- Senti Clara non so cosa vuoi, e nemmeno m’ interessa, quindi per favore non chiamarmi più.
- No ascolta Daniel ho capito che non mi vuoi parlare, ma almeno fammi spiegare perché l’ ho fatto, ho torto marcio e lo so, ma io ci tengo a te per davvero, odio l’ idea di averti perso, ma voglio solo chiarire.
- D’ accordo sentiamo, ma muoviti perché non ho tempo da perdere, ero alquanto impegnato prima della tua telefonata
- Oh scusami, ma per curiosità posso sapere cosa stavi facendo?
- Clara già è tanto se sono qui ad ascoltarti, non ho intenzione di rispondere alle tue stupide domande, non sono affari tuoi cosa faccio e cosa non faccio!
- D’ accordo, senti non voglio parlare per telefono possiamo incontrarci fra dici minuti?
- Senti Clara non so perché sono ancora qui ad ascoltarti, quindi ora attacco, ciaaao!
- Scusami tanto.
- Non ti preoccupare, anzi forse l’ hai trattata un po’ troppo male.
- Ma sinceramente, non m’ interessava cosa aveva da dirmi, per ora m’ interessa cosa hai da dirmi tu, riguardo a quello che c’è stato poco fa..
Mi sedetti accanto a lei e iniziai a creare con la punta delle dita dei cerchi sul suo braccio, poi mi stesi sulle sue ginocchia.
- Daniel, anche tu mi piaci e tanto, ho solo paura che tu mi stia usando per rimpiazzare Clara e io non voglio questo..
Terminò la frase arrossendo in volto e fissando il pavimento, mi alzai, le presi il volto tra le mani e le dissi con tutta sincerità
- Clara cosa ti passa per la testa? Tu mi piaci sul serio, non so se è amore, infatuazione, ma fatto sta che voglio te e nessun’ altra, non ti sto usando e non ti userei mai, per nessuna ragione al mondo.
La feci stendere sul divano e le sfilai la maglietta delicatamente, poi le sbottonai i jeans e li feci scivolare lontano da noi, intanto lei fece le stesso con i miei vestiti, infine i nostri corpi si unirono all’ unisono creando un vortice si sensazioni mai provate prima, eravamo due cuori che battevano allo stesso modo, lo so può sembrare strano detto da me, il bravo-cattivo ragazzo, prendi e porta a casa, che era stato con tutte, ma con lei era diverso, c’era qualcosa in più, non volevo parlare di amore, almeno non ancora, ma tra di noi non c’era distacco, non c’era imbarazzo, eravamo solo io e lei, Daniel e Laura, tutto il resto del mondo era svanito. Ma ben presto, qualcosa o, meglio, qualcuno mi riportò alla realtà