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Autore: Klarolineisfantastic    11/07/2012    2 recensioni
La storia è ambientata dopo la 3x22 insomma una specie di episodi Klaroline della 4° stagione. Spero vi piaccia.
Questa scena è tratta dal capitolo 7.
‘’-Come farò a tenerlo se fra due mesi tornerò vampira?- Dissi piangendo.
- Il tuo bambino ha un gene licantropo e uno vampiro il che significa che la tua gravidanza durerà molto di meno di una gravidanza normale. All’incirca 3 mesi.-
-Non sono comunque sufficienti.- Dissi.
Non volevo perderlo avere un bambino era l’unica cosa che desideravo tanto da quando ero bambina in fondo è il sogno di tutte.
-Rallenterò la tua ri-trasformazione in vampiro per un altro mese e mezzo se dovesse tardare a venire almeno avrai altri 15 giorni a disposizione. -
Se vi ho incuriosito continuate a leggere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Klaus era da solo in quella casa.
Rebekah se ne era andata  , Elijah e Kol anche.
Un’altra volta da solo Klaus.
Si prese un bicchiere di wisky e lo bevve tutto d’un sorso l’alcool era l’unica cosa che lo faceva evadere dalla sua mente , dai suoi ricordi , da Caroline.
Finito il wisky scaraventò il bicchiere sul muro e il bicchiere si frantumò come i suoi sentimenti.
Andò in camera sua e si mise seduto sulla scrivania dove disegnava.
Voleva disegnare, voleva esprimere tutto su una  tela.
Si mise a cercare un foglio in quella scrivania così disordinata  prese un foglio  e lo girò.
Ecco il suo viso.
Da ogni parte un oggetto le ricordava lei.
Sorrise.
In effetti la parte del cattivo gli veniva bene però perché solo lei pensava che ci fosse qualcosa di umano in lui?
Si era rassegnato a recuperarla  ormai da troppo tempo e forse non poteva neanche più esserci.
Anzi non c’era.
Era troppo tardi.
Era troppo tardi anche per lei.
Bonnie sta riportando in vita Tyler e lei avrà la sua favola con il suo principe azzurro.
Ma lui non era così , non era un principe , non era buono era tutt’il contrario.
Ed ora ecco il suo viso e il cavallo di quel ballo.
Il loro primo ballo.
Ancora si domandava come mai avesse accettato di venire.
Una volta si stava persino convincendo che ci fosse venuta per lui. Ma chi voleva prendere in giro?
‘’Lei non farebbe niente per te , mettitelo in testa Klaus’’Si era detto ad alta voce.
Quella notte gli aveva detto tutto in faccia e nessuno lo aveva mai fatto.
Poteva ucciderla , torturarla , rapirla no per una volta ha fatto la parte del ‘’buono’’ o forse ‘’dell’innamorato’’.
‘’Innamorato ? No non posso io non posso esserlo. Io non un parte umana!’’Aveva urlato scaraventando la scrivania sul pavimento e con lei i disegni di quella donna.
Il telefono prese a suonare. Un messaggio. Un altro.
Damon.
‘’Abbiamo bisogno di te. Siamo a casa Lockwood.Qui qualcosa non va. XOXO’’
‘’XOXO?Un’altra riunione?.’’ Pensò.
In 10 secondi era davanti a casa Lockwood aveva sfruttato la sua velocità.
Damon aprì la porta senza che lui bussasse.
D : Tyler è un po’ su di giri,amico.
Klaus sorrise beffardo e entrò in quel enorme salotto.
K : Un’altra riunione famigliare?
Sorrise.
Poi la vide.
Era seduta su un divano vicino ad Elena che le teneva la mano e Tyler dietro di lei le dava dei baci sulla nuca.
‘’Sentii il suo profumo. Un profumo diverso dagli altri era buono , dolce , travolgente  come lei.
Tyler mi vide e mi guardò con aria sdegnata se fosse stato più forte mi avrebbe già sbranato.
Credimi Tyler non me ne compiaccio neanche io di quello che ho fatto. ‘’ Così pensava ma disse tutta un’altra cosa.
K : Allora che motivo c’è della vostra convocazione? Sorrise.
Damon mi stava vicino a braccia conserte.
D : Esther si è ‘’alleata’’ con Katherine e Alaric e vogliono ucciderti e come tu sai se muori tu c’è la possibilità della mia morte , di quella di Stefan ,  di Elena e  di Caroline quindi non vogliamo che tu muoia. Perciò ‘’Benvenuto nel club’’.
Si avvicinò al  orecchio di Klaus.
D : Non abbiamo il regalo di benvenuto, scusa.
Con la testa accennò a Caroline che non lo degnò neanche di uno sguardo.
K : Quindi cosa avete intenzione di fare?
B : Dobbiamo continuare con il piano che avevamo in mente prima.  L’unico modo è disidratarlo.
K : C’è mia madre  cioè c’è Esther con lui  è una strega molto più potente di te e le streghe antiche le danno tutto il loro appoggio pur di uccidere noi vampiri.
S : Qui interviene Bonnie facendo finta di essere dalla sua parte per distrarla  mentre noi cercheremo di trovare Alaric. A questo ci penseremo io e Damon , Elena e Bonnie.
D : Mentre tu e Caroline cercherete Katherine. Katherine ancora non sa che se ti uccidiamo c’è una possibilità di morire quindi basterà dirglielo e starà sicuramente dalla nostra parte sennò passiamo ai metodi Klaus. Tu Tyler , visto che sei il figlio del sindaco , servirai a fermare le voci che girano su Caroline e te. Ormai sanno quasi tutti cosa siete.
C : Chi ti dice che io voglio farlo?
K : Non voglio farlo neanche io ma se vuoi vivere ti conviene , cara. Sorrise.
T : Non sei costretta a farlo se non vuoi possiamo andare solo io e Klaus.
C : Verrò non me ne starò con le mani in mano.
E : Bene allora Bonnie come localizziamo Esther e i suoi ‘’alleati’’?
B : A questo c’ho già pensato. Esther e Alaric si trovano nel New Jersey. Mentre Katherine è a Manhattan.
K : Come mai lontani tra loro?
B : Forse non volevano lasciare traccia , non lo so.
D : Allora domani alle 06.00 davanti casa Forbes.  Visto che le ragazze e Tyler dormono tutte là oggi sarà più facile incontrarsi lì.
K : A domani allora.
Klaus uscì sbattendosi la porta alle spalle.
‘’Tyler  a casa di Caroline? Che c’è di male? In fondo è la .. sua ragazza. Cazzo perché sento tutto adesso?’’
Si diresse verso casa e si mise sul letto .
Non ci riusciva , non prendeva sonno , il pensiero di Tyler e Caroline era troppo pesante.
Doveva vederla.
Erano trenta minuti che se ne era andato saranno tornati a casa no?
Aveva imparato con il corpo di Tyler a non essere visto mentre la osservava.
Non è vero , non c’erano le ragazze.
Oh forse se ne erano andate per lasciarli da soli dopo.. quello che gli aveva fatto.
Tyler era steso sul letto e Caroline gli sedeva accanto.
‘’Sentivo le loro parole.
T : Ti amo così tanto . Mi sei mancata.
C : Ti amo anch’io.
Eh pensare che quel ti amo oggi era dedicato a me.
Eccola Caroline lo stava baciando e lui le stava togliendo la vestaia era rimasta in reggi petto e mutandine.
Era una ragazza comandata dalla passione , la passione che volevo per me.
Basta non volevo vedere tanto.
C : Continua , Klaus.
Un altro brivido.
Aveva detto il mio nome.
Mentre faceva l’amore aveva urlato il mio nome.
Quelle dolci labbra avevano detto un nome che richiudeva una persona cattiva e orribile.
Tyler si era alzato.
Non sentivo più niente sentivo solo : ‘’Continua, Klaus’’ Mi rimbombava nella mente. Me ne andai con quella frase nella testa. ’’

