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Autore: Holly Rosebane    10/07/2012    15 recensioni
«Avete ventiquattrore di tempo per arrivare a conoscervi di nuovo, come quattro anni fa.
Per tornare a capire chi siano veramente Harry Styles e Billie Donovan.
Se entro la mezzanotte non ci sarete riusciti, allora rimarrete così per sempre.»

~
Mi toccai i capelli. Morbidi, corti, ricci.
No.
Doveva essere un incubo. Stavo ancora sognando.
Non avevo mai creduto al fantasy soprannaturale, perché iniziare quella mattina?
Ma non c’era altra spiegazione, se non che... sì, per forza.
Ero finita nel corpo di Harry Styles.
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XII

 
 
Un misero mucchio di piccoli segreti, ecco cosa siamo.
(G. Musso)
 
 
 
Harry

 
 

Richiusi la gelateria, dopo aver servito quella signora.
Mentre abbassavo la saracinesca, ripensai al mancato bacio con Billie. Cosa mi era preso?
Avevo aspettato diciassette anni per un momento come quello, e me lo lasciavo scappare. Ok, era stata colpa della cliente, ma avrei benissimo potuto baciarla lo stesso.
Invece mi ero ritirato all’istante, come un bambino scoperto dalla mamma a rompere il vaso di porcellana. Di cosa avevo avuto paura? Di perderla? E perché mai?
Forse, la verità era che non avevo avuto abbastanza coraggio. Tornai a casa, più pensieroso del solito. Appena richiusi la porta d’ingresso, un buon odore di pollo arrosto mi pervase le narici. Vidi Kaylee, la madre di Billie, affacciarsi dalla cucina con un mestolo in mano.
Era ora di cena, in casa Donovan.
«Bentornata, tesoro! Arrivi giusto in orario. Ho appena sfornato il pollo, vieni a sederti!» mi disse, sorridendo. Mangiare era l’ultima cosa che volevo, in quel momento. E vedere quella donna accogliermi con così tanto calore, chiedendomi di prendere posto a tavola… era semplicemente troppo, per me. Scossi la testa, sorridendo incerto.
«Grazie… mamma.» pronunciai, con difficoltà.
Magari la mia vera madre mi avesse trattato in quel modo. Magari fosse stata in casa a cucinare, tutte le sere. «Non ho molta fame, oggi. Preferisco salire in camera a riposare.» dissi, e mi avviai per le scale, senza lasciarle il tempo di protestare.
Una cena come quella mi avrebbe devastato. Oltretutto, avevo sbirciato l’orologio in corridoio, ed erano già le nove e un quarto. Correvo contro il tempo, per cercare di conoscere Billie Donovan di nuovo, e quel giorno i minuti e le ore pareva scorressero a velocità doppia.
Entrai in camera della ragazza, richiudendomi la porta alle spalle. Che cosa avrei potuto sfruttare, in quel breve lasso di tempo, per riuscire a riprendermi il mio corpo… e Billie? Mi avvicinai alla scrivania.
Giusto, dovevo ancora leggere il suo diario. Scostai la sedia girevole e mi accomodai, rigirandomi il quadernino fra le mani. Quell’azione mi fece sentire un po’ uno spione, a voler guardare così brutalmente i suoi pensieri più intimi. Ma non avevo tempo di farmi scrupoli, le lancette ticchettavano senza aspettare nessuno.
Aprii la prima pagina, e vidi la data sul frontespizio. 1 gennaio 2009. Era di ben tre anni fa. Non poteva aver scritto tutti i giorni della sua vita, perché l’ultima pagina era datata 2012, e il quaderno non era esageratamente grosso. Mi persi nella lettura, ritornando con la memoria ai giorni passati, rivedendoli con gli occhi di Billie.
Non c’era niente di particolarmente interessante nella prima metà del blocco, ma mi fermai immediatamente di fronte ad una pagina in particolare. 23 Giugno 2010.
Che maledetta serata.
C’era stato il ballo di fine anno alla Woodrow Wilson High, e noi eravamo in prima liceo. Ricordai che lei ci era andata con quell’idiota di Josh Stunner, un pallone gonfiato di due anni più grande di lei. Sapevo che le piaceva parecchio, e ballare con lui aveva dovuto significare molto per Billie.
Peccato che io non l’avessi concepita, come idea.
 

«Sarebbe stata la miglior serata della mia vita, se solo Harry Styles non avesse guastato il momento più bello.
Ha passato tutto il tempo, e ripeto, tutto, a guardarci male. Sì, fissava Josh e me, mentre ballavamo il lento al centro della palestra.
Mi chiedo che problemi abbia. Non riesce proprio a capire quando sia il momento di finirla, con le bambinate?
Anch’io avevo il diritto ad una serata indimenticabile. E lui me l’ha rovinata.»

