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Autore: VethielArmy    11/07/2012    4 recensioni
Ecco come immagino Ron chiedere a Hermione di sposarlo, in uno scorcio della vita che si ricrea dopo la Guerra e riportando in vita un vecchio ricordo.
Appena dopo il dessert a cui, nonostante l’agitazione, non aveva saputo resistere, disse ai due coniugi..
Miseriaccia Ronald! Non. Pensare. Alla. Parola. Coniugi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Swish and flick.. Do you wanna merry me?

Erano passati due anni dalla Guerra e tutto sembrava stesse tornando al suo posto. Stavano nascendo molti germogli dalle macerie, a quanto sembrava.
Ron stava osservando il sole che andava a morire tingendo ogni cosa della stessa sfumatura dei suoi capelli mentre si rigirava fra le mani quella piccola scatola di velluto blu che si portava dietro da una buona settimana.
Le ferite che il periodo buio avevano inflitto a tutti si stavano cicatrizzando. Perfino sua madre era in qualche modo guarita.  Solamente George sembrava non poter mai più tornare a sorridere come quando c’era Fred.
Ronald non poté fare a meno di notare che i gemelli si erano fatti del male solo quando erano separati: George aveva perso un orecchio quando non era vicino a suo fratello e Fred era morto nell’unico momento durante la Battaglia in cui si era allontanato dall’altro.
Il penultimo figlio Weasley scosse energicamente la testa per scacciare quei pensieri. Ora andava tutto bene e lui si sentiva felice, tutti erano felici ormai. Almeno quasi tutti.. E lui voleva assolutamente essere felicissimo, per quanto terrorizzato fosse pensando a quello che doveva fare, tentando un enorme salto in avanti. Strinse più forte nella mano la scatolina e ritornò in casa quando sua madre lo chiamò, così come faceva da vent’anni a quella parte, sospirando.
Mentre cenava osservò attentamente tutti i componenti della sua famiglia: suo padre a capotavola, Molly, alla destra del marito, gli sorrideva soddisfatta assicurandosi che tutti i suoi sette… Sei.. Figli mangiassero abbastanza anche se Ron non poteva non vedere una nota che sarebbe rimasta stonata per sempre nel suo sguardo. Sicuramente la notizia che gli avrebbe dato, speriamo, fra qualche giorno l’avrebbe fatta brillare di nuovo; Percy stava raccontando a Charlie del suo lavoro ma senza vantarsi o annoiare il fratello; c’era anche Bill quella sera, da solo perché Fleur era di nuovo incinta e preferiva non spostarsi e tantomeno smaterializzarsi essendo al nono mese di gravidanza e aveva categoricamente rifiutato la proposta di suo marito di rimanere con lei invece di passare una serata in famiglia.
Ron quasi soffocò dopo aver pensato alle parole “proposta” e “marito” nella stessa frase.. Poteva essere tanto nervoso?!
Per distrarsi tornò ad esaminare gli ultimi due componenti rimasti del nucleo Weasley: Ginny tutta contenta stava parlando con sua madre di qualcosa che sicuramente, osservando i suoi occhi brillare, comprendeva Harry e questo fece sorridere e scuotere la testa a Ron pensando che sua sorella fosse davvero innamorata e che anche dopo il Matrimonio avrebbe continuato a guardare Harry in quel modo..
Miseriaccia Ron! Non pensare alla parola Matrimonio!
Alzò lo sguardo e incontrò quello vuoto e soprappensiero di George che stava giocherellando distrattamente con il cibo nel suo piatto senza mangiare nulla.
Improvvisamente si udì un irritante stridio provenire da una delle finestre che fece sobbalzare sia George che Ron, entrambi distratti. C’era un gufo che portava una lettera e sembrava parecchio infastidito dall’attesa. George, non appena riconobbe il gufo, scattò in piedi e andò subito ad aprirgli e questi planò con grazia su un mobile porgendo la zampetta. Il ragazzo prese la lettera e non appena iniziò a leggere le sue labbra si incresparono in un sorriso, un sorriso vero. La lettera era di Angelina. L’unica persona che, dopo la morte di suo fratello, era riuscita a far ridere davvero George, che se n’era perdutamente innamorato.
