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Autore: Dango    09/07/2012    1 recensioni
Il coma gli ha rubato dieci anni e preziosi ricordi. Tornato alla vita normale è ansioso di riscoprire vecchie conoscenze del circolo, un misterioso gruppo di persone con cui ha qualcosa di veramente speciale in comune e vuole tornare a ricordare i periodi legati al suo amore defunto.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Risveglio



-Come hai fatto?! Wow! Oooooh!

Mi venne da sorridere alla vista di quelle facce tanto tonde e buffe quanto stupite.


I bambini credono veramente a tutto, per loro non c'è molta differenza tra fantasia e realtà, e sono sicuri che i grandi non mentono mai.
E fortunatamente per me, contrariamente ai figli, è raro che i genitori credano a improbabili storielle.

Non capiscono che gli inganni, le falsità e le messinscene sono cose che non riguardano gli infanti, se non per gioco; 

Non ho mai trovato un adulto più semplice e sincero del più perfido bambino che conosca.
 

-Mi spiace ma adesso devo andare.

I bambini mi fissavano ammirati, come se avessero davanti agli occhi il loro supereroe preferito.

-Perfavore signore lo voglio vedere un altra volta! Dove vai! Signore posso venire con te?

Adesso però, non è il momento più adatto per tornare a esercitarmi su certe cose, aspetterò di essere con gli altri.
Taqui alle richieste dei pargoli e accellerando il passo mi dileguai dalla loro vista grazie alla fitta nebbia di quel pomeriggio.


 

Ero di fretta e il circolo mi aspettava.

Le automobili se non ricevono un adeguata manutenzione non reggono il passo con gli anni, perciò quella vecchiaccia mi ha lasciato a piedi, e comunque anche avessi una Lamborghini nuova di zecca non cambierebbe molto, ricordo a stento come si guida... è veramente tanto tempo che non ho un volante tra le mani.

Continuando a camminare freneticamente iniziai ad ansimare, mi fermo un attimo e prendo qualche respiro profondo, i polmoni mi vogliono rinfacciare che il mio corpo non è più quello di qualche tempo... Ciò mi portò a pensare a come saranno diventati gli altri della compagnia, sogghignai al pensiero dei loro volti già da allora stravaganti attraversati dalle rughe della vecchiaia, e i più giovani? Chissà come sono cambiati.


Fremevo all'idea di vedere quelle facce che il coma non mi ha strappato dalla memoria. Oltre dieci anni più due di riabilitazione, e finalmente oggi mi hanno dimesso.

Fortunatamente le mie funzioni motorie e comunicative sono tornate alla normalità, ma purtroppo il mio passato è pieno di lacune;

Non ho alcun ricordo della mia metà, eppure i dottori mi hanno detto che hanno attribuito il mio trauma cranico ad un tentato suicidio pochi giorni dopo la sua morte...
il mio fastidio è tale da farmi venire il mal di testa solo al pensiero.
 

Come posso non ricordare la donna che amavo... la cui assenza mi ha fatto rinunciare persino alla mia esistenza terrena?

Che ne è di un anima che non ha lasciato tracce di sé nel cuore dei vivi?


Sento che non ricordandola, è come se la uccidessi ancora.

Di lei niente rimane nelle mie memorie, niente della sua voce, del suo carattere, delle sue labbra e il suo sguardo. L'unica prova in tutto l'universo della sua esistenza è solo un crudo ammasso di ossa, pelle e carne deteriorata dentro una scatola sottoterra.
E quando passerò davanti a quella lapide, niente proverò oltre che collera verso me stesso.

 

Si stava facendo sera e i lampioni iniziavando ad accendersi lentamente, la loro luce mi tirò fuori da quella ragnatela di pensieri che mi ha totalmente cambiato l'umore, notai che dai miei pugni chiusi scivolava un filo di sangue, arrabbiato com'ero li strinsi ancora più forte, incurante del dolore.
Mi serviva una valvola di sfogo:

GNNNHIIIIIIK-

 Uno dei lampioni si stava pian piano piegando dalla metà, producendo un forte cigolio. 

Sobbalzai accorgendomi di cosa stavo facendo. Se qualcuno mi vedesse prima o poi potrebbe incuriosirsi troppo su noi del circolo.
Dovrei smettere anche di mostrare ai bambini le mie capacità.

 

Quando ripresi a camminare mi accorsi che la nostra sede era a pochi passi.

  
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