 
Buffo di come le cose cambino, a seconda dei punti di vista.
Lei si divertiva con quel demente, e io bruciavo d’invidia. Grazie che avevo passato tutto il tempo a guardarli male.
Billie si meritava di meglio di Josh Stunner, quel donnaiolo del cavolo. Ma lei non aveva capito niente, come suo solito. E io le avevo mostrato il mio lato più cattivo e intrattabile, per nascondere ciò che sentissi veramente. Perché avrei dannatamente voluto esserci io, al posto di Stunner.
Avrei voluto essere io a stringerle la vita, a ballare con lei. Avrei voluto essere io quello che avrebbe chiamato alla fine della festa, solo per dirmi “buonanotte”.
 Scossi la testa, voltando pagina. Lessi di altri giorni, e altre situazioni. Tutte opinioni, pensieri, scarabocchi di quella damina di porcellana che aveva abitato di fronte a casa mia da praticamente sempre. Non mi ero accorto di quanto fosse cambiata, in soli quattro anni.
Era cresciuta, aveva imparato ad essere più forte. Mi ero perso un sacco di momenti importanti per la sua vita. I suoi stage di danza, le sue letture di Shakespeare, i suoi saggi di fine anno. Per inseguire il riflesso della luna, avevo perso di vista il satellite vero.
 Arrivai ad un’altra data importante. 16 Aprile 2011.
La prima festa a cui eravamo andati insieme.
Solo che lei si era portata dietro anche Stunner. E io l’avevo scoperto a baciare Beth Greengrass nel ripostiglio delle scope. Billie non era riuscita a crederci, neanche quando l’avevo trascinata fino alla porta dello stanzino, e Beth aveva strillato “un po’ di privacy, per la miseria! Ora non ci si può neanche rilassare in pace?!”, chiudendosi dentro insieme a Josh.  Davanti ai suoi occhi.
 

«Non avrei mai potuto prevedere una cosa simile.
Josh mi tradiva con quell’oca di Beth, e proprio sotto il mio naso. Se Harry non me l’avesse fatti vedere, non gli avrei mai creduto.
Da un lato, sarebbe stato meglio non saperlo

 
Già, e me l’aveva urlato perfino lei stessa, in faccia, quella sera.
Insieme ad un paio di altre cose per niente carine. Solo perché avevo tirato fuori Josh, e stavo per dargli un sonoro destro in faccia. Come avevo voluto fare da quella schifosissima serata del ballo di fine anno.
 

«Nessuno gli aveva chiesto d’immischiarsi. La violenza non è mai la soluzione. Picchiare Josh l’avrebbe riportato da me? No, per nessuna ragione. Ma vai a spiegarglielo, ad uno come Styles.
Semplicemente, non ci ha visto più. E io non ho sopportato oltre. Così ho chiesto a Mona e Brooke di riportarmi a casa.
Pensare che solo un paio di anni fa, in un momento simile, sarei stata da lui, a piangere fra le sue braccia… mi distrugge. Perché si è allontanato così tanto?
Che c’è di bello nel tornare a casa alle cinque di mattina, passando di festino in festino?
Quand’è che hai cominciato ad ignorarmi, chiudendomi fuori dalla tua vita?
Ci siamo ridotti a questo, dopo tutto quello che abbiamo passato?
Ti detesto, Harry.
Ma mi manchi da morire.»

 
 
Non avrebbe mai potuto sapere che non l’avevo chiusa fuori dalla mia vita. Neanche per un istante.
Non avrebbe mai potuto sapere perché passassi tutto quel tempo fuori casa, perché avessi cominciato ad allungare le distanze.
 La mia vita andava male, faceva schifo. E io avevo bisogno di distrarmi, di farmi del male.
Volevo comportarmi in maniera disordinata, volevo che la gente pensasse che ero un caso perso. Frequentare Billie avrebbe potuto tirarmi fuori da quel vortice, e non volevo. Ma non avevo mai smesso di pensare a lei.
 Tutto ciò che mi rimanevano, erano i fogli e la chitarra. Ecco perché avevo scritto quelle canzoni. Però, in camera ne avevo appese solo quattro. Le più importanti.
Che avevano la stessa data di quelle pagine amare piene di odio e abbandono. Ero convinto di fare del male solo a me stesso. Pensavo di potermi distruggere in completo anonimato, che a nessuno avrebbe importato. Invece, avevo ferito anche la persona a cui tenevo di più. Scorsi le pagine, leggendo distrattamente. Arrivai all’ultima.
C’erano solo alcune frasi, e aveva la data di ieri. 20 Maggio 2012.
Strano che anch’io, quella sera, avessi scritto la mia ultima canzone per lei. Dopo quella colossale litigata. Iniziai a leggere.
Non ero preparato a quelle parole.
E non lo sarei stato mai.

