CAPITOLO 1
Il giovane Naruto camminava felice tra le vie di konoha, finalemnte dopo tanto
tempo poteva rivivere la tranquillità dell'essere a casa.
Nei tre anni in cui era stato lontano, sentiva che qualche cosa in fondo era
cambiato, era cresciuto, e c'era qualche cosa nell'aria che suscitava in lui
l'idea che nn fosse l'unico ad avere subito cambiamenti, sia nel fisico che
nella mente.
Il volpacchiotto infatti, si era sviluppato sia in altezza che nei muscoli,
dimostrazione dei duri allenamenti ai quali l'eremita dei rospi l'aveva
sottoposto;
mentre prima poteva essere considerato non altro che un bambino fastidioso, ora
aveva la stazza e il portamento di un uomo, nonostante mantenesse comunque la
sua innata stupidità.
Diversi fatti avevano negli ultimi anni modificato alcune sue certezze, il suo
migliore amico, considerato da lui come un fratello, aveva tradito la foglia, e
non solo, dopo un estenuante scontro se ne era andato, abbandonando lui, Sakura
e tutti i suoi compagni. Vivendo con la sola speranza di strapparlo dalle
grinfie di orochimaru, e riportarlo con sè, naruto tornava in città quindi, con
più di qualche altro muscolo, ma con l'esperienza necessaria per intraprendere
scontri molto impegnativi.
Inoltre rimaneva il timore della ricomparsa di itachi e di Alba che come avevano
promesso, sarebbero dovuti tornare per impossesarsi della volpe a nove code.
Nonostante tutti questi problemi, Naruto in quel momento era felice, rivedere la
sua casa dopo tanto tempo, bastava per fargli dimenticare per un attimo ciò che
lo avrebbe di lì a poco preoccupato per molto tempo.
Passo dopo passo osservava il paese che lo aveva reso ciò che era, ogni
particolare del paesaggio gli riportava alla mente ricordi della sua infanzia
solitaria o delle giornate trascorse col gruppo 7.
Il suo sguardo saltellava allegro dal negozio di ramen, dove lui e il suo primo
maestro Iruka avevano passato molte serate, ad ogni angolo conosciuto della
strada, impaziente di riabbracciare i suoi cari amici.
Troppo preso dall'eccitazione del momento andò a sbattere contro una ragazza,
che camminava nel senso opposto a lui, caddero a terra e Naruto dopo essersi
rialzato massaggiandosi il didietro dolorante mugulò una scusa tendendo la mano
nel tentativo di aiutarla a rialzarsi.
Un attimo, uno sguardo, poi un urlo:
N:-aaaah! Hinata sei proprio tu??-
La ragazza al suolo in una posizione imbarazzante era proprio lei, lunghi
capelli neri, i bellissimi occhi bianchi della casata Hyuga, e un
imabarazzatissimo sorriso incorniciato da due guancie rosse.
H:-N-naruto?!!-
Naruto la prese per mano e la fece rialzare, lei dopo essersi ripulita il
vestito e massaggiata le ginocchia doloranti lo guardò e comincio a ridere.
Incredulo il ragazzo ricambiò lo sguardo, e senza sapere il motivo per cui era
iniziata, si fece trascinare da quella bellissima voce in una risata
liberatrice. Quando entrambi smisero di ridere Hinata lo abbracciò, cosa che tre
anni prima nn avrebbe mai fatto. se questi tre anni per naruto erano serviti a
rafforzare la potenza fisica e la conoscenza nelle tecniche, Hinata, forse per
la vicinanza del cugino Neji, si era impegnata corpo e mente nel miglioramento
della tecnica hyuga, e nel raffrozamento del suo carattere troppo debole. Come
già capito, i risultati erano stati incredibili.
H:-Mi sei mancato Naruto-
N:-...anche tu hinata-
Naruto arrossì, e strinse impacciato le mani intorno alla vita di lei, a quel
punto Hinata gli schiocco un forte bacio sulla guancia, si staccò leggermente, e
osservò per un attimo il viso scioccato del ragazzo, a metà tra il paradiso e le
nuvole.
A riportarlo sulla terra fu la voce strillante di sakura:
S:-NARUTOOOOOO!!!!-
gli piombò alle spalle, salutandolo in primis cn una forte pacca che lo fece
sussultare, poi con un caldo abbraccio, il quale , stranamente, nn provocò l'imabrazzo
che si era immaginato.
Sakura infatti, che era stata la ragazza da lui ammirata sin dai tempi
dell'accademia, oramai nn destava in lui che un sentimento di amore fraterno,
forse per tutto ciò che era successo a Sasuke, e per la promessa di riportarlo
indietro nn mantenuta, il suo sentimento era cambiato.
Un nuovo brivido si faceva però strada in lui, la sensazione che provava ogni
volta che incrociava lo sgurdo della bellissima hinata era qualcosa che nn aveva
mai sentito.
I tre si incamminarono a braccetto verso il negozio di Ramen, Sakura aveva
costretto naruto a pagare la cena ad entrambi.
Il sole scendeva dietro alle montagne di konoha, e per tutti i suoi ninja era
l'inizio di una notte come le altre, per tutti tranne che per naruto.