Quando se ne era reso conto si era sentito in colpa: Fred gli parlava sempre della Jhonson essendosi invaghito di lei ma poi capì che il suo inseparabile compagno di vita sarebbe stato felice per lui e Angelina. Così avevano iniziato a frequentarsi e ad amarsi.
L’Amore faceva davvero miracoli, pensò Ron.
C’era ancora una speranza di felicità per George che, non appena finito di leggere, annunciò sorridendo che la sera dopo sarebbe andato dalla sua fidanzata e che ci sarebbe rimasto per almeno un paio di settimane. Dopodiché sparì in cerca di inchiostro e pergamena per risponderle senza accorgersi degli occhi lucidi della madre che si era sentita rinascere una speranza nel petto.
Ron ci aveva visto giusto: era davvero il momento perfetto per affrontare la prova che, in tutta la sua vita, avrebbe richiesto più coraggio..
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La mattina dopo Ron uscì presto dalla Tana e si avviò verso quella che era casa Granger, nel mondo Babbano. Aveva chiesto al signore e alla signora Granger di pranzare insieme, quel venerdì. Senza Hermione, aveva specificato. E sapeva non sarebbe stato un problema perché la sua fidanzata lavorava sempre a quell’ora.
La madre della ragazza ne era rimasta perplessa ma si fidava ciecamente di Ronald, lo adorava. Fin da quando si erano conosciuti poco tempo dopo la fine della Guerra quando Hermione li aveva riportati a casa ridandogli la memoria. La signora Granger non solo adorava Ron ma tutta la famiglia Weasley e andava particolarmente d’accordo con Molly.
Questa loro amicizia spesso spaventava Ron.. Erano davvero inarrestabili insieme!
Come stabilito Ron arrivò a destinazione e bussò alla porta, per una volta nella sua vita non solo in orario ma bensì in anticipo! Doveva essere davvero nervoso..
Ad aprire la porta fu il signor Granger che gli sorrise benevolo ma sempre con quella sfumatura dura che hanno tutti i padri con i fidanzati delle loro bambine. Ron si tese come una corda di violino e sorrise forzatamente entrando in casa.
Passarono il tempo mangiando e chiacchierando delle solite frivolezze mentre la signora Granger guardava insospettita il rosso che si sentiva sempre più nervoso. Appena dopo il dessert a cui, nonostante l’agitazione, non aveva saputo resistere, disse ai due coniugi..
Miseriaccia Ronald! Non. Pensare. Alla. Parola. Coniugi.
.. Che doveva annunciar loro qualcosa. Si schiarì la gola e si rivolse a entrambi: “Signore e signora Granger.” Una pausa, un respiro. “Sapete che amo con tutto me stesso vostra figlia e sapete che voglio passare tutti i miei giorni della mia vita con lei.” Respiro. “E’ da tanto che stiamo insieme e ora sento il desiderio di ufficializzare la nostra unione.” La signora Granger sobbalzò, aveva già capito. Suo marito invece.. Lo stava ancora osservando con sguardo affilato e confuso.
“Vi sto chiedendo il permesso di sposare Hermione!” Esordì quindi Ron arrossendo sulle orecchie, come sempre. Era sceso il più assoluto silenzio nella stanza e Ron deglutì in preda al panico.
Eppure aveva recitato esattamente il discorso che si era imparato a memoria! Credeva fosse abbastanza.. Intelligente!
In quel preciso momento la signora Granger scoppiò in lacrime facendo trasalire il povero ragazzo. Il signor Granger cinse le spalle della moglie, la guardò negli occhi e dopo un lungo istante in cui lei aveva annuito si voltò verso Ron e dissimulando gli occhi lucidi con un attacco di allergia sorrise e con aria greve disse: “Hai la nostra benedizione, Ronald.” Il ragazzo era sul punto di collassare per il sollievo. “Sappiamo che ami nostra figlia e sappiamo che lei ti ama.” Ron sorrise contento. “Ma prova anche solo a ferirla in qualsiasi modo e dovrai vedertela con me! Chiaro, ragazzo?”
