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Autore: With Harry until the end    09/07/2012    1 recensioni
Harry quasi faceva fatica a credere a tutto quello che era successo in due anni. Aveva conosciuto alcuni degli amici migliori che potesse desiderare e aveva incontrato l’amore.. sì, l’amore. E se si parla di amore e di Harry a chi ci si può riferire se non a Louis Tomlinson?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry quasi faceva fatica a credere a tutto quello che era successo in due anni. La sua vita era cambiata completamente. Era passato dall’essere “un ragazzo qualunque di un qualunque paesino inglese” all’essere “Harry Styles dei One Direction”. Aveva conosciuto alcuni degli amici migliori che potesse desiderare e aveva incontrato l’amore.. sì, l’amore.
E se si parla di amore e di Harry a chi ci si può riferire se non a Louis Tomlinson?

In quel momento erano insieme, soli, nell’appartamento londinese che condividevano.
Lì erano liberi di essere sé stessi, senza obblighi o videocamere che li tenevano d’occhio in ogni loro movimento. Erano liberi di amarsi come tanto gli piaceva fare.
Erano entrambi sdraiati sul divano, abbracciati uno all’altro.
Louis dormiva, mentre Harry faceva vagare la mente tra i loro ricordi mentre guardava quel viso angelico riposare e gli carezzava delicatamente i capelli. Harry lo guardava con adorazione, come sempre del resto, perché era questo che faceva Harry con Louis: lo adorava. Anzi no.. lo amava proprio.
Amava tutti di lui. Dalla sua risata contagiosa ai suoi occhi cristallini. Dai suoi capelli perfettamente disordinati al suo sorriso che tutti avrebbero voluto. Dalla sua stupidità alla sua dolcezza, che con fatica mostrava, ma che a Harry era sempre concesso di vedere.

La mente di Harry andò ai vari momenti passati insieme, o a quelli più importanti almeno.
Ricordò la prima volta che si guardarono negli occhi e si parlarono. Successe in quello squallido bagno, che però poi divenne speciale. Louis gli chiese un autografo e Harry rimase sconvolto da quella richiesta, ma la esaudì. “Diventerai famoso, ne sono certo. In bocca al lupo per l’audizione.” Gli disse Louis dopo essersi presentato e prima di aver lasciato quel bagno.
Harry sentì qualcosa muoversi dentro. Nessuno aveva mai creduto così tanto in lui fino ad allora.
Cacciò via ogni pensiero subito dopo aver lasciato anche lui la stanza. In fondo non ci rivedremo mai più, si disse subito. Harry sorrise a quel pensiero e a quanto ridicola potesse sembrare la scena in quel momento.

Poi ricordò di quel giorno in cui Simon e Nicole gli dissero che lui e altri quattro ragazzi da quel giorno sarebbero diventati un gruppo. Il primo ad abbracciare fu Louis, quasi istintivamente, che gli saltò letteralmente addosso.
Altri movimenti nello stomaco. Quella volta probabilmente erano causati dalla felicità di essere entrato ad X Factor.
Poi tutto ciò che successe durante quei mesi di gara.. lui e Louis sembravano due tredicenni in balia dei loro ormoni. Si scambiavano continuamente sguardi e sorrisetti di nascosto. E a quei tempi nessuno si era accorto di quello che stava succedendo, nemmeno loro due.
Intanto i “movimenti nello stomaco” di Harry aumentavano. Ci mise un po’ di tempo a capirlo, ma poi arrivò alla conclusione che era Louis a causarglieli. Con tutto quello che faceva.
Era comunque tutta un’amicizia, anche se sotto c’era molto di più.

Le cose cambiarono quando decisero di andare a vivere insieme.
“E se, finito tutto questo, condividessimo un appartamento a Londra?” fu questo quello che gli chiese il maggiore, con tanta speranza negli occhi quanta paura di un rifiuto.
“Ma sì!” e questa fu la risposta del riccio, mentre rideva. Non si erano presi troppo sul serio. Ma poi ci andarono davvero a vivere insieme, e i loro sentimenti continuavano a crescere, non potevano più nasconderlo a sé stessi. Infatti Louis, dopo che capì quello che provava per Harry, lasciò Hannah. Le voleva bene, ma non l’amava più. Il suo cuore voleva qualcun altro ormai, ed era ingiusto illuderla.

La relazione però divenne seria durante il Leeds Festival, quando i due si ritrovarono da soli, a condividere una tenda e dei vestiti per un paio di giorni.
Lì fecero l’amore per la prima volta. Lì si accorsero che non serviva più fingere: si amavano e non era giusto nasconderlo, almeno non a sé stessi.
Da quel punto in poi la loro diventò una vera e propria relazione. Harry indossava sempre il bracciale del Festival, perché per lui aveva un significato, era l’inizio di qualcosa di importante.
Col passare del tempo arrivò anche Eleanor, messa lì solo per nascondere il sentimento che c’era tra quei due. Ed era ingiusto voler nascondere qualcosa di così perfetto.
Nessuno dei due all’inizio si rendeva conto di quanta sofferenza e quante difficoltà avrebbe portato quella ragazza.
Intanto i viaggi per il mondo aumentavano, come le pressioni e come anche il loro amore.

