Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Cronus    11/07/2012    4 recensioni
Tutti le dicevano che innamorarsi dell'impavido SGGK era pericoloso, pericoloso nel senso che in Germania aveva la maliziosa fama di rubacuori e playboy.
Anche il suo orgoglio glielo diceva: "Non ti innamorare di lui, non ti innamorare di lui" le urlava.
Ma lei non poteva farci niente, il suo cuore aveva già deciso...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Domenica.
 
I ragazzi, nel pomeriggio, erano andati al mare, come previsto.
 
Fortunatamente era stata una giornata calda, visto che ieri aveva piovuto ininterrottamente da mattino a sera. Coronando la giornata più noiosa della storia.
 
Aveva giocato a carte per 2 ore e 30 con Ishizaki, Sawada, Jito e Wakashimazu! 
 
Adesso, invece si stavano tutti incamminando verso la discoteca cittadina di Okayama, se c’era un posto dove non avrebbe proprio voluto andare era, infatti, in disco.
 
Lui era bellissimo vestito così, e quando mai non era vestito bene, Genzo?
 
I jeans bianchi, stretti e un po’ strappati qua e là, la camicia nera sbottonata davanti, la maniche arrotolate ai gomiti, il gel nei capelli, il costoso ciondolo al collo…tutto di lui era sensuale, tutto di lui era magnifico…
 
Si passò una mano tra i capelli per scacciare via l’imbarazzo, mentre camminava in fondo alla fila con le tre manager.
 
In lontananza si incominciava a udire il rimbombo delle casse.
 
-Che animale da discoteca che è il nostro Genzo, vero Deiji? Vestito così farà conquiste stasera…- escamò Sanae.
 
-Ma quando mai non fa conquiste uno così…- aggiunse Yayoi.
 
-E’ uno che sicuramente non si è fatto mancare niente dalla vita, men che meno le ragazze…- finì Yukari.
 
-Che ci vuoi fare è fatto così…il fascino ce l’ha per rimorchiare…-
 
Loro parlavano, ma non sapevano che la ferivano con quelle parole.
 
Quando entrarono nel locale, la musica li assalì come un’ondata di aria fredda.
 
Masao e Ryo cacciarono un urlo quando l’enorme pista apparve ai loro occhi.
 
Tutti insieme decidemmo di poggiare le nostre cose su un tavolo, che poi sarebbe stato il punto di ritrovo per l’uscita.
 
I ragazzi si precipitarono subito in pista, accompagnati dalle manager che non ci pensarono due volte.
 
Con lo sguardo lo cercò per tutto il locale, seduta sui divanetti del loro tavolo.
 
Dopo un’estenuante ricerca lo trovò seduto al bar a sorseggiare un drink in un bicchiere affusolato.
 
Ogni suo movimento le pareva di una sensualità immensa, il solo modo in cui portava il calice argenteo alle labbra le sembrava un movimento da censurare, troppo erotico per essere legale.
 
“Sei proprio cotta di lui…” si disse in un sussurro.
 
Ora capiva da dove proveniva parte della sua fama di playboy, capiva perché circa il 70% del genere femminile che gli stava a contatto finiva “inevitabilmente”  a letto con lui.
 
Perché ben poche persone riuscivano a resistere al suo fascino.
 
Perché ben poche persone capivano chi fosse realmente Genzo Wakabayashi.
 
E lei faceva parte di quel  70% di oche che erano cascate nella sua trappola.
 
Un gruppo di ragazze che ballavano vicino al bancone, più o meno della sua stessa età, lo adocchiarono con estremo interesse.
 
Se lo stavano mangiando  cogli occhi. 
 
La rete del SGGK era tesa, aspettava solo che i pesci ci finissero dentro.
 
Una delle ragazze gli si avvicinò, si sedette sulla sedia accanto alla sua.
 
Il vestitino che indossava lasciava ben poco all’immaginazione.
 
La giovane donna iniziò a parlare, Genzo non sembrava molto interessato e si rigirava il cristallo sottile tra le mani, senza degnarla di uno sguardo.
 
La preda iniziava a vacillare, i segni di nervosismo si notavano visibilmente.
 
Si torturava i ricci e continuava a mordersi il labbro.
 
Sicuramente Genzo se n’era accorto, o forse era proprio questo che voleva ottenere.
 
Il bel portiere si alzò, scusandosi;  adesso le stava venendo incontro.
 
Fece finta di non notarlo finché non gli fu davanti.
 
-Non balli?- le chiese mettendosi le mani in tasca.
 
La ragazza di prima si era alzata, era ritornata a ballare con le amiche ma ogni tanto lanciava sguardi di fuoco nella loro direzione.
 
-No- rispose secca.
 
-Vorresti farmi credere che non ti piace ballare in discoteca?- lanciò uno sguardo al centro della pista.
 
