Capitolo 10. “ Pioggia ”
Uru trascorse il resto della giornata con Laio, continuando a camminare senza mai voltarsi indietro. Il giovane le stava dietro in silenzio, non sapeva cosa dirle. La leonessa poi si fermò, tenendo lo sguardo fisso al suolo: << Mi... mi dispiace per oggi, Laio... Non è da lui essere così scorbutico... Devo capire cosa gli sia successo... >>
<< Tu...sei innamorata di quel leone, vero? Anche se ho notato una certa differenza d'età tra voi due... >>
Uru lo guardò: << Tu...tu credi che io sia innamorata di lui? >>
<< Bé, non è stato difficile notarlo... >>
<< Oh... >> tornò a guardare nuovamente in basso: l'aveva colta in pieno << Hai ragione... Forse lo sono sempre da stata, anche da piccola... Ma temo proprio che sia questa differenza d'età tra noi ad ostacolarci... >>
<< Perché mai? A vedervi bene... sembrate una bella coppia >>
<< Magari fosse vero... >>
<< Ma certo, dai >>
<< Ma... Come potrebbe interessarsi a me? E poi è libero di fare le sue scelte... Se continuo a stargli vicino, temo che non riuscirò a dimenticarlo... Ma non riesco ad allontanarmi da lui... >>
Laio arricciò il naso, pensando a un modo per confortarla. Uru continuò a parlare: << Scusami, non ho il diritto di infastidirti con i miei problemi... >>
<< No, no...Anzi, fai bene a sfogarti. Sai ieri avevo deciso di affrontare quei due leoni per dimostrare di essere forte... Non sopportavo di dover sottostare sempre ai più grandi... Così ho fatto una cosa stupida e ci ho quasi rimesso la pelle. Ma tu sei riuscita con poche parole a cambiare il mio modo di vedere le cose. Sei una leonessa in gamba e ti ammiro... Se fossi stato più grande, probabilmente avrei già pensato di rapirti e portarti via. Scommetto che a quel leone tu piaccia molto in realtà. Chissà, magari un giorno ti ricambierà >>
Uru si sentì molto confortata da quelle parole ed un sorriso tornò a splendere sul suo volto: << Ti ringrazio, Laio... Ora mi sento meglio. Sono felice di aver incontrato un buon amico come te >>
<< Ehm...Grazie...sono lusingato >>
<< LAIO! >> una voce femminile tagliò l'aria;
<< Oh, è mia sorella. Mi sta cercando >>
<< Tua sorella? Mi piacerebbe conoscerla >>
<< Certo, vieni >>
<< Laio!! Dove sei?? >>
<< Eccomi, sto arrivando! >> cominciò a camminare, seguito da Uru.
Fra gli alti fili d'erba, uscì fuori una bella leonessa dal manto marroncino e gli occhi arancioni: << Laio, si può saper dove ti eri cacciato?? La mamma è in pensiero >>
<< Scusate, ma volevo ringraziare questa leonessa... >>
<< Ah, è lei quella di cui ci hai parlato? Quella che ti ha aiutato? >>
<< Sì, è lei >>
<< Oh, è un piacere conoscerti: il mio nome è Elvira. Sono la sorella di Laio >>
<< Lieta di conoscerti. Il mio nome è Uru >>
<< Bel nome. Grazie per aver aiutato questo ragazzino irrequieto >>
<< Era mio dovere. Non potevo certo rimanere impassibile >>
<< Sia io che nostra madre ti siamo grate. Perché non vieni un po' da noi? Anche a lei farebbe piacere incontrarti >>
Uru guardò il cielo: stava giungendo il tramonto e grossi nuvoloni si facevano strada pian piano:
<< Una visita non farebbe di certo male... >> rispose;
<< Grandioso! Vieni >>
Alla valle del branco tutti cominciavano a domandarsi dove fosse finita la giovane Uru. Ahadi raggiunse Kaius e Blumar, per sapere se l'avevano vista da qualche parte:
<< Mi dispiace Ahadi, ma è tutto il giorno che non la vediamo >> rispose Kaius << Per caso sei riuscito ad incontrarla stamattina?Ti stava cercando >>;
<< Sì, ma... stava in compagnia di un altro... >> disse Ahadi imbronciato;
<< Oh-oh... Le cose si fanno molto più puntigliose, eh? >> ridacchiò Blumar
<< Ragazzo... Ti consiglio di starle più vicino. Oggi ha rischiato di divenire oggetto d'abuso per gli altri maschi del branco. Per fortuna sono intervenuto io >> disse Kaius;
<< Cosa?!! >> Ahadi soffocò un ringhio “ Dannazione! Non avrei dovuto lasciarla sola ieri...! Bastardi maniaci! ”
Un fulmine luminoso si fece strada fra i giganteschi nuvoloni grigi e neri, con un forte tuono, che rimbombò per tutta la savana.
