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Autore: Z13    11/07/2012    2 recensioni
Un grande pericolo minaccia Heaventown. Una profezia racconta che sette ragazzi (due fratelli vampiri,tre streghe,uno stregone e un ragazzo con la capacità di vedere gli spettri) salveranno la città.
Paige,Shane,Damon,Bonnie,Laurel,Michael e Jason sono i ragazzi della profezia. Saranno costretti ad abbandonare le loro famiglie,gli amici e la scuola per perseguire gli studi all'accademia di Heaventown,che li preparerà al loro destino e alla battaglia finale contro Alex,re di Helltown,nonchè ex ragazzo di Paige.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È passata una settimana dall’inizio della scuola. Mi sto convincendo sempre di più che Shane sia un tipo simpatico,anche se ancora non mi fido di lui.
Da quando ho mollato Alex,i ragazzi li devo valutare più e più volte per capire se è il caso frequentarli o meno.
-Ehi,Pay,dato che domenica ci sarà la festa di inizio scuola,ti va di andarci assieme? Magari sabato dormi da me e facciamo un pigiama party insieme a Bonnie?-mi chiede Laurel.
-Sì,sarebbe un’idea. Ci sto! Andiamo a chiederlo a Bonnie e… -
-Non vi preoccupate ho già sentito tutto… e la mia risposta è sì! Non vedo l’ora! A casa di chi andiamo?-
-A casa mia no… mia zia ultimamente è molto indaffarata e la casa è tutta sottosopra! Non è neanche più abitabile!-rispondo. È vero. Da quando è iniziata la scuola,mia zia ha un sacco di cose da fare:pare che in città ci sia un essere malvagio,ma non sa di preciso cosa sia e nemmeno cosa vuole fare. Le ho chiesto se potevo esserle di aiuto,ma lei ha risposto che finché non ho i poteri è meglio che non mi impiccio.
-Allora venite a casa mia. Siamo fortunate:sabato i miei non ci sono fino a domenica sera e mio fratello ne approfitterà per vedersi  con i suoi amici,quindi avremmo la casa tutta per noi.-
-Grande! Così possiamo parlare un po’.- aggiunge Bonnie.
Già. Con la cosa che siamo in classi diverse non riusciamo più a parlare molto con Bonnie.
Arriva Shane.-Ciao ragazze- il suo sorriso è luminoso.
-Ciao- lo salutiamo in coro.
Suona la campana,è ora di entrare.

Ok. Dopo una lunga e attenta analisi sono arrivata a una conclusione:ora sono convinta che di Shane ci si può fidare.
Sarò anche una persona difficile,ma dopo quello che mi ha fatto Alex…
Ero in camera mia. In casa non c’era nessuno,mia zia era andata a fare la spesa e mia sorella era uscita.
Stavo leggendo quando qualcuno mi arriva da dietro e mi mette le mani sugli occhi.
Avrei riconosciuto quelle mani tra mille:Alex.
Sorrido:sono contenta di vederlo. Mi giro e mi aggrappo al suo collo. Poi gli prendo il viso tra le mani e lo bacio:un bacio profondo e,per come la vedevo io,sincero.
Quando stacco la mia bocca dalla sua gli chiedo il motivo della sua visita.
-Avevo voglia di vederti. Mi mancavi.- mi risponde,sorridendo. Quel sorriso luminoso e dolce,che non scorderò mai.
-Ma ci siamo visti oggi a scuola!-gli dico,scherzando.
-Sì,ma lo sai che senza di te non vivo-
Mi bacia di nuovo. Sento il suo respiro caldo sul mio viso.
Lui è molto più alto di me:quando mi bacia devo alzarmi a punta di piedi per arrivare alle sue labbra.
Tiene una mano sulla mia schiena e l’altra la intreccia tra i miei capelli. Ogni volta che mi bacia sento un brivido lungo la schiena.
Quando le sue labbra si staccano dalle mie rimaniamo abbracciati per un po’.
Passano vari minuti finché non ci stacchiamo e lui mi guarda in modo strano.
-Che hai?- gli chiedo.
-Mi dispiace- una sfera nera gli esce dalle mani- ma devo farlo.-
-Cosa sei tu?-non conoscevo ancora i miei nemici.
-Come? Pensavo fossi una strega a tutti gli effetti… ah no,è vero. Non hai ancora i tuoi poteri. Quindi non puoi neanche difenderti.- sul suo viso spunta un sorriso diabolico.
Mi allontano da lui,spaventata.-Sei un demone!-
-Ce l’hai fatta a capirlo!-si avvicina un po’ a me.
-Stammi lontano!-
- Cos’è,adesso hai paura di me? E tutti quei momenti passati assieme?- cerca di prendermi per un braccio.
