Oh,
eccoci
giunti al mio fiore preferito: il tulipano.
Differentemente
a quello che si
pensa è il tulipano il
fiore che simboleggia il “ti
amo” mentre la rosa
simboleggia l’amore in ogni sua
sfaccettatura a seconda del colore dei
petali.
Sembra
che
Sir Leon si rifiuti di collaborare, quindi niente di allegro per la “serenella”
mi dispiace, rimarrà quello
malinconico.
Un
grazie immenso a: cabiria,
obscureprincesse,
Fuyu no
kaze,
Snivellus87,
alicecullen90,
Doripri,
emychan
per
aver messo “di botanica e magia” tra le
preferite, aPepperP
e _Jaya
per averla messa
nelle seguite. Grazie a
tutte davvero, ai lettori nuovi a quelli
vecchi che nonostante
i miei ritardi non
demordono.
Un
immenso
grazie a elyxyz,
miharu87,
Chris_91
e chibisaru81
che avete commentato lo scorso capitolo provvedo
immediatamente a rispondervi ! e scusatemi il ritardo.
I
miei esami stanno magicamente andando meglio del
previsto è possibile che il prossimo capitolo venga postato
entro il 31. Yay!
Tulipani:
http://www.arenaflowers.com/product_image/large/1134-fifty_pink_tulips.jpg
http://www.worshipmonkey.org/images/tulip_garden_theme.jpg
T
- Tulipano - Onestà/Ti Amo
Elyan sbirciava oltre il basso
muro di vecchi
mattoni. Scrutava il
negozio di fiori al
di là della strada.
La
moltitudine di
fiori, di composizioni e vasi in vetrina
gli impedivano la vista del ragazzo
all’interno del negozio.
Si
morse un labbro
sentendo la gelosia aggrapparsi
allo
stomaco e strizzarlo nella morsa del terrore notando Percival sorridere
a
Merlin che appoggiato
con i gomiti al
bancone ridacchiava a qualche battuta.
Sentì la
gelosia risalire
al cuore e
aggrapparsi alla gola
bloccandogli il
respiro.
E
dire
che quando gli
aveva detto timidamente “Ti
amo”, tre giorni prima, non aveva assolutamente messo in
dubbio la sua
onestà. Aveva visto la
sincerità
nei suoi occhi scuri, e nei suoi movimenti.
Quando
aveva
cominciato a passarsi una mano
trai
capelli corti, nervoso per i pochi secondi di silenzio che avevano fatto seguito alla sua
dichiarazione.
Com’era
stato cieco, era ovvio che stava
solo
mentendo, non c’era altra spiegazione.
Elyan
sentì
il sangue scaldarsi e pulsare nelle orecchie. Oh ma
quella sera a casa l’avrebbe
sistemato. Tanto per cominciare avrebbe
cominciato a fargli le
valige e, possibilmente ad avvelenargli
quella piantina che
tanto adorava.
Era
arrivato
a casa da nemmeno dieci minuti quando sentì la
porta d’ingresso aprirsi e chiudersi.
A
passo di
carica Elyan si era precipitato all’ingresso pronto a
cominciare la sua
sfuriata ma dovette bloccarsi alla vista del suo
“futuro ex ragazzo” con
in mano un enorme mazzo di tulipani variopinti.
Il
moro
deglutì. In mezzo ai fiori capeggiava un biglietto color
panna scritto con
una penna dorata e
calligrafia disordinata.
Il
biglietto
diceva “Ti Amo” e Percival gli sorrideva
dolcemente. La scritta
era indubbiamente di Percy, e il
piccolo logo su uno
dei nastri era
quello del negozio di Merlin.
Si
riprese
dalla contemplazione solo quando Percival
cominciò a parlare.
“Sai.”
Stava
dicendo “ Ci ho messo un infinità di tempo a
trovare tutti questi tulipani così
fuori stagione”.
Elyan
aggrottò le sopraciglia.
“Sono
il tuo
fiore preferito, no?”
Elyan,
annuì
senza pensarci troppo.
“ecco
avrei
voluto darteli tre giorni fa, quando ti ho detto “ti
amo” la prima
volta ma Merlin non era ancora riuscito
a trovarli. Quindi se a te sta bene vorrei ripetertelo ora”
gli sorrise
avvicinandosi a lui e baciandolo a fior di labbra.
“Ti
amo.”
Ed
Elyan
dovette ammettere che , dannazione se non era onesto sapeva fingere
dannatamente bene.
“Elyan”
lo
richiamò Percival qualche istante dopo, mentre stava guardando con aria persa
il mazzo di
tulipani.
Alzò
gli
occhi verso il fidanzato che gli sorrise.
“Se
non
chiudi la bocca
entreranno le mosche”