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Autore: Jude02    08/07/2012    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che da bambina incontrò Damon Salvatore e questo incontro le sconvolse la vita.
"La creatura si girò di scatto: Damon Salvatore. [...]
...E giurai che un giorno mi sarei vendicata di colui che aveva ucciso i miei genitori."

"Era sempre pronto a rovinare la mia esistenza, l'esistenza di chiunque gli avesse mai voluto bene."
"Facevo fatica a credere che quegli occhi, ora carichi di odio, fossero gli stessi che una volta mi guardavano innamorati, quasi adoranti; ma, dopotutto, l'odio e l'amore sono due facce della stessa medaglia.
Chi è capace di amare intensamente, è capace di odiare con la stessa intensità..Questo è il caso di Damon, anche se lui..è molto più propenso al secondo sentimento."

"Ormai ne ero certa, Damon Salvatore non provava alcun sentimento umano.
Con uno sguardo ti rubava il cuore e con un pugnale te lo trafiggeva.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Stefan Salvatore | Coppie: Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled Salve a tutti, allora, questo capitolo è uscito un po' più horror del previsto, ma spero vi piacerà lo stesso :) Se vi va, lasciate una recensione, anche negativa, in modo che possa migliorare!
Detto questo, buona lettura e ci si vede presto con il 5° capitolo! ♥
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23 LUGLIO, 1963


I primi minuti trascorsero senza che nessuno dicesse nulla...tenevo lo sguardo fisso fuori dal finestrino e sentivo soltanto il rumore dei tergicristallo e delle gocce di pioggia che battevano sul tettuccio della macchina.

Fu Damon il primo a interrompere il silenzio: -Perchè ti interessano tanto le storie di vampiri? Non me l'hai detto..

-Perchè fingi di interessartene? Non esistono, l'hai detto tu stesso. -ero ancora risentita per il modo in cui mi aveva trattata.

Sospirò -Ah, i ragazzini di oggi..Cercano sempre di impicciarsi in affari più grandi di loro.

-Che vuoi dire? Smettila di parlare in questo in modo, non riesco a capirti!

-Scusa..Ti sto solo dicendo che faresti meglio a lasciar perdere tutte queste faccende.

-E' una minaccia? -lo guardai sorridendo e inarcando le sopracciglia.

-Ma per chi mi hai preso? Sto solo cercando di darti un consiglio -rispose ridendo, poi si fece nuovamente serio in volto - Sono più grande di te, ho più esperienza e so come vanno a finire queste cose.

Rimasi in silenzio, mentre percorrevamo il vialetto di casa.

Sentendo il rumore di un motore, mia madre si precipito fuori di casa, sotto la pioggia e mi venne incontro: - Alice, ma dove sei stata con questo tempo?? Ho telefonato ai Parker ma la linea era disturbata e ho capito soltanto che non eri a casa loro!! Cosa ti è saltato in mente??

-Mamma io ero..ahi, lasciami il braccio mi fai male! Ti posso spiegare! Stavo tornando a casa, ma..

Damon aprì lo sportello e venne in mio aiuto: - Signora, va tutto bene, ho incontrato sua figlia mentre stava tornando a casa in biciletta ed è stata sorpresa dall'acquazzone, così mi sono offerto di accompagnarla a casa, perchè altrimenti si sarebbe sicuramente ammalata. -Sfoderò il suo sorriso sghembo.

Mia madre prese subito in simpatia quell'affascinante sconosciuto che si era preoccupato di ripostare a casa sua figlia e lo invitò ad entrare.

Andai di sopra a cambiarmi mentre Damon veniva fatto accomodare in salotto e presentato a mio padre.

Quando tornai al piano di sotto, mi venne annunciato che "il gentile signor Salvatore" avrebbe trascorso la notte nella camera degli ospiti, nell'impossibilità di tornare a casa propria poichè il temporale non dava cenno di migliorare.

"Fantastico.." Alzai gli occhi al cielo..Cominciavo a non sopportare più quel sorriso beffardo, che sembrava dire "Ehi, sono Damon Salvatore, non mi interessa nulla di nessuno, perchè nessuno è alla mia altezza".