<< Ti suggerisco di andare a cercarla... >> disse Blumar << Il buio e il temporale si avvicinano. E poi... non vorrai di certo che quel leone, con cui stava, approfitti di lei in una grotta riparata... Questo è il tempo ideale per certe cose, sai? E' molto probabile che ciò succeda... >>
<< TACI!! >> ringhiò Ahadi, con occhi adirati e il pelo della criniera rizzato.
Blumar fece uno scatto indietro, spaventato da quello sguardo, mentre Kaius si frappose tra loro, in difesa dell'adolescente:
<< Cerca di controllarti, Ahadi! >> esclamò serio.
Il maestoso leone smise di ringhiare, ma i suoi occhi mantenevano ancora un'espressione spaventosa. Si girò dall'altra parte:
<< Vado a cercarla >> disse e cominciò a correre verso l'ampio orizzonte.
<< Sapevo che ne era innamorato >> commentò Blumar << Anche troppo... >>
<< Già... >> rispose Kaius << Spero solo che non sia troppo duro con lei, quando la ritroverà... >>
Uru conobbe la madre di Laio, il cui nome era Kesi. Era una leonessa giovane e determinata. Bella, ma trascurata. Si presero in simpatia a vicenda e trascorsero diverso tempo a parlare tutti insieme. Loro erano vagabondi e non avevano più un branco su cui fare affidamento. Leoni poco di buono avevano preso il comando del branco di Kesi quando era ancora adolescente e aspettava i cuccioli dal capobranco precedente e fu costretta ad andarsene. Da allora aveva vagato sola assieme ai figli. Uru si dispiacque per loro e fece varie proposte: << Qui vicino c'è un branco numeroso. Il capobranco è un bravo leone. Chiederò di farvi fare parte... >>
<< Sei molto gentile... >> rispose Kesi<< ...ma noi conosciamo già quel branco: i leoni maschi, che ne fanno parte, non sono stati molto cordiali con Elvira e Laio... Preferiamo restare così come siamo >>
<< Oh... >> Uru però non si dava per vinta e le venne un'altra idea << Allora che ne dite di prendere parte nel mio branco?? Ne sarei molto felice! >>
<< Nel tuo branco? >> domandò Laio;
<< Sì! Mio padre sarebbe molto felice di accogliervi. Non ci sono altri leoni maschi. Prima c'erano due miei amici, molto gentili e affidabili, ma ora sono diventati vagabondi e ogni tanto passano a trovarci. Ci sono le mie amiche e altre brave leonesse. Vedrete, andrà bene per voi >>
<< Veramente non saprei, Uru... Saremo altre tre bocche da sfamare per voi >> disse Kesi;
<< Vero, ma noi cacciamo collaborando e ci fa piacere aiutare chi ne ha bisogno >>
<< E dove si trova il tuo branco? >> domandò Elvira;
<< Nelle...Terre del Branco >>
<< Le Terre del Branco?? Uao! Laggiù vive il re! E' un posto bellissimo, ma anche molto lontano da qui... >> disse;
<< Come mai ti sei allontanata molto da casa? >> le chiese Kesi;
<< Ehm, io... Ho dovuto intraprendere un viaggio per fini educativi... >>
<< Fini educativi? >>
<< Ecco...sì >>
<< Ah...E solo tu dovevi farlo? >>
<< Sì... >>
<< Ma sei così giovane... >>
<< Lo so, ma... Non ho scelta: per essere in grado di prendere il posto di mio padre, devo essere colta e saper affrontare situazioni diverse... >>
<< Il posto di tuo padre...? >> disse Elvira << Ehi, ma... Allora tu sei la... >>
