiedere scusa per come mi sono comportata questa sera …>>
Aveva espresso una vocina esile alle mie spalle,mi voltai e vidi Elizabeth dietro di me con lo sguardo basso …

< Liz . ..tu non ti devi scusare di niente ...>>
Che le prendeva? Non era la solita Elizabeth,la stessa con il solito sorriso stampato in volto,colei pronta a sostenere chiunque,senza chiedere nulla in cambio.

<< si invece, sono stata tutta la serata silenziosa e non ti ho rivolto nemmeno una parola …>>

<< ma io ho fatto lo stesso no?>>
Subito dopo si avvicinò a me,poggiando le braccia sul parapetto e puntando gli occhi alle piccole stelle,che illuminando il cielo e i nostri cuori.
Eravamo state in silenzio,fin quando non spostò il suo sguardo verso di me per poi ritornare al cielo

<< Chanel … è un po’ che mi faccio questa domanda,ma quando tutto questo sarà finito,che intenzioni hai?>>
Quella domanda mi lasciò di sorpresa,non facevo che chiedermelo senza ad arrivare ad una risposta,testa e cuore urlavano due cose totalmente opposte

<< non lo so Liz..mi sono affezionata tantissimo a voi,a questo mondo .. a ..>>

<< a Jack!?>>
Jack? cosa c’entrava ora Jack,beh si c’entrava eccome

<< non dire stupidaggini,Jack non c’entra nulla …>> mentìì
Abbassai guardo evidentemente imbarazzata ero certa di essere diventata rossa,quanto la luna rossa

<< ma dai,si vede da come lo guardi,da come vi guardate … nell’aria c’è qualcosa …>>
Sorrisi, non aveva poi cosi torto,ogni volta che Jack si avvicinava o mi guardava solamente, sentivo qualcosa nello stomaco,non sapevo cosa,ma era tutto nuovo per me ...
Non risposi a quella domanda,ed Elizabeth capì che non lo avrei mai fatto.

<< ma se tutto ciò ti piace cosi tanto, perche non rimani?potremmo trovare una soluzione a come ridare il medaglione alla dea Diana,e poi io ho bisogno di te ...

<< non è per questo Liz>>
Elizabeth mi guardò strano,non capiva a cosa stessi alludendo

<< e che cosa allora?>>
<< c’ e una cosa che io e Alan non vi abbiamo detto … e poi lo sai che per me vale lo stesso no?>>
La mia amica si mise in attenti,come per non perdere nemmeno una sillaba che sarebbe uscita dalla mia bocca ...
Divenni cupa in volto e anche Liz se ne accorse,la vista si annebbiò e una lacrima fce capolino dai miei occhi …

<< mio padre sta morendo Liz …>>
Quelle parole risuonarono strano anche a me,faceva male pronunciarle
Lei invece si irrigidì ed abbassò lo sguardo mortificata

<< Io non immaginavo che …>>

<< è rilegato a letto da quasi un anno,ha una malattia sconosciuta,e devo occuparmi io di tutto ...perché mia mamma è incita e lei non si deve assolutamente affaticare>>
Sorrisi,chissà come stavano,e se il pancione della mia mamma era diventato ancora più grosso,il bambino doveva essere ormai arrivato all’ ottavo mese … quasi al nono ...

<< incita? Nel senso che presto avrai un altro fratello?>>
Annui,e le mie labbra si distesero,vedendo così l’ombra di un sorriso

<< quindi è per loro che vuoi andare …>>

<< si,si Liz è per loro … hanno bisogno di me>>
Quanto mi mancavano,ogni giorno era disastroso stare lontano da loro.

<< e se non avreste avuto di questi problemi saresti rimasta?>>

<< si credo ... e tu invece cos’è che ti turba?>>
Anche in questo caso la ragazza si irrigidì e abbassò lo sguardo ...

<< non lo so..mi sento strana ... >>

<< come strana?>>
Strana? Cosa poteva significare sentirsi ‘’strana’’

<< si è un bel po’ che ho continui sbalzi d’umore,nausea,mi sento gonfia,e non so cosa sia ... ho paura di essermi ammalata>>
Sgranai gli occhi e sorrisi ...

<< Liz, hai anche un ritardo?>>
<< bhe ora che ci faccio caso si, perché? ...>>
gridai talmente forte da svegliare tutta Tortuga, mi ci buttai letteralmente addosso strillando per la contentezza,lei sgranò gli occhi

<< ma che ti prende??>>
<< Liz..forse ho capito cos’hai!!>>
Lei era impassibile e con gli occhi sbarrati,non aveva capito nulla,glielo si leggeva in faccia

<< sei ... sei … be è ovvio!..hai gli stessi sintomi di mia madre! O mio Dio quando lo verrà a sapere Will!!

<< che cosa deve sapere Will! E perché sei così contenta?? Ti prego Chanel dimmi qualcosa,mi stai facendo preoccupare>>

<< Elizabeth,sei incinta!>>
Liz era immobile,con le mani nello stomaco e con lo sguardo fisso nel vuoto ... avevo paura di averle procurato un choc

<< no lui non dovrà sapere niente!>>
Pronunciò a tono basso e con un filo di voce

<< perché?>>

<< perché altrimenti no mi farà continuare questo viaggio,e io non voglio stare rinchiusa in una villetta da strapazzo,voglio stare qui!voglio aiutarti in questo viaggio … voglio esserti vicina!>>
Le sue ragioni non mi piacevano affatto,poteva essere pericoloso ma non mi opposi,sapevo cosa significava non sentirsi libera

<< okay Liz come preferisci, non ti preoccupare,non saprà niente nessuno … ma puoi tenere il fatto di mio padre solo per te? Non voglio che gli altri abbiano compassione di me ...>>

<< questo sarà il nostro piccolo segreto,wow,sono incinta …>>
Finalmente era ritornata l’Elizabeth di sempre
Tutti e due ci abbracciamo e scoppiammo a ridere come due vere pazze.. era tanto che non parlavamo da sole,questa era stata una grande occasione per conoscerci ancora meglio.
Poco andammo nella mia cabina parlando della nostra vita..
Lei volle sapere tutto del mio mondo,e io del suo – anche se ormai ne facevo parte-
<< Chanel?c’è una cosa che mi chiedo... ma ora come farai a rispettare la promessa di Jack?

<< già ne ho parlato con lui Liz>>
Lei strabuzzò gli occhi sorpresa

<< davvero?>>

<< si..la mappa non è andata perduta..>>

<< come? Ma l’ho vista affondare con i miei occhi..>>

-<< infatti..ma il suo contenuto è tutto qui dentro..>>
Feci un cenno della mano sulla testa come per indicare che si trovava nella mia testa...
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