Durante la cena, Damon ci raccontò di essere venuto a Mystic Falls per sistemare alcuni affari di famiglia, senza dilungarsi nei dettagli, e che l'indomani sarebbe tornato alla vecchia pensione dei Salvatore.

Nel frattempo si era fatto tardi, così lo accompagnai nella camera degli ospiti e gli diedi la buonanotte, evitando di guardarlo in quegli occhi color del ghiaccio.

***

Verso le 2 ancora non ero riuscita a prendere sonno, così sgattaiolai fuori dalla mia camera e, in punta di piedi, mi diressi verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua.

Mi accorsi però, che dalla camera dei miei genitori filtrava una luce e degli strani rumori.

Incuriosita mi avvicinai a piccoli passi; la porta era socchiusa e, quando infilai il viso tra la fessura per vedere cosa stesse succedendo, tutto mi sarei aspettata tranne la scena che mi trovai di fronte..Quella scena che mi rimase impressa nella mente e che cambiò per sempre la mia esistenza:

Mia madre giaceva senza vita sul letto matrimoniale, con un braccio a penzoloni che sfiorava il pavimento..La camicia da notte, sempre candita, era macchiata di chiazze di sangue rappreso, il viso era diventato di un colore grigiastro, gli occhi erano spalancati, pieni di terrore e...sul collo..aveva numerevoli segni di morsi.

Accanto a lei giaceva il corpo di mio padre, anch'esso ormai privo di ogni forza..Mentre una figura scura e animalesca lo sovrastava, succhiandogli via ogni traccia di vita..

A quella vista, il sangue mi salì al cervello e cominciò a pulsare incessantemente nelle orecchie e sulle tempie; urlai con quanta più forza avessi in corpo.

La creatura si girò di scatto: aveva i canini sporgenti di un vampiro, la bocca imbrattata del sangue dei miei genitori e gli occhi di ghiaccio di colui che avevamo ospitato in casa nostra: Damon Salvatore.

In meno di un secondo si avvicinò e mi sbattè contro il muro. Ero come inebetita dal terrore, non riuscivo a rendermi conto di quello che stava succedendo e a reagire..Il vampiro mi strinse il volto tra le mani e, guardandomi negli occhi, disse con voce monocorde: -Dimenticherai ciò che hai appena visto. Ricorderai di non aver chiuso la porta a vetri sul retro della casa; durante la notte hai sentito dei rumori e, quando sei scesa per venire a vedere, hai visto fuggire dalla camera dei tuoi genitori un animale randagio che si era rifugiato in casa per il temporale. Dimenticherai di avermi incontrato e dimenticherai anche il tuo interesse per le storie sui vampiri. Farai come ti dico.

Annuii, sotto shock, sbattei le palpebre e Damon era sparito.

Mi lasciai scivolare per terra, con lo sguardo fisso nel vuoto, con un peso sul petto che mi impediva di respirare, e delle lacrime silenziose che mi rigavano il volto.

Fu così che mio fratello mi trovò, la mattina dopo. Non ricordo come lui scoprì i nostri genitori, ricordo solo che cominciò a urlare, in modo straziante, li scrollava, cercando di rianimarli, e poi si aggrappò a me, cercando quel conforto che non ero in grado di dargli.

Non ricordo quanto tempo passai in quello stato..rammento solo che fu mia zia a trovarci e chiamare la polizia..

I poliziotti mi interrogarono: ripetei a tutti che avevo visto un animale randagio uscire da camera dei miei genitori, e probabilmente era entrato perchè avevo scrodato di chiudere la porta sul retro.

Ma alla notte, sola nella mia camera, rivissi tutta la scena che Damon mi aveva ordinato di dimenticare, stringendo in una mano un vecchio ciondolo regalatomi da mia nonna prima di morire..Un ciondolo che conteneva un'erba chiamata Verbena..

E giurai che un giorno mi sarei vendicata di colui che aveva ucciso i miei genitori e distrutto la mia vita.
   
 
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