Il tempo passava piano, i ticchettii pigri dell'orologio a muro in camera mia erano snervanti. Io, stesa sul letto a pancia in sù, guardavo il soffitto con degli occhi persi. Immaginavo il giorno che sarebbe stato il più bello della mia vita, immaginavo i loro volti, le loro voci e i loro scherzi. Mi ritrovai a pensare a Niall, con le lacrime agli occhi, ho sempre avuto una grande cotta su di lui, non l'ho mai nascosto. Il suo sorriso è qualcosa di inimmaginabile, mi rendeva la giornata migliore, nei suoi occhi mi tuffavo, senza aver paura di affogare. Ero già persa, ormai, in un labirinto di sentimenti incompresi.

Cinque mesi dopo, provavo lo stesso, per la stessa persona. Cinque mesi dopo, compivo 14 anni, il 13 settembre, il giorno del compleanno di Niall, stavo festeggiando il mio compleanno felicemente, pensando a come avrebbe festeggiato lui, quando arrivò mia madre, con una busta bianca ed un fiocco come quelli di Natale sopra. Credetti subito si trattasse delle sue lettere strappalacrime su come sia passato il tempo, etc. Lei mi disse: "Dai, aprila, sono sicura che ti farà felice." Il sorriso rimaneva sul suo viso, colmato da piccole rughette che la rendevano dolce. Intanto, io non ci pensai due volte, e la aprii velocemente, sentii un goppo in gola, le mie mani tremavano, speravo che fosse ciò che speravo, ciò che mi avrebbe reso felice.
C'erano due cose, lì dentro, una lettera, come immaginavo. La lessi tutta d'un fiato, parlava di me, di quando ero ancora nella sua pancia, di quando le dissi per la prima volta che le volevo bene, di come sono cresciuta. Avevo ragione, era strappalacrime, piccole goccie mi rigavano il viso, appannandomi la vista. La abbracciai, e lei, piangendo, mi disse:" Ti voglio bene, te ne ho sempre voluto, da quando eri con me, nella mia pancia, dalla prima settimana." Le mie braccia presero più forza e la abbracciarono forte, il suo viso era appoggiato sul mio petto, piangendo a dirotto. Lei si fece forza, smise di piangere e mi incoraggiò dicendomi:"Non era questa la cosa che ti avrebbe reso felice, quello scritto nella lettera lo sai già, e te l'ho anche dimostrato. Nella busta c'erano due cose, la seconda ti farà fare i salti di gioia, letteralmente."
E se fosse stato ciò che speravo? Non sarei più riuscita a dormire, le lacrime si sarebbero assediate sulle mie guance, non andandosene fino a quando non li avrei visti.
Aprii di nuovo quella busta, e trovai un biglietto, era come quello dei cinema, la consistenza era la stessa, ma sopra c'era scritto a caratteri cubitali "ONE DIRECTION".  Iniziai a piangere, dalla gioia, abbracciai forte mia mamma, era l'artefice del realizzamento del mio sogno.