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Autore: Meliss    09/07/2012    0 recensioni
Una vacanza. Un gruppo di "cattivi" ragazzi. Giochi e scomesse. Riuscirà Chiara a domare uno di loro?
Se volete saperlo, leggete! :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Summer paradise!

prologo

Gli ultimi minuti, dell’ultima ora, dell’ultimo giorno di scuola. Ed ecco che il suono della campanella blocca il borbottare in lacrime della professoressa di storia, è finito un anno non una vita, a settembre risiamo qui pensai. Uscii sorridendo, la luce del sole illuminò i miei occhi verdi, scesi le scale e salutai i miei compagni di scuola con abbracci, baci e risate. Finalmente fuori da questo inferno che sta in piedi per miracolo, dopo tutto un po’ mi mancherai. Beh, mi chiamo Chiara e frequento, un normale, se sì può dire, liceo scientifico, ho appena finito la prima e sta incominciando la mia estate da liceale.

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Le sette di lunedì mattina, la sveglia suonò, mi stropicciai gli occhi, mi stiracchiai e saltai giù dal letto. Mi vesti distrattamente, shorts, maglietta e converse. Mi truccai, un filo di eyeliner, matita e mascara ed ero pronta. Scesi in salotto, il divano ed il tavolo erano invasi da una marea di valigie e valigette. Presi una mela dal portafrutta dando uno stanco buongiorno ai miei, che stavano revisionando il tutto. Quando partiamo è sempre una tortura per i miei, hanno sempre paura di dimenticarsi qualcosa e, anche se controllano i bagagli milioni di volte, è una cosa che succede spesso. Vidi mia sorella che stava seduta sul divano, guardando la televisione ad occhi mezzi chiusi. Corsi da lei e gli urlai un euforico buongiorno all’orecchio, sussultò imprecando contro di me. Anche se non avevo nessuna voglia di andarmene da casa mia, era la mia estate da liceale e avrei voluto passarla tra amiche e amici, invece mi toccava partire con i miei e mia sorella e andare in un posto dove non conoscevo nessuno, dove dovevo farmi conoscere e riiniziare tutto da capo, ero stranamente contenta. Per tutto il viaggio non persi il sorriso, ci mettemmo almeno due ore buone, ma alla fine arrivammo. Soggiornavamo in un villaggio turistico sulle coste della Toscana, quest’anno non ci eravamo allontanati di molto. Il villaggio era antistante ad una grande città e questo mi piacque molto, era formato da delle piccole case molto ravvicinate e pittoresche. Entrammo e andammo velocemente alla reception, ci diedero due chiavi “117” “122”. Non capivo il perché di due chiavi, ma girandone una lentamente nella serratura della stanza 117 lo capii. Erano camere a letti matrimoniali ed io e mia sorella avremmo dormito insieme mentre, nella stanza davanti alla nostra, avrebbero dormito i nostri genitori. Incuriosita come un cucciolo corsi dentro la stanza e la percorsi interamente con lo sguardo, man mano il mio sorriso si faceva sempre più ampio. Oltre al letto matrimoniale con le coperte azzurre, nella stanza c’erano due armadi abbastanza ampi, pensai subito che non sarebbero bastati. Diviso solo da una porta c’era il bagno e la stanza principale era interamente illuminata da una finestra spalancata, che faceva entrare il calore di quella mattina di luglio. Sistemati alla buona i bagagli, uscimmo dalla stanza e andammo ad un ristorante a mangiare per poi fare un giro in città. Mi piaceva, mi piaceva molto. Era piena di gente e di vita, anche se era solamente l’una. Era ricca di svaghi, ma non potevo girare con mi sorella che aveva due anni meno di me, il mio primo obbiettivo era farmi degli amici. Per me non era un obbiettivo semplice, ero una ragazza timida, ma l’anno appena passato al liceo mi aveva aiutato molto ed ero intenzionata a lasciare il segno. Nella mia scuola ero una delle ragazze più popolari, una di quelle che tutti desideravano, ma non solo perché ero una bella ragazza, bel fisico, belle forme, non molto alta, ma bionda con i capelli che dolcemente mi ricadevano sulle spalle e occhi verdi, ero anche intelligente e avevo un bel carattere, non ero di sicuro un’ochetta che la dà al primo che gli fa un occhiolino, come molte nella mia scuola. Era il momento di dormire, il giorno seguente iniziava la mia “missione”!

 

 

 



Spazio autrice

Ehii, risono qui (?)

Ho iniziato la mia seconda ff, spero vi piaccia! Questa è stata un'introduzione alla storia. nei capitoli successivi non sarà così noiosa eh ;)

Bacii, Chiara.

  
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