Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: devonneshope    11/07/2012    7 recensioni
Risate sguaiate. La chiave infilata nella toppa con difficoltà. La porta che si apriva. Le sue urla.
Samanta non avrebbe mai immaginato che la loro storia sarebbe andata a finire così. Louis, il ragazzo dolce e carino della porta accanto, lei, la ragazza che si era innamorata perdutamente di lui. Chi poteva saperlo? Il futuro poteva promettere solo rose e fiori. Ma le rose non durano per sempre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Spazio autrice
Vi scrivo qui, perché lo so che alla fine non mi si caga nessuno (?) Non è la prima OS del genere che scrivo, però se mi lasciate una recensione, anche minuscola, mi fareste felicissima. Grazie per aver letto C:


 Le due di notte passate e lui ancora non arrivava. Samanta continuava a fissare l’orologio seduta in cucina, con gli occhi vuoti e il pensiero da un’altra parte: si chiedeva dove fosse Louis, cercando di ignorare la risposta che le lampeggiava chiara e tonda in testa. Tentava con tutte le sue forze di negare l’evidenza, di cancellare le serate precedenti e non faceva altro: desiderava che quello che stava vivendo non fosse vero.
All’improvviso fu svegliata dal suo dormiveglia dalla porta che si apriva;
“Buonasera” mormorò Louis con voce impastata.
“Buonasera? Buonasera? Sono quasi le tre di notte, ero preoccupatissima, non sapevo dov’eri!” Scoppiò la ragazza.
Louis nemmeno si girò; continuò per la sua strada, verso la camera da letto.
“Mi senti quando parlo? Sono mesi che torni a casa tardissimo, si può sapere cosa fai dentro quel pub? Louis, rispondimi cazzo!” Samanta lo seguì, cercando di attirare la sua attenzione.
All’improvviso, lui si girò afferrandole il polso: “Stai zitta, troia. Ho mal di testa e non so cosa potrei farti.” Disse con rabbia guardandola negli occhi. Puzzava d’alcool e Samanta aveva paura. Poi lo sguardo di Louis sguardo scese verso il suo reggiseno e sorrise malizioso.
“Sei dimagrita…” sussurrò infatti.
“No Louis, sei tu che non mi guardi più.” Rispose quella abbassando lo sguardo. Le mani del ragazzo scesero, accarezzando la schiena e finendo sul fondoschiena di lei.
“Louis.. Louis che stai facendo, sei ubriaco marcio, lasciami!” Samanta cercò di ribellarsi inutilmente, perché lui la scaraventò sul letto baciandola con foga. La spogliò dei pochi vestiti che indossava e poi, iniziò a sfilarsi la camicia.
“Louis.. Ti prego lasciami stare…” Iniziò a piangere, continuando a dimenarsi.
Il ragazzo per tutta risposta, le tappò la bocca con la mano e iniziò a baciarle il petto.
Velocemente si sfilò i boxer e cercò di farle divaricare le gambe.
“Eddai Samanta.. La dai a tutti e a me, che sono il tuo ragazzo no? Dai sbrigati..” Louis continuò a forzarla fino a quando lei non riuscì a liberarsi una mano e dargli un ceffone.
Il ragazzo si fermò immediatamente e prese a massaggiarsi il guancia, sentendo la barba non fatta sotto i polpastrelli. Samanta rimise velocemente la sua camicia da notte e si allontanò, nascondendosi alla fine del letto.
“Era tutto così perfetto, Louis! Era tutto perfetto! Eri un ragazzo d’oro, non ti riconosco più! Hai mandato a puttane i nostri progetti, il nostro amore, per un vizio che non avevi mai avuto prima. Non lo vedi cosa stavi per farmi? Ti rendi conto di cosa voglia dire vederti in questo stato? Io ti amo, Louis. Ma in questi ultimi mesi questo sentimento mi sta uccidendo.” Disse in lacrime mentre osservava Louis riprendere coscienza poco a poco.
“Amore.. scusami ti prego, non succederà un’altra volta..” Louis le si avvicinò, ma lei si ritrasse spaventata.
“Non succederà un’altra volta, si, dici sempre così. E intanto rimani lì fermo, a sentirmi piangere ogni notte, a vedere il nostro presente che si sgretola lentamente. Io rivoglio Louis, il mio Louis, non il mostro di adesso…” Samanta continuava a piangere, davanti a una realtà che per mesi aveva negato a se stessa. Quante volte si era illusa che sarebbe finito tutto? Quante volte si era convinta che doveva avere pazienza? Tante. Troppe in realtà. Chiuse ancora una volta gli occhi e sperò che quando li avrebbe riaperti, si sarebbe trovata nel passato felice di cui tanto aveva nostalgia.
 Quando li riaprì, vide Louis alzarsi dal letto trascinando il cuscino e andare sul divano. Lei si infilò sotto le coperte e si abbandonò tra le braccia di Morfeo continuando a singhiozzare.


Quando la mattina seguente Samanta si alzò, trovò la casa vuota. Senza neanche riflettere, afferrò una valigia e ci infilò tutte le sue cose, cercando di infilarci anche il dolore che stava provando. Dopo un’ora, indossò il cappotto e il cappello di lana pronta per andare via.
Guardò quella casa: l’avevano comprata insieme due anni prima, quando ancora andava tutto bene. Samanta si chiese se sarebbe mai tornata lì dentro; all’improvviso si ricordò di una frase Louis le aveva detto la prima volta che l’aveva vista.
“non permettere a nessuno di toglierti il sorriso, va bene? A nessuno”  Sorrise ripensando a quelle parole, e prima di uscire di casa, prese un pezzo di carta e scrisse:
“Una volta,un certo Louis mi ha detto di non smettere mai di sorridere. Poi quel tizio se ne è andato, e con lui è andato via anche il mio sorriso. Perciò se vedi quel ragazzo in giro, digli che lo sto cercando perché mi manca terribilmente la mia felicità C:”


 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: devonneshope