<< Avanti, puoi dirlo... Ormai l'hai scoperto >> disse Uru con un sorriso;
<< Sei la Futura Regina?? >>
<< Ehm, sì >>
<< Oh, cielo...Perché non ce l'avete detto prima, altezza?? >> si meravigliò Kesi;
<< Perché non voglio essere trattata con cerimonie: io sono sempre io a dispetto del titolo che mi è stato imposto. Voglio che gli altri mi accettino per quello che sono, non perché sono la Futura Regina. Perciò datemi pure del tu e non trattatemi diversamente rispetto a prima >>
I nuovi amici risposero con un sorriso. Un altro fulmine illuminò l'oscurità delle nubi: << Che tempaccio... >> disse Uru << E' meglio che io torni dagli altri. Potrebbero preoccuparsi per me. Vi consiglio di cercare un posto riparato: qua vicino ho visto varie grotte vuote, se volete... >>
<< Come? Vai già via? >> si dispiacque Laio;
<< Mi dispiace, ma devo risolvere una questione con un mio amico... >>
<< Ah, già... >>
<< Che ne dite se ci rivediamo domani, eh? >>
<< E' una splendida idea >> disse Kesi;
<< Allora siamo d'accordo. Ci rivediamo qui domani, dopo il pasto. Così avrete anche il tempo per pensare alla mia proposta >>
<< Sei molto in gamba... >> disse Elvira;
<< E' il minimo che io possa fare per voi, amici... >> detto questo, cominciò a correre per tornare dal branco, sperando che non si mettesse subito a piovere.
Era contenta di aver fatto la loro conoscenza: sentiva che poteva fidarsi di loro, ma allo stesso tempo era preoccupata per l'incontro con Ahadi.
Sentiva un forte nodo alla gola e cercava di non piangere. Continuava a correre, accompagnata dal timore di vederlo, finché si fermò. Un maestoso leone dalla folta criniera nera, con gli occhi verdi che illuminavano le tenebre le si avvicinò, con uno sguardo serio: << Ahadi...? >> le zampe le tremavano: “ E' lui...e ora che faccio...?? ”
Il leone continuava ad avvicinarsi a lei risoluto. Una brezza si fece strada e gli accarezzò la criniera, donandogli un fascino tenebroso.
“ I suoi occhi fanno paura... ” pensò Uru. Il cuore iniziò a batterle forte a causa dell'amore e del timore che provava. Fece un passo indietro.
<< Dove sei stata tutto il giorno? >> le domandò con un tono alto << Hai idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare? Si è fatta sera! >>
Uru deglutì: << Ecco..I-io...io... >>
Ahadi le si avvicinò: << Hai addosso un altro odore... Cos'hai fatto con lui oggi??! >> ringhiò;
<< Cosa...?? >> Uru indietreggiò ancora << N-non ho fatto niente... Mi ha solo ringraziato per averlo aiutato ieri... Ho..ho conosciuto anche la madre e la sorella... >>
Il leone si avvicinò ancora di più << Torniamo al branco! >> la afferrò per una spalla;
<< No! Lasciami! Perché mi vedi ancora come una stupida cucciola..?!! >> si scostò bruscamente;
<< Stupida! Si sta avvicinando il temporale! Hai forse intenzione di beccarti un bel raffreddore?! >>
<< Perché sei arrabbiato?? Sei stato tu a dirmi di andarmene, oggi! Cosa vuoi ora?! Non sai quanto tu mi abbia fatto star male con quelle parole... >>
<< ...... >>
<< Perché fai così? Cosa succede? Parlamene, per favore... Detesto vederti in questo stato... >> lo guardò con occhi imploranti.