-Esatto, se questo è il tuo habitat naturale non è detto che sia anche il mio, allora vai, divertiti! Cosa te ne può importare di una come me…vai pure a soddisfare i desideri di quelle povere ragazze che ti sbavano dietro…- il suo tono era duro, non sarebbe caduta nella sua trappola, non quella sera…
 
-Sono solo delle puttane…!- sbuffò.
 
-Beh, perché, vorresti farmi credere che non vai con le puttane?- gli aveva rigirato la domanda di prima, il tono tagliente non lasciava repliche a nessuno…
 
-Mhpff…- si mise le mani ai fianchi -Per una volta volevo essere gentile, volevo solo invitarti a ballare con me…- si giustificò.
 
-Cosa c’è Wakabayashi, hai forse paura di gettarti nella mischia tutto solo? Stai tranquillo che un’amichetta con cui passare la serata la trovi lo stesso…-
 
-Scusa adesso devo andare…- aggiunse poi.
 
Si alzò passandogli accanto, percorse tutto il corridoio.
 
Sentiva che la stava seguendo, ma non si girò.
 
Uscì sul retro della discoteca seguita a ruota da lui.
 
Era deserto, non c’era anima viva.
 
Sulla porta c’era scritto “Uscita d’emergenza”, forse non si poteva passare da lì.
 
Si girò ritrovandoselo a pochi centimetri.
 
Le prese il viso tra le mani e incominciò a baciarla, senza rabbia o confusione come era stato qualche giorno prima, ma dolcemente…come fanno una semplice coppia di innamorati.
 
Lei non si ritrasse, rimase lì, ferma, docile, mentre lui teneva salde le redini del gioco.
 
-Genzo…- riuscì a dire tra un bacio e l’altro.
 
-Sssshhh…- le mise un dito sulla bocca staccandosi un attimo per poi riprendere.
 
Non capiva più niente, stordita dai suoi baci, in balia delle sue braccia.
 
Si staccò dolcemente fissandola con quello sguardo magnetico che faceva capitolare qualsiasi donne nel raggio di 10 m.
 
-Adesso vuoi venire a ballare con me?- le chiese con filo di ironia.
 
Lei non rispose, incantata dalle iridi scure del SGGK.
 
-Andiamo!- la prese per il polso e la trascinò dentro, fino in pista, tra la fiumana di gente.
 
-E se qualcuno dei nostri ci vede?- chiese lei con un barlume di lucidità.
 
-E allora, cosa te ne importa…che male c’è a ballare con me? Tutti ballano con tutti. Fidanzati o non fidanzati…-
 
La canzone finì e venne sostituita. Il ritmo della nuova melodia sembrava più lento rispetto al precedente.
 
 
Don't know anything about you  (non so nulla su di te)
So close, just a touch away  (così vicini, solo a un tocco di distanza)
Your love hits me like no other  (il tuo amore mi colpisce come nient’altro)
 
Si guardò in torno, non riconobbe nessuno di quelli che conosceva.
 
 
They say I'm a true believer  (dicono che io ci creda davvero)
I know something's taking over now  (so che qualcosa sta prendendo il controllo ora)
I wanna run but I don't know how  (voglio scappare ma non so come)
You just crossed my border now  (hai appena attraversatoil mio confine)
Just a kiss away  (solo a un bacio di distanza)
 
Genzo iniziò ad assecondare la musica col corpo. Non aveva mai visto mai nessun ragazzo ballare così bene e rimase lì a contemplarlo imbambolata, mentre muoveva spalle e piedi al ritmo della musica.
 
 
Give me a break  (dammi una pausa)
I'm melting away  (mi sto sciogliendo)
You're so dangerous  (sei così pericoloso)
Or is it too late?  (o è troppo tardi?)
Gotta know what's on your mind  (devo sapere cos’hai in mente)
 
 
I'm out of control  (sono fuori controllo)
Cause you want it all  (perchè vuoi tutto quanto)
You're so dangerous  (sei così pericoloso)
My biggest mistake  (il mio sbaglio più grande)
I'm blinded by your eyes  (sono accecata dai tuoi occhi)
 
 
Dangerous  (pericoloso)
 
 
I'm out of control  (sono fuori controllo)
 
 
Don't you push it to the limit  (non spingerla al limite)
Cause you know I'm hungry for your touch  (perchè lo sai che bramo il tuo tocco)
No doubt, I wanna be your lover  (non c’è dubbio voglio essere la tua amante)
 
 
-Dai balla!- le urlò per farsi sentire. Si era avvicinato ancora di più adesso, più che ballare, le si stava strusciando contro col bacino.
 
