HARRY’S BIRTHDAY
Una nota prima d’iniziare: Grazie
a tutti quelli che mi seguono, siete mitici! Vorrei dedicare questa one-shot ad
Alexandra, che oggi compie gli anni. Auguri per i tuoi 15 anni, cara!
Continua a seguirmi! Riguardo alla one-shot, è la primissima Harry/Hermione, e
sarà un po’ particolare…
Trama: Il diciottesimo
compleanno di Harry, però in una veste un po’ particolare… Dedicato ad
Alexandra, che oggi compie gli anni!
Genere: Comico/Romantico.
Pairing: Harry/Hermione.
Raiting: G.
Oh Santo Cielo... cosa posso regalargli? Questi sono i miei
pensieri, per lo meno. Pensate che mi sono svegliata alle quattro del mattino
solamente per comprargli qualcosa! Perché ieri sono stata tutto il giorno al
Ministero per far valere le mie idee al Ministro sul C.R.E.P.A. e sulla sua incredibile
utilità, così sono tornata qui alla Tana attorno alle dieci di sera. Ho la
testa vuota, non so proprio cosa posso regalargli!
- Ehi Herm! – Mi chiama Ginny da dietro. Probabilmente mi ha spiata di
nascosto.
- Ah, ciao Ginny! – La saluto continuando a sorseggiare il caffelatte. Lei mi
raggiunge e, con l’espressione di chi sa troppe cose e ne vuole dire la metà,
mi chiede:
- Come mai ti sei svegliata così presto? -
- Ehm… - Balbetto io. In effetti non ha molto senso: nemmeno al sesto anno gli
ho fatto il regalo il giorno stesso, infatti ha capito e non voleva nemmeno che
glielo facessi. Lì però è diverso… non me lo so proprio spiegare.
- Guarda che sono le sei, ed oggi non devi andare al Ministero! Piuttosto, cosa
regali ad Harry? – Mi domanda. Ma ci tiene proprio a farmi fare una brutta
figura!
- È una sorpresa. Tu, piuttosto? – Butto lì. Ginny mi lancia un’occhiata
sospettosa e risponde:
- Io gli ho comprato un set completo di pesi di varia misura. Mi sono costati
un po’, ma ne è valsa la pena! – In quel momento entra in cucina Ron, i capelli
rossi spettinatissimi.
- ‘Giorno! Harry russa come un trombone e non mi ha fatto dormire! – Saluta
soffocando uno sbadiglio. Da un bacio a me e sua sorella sua guancia ed
aggiunge:
- Non posso nemmeno svegliarlo, è il compleanno e
voglio vederlo riposare. Io gli ho regalato l’abbonamento annuale a Quale
Manico, e voi? -
- Un set completo di pesi. Hermione non lo vuole dire, dice che è una sorpresa…
- Risponde Ginny lanciandomi un’occhiata maliziosa. Non so il perché ma
arrossisco. Ma cosa mi succede? Uno dopo l’altro, tutti gli altri cinque
Weasley entran in cucina. Scopro così che hanno avuto moltissime idee, tutto il
contrario di me: Bill gli ha regalato una scacchiera nuova di zecca completa di
pezzi ricoperti d’argento, Charlie un libro molto interessante sulla Difesa
contro le Arti Oscure, Fred una scatola da cento fuochi d’artificio fatti da
lui e suo fratello, George una buona dose di Pastiglie Vomitevoli ed altre
schifezze del genere… perfino Percy ha avuto più idee di me, regalandogli un
set da scrittura che comprende un inchiostro che cambia colore durante la
scrittura, una Penna Prendiappunti, un blocco di fogli di pergamena finemente
ricamati e un timbro con una H ed una P incrociate in una maniera molto
elegante. Insomma, ci farò una megafiguraccia. Ron, notando il mio crescente
disappunto, mi prende da parte, mi conduce in giardino e mi dice:
- Cos’hai regalato ad Harry? – Ecco fatto: l’ha scoperto. Non c’è più ragione
di negare il tutto, ormai:
- Nonglihofattoniente – Esclamo io velocemente, tanto veloce che mi mangio le
parole.
- Cosa?! – Ripete Ron educatamente stupito.
- Non gli ho fatto niente! vuoi che ti faccia anche l’analisi logica? – Sbotto
contrariata. Mi rendo conto che l’ho offeso: poverino, non ne può nulla.
- So che ad Harry piacciono le cose tradizionali, se ti fa comodo. E so pure
che gli piaci tu. – Questo lo dice in tono lugubre, poi, senza degnarmi di una
parola, ritorna in casa, lasciandomi sola con i miei dubbi. Un momento… Harry
si è innamorato di me?! La bambina viziata e saccente, la cosiddetta
“palla al piede” del Trio?! Forse Ron sta scherzando… decido di non darci
troppo peso e, quando sento l’odore della colazione giungermi alle narici, mi
viene un’idea: come ho potuto non pensarci prima? Mi Smaterializzo a casa mia e
corro in cucina, dove c’è mia mamma.
