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Autore: Ornyl    09/07/2012    0 recensioni
Noia estiva,bye.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Signorina era entrata nella camera matrimoniale,quella camera che prima era appartenuta a mamma e papà,dove un tempo troneggiava il loro lettone col baldacchino. La seguii piano e la vidi sciogliersi i capelli,lunghi capelli neri e lisci,perfetti,quelli che un tempo avrei sognato anch'io. Signorina si alzò per aprire la finestra ed io,quatta quatta,entrai nello specchio. Conoscevo ormai le sue abitudini:finita la cena,dopo aver sparecchiato,saliva nella stanza sua e di Boss e apriva la finestra. Poi si spogliava davanti allo specchio.
Si piazzò davanti a me e cominciò a sbottonarsi la camicia,piano. Man mano che la sbottonava apparivano spazi di pelle quasi olivastra,tipica delle ragazze di adesso. La sua bocca corrucciata aveva un non so che di dolce,lo stesso valeva per i grandi occhi verdi orlati da lunghe ciglia. Dovevo fare i complimenti a Boss,davvero,si era scelto una compagna bellissima che ricordava(tranne per la pelle)la mia bambola Millie,quella che papà mi aveva portato dalla città.
Con la camicia sbottonata alzò la testa e me la trovai faccia a faccia. Ecco il momento buono per farsi quattro risate.
- Boo!-
La bella faccia di Signorina divenne una maschera di orrore e lei,con le braccia in avanti verso di me,cadde a terra piagnucolando. Quando aveva paura,come in questo caso,Signorina assomigliava a mia sorella appena nata o alle oche che un tempo starnazzavano nel cortile. 
Uscii dallo specchio e mi misi dietro una tenda,facendola volteggiare. In quel momento Signorina si era girata verso di me e aveva visto la tendina svolazzare,così il suo stupido e ingenuo frignare si fece più forte.
Dal corridoio sentii provenire i passi veloci e pesanti di Boss,il fresco marito di Signorina. Era alto e imponente,con un accenno di folta barba sulle guance che a volte lo faceva sembrare vecchio quanto a papà,con gli occhi neri e grandi e la bocca carnosa come quella di Signorina,ma molto più virile. Boss era un mago nel fare la faccia da duro,ma quella sua stessa faccia si inebetiva d'un tratto quando vedeva Signorina,soprattutto se frignava dopo i miei scherzi.
In silenzio,facendo capolino da dietro la tenda,mi godetti quel teatrino smielato trattenendo a stento le risate.
- Amore,cosa ti prende? Perchè sei così spaventata?-
- Rodney! Rodney!- si rifugiò tra le braccia del marito mentre l'aiutava ad alzarsi. La coppia si sedette sul letto e li seguii con lo sguardo.
- Rodney,che spavento!-
- Su,racconta ..-
- Mi stavo spogliando,sniff ..Come è mio solito,Rod .. Mi sono avvicinata allo specchio e ..-
- E ..Ed è apparsa u-una ..-
-Una?-
-Una ragazzina,Rodney,una ragazzina! Una ragazzina con i capelli ricci e il vestito d'epoca,un fantasma Rodney ..sniff-
Boss scosse la testa e le passò una mano tra i capelli.
- Coraggio,sei molto stanca ..Sarà il sonno ..-
Signorina alzò gli occhi da cerbiatta verso il marito.
- Dici,Rod?-
-Sìsì,è il sonno ..coraggio,tutti a letto ..-
Sgusciai dal mio nascondiglio e feci chiudere di botto la finestra. Signorina fece un altro urlo e saltò in braccio a Boss.
- Solo il vento,Francès,solo il vento ..-
Arrivai al lampadario e feci volteggiare rumorosamente i suoi ciondoli. Boss era già a letto quando Signorina,dopo aver alzato gli occhi,sbiancò di terrore e si ficcò sotto le coperte. 
Risi così tanto da far spegnere la luce nel momento in cui Signorina si avvicinava all'interruttore,ma mi trattenni quando la vidi scappare tra le braccia di un Boss già dormiente terrorizzata come il mio cane quando c'era il temporale.
Umani,siete così fifoni.
 
Boss ogni tanto si alzava la notte:prendeva dell'acqua da uno strano aggeggio rettangolare chiamato frigorifero e poi ritornava a letto. Non avevo mai provato a fargli uno scherzo,lo trovavo troppo imponente,ma tentar non nuoce e lo seguii mentre scendeva le scale.
Per accedere alla cucina bisognava scendere lo scalone e attraversare la vecchia sala da ballo. La sala da ballo era immensa,lo sapevamo tutti e tre,quindi di sera doveva restare almeno un minimo illuminata,perchè solo da essa si accedeva alla cucina.
Seguii Boss che camminava a piedi nudi e mi sforzai tanto da spegnere tutte le luci. Nel suo stato sobbalzò e si guardò intorno,poi fece spallucce.
- Corto circuito,yawn- 
Riaccesi le luci,stessa reazione.
Mi avvicinai alle sue spalle e gli attraversai lo stomaco. Lo feci sobbalzare ancora,ma era ancora tranquillo. Boss era l'opposto di Signorina,ecco perchè si amavano tanto e si facevano le facce dolci e smielate.
La cucina era buia,illuminata soltanto da quel frigorifero. Boss era ormai giunto alla cucina e stava sorseggiando dell'acqua. Posò il bicchiere sul tavolo,sbadigliò di nuovo e fece per ritornare alla stanza da letto. 
Accesi tutte le luci e aprii il frigorifero.
Si girò verso di me con gli occhi sbarrati,poi verso l'uscio. 
Spensi nuovamente la luce.
Ecco,iniziavo a sentire un minimo di quella paura.
Ecco,ci siamo. Il mio scherzo sta riuscendo .. 
Boss accelerò il passo e salì velocemente le scale,poi arrivò in corridoio.
Aveva lasciato le luci accese ma le spensi proprio mentre era arrivato all'ultimo gradino. 
Guardandosi intorno aprì di corsa la stanza e si buttò a letto.
Sospirò e cercò di chiudere gli occhi.
Mi intromisi nel letto e feci venire loro la pelle d'oca.
 
 
Signorina e Boss se ne andarono due giorni dopo.
Permalosi che siete,voi umani ancora vivi.
Mi annoio,capitemi. Ho ancora quindici anni e sarò così per sempre,finchè vorrò o finchè vorranno per me.
Da una finestra li vidi salire su una strana vettura e andare via a grande velocità. Avevo buttato fuori l'ennesima famiglia.
Ma che ci posso fare se tutti se n'erano andati? 
Io invece,con i miei eterni quindici anni,ero rimasta qui.
Che imparassero a conviverci con me. 
Io sarei rimasta quicome diceva quella grassona della tutrice quando ci puniva e ci chiudeva nella stanza,fino all'ennesimo miracolo.
Li salutai dalla finestra,sorridendo.
Finalmente tranquillità.
   
 
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