Mi allontano ancora di più.-Non mi toccare!-indietreggio ancora e mi appoggio al muro.
Sono in trappola e la porta è alle sue spalle.
-Mi dispiace Pay,ma sono un cacciatore di streghe. È un mio dovere.-sorride di nuovo.
Merda. E ora che faccio? Zia,ti prego muoviti. Penso. Mi spuntano le lacrime agli occhi.
 Sorride poi mi asciuga gli occhi dalle lacrime. Tiro via la testa di scatto. Non voglio che mi tocchi.
Zia,dove sei?
Tira la sfera. Io mi abbasso per schivarla e lui ne tira un’altra. Continua a lanciarle e io le schivo come meglio posso.
Ma a furia di schivare sono finita in un angolo.
-è finita.-dice soddisfatto.
Sono morta. Ma poi penso ‘solo perché non ho ancora i miei poteri,non vuol dire che non mi posso difendere’.
Mi alzo in piedi. È ora di combattere. Fortuna che quest’anno ho fatto pugilato.
Mi metto in posizione di attacco. Velocemente sferro un pugno,ma lui con una mano lo blocca.
-Ammiro il tuo coraggio -dice,facendo poi un ghigno- ma con me non hai scampo-.
Con la mano non bloccata sferro un altro pugno,ma lui mi blocca pure quella mano.
Oddio,e adesso che faccio?,penso.
Provo a tirargli un calcio nello stinco,più forte che posso. Dolorante,molla la presa ai miei pugni e io approfitto per correre verso la porta.
Ma lui è più veloce di me. Ripreso dal colpo,mi insegue e mi afferra per un polso. Poi mia sbatte contro il muro. Si avvicina e mi mette una mano attorno al collo.
-Lasciami!- dico. Anche se so già che non lo farà.
-Te l’ho detto è un mio dovere-
-Chi ti dice di farlo?-
-Mi dispiace ma questa è una cosa riservata.-
Si avvicina al mio orecchio e bisbiglia- Lo sai che ti amo,vero? Ma tu sei un pericolo per la mia specie. Mi dispiace- mi dice,con un’aria da finto disperato. 
La cosa che mi fa stare più male è che per tutto questo tempo mi ha preso in giro.
Non lo perdonerò mai. Se sopravvivrò.
Comincia a fare presa sul collo.
-Addio Pay – dice,stringendo sempre di più la presa,mentre mi tira su col braccio. Sembra che lo faccia senza alcuna fatica.
È arrivata la mia ora,penso.
Mi bacia sulla guancia. Sto diventando rossa e comincia a mancarmi il respiro.
La porta si spalanca all’improvviso.
-Fermo dove sei!- urla mia zia dall’uscio,le buste della spesa ai suoi piedi.
-Dannazione!- urla Alex. Dalle mani gli spuntano delle fiamme che lancia addosso a mia zia. La zia la schiva con agilità.
Intanto Alex mi ha lasciato andare e io finalmente respiro,mettendomi una mano al collo. La zia ne approfitta per tirare una sfera azzurra verso di lui.
-Non è finita qui!-urla. Scompare in mezzo alle fiamme. La sfera va a finire su un poster di Avril Lavigne e lo abbrustolisce.
Mi sdraio a terra,incapace di alzarmi,di parlare,e mi abbandono alle lacrime. Mia zia si avvicina a me e mi abbraccia.
-Come ho fatto a non accorgermene? Come ho fatto ad essere così stupida?-urlo tra i singhiozzi,ancora senza fiato.
-Eri sotto il suo incantesimo,Pay. E poi non sei ancora una strega a tutti gli effetti,quindi non potevi accorgertene.-
-Ma potevo leggergli il pensiero! Perché non l’ho fatto?-
-Perché eri innamorata di lui! E a volte l’amore è cieco. E poi,ovviamente,c’era il suo sortilegio. Non devi essere così cattiva con te stessa,Paige. Non potevo saperlo.-
Da quel giorno in poi,ad ogni ragazzo che conosco,leggo i pensieri.
 
Sono sotto casa di Laurel. Le citofono subito.
Appena mi apre salgo le scale di corsa. Trovo la porta già aperta con Bonnie e Laurel già in pigiama. Bonnie ha una canottiera gialla e dei pantaloncini abbinati e Laurel una camicia da notte a maniche corte,un po’ corta.
-I jeans erano scomodi!-mi dice Bonnie,sorridendo.
-Ci siamo permesse di invitare altre persone…-
Vado in sala e mi trovo davanti Shane,Michael e… Alex. Mi metto una mano sul collo,ricordando che la sua un anno fa ha tentato di strozzarmi.
-Che ci fa lui qui?- mi giro verso Laurel e Bonnie,cercando spiegazioni.