 
They say, just a pretender  (loro dicono, solo un pretendente)
I know something's taking over now  (so che qualcosa sta prendendo il controllo ora)
I wanna run but I don't know how  (voglio scappare ma non so come)
You just crossed my border now  (hai appena attraversato il mio confine)
Standing face to face  (fermi faccia a faccia)
 
Iniziò anche lei ad ancheggiare a ritmo. Appiccicati l’uno all’altra, schiacciati tra la gente.
 
 
Give me a break  (dammi una pausa)
I'm melting away  (mi sto sciogliendo)
You're so dangerous  (sei così pericoloso)
Or is it too late?  (o è troppo tardi?)
Gotta know what's on your mind  (devo sapere cos’hai in mente)
 
Con uno scatto la prese per la vita facendola aderire al suo corpo, e senza darle il tempo di controbattere la baciò con passione. L’intreccio delle lingue, ma proprio il bacio in sé stesso gli provocò una strana irrequietezza al bassa ventre. Bramava spingerla sotto di sé e calarsi i pantaloni, farlo lì davanti a tutti tanto cosa gliene importava? Se era veramente innamorato di lei, se il danno era così grave, non valeva la pena tornare indietro, ma andare avanti e basta.
 
 
I'm out of control  (sono fuori controllo)
Cause you want it all  (perchè vuoi tutto quanto)
You're so dangerous  (sei così pericoloso)
My biggest mistake  (il mio sbaglio più grande)
I'm blinded by your eyes  (sono accecata dai tuoi occhi)
 
Dangerous  (pericoloso)
 
Davanti a tutti senza pudore la stava baciando. Il ritmo martellante le rimbalzava nel cuore, il SGGK la stava baciando davanti a tutti, e se qualcuno li avesse visti? Quali sarebbero state le conseguenze? Se qualche ragazzina lo avesse riconosciuto, se qualcuno li avesse fatto una foto, adesso mentre la stava baciando, tutte le riviste di gossip ne avrebbero parlato come “nuova fiamma del rubacuori giapponese”. Con conseguenze disastrose sulla sua reputazione.
 
 
I'm out of control  (sono fuori controllo)
Cause you want it all  (perchè vuoi tutto quanto)
You're so dangerous  (sei così pericoloso)
My biggest mistake  (il mio sbaglio più grande)
I'm blinded by your eyes  (sono accecata dai tuoi occhi)
 
La lasciò andare fissandola pieno di piacere e una voglia irrefrenabile dentro i pantaloni.
 
Lei si mise una mano sulla bocca, come ad accennare al fatto appena accaduto.
 
Le riprese il polso portandola fuori dalla bolgia e tornando al loro tavolo.
 
Si sedettero, lo sguardo perso nel vuoto, senza guardarsi.
 
-Deiji, io…io ho voglia..-
 
-Di cosa?- singhiozzava, ancora una volta, ancora una volta aveva vinto lui. L’ennesima prova della sua potenza su di lei. Stava per scoppiare a piangere, come una bambina, perché il playboy tedesco l’aveva baciata…
 
-Ho voglia di te…- rispose semplicemente, ed era la verità.
 
-Qui, adesso? Dove..?- non capiva più niente il fiato le mancava.
 
-Sì, adesso, non lo so, fuori, nei bagni, dove vuoi, io sarei capace di farlo anche qui…-
 
Cacciò dentro le lacrime, tirando su col naso.
 
-Fa come vuoi…- riacquistò un po’ di forza -portami dove vuoi…-
 
A quelle parole, Genzo scattò in piedi e la portò fuori.
 
Come prima non c’era nessuno, girarono l’isolato, in una via stretta e buia si fermarono.
 
La mise spalle al muro, nella penombra iniziò a calarsi i pantaloni, le alzò la gonna di seta delicata e le sfilò le mutandine.
 
Fu più facile della prima volta, perché lei era più tranquilla e mansueta,  non gli negò nulla e lo lasciò fare.
 
Non disse una parola, non un gemito di piacere, non un sussurro, niente…
 
Si sentiva solo il fruscio dei vestiti e l’ansimare del portiere, nient’altro.
 
Tutto intorno il mondo continuava a ruotare, le lancette dell’orologio ticchettavano scandendo il tempo, il bruco continuava a trasformarsi in farfalla, la musica non si fermava mai, perché finita una ne cominciava un’altra.
 
Ma a loro due non sembrava proprio, per loro il tempo si era fermato, si era fermato a contemplarli, a vederli scambiarsi ciò che Dio ha creato di più bello: l’Amore.
 
 
…………………………………………………………..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
 


Questo capitolo, a mio parere fa un po’ schifììììo, un po’ cortino, lo so la mia vena da scrittrice pazza si è fermata a prendersi il tè delle cinque. E io che ci posso fare? Niente, negli ultimi 15-16 giorni non aggiornerò più questa storia.(devo andare a ritrovare la mia vena da scrittrice pazza!!!!XD)La canzone è Dangerous si Cascada
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Cronus