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Autore: Jack83    26/01/2007    2 recensioni
Una nuova famiglia si forma a neo tokyo 3, ma nuove nubi si formano all'orizzonte (i commenti anche negativi sono ben acceti)
ATTEZIONE PUO' CONTENERE SCENE CHE POSSONO TURBARE LE PERSONE PIU' SENSIBILI.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Misato Katsuragi, Nuovo personaggio, Ryoji Kaji, Shinji Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Misato e Rioji corsero verso la loro stanza, sentivano che erano là

Misato e Rioji corsero verso la loro stanza, sentivano che erano là.

Spalancarono la porta, ma non li videro, però sentivano che erano lì. Una strana sensazione li pervase, poi un capogiro ed infine l’oblio.

Shinji e Asuka uscirono dall’ombra, videro i due adulti stessi per terra e sorrisero malignamente.

–Cosa abbiamo fatto?-Pensò Shinji, Il pensiero fu sentito da Asuka –Che ne so, li abbiamo fatti svenire no?- Asuka era preoccupata quanto lui. –Adesso cosa faremo?- -Shinji non fare domande di cui sai già la risposta- Asuka aveva capito, quello era l’incubo che avevano fatto -L’incubo?-                  -L’incubo- Infatti i due corpi si cominciarono e a baciarsi ed accarezzarsi, dopo aver legato Misato e Rioji .

-Maledizione non possiamo fare nulla per svegliarci- Grido la mente di Shinji.

 

Marco corse verso il garage, entro velocemente dentro la sua macchina e parti, ringrazio il cielo che su quella macchine c’era un’ABS che non permettesse di sgommare alla partenza, in quel momento non doveva perdere tempo inutile e stupide bravate alla Fast and Furious. Usci dal gigantesco Garage aprendo la galleria che portava alla villa. La lancetta che segnava velocità indicava 280 Km/h, era una velocità folle per una galleria, ma ha lui in quel momento non importava, doveva raggiungere la villa nel più breve tempo possibile.

Quando la voce di Asia gli rimbombo nella testa pigio sul freno. –Appena in tempo.- Infatti Marco vide che gran parte della volta crollo a pochi metri davanti a lui. –Merda.- impreco lui, uscì e vide i grossi massi che chiudevano la galleria, li controllo e ricontrollo. Erano stati di sicuro dei demoni a far ciò. Bene, penso lui, a mali estremi. Estremi rimedi, si allontano un paio di metri. Quando fu sicuro di essere basta lontano si giro verso il crollo, chiuse gli occhi, pronuncio delle parole a bassa voce e al contempo aveva cominciato  disegnare delle linee col braccio destro teso.

 

Dall’altra parte del crollo due demoni se la ridevano di grossa, -Abbiamo fatto un bel lavoro- -Già, quel omino sarà diventato un bella frittata.- Osservarono ancora per un attimo il loro lavoro, poi si allontanarono. –Ora potremmo divertirci con tutte le persone che vivono dentro quella specie di buco- l’altro annui,-Già sarebbe bello farlo. Ma lo faremo però a tempo debito- I due si erano allontanati di ancora di qualche metro quando si accorsero di una strana energia provenire dal blocco. I due si guardarono sgomenti. -Non è possibile!- -Quel  Bastardo si è salvato.- L’esplosione li prese in pieno, scaraventandoli lontani, investiti da una miriade di sassi di piccole dimensioni.

 

Marco riapri gli occhi, sorrise soddisfatto, erano mesi che non utilizzava quella tecnica. Meglio così penso, non era arrugginito nemmeno in quella. Balzo in macchina e riparti a gran velocità. Attraverso senza problemi la parte con più macerie e si avvicino ai due demoni, che intanto si erano rialzati, ed erano decisamente di cattivo umore.

 

I due videro i fari avvicinarsi. –Il bastardo è sopravvissuto!- Grido uno. L’altro sguaino la spada, era anche lui furibondo. -Ancora per poco.-

 

Marco freno nuovamente la macchina quando vide i due, sorrise nel vederli. –Bene- disse parlando tra se. -Vediamo se conoscete un vecchio videogame: Carmaggedon.- Quindi apri un piccolo scomparto dell’auto, al suo interno si trovava una tastiera dove digito dei comandi.

Sulla parte anteriore dell’auto comparvero degli spuntoni. Dopo di che si pigio sull’acceleratore per lanciarsi contro di loro.

 

I due non si avvidero subito degli spuntoni, si erano proiettati contro la macchina conviti che le loro spade, fatte di un metallo infernale, potesse tranciare come il burro la debole carrozzeria della macchina. Quando videro gli spuntoni fu troppo tardi, vennero investiti in pieno, uno dei due venne tranciato di netto, mentre l’altro, rimase trafitto dagli spuntoni, il suo dimenarsi rendeva chiaro che stava soffrendo.

Marco diede un colpo di sterzo basta forte per disincastrarlo e farlo finire sotto le ruote della macchina. Abbassò il finestrino della macchina è grido –Non prendo portoghesi a bordo.-

Ormai era quasi fuori dalla galleria

Quando sentì la macchina staccarsi dalla suolo capì che era fuori.

