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Autore: Raven_Phoenix    24/01/2007    5 recensioni
Ecco la ff che tutti stavate aspettando sui Teen Titans! è incentrata su Corvina, ma non é detto che non ci siano scene anche con gli altri quattro^^ Che cosa dovrà affronztare Corvina? Chi saranno i suoi aiuti? Che male si sta nascondendo sotto terra? Scopritelo leggendo e recensite!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo cappy!!!!!!! Ringrazio come sempre chi mi ha recensito^^ Grazie anche a una nuova lettrice, Bonza Corrotta ( che strano nik XD), tranquilla, non piangere, i nuovi capitoli stanno andando molto veloci^^
Buona lettura!!!



Un piacevole tepore la avvolgeva. Aprì lentamente gli occhi e a poco a poco mise a fuoco una stanzetta molto graziosa, con le pareti di un rosa pallido e arredata con piccoli e semplici mobili. Si trovava in un soffice letto dalle lenzuola bianche. Poi sentì un colpo di tosse, c’era qualcuno accanto a lei.
-Chi…chi c’è?- chiese con la lingua impastata.
Sentì un movimento e poco dopo il viso di una ragazza entrò nel suo campo visivo. I suoi occhi azzurri la fissavano preoccupati. A Corvina ci vollero un paio di secondi per capire chi era.
-Thunder…?-
La ragazza annuì. Sembrava molto diversa, poi si accorse che era dovuto al fatto che non portava gli occhiali.
-Per fortuna sei sveglia, io sono qui da ieri sera, ma non so minimamente dove mi trovo.- disse lei con tono di voce confuso.
Corvina cercò di mettersi a sedere, ma una fitta al braccio la fermò. Si tastò il punto interessato e sentì delle bende sotto alla camicia che portava.
-Cosa…cosa è successo ieri sera? Io mi ricordo di essere entrata nel giardino di una villa e poi…più niente…-
Thunder si avvicinò e la aiutò a sedersi sul letto.
-Be’, ieri sera mi ero messa suonare un pianoforte che c’è al piano di sotto per smollare la tensione, quando ho visto un’ ombra alla finestra. Sono andata a vedere e ti ho trovata svenuta e ferita contro a una parete della casa. Si può sapere da dove arrivi?-
Corvina cercò di ricordare i fatti avvenuti, e si ricordò dell’incidente nel bosco.
-Vengo da quella grande foresta ai margini della città.-
Al solo sentire quella frase la amica sbiancò.
-La foresta hai detto?...Oh, santo cielo.-
-Che c’è?-
Thunder si avvicinò.
-Ce la fai a camminare fino a quella finestra?- chiese indicando una piccola balconata.
Corvina annuì, e con una a fitta ad ogni passo, anche se con Thunder che la aiutava, riuscì a raggiungere il balconcino. Una strana sensazione di freddo la invase appena fuori, strano perché era maggio. Il cielo era di un grigio minaccioso, attraversato di tanto in tanto da grossi fulmini. Poi, d’istinto si voltò per vedere la foresta, e quel che vide fu davvero incredibile. La foresta era completamente stava ricoperta da una alta colonna di ghiaccio, costruita totalmente da quelle punte che la sera prima l’avevano quasi uccisa. Erano state quelle a ferirla al braccio.
-Ma…che cos’è quella?- chiese con un filo di voce.
-È sbucata fuori durante la notte, dicono che si sta ingrandendo.-
Rimasero per un po’ a fissare quel panorama, finché una voce non le fece sobbalzare.
-Vedo che la nostra nuova ospite si è svegliata.-
Corvina si girò e si ritrovò a fissare una piccola vecchietta sorridente.
-Forza, non restate li fuori, o vi prenderete un accidente.- disse conducendole di nuovo dentro alla stanza, per poi farle sedere sul letto, lei prese una piccola sedia e si sedette di fronte a loro.
-Allora, prima di tutto benvenute, Corvina e Thunder, lieta di avervi qui. Io sono Selene Renir, e siete nella mia piccola villa.-
Corvina subito la guardò stupita.
-Come fai a saper ei nostri nomi?-
-Tranquilla, cara. Io so tutto di voi, fin dalla vostra nascita.- rispose tranquilla Selene. -Credo che innanzitutto vorrete sapere come mai siete arrivate qui, vero?-
Le due annuirono aprendo bene le orecchie.
-Ebbene, voi avete semplicemente reagito al richiamo che il vostro destino ha dato. Voi siete due di sei prescelti per svolgere un importante compito in questa dimensione.-
Sia Corvina che Thunder non dissero una parola per lo stupore.
-So che vi sembrerà assurdo, ma è così. Io in persona, insieme a un altro gruppo di persone molto importanti, vi ho scelte quando siete nate. Voi non lo sapete, ma in voi dimora un grande potere, che aspetta solo di essere risvegliato per questo compito.-
-Potere?- riuscì a formulare Thunder facendo quasi uscire gli occhi dalle orbite tanto era stupita.
-Tranquilla, so anche che tu non hai mai usato poteri speciali in vita tua, ma solo perché non avevi dei buoni motivi. Tu non lo sai, ma discendi da una grande e potente famiglia di questa dimensione, in più tu sei la settima figlia di una settima figlia.-
A questo punto Thunder perse definitivamente la voce e si afflosciò sul letto.