Ahadi non riuscì a resistere al suo sguardo e sospirò. L'espressione dei suoi occhi divenne triste:
<< Mi dispiace Uru... Mi dispiace >>
<< ..... >>
<< So bene che non avrei dovuto parlarti a quel modo. Sono stato uno stupido. Mi dispiace anche di non aver risposto al saluto di quel giovane. Faresti bene a detestarmi >>
<< Perché...? >>
<< Perché non sono degno di te... Della tua amicizia... Se continuerai a frequentarmi, non riuscirai mai a essere serena... e a trovare un buon compagno >>
<< Oh... >> Uru rimase sorpresa da quelle parole << ...parli sul serio? Mi stai dicendo che dovrei...rinunciare a starti vicino? >>
Ahadi chinò il capo.
<< Come puoi dire una cosa del genere? >> disse lei << Come potrei starti lontana?? Ora che ti ho ritrovato...che ti ho di nuovo con me... Non posso separarmi da te! Non voglio! >> si gettò sul suo petto << Tu sei sempre stato un eroe per me...! Un amico fidato...! Sono io a non essere degna di starti accanto! >>
<< Non criticare te stessa... Tu sei degna di ogni ammirazione, Uru... >> le disse << Hai un cuore grande e impavido... Sei sempre così gentile, allegra e sensibile... Non ti tiri mai indietro davanti alle situazioni critiche... E mi hai salvato dalla morte, rischiando di morire, prima che io me ne andassi. Sei tu ad essere la mia eroina... >>
<< Ahadi... >>
Uru sentì il proprio cuore rasserenarsi in un attimo. Strofinò teneramente il capo sul collo del leone, sorridendo:
<< Promettiamo di non tormentarci più a vicenda... va bene? >>
<< Promesso >> rispose lui;
<< E che sopratutto....staremo sempre insieme, a sostenerci, qualunque cosa accada >>
<< Promesso... >> ricambiò il suo abbraccio.
Intanto, giù a valle, il branco di Kaius si radunava all'interno della giungla, cercando una zona abbastanza riparata dalla tempesta, che era in arrivo.
Eva e Kaya erano rimaste distaccate dal resto del gruppo assieme a Kaius, per attendere il ritorno di Ahadi e Uru:
<< Papà, perché non sei andato con lui?? Avreste di certo fatto prima a trovarla... >> disse Eva;
<< Non era il caso, figlie mie... Non era proprio il caso >>
<< Ma... >>
<< Non so cosa sia successo tra quei due oggi... Ma non sono io quello che deve risolvere i problemi qui >>
<< Avresti potuto tentare >> disse Kaya;
<< Provate voi a far ragionare un leone innamorato... Temo non sia semplice >>
<< Innamorato..? >> Eva e Kaya si scambiarono un'occhiata << Vorresti forse dire che Ahadi è innamorato di lei? >>
<< Voi che dite? Glielo si legge chiaramente negli occhi... >> si mise in piedi e si avviò;
<< Dove vai?? >> domandò Eva;
<< A dormire per conto mio >>
<< Ma...dobbiamo aspettarli, nel caso ritornino... >>
<< Sanno badare a loro stessi. E poi ho piena fiducia nel figlio di Neera >> detto questo, sparì in mezzo alle oscure fratte;
<< Ahadi è...il figlio di Neera?? >> si meravigliarono << Ecco perché le somiglia... Che splendida novità >>
<< Mamma... >> Rune si era allontanato dal branco;
<< Rune? Tesoro mio, cosa fai ancora sveglio? Su, vai da papà, a dormire >>
<< Non riesco a dormire con tutti quei tuoni: ho paura... Voglio dormire con tutti e due... >> aveva gli occhi lucidi e tremava;
<< Amore... >> gli leccò la testolina << Va bene, vengo con te... Tu cosa fai Kaya? >>
<< Vengo anch'io dai miei cuccioli... >>
<< Va bene >> e tornarono dal resto del branco.
L'ennesimo fulmine tagliò le tenebre, accompagnato dal proprio tuono e dall'arrivo di fittissime gocce di pioggia. Il terreno divenne fangoso e gli alberi gocciolanti. Ciascuna goccia offuscava la vista, rendendo opaca l'immagine dell'orizzonte.