Autore: Astaroth Arslan
Fandom: Yu Gi Oh
Personaggi: Seto Kaiba - Jonouchi Katsuya
Paring: SetoxJono (Puppyshipping! *-*)
Genere: Fluff - Commedia
Rating: Pg
Disclaimer: “Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Kazuki Takahashi che ne detiene/detengono tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Yu Gi Oh, appartengono solo a me.”
Tabella:
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01.Cambiamenti | 02.Castagne | 03.Sonno |
04.Stella cadente | 05.Offerta di pace | 06.Equilibrio |
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Note: Non credo sia molto da Seto Kaiba comprare delle caldarroste solo per riscaldarsi le mani, ma passatemela! È l’unica cosa fluff che mi è venuta in mente… e sì, solo a me poteva saltare in testa un’idea del genere uwu
La frase “sono state dichiarate clinicamente morte” non è mia, ma di quel misogino di quel misogino
Scritta per il Fluff Fest Challenge!
Di caldarroste fumanti e mani clinicamente morte
Seto Kaiba sentiva la vena della tempia battere convulsamente.
Era ormai un’ora che quell’esagitato del suo ragazzo si muoveva come un’anguilla nel suo abbraccio, cercando di sfuggirvi.
“Katsuya! Pensi di dormire una buona volta?”
Non ce la faceva più! Il mattino seguente avrebbe avuto un’importante riunione di lavoro e Jono non ne voleva sapere di farlo riposare in tutta tranquillità. Anzi! Aveva persino l’ardire di sbuffare, il disturbatore!
“Seto! Mi spieghi come faccio? Le tue mani non sono fredde, sono state dichiarate clinicamente morte! Non è solo la mia digestione a risentirne, ma la mia stessa circolazione sanguinea! Fammi almeno mettere una felpa…”
Tentò di rimediare quando ormai la frittata era stata fatta. Il dirigente della Kaiba Corp. si era voltato su un fianco, dandogli le spalle.
Il giorno dopo
“Seto, dai dammene una!”
Era da quand’era tornato a casa due ore prima che l’uomo stringeva fra le mani un sacchetto di caldarroste fumanti che però non aveva ancora condiviso con nessuno.
“Andiamo! Cosa le hai comprate a fare se poi nemmeno le mangi! Passamene una, cosa ti costa!”
“In questo momento sembri un cagnolino più del solito, bonkotsu”
Fu la serafica risposta.
Di castagne però nemmeno l’ombra.
“Seto!”
Il diretto interessato sbuffò ancora, lanciandogli infine il pacchetto.
“Io non mangio certe cose! Sono tutte tue. Strozzatici!”
Sentenziò ad un quanto mai entusiasta Jono di cui prese la mano libera mentre si sedeva al suo fianco.
La sua mano era insolitamente calda…