C : Tyler , scusa non volevo.
T : Davvero non volevi? Caroline stai cambiando. Hai conservato persino il suo disegno .Lo prese strappandolo.
Lei  prese i pezzi rimasti di quel disegno.
C : Tyler , veramente scusa. Solo che con tutta questa storia sto pensando solo a quello.
T : No non fa niente , tieniti i tuoi disegni , i tuoi braccialetti o altro. Non puoi farmi questo.
C : TYLER FORSE PER UNA VOLTA QUALCUNO MI CAPISCE! TI SENTI MAI COME SE QUALCUNO NON TI CONSIDERI IN QUESTO MONDO? COME SE FOSSI DA SOLO? COME SE SEI LA STUPIDA CHE SPETTEGOLA TUTTO A TUTTI?BEH FORSE PRIMA ERO COSI’ MA ORA NO , ORA NON SONO COSI’ MA NON TI INTERESSA , NON VI INTERESSA IO SARO’ SEMPRE LA STUPIDA SUPERFICIALE.
Lo disse tutto d’un fiato aveva  detto quello che pensava e quello che provava ogni volta.
T : Ciao Caroline.
Lo disse chiudendosi la porta alle spalle.
Non pianse si mise sul letto , mise la sveglia e si addormento. Non voleva sognare Tyler né Klaus per oggi era fin troppo.

‘’Driiiiin Driiiin’’ La scaraventò sul muro.
‘’Stupida sveglia’’ disse Caroline.
Cazzo le 05.45.
Si alzò  , si lavò e si vesti.
Si mise una maglietta senza spalline bianca e una gonna quasi una minigonna nera.
Corta ma non troppo.
Qualcuno bussò alla porta.
Sicuramente Elena.
Aprì.
C : Ehy , ele.
K : Mi dispiace  , ma no.
Stava per chiudere la porta.
K : Non sono venuto per parlarti , dolcezza.
Sorrise.
Ecco un brivido attraversare Caroline.
K : Sono le 06.00 devi scendere. Gli altri sono già partiti. Sai dov’è Tyler ieri non aveva detto che veniva a salutarti?
Rise sotto i baffi.
C : ..No non lo so.
C : Aspettiamo.
K : Siamo già in ritardo. Andiamo e basta.
Caroline sbuffò e Klaus gli aprì la portiera.
Lo guardò schifata.
Salirono in macchina e prima di partire Klaus prese un sospiro.
K : Mi dispiace ma non potevo dirti che ero io.
C : Perché? Per farmi soffrire ancora di più? Non ti basta uccidere i miei amici?
K : L’HO FATTO PERCHE’ VOLEVO STARTI VICINO.
Detto questo la macchina partì con un rombo di un motore che urlava disperato.
Caroline rimane colpita non disse una parola.
  
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