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Autore: booscarrots    09/07/2012    13 recensioni
Bombastic, la storia di cinque ragazze: Monny, Lily, Sam, Amy e Gwen. Non tutte sono amiche, non tutte si conoscono. Tra delusioni, falsità, invidia e popolarità ma anche momenti di pazzia e felicità, troveranno degli amici o amori che le accompagneranno per il resto della loro vita?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bombastic 


 
Gwen 
 
- Niall? - la mia voce uscì di qualche tono più elevato rispetto al normale.  
- Che c'è Gwen? - mi chiese con fare sorpreso il biondo di fianco a me, o meglio dire il ragazzo che era stravaccato sul mio divano, costringendomi a ritirarmi in un angolino del mobilio. 
- Potresti.. come dire, non fare rumore mentre guardiamo un film e non impossessarti del divano di casa mia? - lo fissai nelle sue iridi blu cercando di apparire più seria possibile, ma si sapeva che con lui al suo fianco non ci sarei mai riuscita. 
 
Come previsto Niall scoppiò a ridere e si tirò su con la schiena ma non appena mi accomodai, finalmente, sul mio divano.. una testa bionda si fiondò sulle mie gambe. 
Lo guardai irritata. 
 
- E smettila di fare la dura, lo sappiamo entrambi che sei tenera come il pane e poi così sto comodo. - 
- Io no. - protestai ma fu inutile e continuò a sgranocchiare le sue patatine ridendo. Lanciai un lamento di fastidio riferendomi al suo ruminare quelle fastidiosissime patatine. 
- Arrenditi Gwen, le patatine fanno rumore ! Sai che non si chiamano Crock per caso? Senti.. - ne addentò una e quella fece rumore. - Lo hai sentito? ha fatto "CROCK" ! - farfugliò a bocca piena ed io scoppiai a ridere. 
- Ti rendi conto di che stronzate stai dicendo? - non riuscivo a smettere di ridere. Era uno dei motivi per cui mi piaceva, era bello, un rompiscatole e in sua compagnia non smettevo mai di sorridere. 
-Ammettilo che sono il migliore amico del mondo ! - puntò i suoi bellissimi occhi blu nei miei castani e non riuscii a sostenere lo sguardo; chiusi gli occhi,  incrociai le braccia e voltai la testa verso destra. 
- Scordatelo Irlandese ! - sbottai. 
- Ahh ! Così ora te la prendi con gli irlandesi, eh? - riaprii gli occhi e lui si alzò dalla sua posizione per attaccarmi con il suo solletico. 
Cominciò una lotta, o meglio la sua lotta, io ero la povera ragazza che subiva e basta. Non riuscivo più a smetterla di ridere e di supplicarlo di finirla. 
- Perfa-vore Niall.. Smet-tila ! - continuai a ridere. 
- Ammettilo ! - 
- Ha hah ah Okok, Niall James Horan sei il migliore amico migliore del mondo, ok? - 
-Ok. Adesso ripeti insieme a me: Io, Gwen Stoone, amo l'Irlanda e gli Irlandesi. - lo guardai male e poi presi a ripetere: 
- Io, Gwen Stone... - guardai Niall a braccia incrociate, gli occhi chiusi e con la testa che annuiva; i suoi lineamenti erano perfetti, il suo naso piccolino, le gote ancora rosse per la "lotta" di prima e i muscoli delle braccia leggermente scolpiti. - amo l'inghilterra e credo che Niall Horan sia un puzzone ! - così detto mi alzai dal divano ed iniziai a correre per casa con lui al mio seguito. 
 
Spuntò mia madre dalle scale e scivolai per terra per evitare di finirle addosso, provocando così l'iralita di Mr. io sono super pattriottico. 
- Gwen, ti ho detto mille volte di non correre per casa ! - mi riprese mia madre, ma come sempre feci finta di nulla e continuai a scappare dalla presa di Niall.  
-Salve, Cloe. - Niall si fermò per salutare mia madre, che ormai conosceva da anni e una volta che mia madre ricambiò il saluto riprese a rincorrermi. 
- Almeno non fatevi male ! - ci urlò dalla cucina in cui si era rifugiata per preparare la cena. 

 
Evelyn- Lily 
 
Il suono della sua risata era così bello, se avessi potuto lo avrei registrato e messo come suoneria. Ok, no.. forse questo era un po' esagerato ma ero sicura di una cosa, il ragazzo a qualche metro da me,  era la perfezione. 
- Lily ! Vuoi smetterla di fissarlo? fare così non ti servirà a nulla. Vai lì e parlaci ! - ordinò la mia migliore amica, Samantha. Quella ragazza era una schizzata cronica ma le volevo bene. 
- Cosa? - mi ripresi dal mio stato vegetativo ed ero pronta a negare qualunque strana e infondata affermazione della mia amica. 
- Andiamo, stai fiddando Louis, oceani blu al posto degli occhi, Tomlinson da più di 10 minuti.. non ti sei accorta nemmeno che la campana e suonata. - affermò saccente e si appoggiò al muro a fianco a me. - E non mi guardare storta, signorina... lo sappiamo tutti che sei cotta di lui. - Sgranai i miei grandi occhi castani e li puntai nei suoi verdi. 
- Cosa diamine stai dicendo? - quasi urlai. - Chi lo sa? - continuai. 
Sam scoppiò a ridere, la mia faccia doveva sembrare realmente preoccupata così cercai di rilassare i muscoli del corpo ed assumere un espressione meno nervosa. 
- Mi fai ridere, neghi che ti piaccia ma poi ti preoccupi se gli altri pensano il contrario. Evidentemente dai ragione alle voci che ovviamente non girano e che mi sono inventata. - Evelyn tirò un sospiro di sollievo e solo ora si rese conto di non aver mai rilassato i muscoli. 
- Stronza ! - le dissi, riuscendo a calmarmi sempre di più.

Se qualcuno avesse saputo della mia cotta clamorosa per Louis Magnifico Tomlinson la mia reputazione, che non avevo ancora costruito, sarebbe andata a rotoli.
Vogliamo poi contare la clamorosa figuraccia di una ragazzina del primo anno innamorata di uno del terzo? e per lo più era un tipo popolare! mi avrebbero presa tutte in giro. 

Io non ero adatta ad uno come lui e lo sapevo ma al cuor non si comanda, giusto? Lui era perfetto, occhi blu, il nasino leggermente all'insù, il suo sorriso smagliante che non lo abbandonava mai e gli altri lineamenti dolci del corpo che ricordavano un po' quelli femminili. Chissà se lo avevano mai preso in giro per questo.
comunque non avevo mai avuto occasione di scambiarci molte parole ma frequentavamo lo stesso corso di teatro a scuola e mi capitava spesso di sentirlo scherzare. Non era un tipo per niente timido e si abituava subito ai posti e alle persone, l'esatto opposto di me che mi sentivo sempre fuori luogo. 
In quei pochi mesi in cui frequentavo il corso di teatro avevo ben dedotto che oltre a non essere timido a Louis piaceva stare al centro dell'attenzione, ma non per sentirsi figo e popolare ma semplicemente perchè era perfetto nella comunicazione tra le persone. Era carismatico... In una stanza con 23984 persone di certo lui non sarebbe passato inosservato. Almeno era quello che avevo dedotto io solo osservandolo da lontano ma potevo sbagliarmi infondo non lo conoscevo neanche un po'.
  
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