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Autore: flaffy_    11/07/2012    2 recensioni
Eravamo migliori amici, ma quando avevamo undici anni lei è sparita, lasciandomi solo il suo ricordo.
Ora che ho diciotto anni ho scoperto che lei non è sparita, è sempre stata nella stessa città.
E ora mi trovo qui, davanti a questo edificio dove è stata rinchiusa.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perchè sono qua? Perchè sono venuto in questo posto? E lei... é cambiata? Si ricorderà di me?
 
Mi indirizzai verso l'entrata di quel posto. Del manicomio.
 
Andai verso la donna seduta ad un tavolo, all'entrata.
-Mi scusi.- La donna alzò il volto verso il mio viso. -Potrei visitare Rosalyne White?-
-Certo.- Si alzò lentamente dalla sedia e mi fece strada per il corridoio.
-E' ora di pranzo, quindi troverai la ragzza seduta a un tavolo della mensa.- Continuammo a camminare, fino ad arrivare davanti una porta.
Aprì la porta. -Eccola, è quella ragazza seduta da sola al tavolo, quella con i capelli castani.- La signora mi indicò dove era.
-Grazie.- Entrai dentro la stanza e mi incammina verso il tavolo dove si trovava Rosalyne.
 
Mi sedetti al suo tavolo, di fronte a lei. Rimasi per un pò in silenzio, a osservarla. Non si era accorta di me. Sembrava stesse parlando con qualcuno, ma vicino a lei non c'era nessuno, se non l'aria.
 
-C'è qualcuno seduto al nostro tavolo, ti sta guardando.- Sentì Rosalyne.
-Chi?- Chise la ragazza, voltata verso la sua destra. Ma con chi sta parlando? 
La castana si girò verso il riccio. -E tu chi sei?- Chise alzando un sopracciglio.
-Emh... Ciao.- Dissi alzando una mano, in segno di saluto.
-Ti ho chiesto chi sei.- Ridomandò, non ricambiando il saluto.
-Come chi sono Rosalyn? Sono Harry!- Dissi preoccupato. Come faceva ad avermi dimenticato?
-Come fai a sapere il mio nome!?- Gridò spaventata, allontanandosi un pò dal tavolo, con il busto.
-Rosalyn, sono Harry, il tuo migliore amico!-Le dissi mettendo la mia mano sopra la sua, appoggiata al tavolo, per rassicurarla.
-Io ho solo un migliore amico, e quello non sei tu, sconosciuto.- Sconosciuto, questa parola mi ha spezzato il cuore. Cosa è successo alla mia Rose?
-E chi sarebbe?- Chiesi con voce ferma.
-Frank.- Rispose girandosi dinuovo verso la sua destra e sorrise guardando il vuoto, o almeno io pensavo così. Sprecare i suoi bellissimi sorrisi per qualcuno che non esiste. E' per questo che ora si trova qua? Perchè sente le voci?
-E' il ragazzo con cui stavi parlando?- Chiesi, già sapendo la risposta. Da quantè che è... sente le voci? -Si.- Sorrise. E' diventata bellissima. -Potresti togliere la mano?- Chiese gentilmente. 
-Prima ti devo chiedere una cosa: Perchè sei in questo posto?- Le accarezzai il dorso della mano.
-Io... vedo persone che non esistono, o così dicono le persone normali, vedevo i quadri e le foto che avevo in casa parlarmi, io... ho iniziato a parlare da sola, nel senso... le dottoresse dicono che io parlavo e poi mi rispondevo da sola e spesso mi arrabbiavo e buttavo quello che mi capitava vicino per terra, o lo lanciavo contro il muro. Vedo anche i fantasmi, o potrei dire le persone morte. Sogno... sangue. Sento i sogni orribili che faccio sulla mia pelle. E' come se sentissi tanti aghi pungermi, come se i miei denti la notte diventano sottili e taglienti.- Ora capisco... il perchè di tutto. Le stringo la mano.
-Non ascoltarli, Rosalyn.- Frank, si, lui è uno delle persone che non esistono.
-Ma... loro hanno ragione, i miei genitori non mi avrebbero mandato qui altrimenti.- Rosalyne parlava dinuovo a quel Frank, girata alla sua destra.
 