Ormai era arrivato alla villa. Con una manovra da rally, cioè colpo di sterzo con il freno a mano tirato, si fermo di lato ad essa.

Scese e vide che la luce della stanza di Misato e Rioji era accesa. Aveva pochi secondi poter decidere.

Decise, andò verso il bagaglio e dall’interno tolse una maglia a maniche lunghe nera che si infilò. Poi prese, sempre da dentro la macchina una Glock calibro12. Richiuse il portellone e si disse ci siamo.

Auska e Shinji erano disperati, i loro corpi stavano facendo esattamente come nel loro sogno. Non riuscivano a fermarli, ecco adesso lei sarebbe avvicinata a Rioji e gli avrebbe tagliato la gola. –Adesso lo faccio.- Asuka guardò stranita la scena. –Non farlo- gridava Shinji. Orami mancava poco quando si sentì la finestra andare in pezzi e un’ombra rotolare nella stanza, essa poi punto una pistola verso di loro. –Adesso posate quel coltello, ragazzi.- Marco li guardava in maniera supplichevole.
Shinji e Asuka, totalmente plagiati, lo guardavano con scherno. –Se no cosa ci fai?- dissero all’unisono. –Sarò costretto a sparare.- Misato e Rioji spalancarono gli occhi per la sorpresa, ma non doveva salvarli? I due si dibattevano per liberarsi. In quel momento volevano saltargli addosso per  ammazzarlo di botte.

Poi l’improvviso agire di Shinji rimescolo di nuovo le carte in tavola, lancio il coltello adosso a Marco che si abbasso per evitarlo, quindi per una frazione di secondo non poté vederli, Approfittando di questo attimo di distrazione Shinji e Asuka scapparono dalla finestra.     

Marco sbraito e inveì contro se stesso, si giro verso il coltello che si era piantato nel muro e andò a librare Misato e Rioji.

I due erano ancora pronti per attaccarlo, ma lui prima di liberarli li rassicuro –Secondo voi avrei veramente sparato? I proiettili che sono all’interno della pistola sono delle freccette con del anestetico-

A sentire ciò i due tirarono un sospiro di sollievo. –Adesso dove andranno?- Chiese Misato  

Marco li guardò con fare terribilmente serio –Alla Base- -Perché?- Chiese Rioji –Perché li si trovano gli unici mezzi che possono permettere di bloccare i figli di satana.-

Era una cosa logica e lineare.

-Venite prima con me- Marco fece segno a Misato e Rioji di seguirlo, di corsa si diressero verso la sua stanza.

Lì Marco apri un armadio, sposto alcuni indumenti appesi e posò il suo pollice su un lettore di impronte digitale, questi dopo averlo riconosciuto, aprì il fondo dell’armadio che dava su un piccola stanza.

Essa era piena di armi, ne prese due: Un fucile mitragliatore M-16 e una mitraglietta MP5.

Consegnandole poi a Misato e Rioji.

-Così c’era un’armeria in casa- Rioji era a bocca aperta. All’interno, da quel poco che era riuscito vedere, c’erano decine di armi.

-Non so cosa più pensare di lei- Misato era stupita quanto lui. Marco li osservo un attimo. Scosse dicendo: -Ora come ora è meglio andare. Di corsa anche.-

I tre si divisero. Marco avrebbe ripreso la macchina e avrebbe fatto il percorso fatto all’andata.

Mentre Rioji e Misato avrebbero raggiunto volando la base.

 

Intanto alla base c’era solo una calma apparente, Ritsuko e Maya avevano coperto la scomparsa di Marco.

Erano tese, non sapevano cosa pensare.

Poi finalmente uno squillo di telefono. Maya alzo come un fulmine la cornetta. -Pronto, Marco è lei?- -Sì, sono io. Mette subito sotto all’allarme la base. Shinji e Asuka sono caduti sotto l’influsso dei nostri nemici.- Maya rimase basita. –Maya c’è ancora?- Grido Marco.

A quel punto Ritsuko prese in mano la situazione. –Cosa dobbiamo fare dall’altro?- Marco sentendo la voce fredda e autoritaria di Ritsuko tirò un sospiro di sollievo. –Mette in un posto sicuro i tre piloti, che non sia gli EVA, poi mette uomini armati a difesa di questi ultimi. Bloccate tutte le prese d’aria che conducono ad essi.-

-D’accordo- rispose la scienziata. –C’è un’ultima cosa…- A quel punto la linea cadde.

Segno che la battaglia, forse quella finale stava per cominciare.

Asuka e Shinji infatti era già penetrati all’interno del GeoFront. Ma non solo loro. Anche Mizneg e Minako erano penetrati all’interno della stessa.

Con loro due erano penetrati anche le tre ombre a capo a cui facevano capo, scesi in campo per accertarsi in prima persona della vittoria finale.                                                                                   

   
 
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