Amor, ch'a nullo amato amar perdona

..Il biondo poeta s’avvicinò alla gola che aveva d’innanzi, sull’orlo del precipizio fermò i suoi passi e interrogò la sua guida

-Chi sono quelle ombre?-
-Le anime di coloro che in vita furono sopraffatti dalla lussuria e che morirono per essa. Osserva, potresti vedere molti volti del passato, ammira la punizione per coloro che sono morti con violenza.-

Gli azzurri occhi si fecero più attenti e videro Jiraya, Sai ed Ino; poi le chiare iridi si posarono su due figure che soffrivano insieme nella tempesta, guardò allora l’ombra al suo fianco

-Se li chiami, forse, si avvicineranno.-

Con passo malfermo e timoroso, seguito dagli occhi freddi dell’artista dai capelli scarlatti, si diresse alla punta più estrema che dava sul girone infernale

-Anime dannate, è mio desiderio parlare con quei due di voi che soffrono insieme-

Terminate le parole tornò vicino all’ombra che lo accompagnava, voltatosi vide le due anime che aveva chiamato

-Chi siete?-
-Domandaci, chi eravamo..-

Era stata la donna a parlare, nonostante la forma di grigia ombra i suoi capelli zaffiro risplendevano e si muovevano nel vento; l’uomo rimase nell’oscurità, in silenzio

-Chi eravate?-

Chiese allora il viaggiatore dai capelli color oro

-Io ero Ame Konan e lui Uchiha Pain, fratello minore del mio sposo: Madara Uchiha. Ci conoscemmo il giorno delle nozze e divenne mio confidente, mio amico. Un pomeriggio leggemmo insieme la storia della regina Sakura e del cavaliere Sasuke, il loro amore si trasferì a noi: ad ogni sguardo aumentava e ci faceva battere il cuore.-

Konan fermò il suo racconto, come interrotta dal silenzioso lacrimare di Pain, lo guardò e gli prese una mano: per farsi forza e continuare.

-Segretamente ci amammo, l’inganno durò due notti, al terzo crepuscolo Madara ci scoprì e accecato dalla follia ci trafisse a morte. Altre scelte c’erano per lui: ripudiarmi, diseredare il fratello minore, esiliarci! Ma lui scelse la via del sangue, l’onore era sopra ogni cosa, era più della famiglia e più dell’amore.-

-Galeotto fu il libro e chi lo scrisse, quel giorno non più vi leggemmo avante.-

Queste furono le ultime parole della dolce ombra di Konan, prima che il vento la riprendesse con se.
Il biondo viaggiatore perse coscienza, ma non prima di aver visto un bacio nella tempesta tra le due anime dannate.