<< E dai Vì, SVEGLIATIII!!! >> gridò Vaniglia un’ora prima della partenza.
<< Uhmmm…dai Babù..è ancora presto… >> la pregò la sorella.
<< Ma che presto e presto!!! Sono le cinque!! Sbrigati che di sotto c’è Grisam che aspetta da un’ora! >>
<< Oh mio Dio!!! Alle sei dobbiamo stare dai Poppy! >> disse Vì, saltando giù dal letto.
Vaniglia, che era già pronta da un pezzo, con un incantesimo la sistemò e le scelse un vestito, tra i pochi che non erano sgualciti.
Mentre la sorella si cambiava, lei iniziava a cercare, insieme a Jim e a Grisam una possibile scorciatoia, a meno che non li avrebbe teletrasportati fino all’iniziò di Frontebosco e poi da lì avrebbero raggiunto a piedi la fattoria dei Poppy.
<< Eccomiiii!! >> gridò Vì scivolando lungo il corrimano della scala.
<< Ah, finalmente!! Ci mancava solo che ti mettessi a dormire di pomeriggio! >> le disse seccato Grisam.
<< Eeeeeh, lo sapete che mi piace dormire! Poi l’altra notte non ho chiuso occhio perché Rex si sentiva triste. >> si giustificò la Strega.
<< Scusa se mi intrometto, ma come fai a capire se un ragno è triste o meno?! >> chiese stupito Jim.
<< Oh, è molto semplice! >> disse Vì << basta vedere se ha distrutto la ragnatela! >>
<< Un ragno che distrugge la propria ragnatela?! Bah…>> disse Babù.
<< Beh, tutti pronti? Si parte! >> continuò lei raggiante, alzando in aria la sacca in cui avevano messo tutto quello di cui avevano bisogno.
<< Sììì!! >> risposero gli altri in coro.
Andarono in giardino per essere teletrasportati da Babù a Frontebosco.
La Strega della Luce si mise due dita sulle fronte e, pensando alla fattoria dei Poppy, sussurò  << A Frontebosco! >>.

In pochi secondi, il quartetto fu catapultato nella fattoria di Shirley. Era proprio come la ricordavano: la vegetazione verdeggiante, le oche passeggiavano a pochi metri da loro, legato ad un’asta c’era il cavallo di Shirley e poi in fondo c’era il pollaio.
<< Ehi, cosa state aspettando? >> chiese alle loro spalle una voce familiare: era Shirley.
<< SHIRLEY???? >> tutti la guardarono stupiti.
Era vestita molto diversamente dal solito: indossava un pullover azzurro con lo scollo a V dal quale si intravedeva una camicia che le aveva regalato sua zia prima della partenza, bianca con dei fiori celesti, dei pantaloni neri di lana e delle scarpe chiuse anch’esse nere;  i capelli erano raccolti in una coda di cavallo fulva e riccia.
<< Sì, sono proprio io! Prima di andare, devo modificare un po’ il vostro abbigliamento. >>
Vì si ritrovò con dei jeans e un maglione viola, Babù aveva un  maxi pull verde con dei pantaloni marroni; mentre l’abbigliamento di Jim e Grisam non cambiò molto.
Rimodernato l’abbigliamento, Shirley  disse << Babù, sei pronta?? Ho deciso che non andremo più alla grotta. >>
<< Shirley…io vorrei aiutarti, solo che non so com’è fatto il posto in cui dovremo andare! >>
<< Stai tranquilla! Basta che tu mi dia la mano mentre facciamo l’incantesimo ed il gioco è fatto! Pronta? >> disse la riccia tendendole la mano.
Babù e Shirley si presero per mano e dissero la formula per teletrasportare sia loro che il resto del gruppo.
Le due Streghe gridarono << IMEAAA!!!!!! >> e in pochi secondi tutti e cinque gli amici si ritrovarono su un ponte…che si affacciava su un fiume e nessuno poté trattenere un grido di stupore.