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Autore: il muffin di tomlinson    10/07/2012    5 recensioni
‘Posso farti una domanda?’ chiese il ragazzo dopo aver letto la scritta sopra di loro ‘carpe diem’
‘Certamente’ rispose euforica la ragazza
‘Sarebbe troppo strano se ti baciassi?’
Questo era uno dei tanti lati di Zayn, la sua schiettezza, non si faceva tanti problemi a chiedere le cose alle persone, anche le cose più strane, per lui era normale.
Se una cosa la voleva, faceva tutto per far sì che si avverasse, amava vincere e le cose che vincevano erano speciali, ma non lo erano mai stati come quella ragazza che aveva fra le braccia.
‘Se non fossi tu, lo sarebbe, ma non so tu mi esprimi fiducia e mi sembra di conoscerti da una vita’
Appena Zayn sentì quella risposta, si bloccò un secondo, davvero avrebbe baciato quelle labbra che in apparenza le sembravano perfette? Non sapeva cosa fare, ora aveva paura, nonostante avesse baciato tantissime ragazze, ma le altre non erano lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Carpe Diem.

La dolce ragazza dagli occhi color del cielo osservava la lapide di sua zia, sentendo la malinconia aumentare sempre di più, abbandonando la felicità al di fuori di quel cimitero di Parigi, sentendosi piccola e fragile, come lo era da quando sua zia l’aveva abbandonata, anche se era stato tanto tempo fa e lei era poco più di una bambina.
La bellezza della donna che l’aveva cresciuta le mancava, quella donna era stato tutto per lei, l’aveva cresciuta quando i suoi genitori l’avevano abbandonata, l’aveva accudita e trattata come una figlia per quei otto anni che erano stati la sua vita, finchè il cancro, dopo dieci anni di lotta, non vinse su di lei.
Il giorno della sua morte la sua vita cambiò radicalmente, scoprì i tradimenti di suo zio e se ne andò, scappando di casa una notte di inverno, mentre suo zio e suo cugino dormivano beatamente nei loro letti, quando aveva appena dieci anni.
Era stata sempre una ragazza intelligente, astuta e subito trovò rifugio all’interno di una casa di una signora anziana, dove li iniziò la sua nuova vita.
Una volta al mese andava a trovare sua zia, andava a mettere a posto la sua tomba ed a renderla bella, come lo era stata da viva e quel giorno, dopo dieci anni dalla sua morte era lì di nuovo, ancora.
‘Zia, come va? Io qua tiro avanti, non c’è male. Mi manchi, ma queste parole le hai già sentite tante volte, insomma te le ripeto ogni volta, ma purtroppo è vero. Io e tuo figlio, Lorenzo, ci vediamo spesso,Jean Baptiste non lo vedo da quando sono scappata di casa, farebbe troppo male vederlo con una nuova famiglia, non lo potrei accettare. Vorrei che fossi qui, mi sembra che io ti stia per dimenticare, ho paura, non voglio dimenticarti, non potrei, insomma tu sei…’ avrebbe voluto continuare la frase, ma le lacrime invasero il suo volto ed il respiro corto non le permetteva di parlare.
Un attimo dopo sentì una mano sulla spalla, per lo spaventò, cadde per terra, sporcandosi di fango, ma se ne fregò, si alzò e si fissò chi aveva al suo fianco.
Era un ragazzo abbastanza alto, occhi color nocciola viso color ambra, una leggere barbetta accentuata sul mento e dei lineamenti che sembravano fossero stati scolpiti da un artista greco.
‘Chi sei?’ chiese spaventata, ma anche sbalordita da così tanta bellezza racchiusa in un essere umano
‘Zayn Malik. Lo so, non mi conosci, ma io ti vedo qui da dieci anni, ti vedo ogni volta al mese venire e sederti su questa tomba ed iniziare a parlare. Da piccola ti addormentavi sopra e ci restavi finchè il guardiano non ti diceva di andare a casa’ rispose il ragazzo velocemente, leggermente agitato.
Fissò bene il ragazzo e si rese conto che era quel bambino che si metteva davanti sempre ad una tomba e faceva il saluto da militare, lo aveva sempre trovato buffo, ma poi per un lungo periodo non lo aveva più visto e se ne era dimenticata.
‘Piacere’ sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo ‘Io sono Elisa Danet, ma solo Els’ rispose educatamente la mora.
Volevo chiederti se ti andava di prendere un caffè dopo questo’ propose il ragazzo dopo qualche attimo di silenzio imbarazzante
La ragazza non rispose neanche, tirò su la borsa da per terra ed accennando un sorriso, si diresse all’uscita del cimitero
 