-Ciao anche a te- mi dice Alex,sorridendo leggermente.
-Lo abbiamo incontrato per strada e allora…- comincia Laurel.
-Abbiamo pensato di invitarlo-conclude Bonnie.
-Chissà,magari potevate…isomma… rimettervi insieme…- mi dice Laurel.
-Io con lui non mi ci rimetterò mai-lo guardo,sono incavolata nera.
Ma allo stesso tempo ho paura,paura che possa dirmi o farmi qualcosa,paura che possa riprovare a uccidermi.
-Se sono di così disturbo me ne vado. Ma prima- si avvicina a me e mi prende per un braccio-voglio parlare con te.-
-Non ho niente da dirti!-
- Oh,ma io si- e mi porta in balcone.
Dopo lunghi secondi di silenzio,finalmente apre bocca.
-Mi sei mancata-
-Immagino- la voce mi si strozza in gola,cominciano a sgorgarmi le lacrime dalla paura.
Mi giro verso la strada:non voglio guardarlo.
Ma lui si avvicina a me e mi abbraccia. Tremo. Sento i brividi andarmi su e giù lungo la schiena.
-Non sembra,ma io ti ho amata sul serio e ti amo tutt’ora.- Mi da un bacio sulla guancia:rabbrividisco ancora di più. –Ma ovviamente non mi credi.-
Scrollo via le sue braccia e mi rigiro verso di lui.
-Infatti-
-Senti,lo so,ho sbagliato. Ti chiedo umilmente perdono.- mi asciuga le lacrime dalle guance,e mi pulisce la faccia dal mascara che intanto mi è colato giù dagli occhi.
-Perché hai tentato di uccidermi?-
-Lo capirai col tempo.-
-No,lo voglio sapere ora!-
-Non è il momento. Ma comunque ti chiedo scusa e ti chiedo di rimetterti con me.-
-Scordatelo,è fuori discussione.- 
-Ma si può sapere cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così?-
-Perché hai tentato di uccidermi!-
-Ma non l’ho fatto.-
-Certo non lo hai fatto perché è arrivata mia zia! Se non fosse arrivata lei…-
-Sì,è arrivata lei!-mi interrompe Alex –e quindi non sono riuscito ad ucciderti. Ma probabilmente non l'avrei fatto-
-Questo non cambia il fatto che ci hai provato!-sbotto.
-Sì,hai ragione. Ma ora sono cambiato. Credimi Paige,io voglio stare con te.-
-Non ti credo! È inutile che continui con questa farsa!-
Mi prende il mento con le dita.-Va bene non credermi. Ma sappi che mi farò perdonare in un modo o nell’altro.-
-Senz’altro- dico seccata. Non lo sopporto. E comunque non riuscirà mai a convincermi.
 Faccio per rientrare,ma,nel momento stesso in cui tocco la finestra,succede una cosa strana:vedo un’immagine di tutti noi,seduti al tavolo del salotto,mano nella mano. Stiamo facendo una seduta spiritica. A un certo punto,quattro sfere azzurre si alzano in aria. Poi si allontanano tra loro e con grande velocità,vanno a finire nel mio petto e in quello di Laurel e Bonnie. Ne rimane una sola che sorvola sulle nostre teste. Ma poi anche quella comincia a muoversi velocemente e va contro il vetro della finestra che sto toccando. La finestra va in frantumi e la sfera comincia a sorvolare la città. Poi non la vedo più.
Dopo questo susseguirsi di immagini mi ritrovo per terra,in ginocchio. Sembra che mi sia venuto un attacco d’asma. Faccio fatica a respirare. Sento che sto per svenire. Mi sembra di rivivere la situazione di un anno fa.
Tutt’intorno a me ci sono i miei amici. Michael e Shane mi tirano su e mi portano sul divano. O perlomeno,mi sembrano loro. Vedo immagini confuse e offuscate.
Sento la voce di Laurel e di Bonnie che urlano il mio nome e intanto mi fanno aria con un giornale.
Dopo un po' finalmente comincio a respirare e a vederci meglio, e mi metto a sedere.
-Che è successo?-chiedo un po’ confusa.
-Sei quasi svenuta e non riuscivi a respirare-risponde Shane,preoccupato.
Eppure io me le ricordo. Quelle immagini erano reali. Io le ho viste.
Mi giro verso Alex,per sapere se è vero quello che ho visto. Solo lui può saperlo.
Annuisce appena con la testa.
-Ora stai meglio?-mi chiede Laurel un po’ preoccupata.
-Sì grazie-
-Ok,ora che Pay sta meglio che si fa?-
-Potremmo…-comincia Laurel,ma io la blocco prima che finisca di parlare.-E se facessimo una seduta spiritica?-
 
 
  
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