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Autore: Mapel    10/07/2012    4 recensioni
Come potrebbe mai Sirius, in qualità di fratello maggiore, negare al piccolo Regulus un favore da cui sembra dipendere la sua stessa vita?
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il Favore


«Sirius posso chiederti un favore?». La voce acuta del piccolo Regulus rompe il silenzio serale e ti perfora le orecchie mentre sei tranquillamente seduto a leggere un libro. Lo fissi con sguardo atono, come ti è stato insegnato, e inarchi un sopracciglio.

Ti sei esercitato tanto per farlo e i risultati sono evidentemente soddisfacenti perché riesci a far indietreggiare il tuo fratellino di qualche passo: anche se ha solo un anno meno di te è decisamente un codardo, tu alla sua età riuscivi già a sostenere lo sguardo di tua madre.

«Cosa vuoi?» chiedi mantenendo la voce calma e controllata, odi quando le persone ti disturbano mentre leggi, ma un lord deve sempre sembrare pacatamente interessato.

Evidentemente non si aspettava una tua risposta, perché sembra molto titubante e non vuole dirti cosa vuole. Sbuffi e riprendi a leggere, se non riesce nemmeno a farsi capire non merita la tua attenzione.

«Il tredicesimo gradino della scala scricchiola e l'ultima volta mi hai detto che significava che gli spiriti degli Elfi Domestici uccisi dalla zia sono arrabbiati. Io non voglio salire!». Mano a mano che riesce a tirare fuori quello che prova la sua voce si alza di qualche ottava.

«E questo cosa centra con me?» rispondi con la solita voce annoiata, internamente stai ghignando per la suscettibilità del piccolo Regulus: come poteva ancora credere alle tue storie sui fantasmi?

«Mi potresti accompagnare? Magari i fantasmi ti vedono e scappano» sussurra Regulus.

Stai quasi per scoppiargli a ridere in faccia, ma poi noti i suoi occhi spalancati e pieni di paura, dopotutto è pur sempre il tuo fratellino di cinque anni, non lo puoi abbandonare così. Tua madre probabilmente ti ucciderebbe: 'un Black non deve essere succube delle sue preoccupazioni', ma se cominci ad educare come lei finiresti per diventare come lei.

«Dai vieni, facciamo fuori qualche Elfo trasparente» dici alla fine delle tue elucubrazioni con un sorriso.

Dopo aver superato il tredicesimo gradino indenni la manica della tua veste da camera è praticamente distrutta per quanto è spiegazzata, ma per lo meno il bambino è tranquillo di nuovo. Lo scorti fino alla sua stanza come una guardia del corpo e lo osservi mentre si rintana sotto le coperte. Mentre stai per uscire senti per sbaglio un mormorio: «Grazie fratellone, sei il migliore di tutti.»


Adesso che sei un uomo amareggiato dalla vita, rinchiuso nella sua stessa casa, ogni volta che sali le scale il tredicesimo gradino scricchiolante ti strappa un sorriso.

Non puoi fare altro che rievocare tristemente la faccia del tuo fratellino, per sostituirla gradualmente con l'adolescente che ti ha guardato sprezzante mentre tua madre ti cacciava di casa.

Non è mai stato un grande attore e quindi sei stato comunque in grado di riconoscere gli stessi occhi spaventati di quando aveva solo cinque anni, sotto la maschera di freddezza che si era incollato addosso.

Ne avevi raccontate tante altre di storie sulla vostra casa infestata, la migliore era quella dell'Infero sotto al suo letto. Non saprai mai che sono stati gli stessi Inferi a scortarlo nella sua tomba d'acqua, i suoi occhi spalancati finalmente privi di paura.

  
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