“Certamente signore!” Dopo qualche altra parola di circostanza, una pacca sulle spalle dal signor Granger e un abbraccio lacrimoso della signora Granger, Ron riuscì a tornare a casa sano e salvo. Con un sospiro si sdraiò a peso morto sul letto.
C’era riuscito! E non era nemmeno svenuto!! Ora rimaneva solo un piccolo dettaglio… Chiederlo a Hermione. Aveva programmato tutto da giorni, ce l’avrebbe fatta.
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Era giunto il gran giorno. Era domenica. Aveva appuntamento con Hermione in riva al mare. Aveva riflettuto e aveva pensato fosse un’idea romantica e poteva dire con orgoglio di aver fatto tutto da solo! 
La stava aspettando camminando avanti e indietro tormentandosi le mani. Non che la ragazza fosse in ritardo ma lui era andato lì un’ora prima e aveva preparato un piccolo tavolino per due, per cenare prima del tramonto. 
Ok, forse non aveva fatto proprio tutto da solo e aveva chiesto aiuto ad Angelina, l’unica ragazza che non faceva ancora parte della famiglia e a cui aveva potuto rivelare tutto, per cucinare al suo posto.. Non poteva certo permettersi di rovinare tutto avvelenando la sua ragazza!
Eccola.
Hermione camminava affondando i piedi nella sabbia e tenendo le scarpe in mano. Sorrise al suo ragazzo non appena lo vide.
Ron stava per avere un attacco d’asma per l’ansia ma cercò comunque di essere disinvolto.
La fece sedere spostandole la sedia, come un vero gentiluomo, e iniziarono la cena che passò velocemente anche se Ron se ne stava rigido come una scopa e anche molto zitto, ma questo a Hermione non sembrò strano.
La cosa che la sconvolse fu che Ron non aveva mangiato praticamente nulla!
“Amore.. Va tutto bene?” Chiese la ragazza cominciando a preoccuparsi sul serio.
Cosa poteva essere successo? Le cose tra loro andavano più che bene, e la cena romantica.. Sicuramente non era lì per dirle nulla sulla loro relazione. Andava così dannatamente bene! Si ripeté per tranquillizzarsi. Forse il lavoro, sì.
“E’ successo qualcosa sul lavoro? O forse sei preoccupato per qualcuno?” Insisté non avendo ricevuto alcuna risposta.
Ron sospirò posando la forchetta da dolce e puntò lo sguardo in quello della sua quasi fidanzata senza dire nulla, era troppo nervoso.
“Ronald?!” Hermione cominciava davvero a spazientirsi..
Il ragazzo si schiarì la gola e iniziò a parlare.
“No, no.. Va tutto bene, è a te che devo parlare.”
“A me?!” Hermione sgranò gli occhi preoccupata, specie quando Ron le prese la mano da sopra il tavolo e cominciò il suo monologo.
“Hermione, noi ci conosciamo da una vita. Avevamo undici anni e non ci sopportavamo, ricordi?” Sorrise al ricordo. “Ma poi siamo diventati inseparabili. Anche se continuavo a ritenerti insopportabile..” Sogghignò allo sguardo torvo che gli aveva scoccato lei. “..Ma io ti ammiravo. Io ti ammiro tutt’ora e sempre lo farò. Perché sei forte, coraggiosa, intelligente e bellissima.” Deglutì rumorosamente mentre Hermione già quasi sentiva il suono della parola ma rimbombarle nella testa.
“Tu non lo sapevi e forse nemmeno io, ma c’è un’altra cosa che ho sempre fatto, che faccio tutt’ora e che sempre farò. Ed è amarti, Hermione. Non smetterò mai di farlo, nonostante i nostri battibecchi, incomprensioni, prese in giro..Tutto quello che vuoi, non smetterò mai di farlo.”
Era così emozionato che la voce gli tremava e Hermione aveva gli occhi lucidi e un sorriso così radioso da far male, ma ancora non aveva capito dove voleva arrivare il suo ragazzo. Il suo brillante cervello momentaneamente in black-out.
