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Autore: Scimmietto_    10/07/2012    3 recensioni
In un paesino dove la noia sembrava sovrastare tutto, un giorno verrà svelata al mondo la verità sui Dark Maker e i Light Maker, o come li chiamiamo noi umani Demoni e Angeli.
*-*
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia cadeva ininterrottamente da 4-5 ore, come se il cielo stesse piangendo.
Quel giorno non era l'unico a piangere.
Eravamo circa una ventina al funerale. Non era una persona molto socievole, ma con le persone che seppero apprezzare il suo lato "speciale" aveva stretto una grande amicizia.
Io ero uno di quei venti.
Purtroppo per raccontarvi questa storia devo scavare in fondo, fino ad arrivare agli inizi. 
All'incontro tra me e James, il defunto. Un incontro che sinceramente non saprei dire se mi ha fatto del bene. 
Inizio premettendo che per sapere tutta la verità sul lato "speciale" del mio amico avrete bisogno di molta pasienza, perché la storia è vasta e non basteranno pochi minuti per leggerla tutta.
Tutto iniziò circa 2 anni fa, io e mia cugina Rose ci trasferimmo nel nord Italia perché al sud la vita per i miei genitori sembrava essere troppo complicata. 
Rose viveva con me e la mia famiglia, poiché i suoi genitori due anni dopo la nascita della piccola morirono per salvarla in un incidente; Lì vicino avevamo dei parenti che ci ospitarono il primo giorno, il secondo ci spostammo un po' più a sud.
 Niente da dire, una bella casa. L'unica pecca sta sul fatto che io e Rose dormiremmo nella stessa stanza, e questo mi frustra tanto.
Una volta sistemate le valigie decidemmo di visitare i dintorni. Una città carina, anche se il 27 agosto il termometro della farmacia di fronte casa nostra segnava 19 gradi. Forse ero troppo abituato con il clima del sud. 
- Che ne pensi, cugino? - Mi chiese.
- Penso che era meglio prima, ma se le cose devono andare in questo modo che vadano cosi allora. - Risposi.
A lei quel posto sembrava che gli piacesse, oppure era troppo presa dall'euforia del primo viaggio per capire che effettivamente quel posto faceva tanto schifo.
Comunque una volta fatta una visita ritornammo a casa a fare pranzo. Ecco, l'unica cosa che mi andava di scoprire di quella città era il suo cibo.
- Lily che si mangia oggi? - Chiese Rose a mia madre
- Non saprei - con aria malinconica - Non ho avuto il tempo di preparare nulla, perché non vai a comprare qualcosa con tuo cugino? -
- Okay! - rispose Rose. - Kyle! Hai sentito tua madre? Andiamo a comprare qualcosa da mettere sotto i denti che ho una gran fame. -
- Okay okay sto arrivando - Risposi.
Uscito per la seconda volta decisi di dare una seconda possibilità a quel posto. Chissà, forse non diedi una giusta occhiata. E forse era proprio cosi. Osservandola meglio vidi che quel paese era pieno di orologiai, uno per ogni via! Grande o piccolo che era quel viale aveva sempre un orologiaio. Non che mi importi qualcosa anche perché gli orologi non mi piacciono, però quel paese mi insospettì un po' di più.
Comprato ciò che dovevamo comprare tornammo a casa, ogni minuto che passava mia cugina in quel posto sembrava diventare più intensionata a restare lì per il resto della sua vita.
Le giornate fino al 14 Settembre, l'inizio della scuola, sembrarono passare tutte allo stesso modo: una noia infinita.
Era l'ora, l'ora di andare a conoscere nuove persone e fare nuove amicizie.
Io e Rose arrivammo presto quel giorno, la campana sarebbe suonata alle 8:30 mentre noi eravamo lì alle 8:10.
- Che ne dici Rose, è ancora presto, facciamo un giro? - chiesi.