-Quanto a te, Corvina, tu hai già il controllo di una parte dei tuoi poteri. Tu sei stata scelta per via della profezia, ma non ti dovrai mai preoccupare, anche se i simboli riappariranno sul tuo corpo, sappi che non saranno quelli per aprire il portale di tuo padre, Trigon. Saranno tutt’altro diversi, quindi non devi aver paura di usare questo potere.-
Anche Corvina fece la stessa fine di Thunder, tenendosi la testa fra le mani per la gran confusione.
Selene le guardò per un istante.
-Mi sembra che le vostre reazioni siano abbastanza controllate, gli altri hanno fatto molta più baraonda, da quel che mi dicono i miei colleghi.-
Corvina riuscì stranamente a recuperare la lucidità.
-Altri?- chiese facendo anche rialzare Thunder che si fece attenta.
-Esatto. In tutto siete sei, sparsi per tutta questa dimensione. Spero che non abbiate già nostalgia di casa perché dovrete rimanere qui per molto tempo. Non solo dovrete riuscire a ricongiungervi tutti e sei, ma dovrete trovare tre potentissime pietre.-
Più interessate che mai Corvina e Thunder si sporsero di più dal letto.
-Sappiate anche che quella colonna di ghiaccio che ha ricoperto la foresta qui accanto c’entra con il vostro compito, ma non in senso positivo.-
Le due guardarono Selene con aria interrogativa.
-Quella è una piccola parte di una antica fortezza, che molti anni fa, grazie a un incantesimo, venne segregata sotto terra. Era completamente posseduta dalle tenebre e la sua padrona portava sofferenza ovunque posasse lo sguardo. Il suo nome è così freddo e così crudele che fa rabbrividire chiunque lo senta…il suo nome è… Serilang.-
Al solo sentire il nome, un brivido percorse la schiena di Corvina, e le fece fischiare le orecchie. Guardò Thunder, e dalla sua espressione ne dedusse che doveva aver provato la stessa cosa.
Selene riprese fiato e continuò.
-Serilang lanciò una profezia. Disse che un giorno la sua fortezza sarebbe riemersa sottoforma di materiale dal quale è composto il suo cuore…ghiaccio.-
-Ghiaccio!- esclamò Thunder voltandosi in direzione della finestra.
-Esatto. Quella che vedete affiorare dalla foresta non è che una piccola e insignificante torretta. Ora come ora è ridotta allo stato grezzo, ma a poco a poco acquisterà una sua forma propria. Se tutta la fortezza dovesse ritornare, finirebbe per coprire un terzo di tutta la dimensione. Però una potente cerchia, di cui faccio parte anch’io, al sentire quella profezia decidemmo di trovare sei persone, che una volta giunto il momento sarebbero state abbastanza forti da fermare tutto questo. Voi siete due di queste persone, chiamate “Guardiani della Fortezza Artica”. Voi siete stati scelti per andare a recuperare le tre pietre forgiate dai tre potenti maghi leggendari. Ovviamente voi potrete individuarle e usarle in seguito. Sempre che voi siate d’accordo nello svolgere questa missione.-
Tutti tacquero per qualche minuto, poi fu Corvina interrompere il silenzio.
-Io non voglio tirarmi indietro. Non lascerò che la mia città venga distrutta o peggio. Io accetto.-
poi si voltò verso Thunder guardandola seria.
La ragazza chinò la testa riflettendo, poi si alzò di scatto.
-Anche se non so di preciso come funziona l’affare, accetto anch’io. Non voglio fare la figura della codarda, nossignore.-
Selene si alzò dalla sedia con un sorriso compiaciuto.
-Ebbene, siete sicure di voler accettare?-
Corvina e Thunder annuirono convinte.
-Molto bene, allora mi fido delle vostre parole. Conto su di voi. Se nel viaggio voi avrete bisogno di qualsiasi aiuto, non esitate a riferirvi a me. Io sono la vostra guida. Vi darò un appoggio in vari compiti come i permessi per varie città o vicende simili. Ora, se mi volete scusare, devo contattare i miei colleghi per riferirgli del vostro consenso.-
Selene le salutò lasciandole sole nella stanzetta.
-Allora, adesso facciamo parte di una squadra?- chiese Thunder voltandosi verso Corvina.
-Già…spero vada tutto bene.-
-Tranquilla, se ci sono io, la compagnia non ti mancherà di certo.- disse la amica sorridendo e tendendole la mano.
-Squadra?- chiese fissando Corvina.
Lei annuì.
-Squadra.- disse stringendole la mano.


Solo una debole luce azzurrina rischiarava la piccolissima stanzetta. Scaturiva da un globo che levitava al centro, accerchiato da una lieve nebbiolina. All’interno c’era l’immagine di due ragazze che si stringevano la mano.
-Oh, sì…il tempo è giunto. La fortezza tornerà, e io, la grande Serilang, tornerò al comando!-
Una fredda risata si levò dalla piccola stanzetta, penetrando nelle pareti e impregnandone tutta la torre che a poco a poco diventava sempre più grande.



Ecco fatto^^ Spero che la spiegazione si sia capita. Se non vi sono chiari dei punti oppure tutto, fatemelo sapere e provvederò a metterli a posto^^. Nel frattempo recensite! BOOYAKA BOOYAKA!!!!!!!!!!
  
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