Ron prese un profondo respiro, si alzò in piedi e, una volta fatto il giro del tavolo, si inginocchiò davanti alla ragazza, sapeva quanto Hermione adorasse i romanticismi.
“Hermione Jean Granger”
“Oh Santo Cielo..” Boccheggiò lei.
Ma Ron non continuò.
Prese dalla tasca dei suoi pantaloni eleganti una scatolina in velluto blu e la aprì rivelando un bellissimo anello finemente lavorato.
Lavorato almeno quanto aveva fatto lui per comprarlo..
Poi con le mani tremanti prese anche la bacchetta mentre sorrideva come un idiota e pronunciava:
“Wingardium Leviosa!”
L’anello si sollevò fino a raggiungere la mano sinistra della ragazza e rimanendo lì, sospeso come le sue parole.
“Mi vuoi sposare?”
Hermione scoppiò a piangere sorridendo e annuendo freneticamente con la testa.
“Sì, sì, sì, sì!”
L’anello s’infilo dolcemente al suo dito sotto comando di Ron e lei gli si buttò fra le braccia baciandolo con trasporto.
“Ti amo, Ronald Weasley.”
“Ti amo anch’io, Hermione Weasley.”
“Ehi..Non ancora!”
“Non ci vorrà molto..” Ridacchiò.
Alla fine non c’era poi voluto tanto..
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Di nuovo cena alla Tana.
Questa volta però c’erano tutti, anche Hermione, Harry e Angelina.
Avevano mangiato come sempre troppo abbondantemente ma le chiacchiere assordanti non accennavano a diminuire finché Ron non attirò l’attenzione di tutti alzandosi in piedi facendo tintinnare un bicchiere con il coltello.
“I-io.. Cioè noi, io e Hermione, vorremmo farvi un annuncio!” Esordì facendo alzare anche la sua fidanzata.
Venne distratto dai singhiozzi di sua madre che inaspettatamente aveva già capito dove sarebbe andato a finire il discorso, nonostante Hermione non indossasse l’anello.
“Ehm..” Continuò Ron. “Noi vogliamo dirvi che ci sposiamo.”
Per un secondo ci fu un silenzio assordante che fece accapponare la pelle, seguito da un ancor più preoccupante boato di grida e abbracci da parte di tutti.
In particolar modo Ron fu soffocato per cinque minuti buoni da sua madre che stava piangendo come una fontana.
Sì, aveva davvero scelto un momento perfetto.

“’Mione, posso vedere l’anello?” Disse Ginny avvicinandosi a Hermione dopo che la situazione si fu un po’ calmata.
“Oh certo.. Che sciocca, me ne stavo dimenticando!” Cercò un attimo nella piccola borsetta e le porse l’anello.
“Ma, Hermione, è bellissimo!” Esclamò Ginny con tanto d’occhi ad un’orgogliosissima Hermione mentre continuava a rigirarsi l’anello tra le mani.
“Ma..mh..Cosa c’è scritto all’interno dell’anello? Non riesco a capirne il senso.” Continuò porgendo l’anello alla sua proprietaria.
“All’interno? Devo ammettere che nella foga non ci ho neppure guardato! Ma..Oh.” E Hermione sorrise, un sorriso sincero e ricolmo d’amore.
“Oh Ginny..Un giorno te lo racconterò, è una storia divertente. Sai, quel giorno io e tuo fratello litigammo e io piansi, piansi tutto il pomeriggio e poi mi hanno salvato la vita, lui e Harry. E’ così che siamo diventati amici..”
Hermione rilesse le tre paroline finemente incise sull’anello e scosse la testa sorridendo..
                                                                                                                                                              Swish and Flick
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Salve!
Grazie a chi è arrivato fin qui. 
Non so proprio da dove sia uscita questa fic ma.. Eccola qui! Non sono i personaggi su cui scrivo di solito, ma qui mi sono particolarmente piaciuti. u.ù ..I personaggi non 'sta cosa curiosa che ho scritto! °-°
Quanto zucchero e miele, eh? xD

Se volete, anche per dirmi di tornarmente da dove sono venuta, lasciatemi una recensioncina.. Grrrrazie. <3 
  
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