Vorrei, con il mio sguardo, poterti accarezzare dolcemente, baciare e abbracciare. Tutto con un paio di occhi.
Vorrei darti un futuro felice, vorrei essere la spalla su cui piangere e la mano da stringere.
Con due occhi vorrei regalarti il mondo intero.

Vorrei dartelo, il mio sguardo, nel buio vorrei darti la mia luce, ti regalerei le mie ciglia, da stringere per scacciare il vento, le mie pupille per perforare l'oscurità dei momenti difficili, quando ti sembra di annegare e l'acqua si chiude su di te, vorrei darti i miei polmoni, donarti l'aria e il sangue nelle mie vene. 

Ti lascerei volentieri le mie orecchie, per poter sentire la musica della vita, anche quando ti sembrerà lontana e flebile.
Ti vorrei portare in regalo le mie mani e la mia bocca, per strappare al mondo i suoi segreti, le sue gioie. Ti darei le mie labbra e la mia lingua, per assaporare la felicità e i miei denti, le mie unghie, per difenderti dalle intemperie dell'indifferenza.

Darei me stessa, le mie gambe per correre, per saltare e non fermarti nella stanchezza, darei il mio cuore per un battito ancora e il mio fiato, il mio respiro per una boccata d'aria in più.

Darei tutta la mia vita per vederti sempre felice, darei le mie viscere e la mia pelle, la strapperei, solo per sentire la tua felicità, per farti rimanere così come sei.
Immagine di una purezza fragile e intoccata. 
Simulacro di una pace che non riesco a trovare.
Trovala tu, tienila, non lasciartela scappare, abbracciala e non perderla mai. Ti dono il mio corpo e la mia anima, in due si cerca meglio, in due si lotta meglio e in due ci si sorregge. 
In due si combatte e in due si vive. 

Chi è solo è solamente metà della mela, ha metà del torsolo, metà dei semi e metà dell possibilità di farcela. Si avvizzisce da dentro, da soli, ci si divora il cuore. Da soli.

Ma io ti dono la mia buccia, il mio cuore, a volte ancora acerbo, la mia polpa, se la vorrai, linfa per la tua vita.

Ti dono i miei occhi. Ogni giorno, ti dono ogni mio sguardo ogni mio secondo.

Sei tu. Sei tu."