- Hermione! Amore mio, cosa ci fai qui? – Esclama lei stupefatta, correndomi
incontro ed abbracciandomi calorosamente. Io le racconto tutto, omettendo il
fatto che sbavo dietro ad Harry dal quarto anno e che pare che lui si sia preso
una cotta per me.
- Da come ne parli sembra una persona speciale… io a tuo padre gli regalavo i
pasticcini per il suo compleanno, e ti giuro che gli facevano tantissimo
piacere! Prova anche tu, facciamoli assieme! – Commenta lei prendendo due
guanti da cucina, la farina, un po’ di uova e dell’acqua.
- Ma perché mi dici questo? – Dico io imbarazzata.
- Perché mi sembra ovvio che questo Harry per te è qualcosa di più che un
semplice amico… - Mi fa l’occhiolei. Ci mettiamo al lavoro e, entro le dieci
circa, abbiamo fatto una quindicina di invitanti pasticcini, ripieni chi di
crema, chi di cioccolata e chi di marmellata ai frutti di bosco.
- Ti suggerisco anche di fargli una lettera, ma dopo questo niente più
consigli! – Mi suggerì la mamma, passandomi carta e penna rigorosamente
babbane. Con l’aiuto della mia bacchetta le trasformo in una penna d’oca e in
un rotolo di pergamena rosa pallido (rosa, perché, non lo so nemmeno io), ed
inizio a scrivere alla velocità della luce:
Buon Compleanno Harry! Come stai? Scusa se sono arrivata
tardi (probabilmente avrai già mangiato la torta alla panna di Molly), ma
dovevo fare prima una cosa molto importante. Ma non è per questo che ti scrivo,
o meglio: ti scrivo sì per augurarti i migliori diciotto anni del mondo, ma
anche per dirti una cosa più importante, almeno per me, degli auguri: ebbene, è
difficile dirlo, perché non riesco nemmeno ad ammetterlo a me stessa, ma mi
piaci da impazzire. Ebbene sì, fin da quarto anno di sbavo dietro, come una
delle tue innumerevoli fan che liquidi con un sorriso dolcissimo ogni volta che
ti chiedono un appuntamento. Ho accettato l’invito di Victor a quattordici anni
nel tentativo, piuttosto vano a dirti la verità, di farti ingelosire. E al
quinto anno, poi, quando hai iniziato ad uscire con Cho piangevo ogni notte. Il
pensiero della tua attenzione rivolta ad una ragazza mi ha fatto imbestialire,
sai? Ma è tutto passato… al sesto anno hai continuato a vederti con Cho, ma poi
lei è… beh, lo sai bene anche tu che fine ha fatto. È morta, ammazzata assieme
alla sua famiglia da Voldemort. Ma non sono riuscita a conquistarti, e mai ci
riuscirò, questo lo sappiamo entrambi. Solo ci tenevo a fartelo sapere, in modo
da levarmi questo peso dal cuore che mi assilla da ben quattro anni. Questa cosa
incrinerà il nostro rapporto, ma non voglio che sia così: ti prego, se non mi
vuoi come fidanzata puoi sempre volermi come amica. Agurandoti ogni bene che il
mondo riuscirà ad offrirti, ti mando un enorme bacio.
Hermione
Ecco fatto: una schifezza ed un’umiliazione, ecco cos’è. Senza nemmeno
salutare, e movendomi come un automa, ritorno alla Tana, dove sento dei cori stonatissimi.
Mi avvicino al giardino, e noto che Ron, così come i gemelli, sta intonando un
Inno di Francia decisamente innaturale. È bello che ubriaco. Mi avvicino a
Ginny, che sorseggia un drink, e chiedo:
- Come sta andando? – Lei mi sorride e risponde:
- Benissimo, sul serio! Ron, Fred e
George sono ubriachi fradici, Harry si sta divorando assieme a Bill la torta,
Charlie tenta di tacchinare Felur Delacour e Percy sgrida in continuazione i nostri
“cantanti”. È una festa divertentissima, sul serio! Manchi solamente tu! -
- Dov’è Harry? -
- Là, sta chiacchierando con Angelina penso. Raggiungilo, su! – Mi sorride maliziosa,
facendomi arrossire per l’ennesima volta. Ma come può essere così perfida? Raggiungo
così Harry, che ha già sporcato la sua maglietta nuova di cioccolata e panna. Quegli
occhi, così verdi e sempre sorridenti, mi fanno battere forte il cuore. Mi avvicino
al mio migliore amico e gli dico rossa come un peperone:
- Buon compleanno! – Lui mi abbraccia con calore e risponde:
- Grazie Hermione, sei una donna speciale! – Gli porgo il mio pacchetto ancora
caldo e arrossisco fino alla punta dei capelli. Lui legge il biglietto, e vedo
cambiargli letteralmente espressioni nella faccia: prima felicità, sorpresa,
felicità e ancora sorpresa. Alla fine butta per terra il pacchettino, mi prende
per la vita e mi bacia con passione. Sento che questo è il più bel giorno della
mia vita, e non solo.