Poi arrivò il giorno di San Valentino, un giorno che anche dopo mesi Harry si ricordava, e che mai avrebbe dimenticato.
“Se ti do questo anello e ti dico che un giorno io e te ci sposeremo e saremo felici.. tu lo accetti e mi prometti che succederà?” ecco cosa gli aveva chiesto Louis quella sera in hotel, una volta soli. E subito dopo gli porse una scatoletta nera di velluto.
“M-mi stai chiedendo di sposarti?” Harry sentì gli occhi bagnarsi e si portò le mani sulla bocca, a causa dello stupore e della felicità.
“Sì. E tu mi prometti che succederà?” fu la risposta di Louis. Anche lui aveva gli occhi lucidi.
Harry non sapeva cosa rispondere, era senza parole.
Ma riuscì ad abbracciare più forte che poteva il suo ragazzo, dandogli un bacio sulle labbra che serviva da conferma.

Gli tornarono in mente anche tutti quei momenti, quegli abbracci e quegli sguardi che erano rimasti nascosti al mondo per volere dei loro manager.
Ogni giorno che passava odiavano sempre di più dover nascondere quel segreto, era sempre più stressante. Ma se Harry non aveva ancora ceduto era perché ogni giorno Louis gli faceva forza e gli diceva che mancava sempre meno, e che dovevano resistere, per la band. E gli diceva sempre che era giusto così.
Harry ogni giorno si ripeteva che non poteva essere vero, che doveva essere tutto un sogno perché quel ragazzo era troppo perfetto per essere reale.

E come scordare quei giorni in cui andarono a farsi i tatuaggi?
Li fece Harry, sì, ma Louis c’era tutte le volte e i tatuaggi erano dedicati a lui.. quindi in un certo senso erano di entrambi.
Il primo tatuaggio fu la stella, ma quella la dedicò al gruppo.
Poi si tatuò la frase di una canzone dei Temper Trap, la frase diceva “Won’t stop till we surrender”. A chiunque glielo chiedesse Harry diceva che era un altro tatuaggio dedicato alla band, ma la verità era che quando l’aveva fatto aveva pensato ad un’unica persona: Louis. Fu a lui che dedicò la canzone, la frase e il tatuaggio stesso. Perché pensava a tutte le difficoltà che dovevano attraversare per stare insieme.
Fece poi un altro tatuaggio, diceva “Hi”, solo “Hi”. E su internet tutti ne parlavano e cercavano di interpretarlo, ma nessuno capì il vero significato di quel tatuaggio.
Alcuni dicevano che era la prima cosa che gli era venuta in mente, altri dicevano che “Hi” era la prima cosa che si erano detti lui e Louis quando si erano conosciuti, altri addirittura dicevano che non era nemmeno un tatuaggio.
L’unica cosa che avevano capito giusto era quella era la scrittura di Louis.
Quel tatuaggio per Harry significava tanto, e non era una stupidata come tanti dicevano.
Quello era un “Hi” che si sarebbe trasformato, dopo che tutta quella storia fosse uscita allo scoperto, in un “His”.
Harry ci teneva ad avere la scrittura di Louis sul braccio, era qualcosa che, non capiva bene come, gli dava forza. Perché Louis stesso gli dava forza. E avere la sua scrittura sulla pelle lo faceva sentire quasi.. protetto.

La mente di Harry continuava a pensare ai ricordi che avevano condiviso quei due mentre la mano sinistra continuava ad accarezzare delicatamente i capelli del fidanzato.
Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno che il maggiore si era svegliato e lo guardava sorridendo.
“Ehi” gli disse lui con la voce ancora impastata dal sonno e un sorriso che faceva invidia agli angeli.
Harry tornò al presente e dopo avere sussultato guardò Louis e gli sorrise.
“Ciao” disse lasciandogli un leggero bacio sulle labbra. Quello era il suo modo per dargli il buongiorno, lo faceva ogni mattina.
“A che pensavi?” erano letteralmente incantati uno negli occhi dell’altro. Tanto che quasi non sbattevano le palpebre.
“A tutto. A te, a me.. a noi. E al giorno in cui potremo essere felici in pubblico” la sua voce si fece malinconica e il sorriso del più grande si spense.
“Succederà presto, te lo prometto” sorrise lui incerto.
“Lo so Boo, lo so” a questo entrambi tornarono a sorridersi e a scambiarsi qualche piccolo e innocente bacio.
“Allora.. cosa vuoi per colazione?” disse il più piccolo alzandosi di scatto e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, dando spazio a quelle fossette che Louis tanto adorava. Louis rise di gusto.

Non c’era un motivo, semplicemente questo era l’effetto che il riccio gli faceva. Gli aveva completamente fatto perdere la testa, ed entrambi non vedevano l’ora di poterlo gridare al mondo. Nel frattempo si accontentavano di vivere il loro amore nel segreto di quelle quattro mura, gli bastava per ora.
Perché in fondo ad entrambi bastava avere l’altro per essere felici.


Spazio dell'autrice:
Hi guuuuuuys.
Allora, prima di tutto salve a tutti, di nuovo. lol
In breve.. volevo scrivere qualcosa di Larry, pure se fa schifo,
ma ne avevo bisogno. Quindi non uccidetemi.
ç_ç
Mi farebbe molto piacere una recensione, pure se brutta.
Sfogatevi pure, io non mangio nessuno. Giuro. u.u
Ah.. l'idea del tatuaggio che si trasforma in "His" comunque 
non è mia, l'ho letta non ricordo dove.
Ci tenevo a precisarlo perché io tutta quell'inventiva non ce l'ho.
çwç
E quindi niente, andate in pace e tanto amore a quei due gheeeeeei.
E non dimenticate mai: Larry is real.
Arrivederci a tutti.
c:

  
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