Senza saperne il motivo chiesi a Will di dormire con me, avevo il bisogno di sentire qualcuno vicino a me e lui era l'unico di cui mi fidavo completamente.
Fortunatamente accettò la mia stupida richiesta. Andammo a dormire nel silenzio più assoluto e totale.
Era tardi, non c'era più nessuno in giro, sembrava un film dell'orrore.
Mi accoccolai su un lato tentando di dormire e riuscii ad addormentarmi solo dopo una buona mezz'ora passata a fissare una sedia che sembrava molto interessante in quel momento.
Sentii improvvisamente un vuoto accanto a me e realizzai che William doveva essersi alzato.
Mi alzai barcollando leggermente e stropicciandomi gli occhi per rendere la mia vista meno appannata, anche se non ci riuscii.
Anche qualcuno dalla chioma castana si era alzato. Una ragazza, doveva essere Ginevra.
Non volevo interromperli, era l'ora che il rosso facesse qualcosa nei suoi confronti, il loro feeling era praticamente ovvio.
Mi sedetti su una sedia lì vicino e raccolsi le gambe tra le braccia.
Faceva freddo ma perfino alzarsi a prendere la coperta era fatica quindi cercai di scaldarmi da sola.
Il freddo era sia soggettivo che oggettivo questa volta.
Eravamo completamente isolati, soli, in balia della tormenta.
Vidi con la coda dell'occhio una capigliatura riccia e scura, un ciuffo.
"Dovresti dormire", dissi appoggiando la guancia sulla gamba destra per guardarlo in viso, non sembrava aver sonno.
"Non ho sonno", rispose lui automaticamente sedendosi in un'altra sedia dalla parte opposta. Logico.
Perché quando c'era lui ero sempre così tesa?
Infondo era uno dei miei più grandi amici.
Ma cercavo di stargli sempre un pò lontano, e forse il fatto che stesse già con la bionda Anne mi rodeva molto.
Le palpebre iniziarono a diventare pesanti, ma io non demordevo, non volevo andare a dormire ora che c'era lui.