Il suo sorriso
Alice Paciock aveva i capelli castani chiari ed occhi di un verde intenso da far invidia a chiunque.
Alice Paciock aveva i capelli castani chiari ed occhi di un verde intenso da far invidia a chiunque.
Era una ragazza bellissima e tranquillissima di cui io, Albus Severus Potter, ero perdutamente innamorato.
"Alice, Alice.."le urlai mentre si dirigeva a grandi passi verso la Sala Grande."Sì? Oh.. ciao Al, dimmi."
"Noi dobbiamo finire quel discorso..." le ricordo io preoccupato."Certo" risponde lei sorridendondomi e scocchiandomi un leggero bacio sulle labbra.
Quando le sue labbra incontrano le mie, il mondo esterno sparisce e nulla ha più importanza, lei è il centro del mio mondo.
Il suo corpo livido è disteso per terra, nessuno ha il coraggio di avvicinarsi. Io la guardo, vorrei urlare ma dalla mia gola nessun suono esce.
"Al mi dispiace.." mi sossura Lily. Io non le rispondo non ci sono parole, quali parole potrebbero mai descivere il dolore immane che sto provando?
Nessuna, forse solo il silenzio.
Neville piange, Hannah piange, tutti piangono. Io ho il viso asciutto.
"Alice amava sorridere" dice Lys, nel suo discorso" e noi dobbiamo ricordarla sorridente, com'era sempre. E dobbiamo sorridere per lei che non sorride più!"
A queste parole le lacrime iniziano a scivolare sul mio viso.Lily mi abbraccia e me le asciuga:"Al devi ssere forte, perfavore."
10 anni dopo..
Sono davanti alla sua tomba, la sua foto un pò scambiata è una delle foto che le ho scattato io. Eravamo ad Hogsmaede, appena usciti da Mielandia, le avevo regalato quintali di caramelle e sembrava una bambina, a cui era appena stato regalato un negozio di vestiti, talmente era felice. Il suo sorriso, il sorriso più bello del mondo che non avrei mai dimenticato. Sorrido anche io, dopo tanto tempo.
Note Autrice:
I personaggi di Harry Potter, citati in questa storia, non mi appartengono. Sono frutto della favolosa immaginazione della scrittrice J.K.Rowling. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
Note Autrice:
I personaggi di Harry Potter, citati in questa storia, non mi appartengono. Sono frutto della favolosa immaginazione della scrittrice J.K.Rowling. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.