‘Quindi tuo padre era un militare?’ chiese la ragazza mentre sorseggiava lentamente il caffè caldo, riscaldandosi un po’.
Erano entrati nella prima caffetteria che avevano trovato, per il freddo non avevano avuto  molta di voglia di camminare.
‘Sì, è morto mentre era in Iran, una bomba ha fatto fuori tutti i suoi compagni’ disse il ragazzo abbassando lo sguardo, nonostante fossero passati tanti anni faceva fatica a parlarne.
Elisa senza pensarci, strinse la mano appoggiata sul tavolo del ragazzo, facendogli capire che era con lui, che sapeva come si sentiva.
Zayn accennò un sorriso e si perse negli occhi azzurri di quella semplice ragazza che fissava da dieci anni crescere e a cui non aveva mai parlato perché non aveva mai avuto coraggio.
‘Sei bellissima’ sussurrò debolmente, arrossando dopo essersi reso conto di quello che aveva detto.
La ragazza sentì il suo cuore perdere un battito, pensava di poter morire a sentire quelle parole.
Possibile che sentisse così una grande attrazione verso un ragazzo che conosceva solamente da due ore?
Il telefono della ragazza iniziò a suonare imperterrito, avrebbe voluto spaccarlo, stava rovinando quel momento così magico, ma purtroppo dovette rispondere vedendo che era un numero sconosciuto.
‘Pronto?’disse staccando la mano da quella del ragazzo, ponendola sulle gambe che erano accavallate una sull’altra
Zayn vide il volto della ragazza assumere un’altra espressione, da seria a stupita, finchè non iniziò a sorridere, mostrando quel sorriso perfetto.
Elisa annuì qualche volta, mentre nel frattempo si mangiucchiava le unghie e poi mise giù, fissando con un sorriso a trentadue denti il nuovo amico
‘Hanno letto il mio libro. Voglio pubblicarlo e hanno detto che un regista vuole già farne un film’ disse entusiasta per poi saltare addosso all’amico felice, il quale aveva aperto le braccia sorridenti.
Il profumo di Malik le invase le narici e le sembrò di essere sempre vissuta con quel profumo vicino.
‘Sono contento per te’disse Zayn e lo era davvero non stava mentendo e poi trovava che quel sorriso fosse il dono più bello che avesse mai ricevuto in vita sua. ‘Posso farti una domanda?’ chiese il ragazzo dopo aver letto la scritta sopra di loro ‘carpe diem’
‘Certamente’ rispose euforica la ragazza
‘Sarebbe troppo strano se ti baciassi?’
Questo era uno dei tanti lati di Zayn, la sua schiettezza, non si faceva tanti problemi a chiedere le cose alle persone, anche le cose più strane, per lui era normale.
Se una cosa la voleva, faceva tutto per far sì che si avverasse, amava vincere e le cose che vincevano erano speciali, ma non lo erano mai stati come quella ragazza che aveva fra le braccia.
‘Se non fossi tu, lo sarebbe, ma non so tu mi esprimi fiducia e mi sembra di conoscerti da una vita’
Appena Zayn sentì quella risposta, si bloccò un secondo, davvero avrebbe baciato quelle labbra che in apparenza le sembravano perfette? Non sapeva cosa fare, ora aveva paura, nonostante avesse baciato tantissime ragazze, ma le altre non erano lei.
Elisa voleva quelle labbra e quindi quando vide indugiare il ragazzo, fece combaciare alla perfezione le loro labbra, facendole unire alla perfezione, come se fossero stati fatti per stare insieme.
Le loro lingue iniziarono quella danza che solamente l’amore può conoscere, quel sentimento di cui tutti cercano la meta e senza il quale non stanno insieme.
La ragazza si sentiva pazza, ma per la prima volta aveva fatto qualcosa che sapeva che le avrebbe cambiato la vita e sapeva che ne sarebbe valso la pena.
Dopo quelli che parvero millenni, il ragazzo si staccò poco, lasciando comunque i loro visi abbastanza vicini per far diventare una cosa sola i loro respiri.
‘Questa domanda l’avrei dovuta fare prima di baciarti, lo so, ma ti andrebbe di uscire e di conoscerti?’ chiese fissando quei occhi azzurri perfetti
Elisa non rispose neanche, tornò a baciare subito quelle labbra perfette e si rese conto di aver trovato una persona perfetta anche se non la conosceva, ma quel viso magnifico di sicuro era la dimostrazione che aveva un animo buono.
‘Sarò tua, generale’ sussurrò la ragazza
‘Sarai mia’ rispose sorridendo il ragazzo per poi abbracciarla, stringendola contro il suo petto.
Erano due pazzi, ma in quella pazzia c’era già amore.
 



 

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Dedico questa storia a jawaadhugsme
A lei che scrive storie fantastiche e poi ti dice che non è così.
A lei che scrive storie stupende e fantastiche.
Sei fantastica.
Un bacio, ehy tomlinson

   
 
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