Ero rimasto immobilizzato da quando mi ha detto la ragione del perchè si trovava in un manicomio.
-Rosalyn, stai parlando con Frank?- Si girò verso di me e annuì. -Rose... Frank non esiste!-
-Non è vero! Lui esiste!- Urlò alzandosi e buttando il suo pranzo per terra. 
-Guradalo! E' qui, vicino a ... Dove sei finito Frank?- Continuò indicando il posto alla sua destra, non trovando più nessuno.
-E' sparito. Hai fatto sparire Frank?- Urlò piangendo e battendo i pugni sul tavolo. Non l'ho mai vista così.
-Rosalyn... devi capire che Frank non è mai esistito.- Dissi prendendole uno dei suoi pugni tra le mani.
-Ci sono io Rose...- Le accarezzai la guancia, bagnata dalle lacrime che non avevano finito di scendere. Strizzò gli occhi, sembrava spaventata.
-Ma tu chi sei? Hai fatto sparire il mio unico amico.- Rimase a occhi chiusi, mentre le lacrime non smettevano di versarsi sulle sue guance. Le lasciai la mano e smettei di accarezzarle la guancia. 
Lei rimase immobile, io mi avvicinai a lei, dall'altra parte del tavolo.
-Shh, adesso ci sono io.- L'abbracciai, accarezzandole la schiena. Sembrò rilassarsi, rimase per un pò con le braccia a penzoloni, poi mi abbracciò forte a se.
-Era il mio unico amico...- Sussurrò la ragazza, stringendosi maggiormente a me.
-Ora sono io il tuo unico amico, sono sempre stato il tuo migliore amico, come fai a non ricordarti di me?-Le sussurrai nell'orecchio, accarezzandole i capelli castani con una mano, mentre l'altra la stringeva a me.
-Ormai non mi ricordo più neanche come sono i miei genitori...- Si staccò da me e mi guardò negli occhi.
-Ricordo solo che sono sempre stati buoni con me, mi hanno portata qui per il mio bene.- Per il suo bene... Ma per me è stato molto difficile dimenticarla. E ora che l'ho rivista, più bella di come la ricordavo, non credo riuscirei a dimenticarla un'altra volta, perchè in cuor mio non l'ho mai dimenticata.
-Spero ti ricorderai presto di me, io ci sarò sempre, o almeno da adesso. Mi sei mancata tantissimo.- Le diedi un bacio sulla fronte. Lei sorrise.
-Spero manterrai questa promessa.- 
 
Rimanemmo zitti per un pò, mentre lei si era girata a guardare la mia spalla sinistra e ad accarezzarla con la sua mano.
Sentivo gli occhi di tutti quelli che erano in mensa addosso. Mi girai verso un tavolo a caso, e infatti era così, tutti ci stavano guardando.
Rivolsi uno sguardo per terra, dove giaceva il pranzo di Rosalyn.
-Non hai mangiato niente.- Dissi giusto per fare conversazione.
Rosalyn prese a osservare il mio viso. Aveva degli occhi così belli.
-Non avevo fame.- Fissò i miei occhi. Quanto mi erano mancati i suoi occhi azzurri.
 
Era finita la pausa pranzo. 
-Non te ne andare.- Mi disse con gli occhi lucidi.
-Scusa, ma la signora dice che devo andare, se non me ne vado ora mi prende a mazzate. Ma ritornerò presto.- Dissi con un sorriso. Anche lei sorrise.
-Manterrai la promessa, vero? Ci sarai sempre?-
-Si, ci sarò sempre.- Le diedi un bacio sulla fronte e me ne andai.
 
Mi girai un ultima volta e la vidi ancora in piedi, nello stesso punto a guardarmi, muovendo la mano. 
 
-Ho visto che Rosalyn è diventata un pò violenta, ma non ho intervenuto perchè dopo vi siete abbracciati.- Disse la donna che prima mi aveva accompagnato nella stanza.
-Me lei chi è? Non era mai venuto qui prima d'ora. Non viene mai nessuno da Rosalyn, neanche i suoi genitori.- Continuò la donna.
-Mi chiamo Harry, io ero il suo migliore amico, ma lei ormai non si ricorda più di me.- Uscii da quell'edificio. Mi girai a guardarlo per l'ultima volta in quel giorno. 
 
Quali buoni genitori non verrebbero a visitare la propria figlia? 

 
E SONO ANCORA QUA
Ecco la nuova storia di cui parlavo, e la manicomiata(?) è la migliore amica di Harry.
Qua non ho fatto il prologo, perchè non sarebbe servito a niente.
Diciamo che questo è una specie di prologo.
Non ho mai visto questo argomento in altre FF, ma magari ne ho saltate molte.
Beh, questa storia è partita da un mio sogno di qualche giorno fa.
Bel sogno ahah.
Comunque... alla prossima puntata!
xx Kla.
Ps: ho un'altra FF, se questa è la prima volta "che mi vedete" su EFP allora potreste anche passare ;) L'altra ha un genere molto diverso da questo.
  
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