 

«Abbiamo discusso di nuovo. La cosa peggiore, è che ci siamo detti di “uscire dalle nostre vite”. Come cercare di mettere una conclusione all’infinito.
Si può trovare un limite al cielo? Allo stesso modo, posso veramente dire ad Harry di uscire dalla mia vita? Com’è vivere con il cuore a metà?»

 
Richiusi il quaderno, e seppellii il volto fra le mani.
Ecco cosa pensava veramente Billie Donovan di me.
Non mi avrebbe mai odiato, detestato, sbattuto fuori dalla sua vita. Mi voleva bene. Così come io ne volevo a lei. Ma non l’aveva mai saputo.
In quattro anni, avevo rovinato una delle migliori amicizie che avessi mai avuto, e distrutto l’unica ragazza che avessi mai amato.
Sì, la sola.
Lei, a cui avevo scritto tutte quelle canzoni, a cui avevo sempre comparato tutte le tipe con cui ero stato, a cui non avrei mai voluto far sprecare solo una lacrima.
Bravo, Harry, complimenti. Adesso sai come stanno le cose. Sei fiero di te stesso?
Mi alzai di scatto, affacciandomi alla finestra. Vidi Billie nel mio corpo, intenta a fissare la parete con espressione sconvolta.
No.
Aveva scoperto le mie canzoni.
Non leggerle!, avrei voluto urlarle. Ma ormai era tutto inutile, perché non avevo capito un bel niente, di lei. Troppo tardi, a quell’ora aveva probabilmente già letto tre di quei quattro testi.
Guardai la sveglia sul suo comodino. Le dieci e mezza. Mancavano novanta minuti alla mezzanotte, e io mi sentivo crollare il mondo addosso.
Spalancai la porta della stanza di Billie, e scesi di volata le scale. Arrivai all’ingresso, con le vertigini.
«Billie, dove stai andando? È tardi!» sentii suo fratello esclamare. Scossi la testa, tirando giù la maniglia della porta.
Dovevo uscire, respirare aria fresca, pensare. E non volevo nessuno intorno.
«Ho bisogno di ossigeno, Tom. Tornerò presto.» dissi, e uscii.
Harry Styles, sei il ragazzo più stupido dell’intero pianeta.







Holls' Corner!:


Già. Ci siamo. Questo era proprio il penultimo capitolo. Il prossimo segnerà la fine di questa storia.
Inutile dire che mi dispiaccia, perché ci ero parecchio affezionata... ma si sa, le cose belle durano poco (ammesso che questa lo sia...!)!
Dunque... dopo le canzoni di Harry... c'è il diario di Billie! Casualità, anche lei ha scritto nelle stesse date di Harold. Ma le opinioni erano completamente differenti da quelle che il ragazzo si sarebbe aspettato.
Ora che ha finalmente capito che anche lei non ha mai smesso un istante di volergli bene, lui come si comporta? Corre via! Proprio adesso che manca così poco! E scoprirete solo nell'ultimo capitolo come si evolveranno gli eventi!
Ho deciso di rispondere in maniera sintetica qui, a tutte, così ci metto di meno e chiarisco un po' di "punti bui", hahahahahahah!
Innanzitutto, non credo che riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza. Dico sul serio. Siete meravigliose e tutti i complimenti che mi fate nelle recensioni sono qualcosa di... indescrivibile. E sono veramente felice che tutte le emozioni che ho cercato di imprimere alla storia passino in maniera evidente dallo schermo! Davvero, grazie infinite!
Adesso... "accendiamo la luce", hahahah!
Allora, come ben saprete, questa storia è ormai praticamente conclusa, sapendo che manca solo un capitolo e non ci sarà l'epilogo. Dunque, molte di voi mi hanno chiesto se continuerò a scrivere, o comunque se lascerò qualche altro mio lavoro in corso di pubblicazione.
La risposta è sì, ho già iniziato una nuova storia, e l'ho pubblicata ieri sera. Vi lascerò il banner di seguito, per chiunque di voi che vorrà continuare a seguirmi anche dopo la fine di 24 Hours!
Ciò detto, posso anche lasciarvi con la mia consueta gif, e rinnovo i ringraziamenti ai lettori tutti, sia quelli che leggano e basta/ricordino/seguano/preferiscano/recensiscano la storia!
Come sempre, ci tengo a ricordarvi che apprezzo molto conoscere le vostre opinioni e le impressioni sul capitolo!!
Alla prossima volta, per la penultima volta in questa avventura... divenuta fantastica grazie a voi!
Un bacione!



 

Ecco qui il banner della mia nuova long! Grazie in anticipo a chiunque decida di passare a darle un'occhiata!



 



 

   
 
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