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Autore: rimbadash98    08/07/2012    4 recensioni
Questa è la mia primissima storia in assoluto, quindi siate clementi: il racconto parla di come Nagisa, ormai una liceale, cerca di spiegare ad Honoka i suoi sentimenti................... scatenando un sacco di guai.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DOMANI è UN ALTRO GIORNO




La campanella suonò sopra la scia dei miei pensieri, risvegliandomi dalla trans in cui ero entrata subito dopo l' inizio delle lezioni.
" Nagisa..........." La voce di Honoka mi colpì alle spalle facendomi girare di scatto.
"la professoressa mi ha chiesto di domandarti il motivo per cui sei arrivata tardi" Ora potevo essere considerata incazzata.
"ma non l' ha ancora capito?! Sa che la scuola di mio fratello è lontana delle ore da qua! E sa anche benissimo che nessuno ci può portare in macchina perchè.... perchè....."Dannazione non ora, non dovevo piangere propio lì, in classe, davanti a tutti.
"Lo so Nagisa, calmati, dovevo chiederti per far contenta la prof, tutto qui, dai ora andiamo a mangiare......" Le sue parole dolci mi confortarono, in parte.
" grazie...." Non sapevo che altro dire, ero abbastanza imbarazzata per aver sbraitato come un cane in mezzo alla classe, non avrei voluto spicciare mezza parola per almeno cinque giorni.
Ci incamminammo verso la sala da pranzo e ci sedemmo al nostro solito tavolo.
"Tieni, ti ho preparato il pranzo............." Come tutti i giorni in fondo........... gli spicciai solo un "grazie" di cortesia e mi misi a mangiare.
Le mie papille gustative fecero un triplo salto mortale e tornarono al loro posto per lasciarmi parlare
"mmm, che buono!! Non sò come ho fatto a resistere tutto il fine settimana senza toccare il tuo cibo Honoka! è delizioso" 
Honoka mi sorrideva, compiaciuta, mentre io mi ingozzavo il più possibile. Sapevo che stasera avrei digiunato, e volevo soffrire il meno possibile le morse della fame.
Finito il pranzo ci incamminammo lungo i corridoi della scuola per raggiungere la palestra, ma stranamente non c' era ancora nessuno.
"Ragazze, ragazze, state all' erta, sento una forza oscura avvicinarsi!" Era stato mepple a parlare. E conoscevo una sola forma di vita oscura in circolazione: Lauror. 
Un potente demone sopravvvisuto alla morte del suo signore e con il vivido intento di farlo risorgere.
Senza troppe parole ci trasformammo e cominciammo a combattere.
Calci, pugni, attacchi di ogni tipo si scagliava contro zakenna, che era stato evocato e aveva preso la forma di una palla da basket gigante.
Tutto, come al solito, si concluse grazie al doppio vortice, che disintegrò il mostro e fece scomparire sul posto il demone, che giurò vendetta prima di svanire nel nula.
Sinceramente mi ero rotta di questi mostriciattoli da strapazzo. Si vedeva che Lauror, senza la presenza del suo signore oscuro era al quanto disorientato e debole. Ogni lotta le nostre vittorie si facevano più facili, e da li a poco lo avremmo sconfitto definitivamente.
Finite le ultime ore di lezione ci incamminammo silenziosamente verso casa, fino a quando..........
"Allora cossa farai stasera di bello?" a quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene.
"A.......... be........ il solito credo, devo andare a lavorare alla fabbrica e poi sai..........." ero piuttosto imbarazzata.
Odiavo parlare del lavoro in fabbrica, ma odiavo ancora di più parlare del giro di spaccio di cui facevo parte.
Odiavo farlo.
Odiavo disttruggere le vite di altri ragazzi.
Ma odiavo ancora di più non poter provvedere alla mia famiglia, infondo era tutto cio che mi rimaneva, avrei fatto di tutto per farli continuare a vivere meglio che potevo.
"Io vado a un convegno scientifico con mia nonna, credo sarà interssante"
" Be......... allora auguri, sai per stasera" Misi un finto sorriso. Ma Honoka non la bevve, lei sapeva che non ero felice, che la mia vita era appesa ad un filo. L' unica cosa ce non sapeva era che quel fragile filo di pura seta era lei.
"Vedrai Nagisa, le cose si metteranno apposto prima o poi, domani è un altro giorno!"Mi sorrise dolcemente e se ne andò salutando con la mano, lasciandomi stordita per qualche secondo.
"Nagisaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" spaventata dall' urlo di Rhina caddi a terra confusa, prime di rialzarmi dolorante e iniziare a imprecare ad alta voce contro di lei.
"NON FARLO MAI PIU! MI HAI FATTTO PRENDERE UN COLPO!" Mi guardo con uno sguardo da cucciolo e mi chiese flebilmente scusa, prima di ritornare con lo stesso tono euforico di sempre.
"Ho una notizia bomba che ti piacerà un sacco........." Io ero piuttosto scettica, ma una leggera curiosità mi fece rimanere sul posto ad ascoltare la "notizia bomba".
"sentiamo,,,,,,,,,,,,,"
" domani torna Shogo a scuola! non sei contenta!"
Il mondo mi vorticò velcemente in torno, e un fiume di emozioni mi pervase in un istante, tanto da farmi quasi svenire.
No! Non poteva essere! Dopo.. dopo quella notte se ne era andato..... aveva detto che non tornava......... aveva detto di non poter rischiare...... che non poteva rischiare che dicessi qualcosa di quello che-che mi aveva fatto......... mi aveva abbandonata, a-aveva detto c-che non si sarebbe rovinato per una stupida ragazzina..... n-non............ 
Mille pensieri mi si affolarono nella mente, e poi fu buio.
Nel buio più totale le parole di Honoka eccheggiarono nella mia mente
"domani è un altro giorno............"
Si, era vero, ma avrei preferito che domani non arrivasse mai.


TO BE CONTINUED.................................


  
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