Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
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Autore: shadowsymphony    09/07/2012    3 recensioni
le mie fantasie sulla coppia più stupenda del mondo, Lady Gaga e Taylor Kinney.
penso a loro spessissimo, e mi capita di immaginarli in situazioni molto romantiche che posso essere accadute. leggo le notizie su di loro e poi mi immagino tutto ciò che non è riportato... le cose romantiche, piccanti, dolci, i "retroscena" :D lo so, sono pazza. ma mi piace così.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era mattina inoltrata e un luminoso raggio di sole entrava dalla finestrella della casetta sulla spiaggia di San Diego, facendosi strada tra le serrande. Raggiunse il viso di Gaga, la quale si svegliò abbagliata dalla luce. Si guardò intorno e per un attimo non riuscì a capire dov’era; poi si girò e vide il suo Taylor, il bell’addormentato, che ronfava tranquillo e sorrise, ricordando tutto. Rimase a guardare ammirata il ragazzo per qualche minuto: aveva un braccio dietro la testa, l’altro fuori dal materasso; i piedi attorcigliati nelle lenzuola ammucchiate in fondo al materasso, ed era nudo. Perfettamente nudo. Si accorse all’improvviso che anche lei era nuda, ma non ci fece caso. Iniziò ad accarezzargli delicatamente la pancia, passando il dito sugli addominali in rilievo, poi il petto e il collo e il mento… e infine osservò a lungo il bellissimo viso. Il ragazzo però russava con la bocca aperta, facendo dei rumori talmente buffi che poco dopo non riuscì più a trattenere le risate e scoppiò a ridere divertita, svegliandolo. Taylor si stiracchiò un attimo e poi la vide ridere e chiese curioso “che c’è?”. “dovevi vederti mentre russavi con la bocca aperta, eri così divertente!” ridacchiò lei. “ahaha lo so, scusa, spero di non averti disturbato!”. “figurati! Piuttosto spero di non averti disturbato io” sorrise Gaga, allungandosi per raccogliere i suoi vestiti dal pavimento. Il ragazzo si alzò dal materasso e, stiracchiandosi, chiese “Allora, che si fa oggi?”. “non lo so, dimmelo tu” disse lei, mentre si vestiva. “ti va di andare al parco a rilassarci un po’? È un posto bellissimo, secondo me anche meglio di quello di New York!”. “io non ci spererei…” controbatté lei “però andiamo a vedere, magari cambio idea”. “benissimo! Sono sicuro che ti piacerà. Vestiti e andiamo” disse lui, infilandosi i pantaloni. Si vestirono e uscirono di casa; Taylor fece salire la ragazza sulla sua moto e insieme partirono per il parco della città.

Dieci minuti dopo arrivarono all’entrata dell’enorme spazio verde, pieno di alberi e prati. Taylor parcheggiò la moto e aiutò Gaga a scendere e a togliere il casco. “questa volta per fortuna l’hai tenuto su!” rise “non te ne compro un altro, evita di buttarli per aria mentre sto andando a 80 all’ora”. “non ti preoccupare, non lo faccio più!” ridacchiò anche lei, sistemandosi i capelli “ma comunque ho portato con me una sorpresina per ripagarti”. “mmh non vedo l’ora di vederla!” esclamò il ragazzo, baciandola sulla testa e prendendola per mano. I due entrarono nel parco e furono investiti dall’aria fresca e pulita, diversa da quella piena di smog del resto della città. Era tutto pieno di prati, alberi, fontane, panchine e piccoli chioschi da cui usciva un profumino delizioso; il tutto reso ancora più allegro dal canto degli uccellini. “hai fame? Ci prendiamo qualcosa al banco delle frittelle?” chiese il ragazzo, indicando un chioschetto poco distante. “mmh… non saprei…” borbottò lei, un po’ titubante. “su, dai, non ingrassi mica con una piccola frittella!” sorrise lui, e così si decisero e andarono a comprare qualcosa. Con in mano due grandi frittelle fumanti e ripiene di nutella, si sedettero su una panchina all’ombra di un albero e mangiarono in silenzio. Gaga si guardò attorno: il parco era veramente bello e tranquillo, quasi meglio di Central Park… sempre troppo affollato. Davanti a loro passavano mamme con i bimbi in passeggino, vecchiette con i cani al guinzaglio, giovani innamorati mano nella mano… senza che nessuno la riconoscesse. Sorrise e finì di mangiare la deliziosa frittella, poi guardò Taylor: anche lui aveva finito di mangiare, ma aveva tutta la bocca sporca di nutella. Rise e lui la guardò un po’ confuso e chiese, per la seconda volta in quella mattina, “che c’è? Sono sempre così divertente?”. Lei senza dire niente gli si avvicinò e gli leccò via la nutella dalle labbra. “sei dolcissimo, amore” disse “ora chiudi gli occhi, c’è la sorpresa!”. “uuh non sto più nella pelle!” esclamò lui, curioso, chiudendo gli occhi. La ragazza infilò la mano nella tasca dei suoi shorts e tirò fuori un anellino d’oro; prese la mano di Taylor e glielo mise al dito. Lui aprì gli occhi e guardò a bocca aperta il piccolo gioiello, che scintillava colpito dal sole che penetrava tra i rami dell’albero sopra di loro. “oddio grazie, non so cosa dire…” sussurrò, meravigliato. “ma non dire niente, mi basta un bacio” disse lei, facendogli l’occhiolino e baciandolo. I due si baciarono all’ombra delle fronde, a lungo, poi decisero di incidere le loro iniziali sulla panchina, come ogni coppia d’innamorati. “ ST, ecco qua!” esclamò il ragazzo, dopo aver fatto il disegno sulla spalliera della panchina con le chiavi della moto: le iniziali, un cuore attorno, come tutte le altre incisioni che ricoprivano le dozzine di panche del parco. “questa sarà sempre la nostra panchina!” disse Gaga, guardando felice il disegno “torneremo qua tutte le volte che saremo a San Diego, intesi?”. “certo!” disse Taylor, baciandola sulla guancia.

ispirato al "sogno della panchina" fatto dalla mia fedelissima lettrice Stefani (a cui voglio un mondo di bene e ringrazio ancora per leggere le mie storie pazze). spero sia all'altezza del tuo magnifico sogno ;)
   
 
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