- Certo, perché no.- 
Facemmo il giro dell'edificio, come d'abitudine nella vecchia scuola. Già di mattina c'erano molte persone. Decidemmo di sederci su delle panchine che stavano vicino al campo della scuola, dove un po' più in là rispetto a noi stavano altri 4 ragazzi: 2 femmine e 2 maschi. 
Non so perché ma quei 4 ragazzi avevano qualcosa di diverso dagli altri. Erano seduti per terra in cerchio a parlare di qualcosa che incuriosiva anche Rose.
- Ciaoo! Voi dovreste essere i nuovi arrivati, giusto!?- disse uno sconosciuto che aveva preso posto vicino a Rose.
- Si, siamo noi. - Risposi con aria molto poco socievole. Non mi andava il fatto che questa persona piombasse così senza alcuna confidenza e iniziasse a parlare. Perlomeno era la prima persona che conoscevamo. Ma non era lui che volevo conoscere. Insieme al gruppo dei 4 ragazzi di prima se ne aggiunse un altro, che sembrava essere un po' il leader di quel gruppo.
- Comunque se avete bisogno di una guida io sono qui per voi! - disse lo sconosciuto di prima.
- Okay! - disse con aria felice Rose.
- Ah dimenticavo, io sono RJ.- 
- Piacere Rose. - Salutando con la mano.
- Piacere, Kyle. -
Ad un tratto la campanella suonò e io e Rose entrammo. A sinistra avevo Rose, mentre a destra avevo accanto uno di quei 5 ragazzi. Sentendoli parlare capì che quello accanto a me si chimasse Kevin, le ragazze invece Ashlee la bionda, mentre la mora Debbie. Non riuscii però a capire i nomi degli altri due. Rose sembrava essersi già innamorata, lo capii dall'espressione del suo viso ma per privacy non le chiesi niente anche perché non me l'ho avrebbe mai detto. Li fissavo da un bel po', forse troppo, ma sembravano non accorgersene.
Passarono 4 ore tra presentazioni e raccomandazioni per l'anno scolastico ma il mio obbiettivo sembrava sempre più lontano. Conoscere il "leader".
Suonò la campana della fine e uscimmo tutti. I 5 venirono verso me come se avessi fatto loro un torto e ora volessero farmela pagare.
- Senti Kyle, stai lontano da noi, lo facciamo per il tuo bene.- Mi disse il "leader". Come diamine faceva a sapere il mio nome pensai? E quindi glielo chiesi.
- Ok ma..- un po' spaventato a dir la verità. - come fai a sapere il mio nome?-
- Ma che ca...- disse Debbie sotto voce e con un tono sorpreso. Dopo un paio di secondi di silenzio finalmente il "leader" parlò.
- Uhm, va bene. Tanto sappiamo già come andrà a finire. Kyle il mio nome è James, non ti spiegherò tutto adesso poiché c'è tua cugina...- Debbie lo fermò e disse -No James, saprà anche lei.- Sbuffò Kevin.
Poi continuò James - Come non detto. Kyle, purtroppo tu verrai a sapere delle cose che non dovresti sapere e ti caccerai in situazioni pericolose per colpa dei Dark maker, o come voi li chiamate: demoni, noi siamo completamente il contrario, i Light Maker, o come voi ci chiamate: angeli. Ormai concludiamo le presentazioni: loro sono Ashlee, Debbie, Kevin e Gary. - Indicando le persone.
Quindi presentai anche mia cugina - Lei è Rose, mia cugina. - Dissi ancora stupito per la dichiarazioni precedente. - Si, Kyle sappiamo anche il suo nome.- Disse Gary. - Detto questo, ci salutiamo, ciao Kyle.- Disse James. - Ciao James- Risposi. 
Ognuno per la sua strada, come perfetti sconosciuti. Io tornai a casa con Rose che stette zitta per tutto quel tempo, e ciò mi stranì. Che persone alquanto strane pensai.
Era certo che con questo incontro quel paesino non sembrò poi cosi noioso. 
  
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