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Autore: Fanny    08/07/2012    4 recensioni
Il tuo peggior nemico, nonché bambino-che-è-sopravvissuto, si è appena sposato e tutto il mondo magico non fa che festeggiarlo e osannarlo. A te, dimenticato da tutti, non resta che raccogliere le sue briciole...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Attenzione: la storia è ambientata in un tempo imprecisato dopo il settimo libro, ma non si tengono conto degli avvenimenti trattati nell’epilogo. 
 
Briciole
 
 “E così hai ripreso a fumare
a darti da fare
è andata come poteva
come doveva”
(Luciano Ligabue)
 
Harry Potter e Hermione Granger sentitamente ringraziano
quanti sono intervenuti in occasione del loro matrimonio.
 
E questa è la vita: ti risvegli un giorno e ti ritrovi a essere l’eroe nazionale, mille ragazze sbavano ai tuoi piedi, hai una cicatrice in fronte che ti rende più affascinante nonostante il tuo metro e settanta scarso e la tua ridicola propensione per i guai. Tutti ti cercano, tutti ti vogliono e tu che fai? Ti sposi. Con la tua migliore amica. L’unico punto fermo della tua vita che mai nessuno avrebbe potuto toglierti. Scontato. Patetico. Nonché poco intelligente. E adesso la città pullula di foto dei due sposini novelli: il taglio della torta, il primo bacio, i lenti stretti. Non so se ridere o piangere. Mi vien voglia quasi di sputare sulla faccia riprodotta a grandezza naturale sul manifesto di fronte a me, ma ho paura che possa vomitare se solo apro bocca, così deciso di lasciar perdere e continuare a camminare lungo Diagon Alley. A un tratto sento l’irrefrenabile impulso di fermarmi: una chioma rossa nota – fin troppo nota – attira la mia attenzione. 
“Weasley”
Un sussulto, giusto il tempo di riconoscermi.
“Malfoy”
Il suo tono è glaciale. Non c’è disgusto nella sua voce, né paura, né ripicca. Solo indifferenza. È seduta ai piedi di un portone; l’insegna diroccata indica il passato da drogheria, ma le assi di legno che sbarrano le finestre e le pareti scrostate sono un chiaro indizio del suo disuso. La ragazza è raggomitolata su se stessa, ciocche rosse sono sparse sulle ginocchia, ma al suono della mia voce alza gli occhi e mi guarda, soffiando una nuvoletta di fumo nella mia direzione.
“Credevo che il fumo fosse bandito in quella sudicia topaia che chiamate casa.”
Un sorriso di scherno le increspa le labbra, prima che vi porti di nuovo la sigaretta e aspiri una lunga boccata.
“Non credo di essere a casa…” dice allargando le braccia e indicando ciò che ha intorno “o mi sbaglio?”
“Effettivamente no” mi siedo accanto a lei. Una mano si allunga nella mia direzione e meccanicamente prendo una sigaretta dal pacchetto che mi viene offerto. La faccio rigirare un paio di volte fra le mani, prima di accenderla. Trattengo un po’ il fumo in bocca, il tempo di sentire un pizzicore in gola che mi costringe a rigettarlo fuori reprimendo un colpo di tosse che preme per uscire. Non è la prima sigaretta che fumo, ma ogni volta mi sento un ragazzino alle prime armi. 
“Si sono sposati” dico fra una boccata e l’altra.
“Già…” risposta laconica. Continua a guardare un punto indefinito, senza che nulla turbi il suo sguardo, quasi come se non gliene importasse nulla. Apatica, eppure gli occhi leggermente gonfi, le occhiaie marcate e le labbra esangui non lasciano dubbi su ciò che davvero sente. Dolore…
“E quindi dovremmo aspettarci un piccolo Potter da un momento all’altro, ti pare?”
Si alza in piedi di scatto guardandomi furente, getta il mozzicone di sigaretta e lo schiaccia con il piede.
“Malfoy…”
“Weasley?”
All’improvviso la sua espressione cambia, sembra sull’orlo delle lacrime. Quante volte l’ho già vista così? Tante. Quante volte ho dovuto sorreggerla? Fin troppe… Ne ho abbastanza! 
“Possibile che tu non capisca Weasley? Basta!”
Una lacrima cade ai miei piedi. E un’altra. E un’altra ancora. Mi alzo di scatto, l’afferro e la sbatto contro un muro.
“Non puoi fare più nulla, lo vuoi capire?”
Sembra terrorizzata, ma sa benissimo che non le farei mai nulla che lei non voglia. 
“Draco…”
Un sussurro roco ed è allora che perdo completamente il controllo di me. Le mie labbra si gettano sulle sue con violenza, strappandole un gemito soffocato. Sento il sale delle sue lacrime, ma non m’importa. Un istante, poi le sue braccia esili mi circondano il collo e la sento rispondere al bacio. Ed è a quel punto che sono perduto…
 
*   *   *

“Wesley, quando la smetterai di venire a letto con me solo perché non puoi avere lui?”
Piano si divincola dal mio abbraccio e si rialza. La sento trafficare per qualche istante sotto le coperte per fuoriuscirne con i suoi vestiti in mano.
“Dove stai andando?”
La guardo rivestirsi restando comodamente sdraiato. Non pensavo che questo vecchio locale, ereditato da un parente sconosciuto, un giorno mi sarebbe servito. Soprattutto non pensavo che mi sarebbe mai servito in questo modo.
“A casa. Oggi vengono i coniugi Potter, devo aiutare mia madre con la cena.”
Mi accendo una sigaretta. C’era da aspettarselo: ogni volta che me la ritrovo davanti Potter è coinvolto!  Non ci sono molte parole da dirci, così io continuo a fumare la mia sigaretta mentre lei si veste.
“Malfoy?”
“Mh?”
“Vado”
“Mh… “
Si avvicina alla porta, ma non ha il tempo di uscirne perché l’abbraccio alle spalle impedendole ogni movimento.
“Quando Ginevra? Quando la smetterai di pensare a lui? Quando ti renderai conto che la vita va avanti? Quando potrò stringerti fra le braccia sapendo che è me che vuoi, che desideri? Quando ti sentirò invocare il mio nome sapendo di essere fra i tuoi pensieri, e non uno strumento per non pensare?”
La sento tremare, ma dalle sue labbra non fuoriesce un suono.
“Quando potrò amarti?”
Con uno strattone si libera ed esce, sbattendosi la porta alle spalle e lasciandomi con lo sguardo attonito fisso sulla porta e una sigaretta che piano si consuma nella mia mano… 

 
Fine (?)

 
N.d.A.: è una storia che ha vegetato a lungo nel mio computer. Non è niente di che, un’immagine estrapolata da un contesto non ben definito. È nata come flashfic, ma in realtà si presterebbe bene anche come primo capitolo di una storia(che sta anche iniziando a ronzare nella mia testa). Fatemi sapere cosa ne pensate e se è il caso di continuarla o finirla qui! ^^ 
Fabiana
  
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