Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Soly_D    11/07/2012    7 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Finally the truth Finally, the truth

“Allora, com’è andato il viaggio? Vi siete divertiti?”
Era notte fonda, Goku e Chichi era appena rientrati a casa e Juma, con la sua curiosità, non aveva nemmeno dato loro il tempo di poggiare per terra le valigie.
Chichi guardò Goku come per chiedere un appoggio, il suo sguardo era ancora triste e spento. A Goku si stringeva il cuore nel vederla così, ma dopo un attimo di smarrimento si grattò la testa e sorrise con la sua solita espressione ingenua.
“Ehm... tutto bene... è stato molto divertente, vero Chichina?” disse rivolgendo un’occhiata alla sorella, che annuì subito dopo sforzandosi di essere convincente.
Ma Juma si accorse immediatamente che c’era qualcosa che non andava nella figlia.
“Tesoro, ti senti bene?” le chiese con aria preoccupata, accarezzandole il viso.
“Sì, sono solo un po’ stanca. Vado a letto. Buonanotte papà...” disse la ragazza sbadigliando, poi si voltò verso il fratello che la fissava confuso “...Notte anche a te, Goku...”
Goku sorrise. “Buonanotte, a domani.”

La mattina dopo, Goku si svegliò prima del previsto e così scese a fare colazione. Suo padre era, come sempre, già a tavola.
“Buongiorno papà.” disse sedendosi e sfregandosi le mani di fronte a tutto quel bendiddio.
“Giorno, figliolo. Dormito bene?” chiese l’omone, sempre sorridente.
“Ehm... più o meno... ho pensato molto questa notte...” disse grattandosi la testa con fare imbarazzato, poi cominciò a mangiare.
“A cosa?”
Goku sospirò, abbassando lo sguardo. Urca, o la va o la spacca!
“A una ragazza.”
Juma si bloccò improvvisamente con la tazza del latte a mezz’aria, poi sul suo volto si dipinse un sorriso soddisfatto e al tempo stesso malizioso. Non riusciva a credere che finalmente suo figlio fosse cresciuto e si stesse interessando a nuove cose che non fossero il cibo e il combattimento!
“E dimmi, è carina?” ammiccò dando una gomitata a Goku.
Il ragazzo arrossì lievemente.
“Oh, molto più che carina... Lei è bellissima”
Juma sorrise divertito.
“Descrivimela”
“Mora, occhi grandi e scuri, sorriso magnifico... Rigida e pignola, a volte anche rompiscatole... però è dolce e intelligente... Mi piace, e anche tanto” rispose Goku, diventando rosso dalla vergogna.
Juma annuiva entusiasta.
“E siete già usciti insieme?”
Goku inarcò le sopracciglia e boccheggiò per qualche secondo.
“Più o meno” rispose, sospirando.
“E l’hai già baciata?”
“Ehm... la prima volta mi ha baciato lei, poi ci ho provato anche io... eh eh!” spiegò Goku, ridacchiando e grattandosi la nuca.
“E allora perché non vi mettete insieme?” chiese Juma, sempre più curioso.
Goku per poco non si strozzò con i biscotti che stava mangiando.
“Noi non possiamo...”
Juma corrugò la fronte, indignato. Mise i gomiti sul tavolo e si sporse verso il figlio.
“E come mai?! Chi è questa ragazza?!” esclamò con gli occhi spalancati dallo stupore.
Goku inghiottì a vuoto, faticando a sostenere lo sguardo indagatore del padre.
“Papà, la verità è che mi sono innamorato di mia...”
“BUONGIORNO A TUTTI!” era la voce squillante di Chichi, che scendeva a far colazione.
Si sedette a tavola rivolgendo un’occhiata omicida al fratello, il quale capì immediatamente che la ragazza aveva fatto apposta a intromettersi nella conversazione tra lui e Juma, in modo che non venisse svelato il loro segreto.
“Ti senti meglio ora, Chichi?” le chiese Juma, apprensivo.
“Si, molto meglio” rispose lei cominciando a sgranocchiare una fetta biscottata. Eppure l’uomo non si fidava delle parole della figlia, aveva l’impressione che fosse triste e che le fosse successo qualcosa. In realtà Goku era nella stessa situazione, con la sola differenza che riusciva a camuffare meglio il proprio sguardo e le proprie emozioni. Era un dato di fatto che Chichi fosse molto più sensibile e fragile del fratello.

Per tutto il tragitto fino a scuola, i due fratelli non si rivolsero la parola, ma entrambi morivano dalla voglia di dirsi anche la cosa più stupida ed era per questo che si rivolgevano occhiate furtive e poi spostavano lo sguardo non appena si scoprivano a vicenda.
Quando entrarono in classe, Bulma si precipitò sui due ragazzi e li abbracciò affettuosamente, sotto lo sguardo apparentemente annoiato di Vegeta. Ma in realtà anche lui era curioso di scoprire se ci fossero novità.
“Come state?” chiese l’azzurra ai due, fissando attentamente prima l’uno e poi l’altro.
Goku e Chichi si guardarono negli occhi e sospirarono per l’ennesima volta. Goku riuscì a scorgere tristezza e sensi di colpa negli occhi di Chichi, mentre la ragazza notò che in quelli del fratello c’era solamente tanta nostalgia e desiderio di confessare tutto a tutti. Entrambi provavano gli stessi sentimenti, ma vivevano la situazione in maniera diversa.
“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace...” la giovane Brief avrebbe continuato all’infinito se non fosse stata interrotta da Chichi.
“Bulma, non devi sentirti in colpa o stare male per noi... Questa faccenda è tra me e Goku, la risolveremo noi due insieme. Vero Goku?”
Era la prima frase che la ragazza rivolgeva al fratello da quella mattina.
Il ragazzo abbozzò un sorriso e annuì determinato.

Quelle cinque ore di scuola furono estenuanti per Goku e Chichi, poi finalmente venne l’ora di pranzo e i due tornarono a casa. Ma, anche qui, la giornata passò lentamente.
Verso sera, Chichi aveva finito di fare i compiti e così scese al piano di sotto, dove suo padre stava facendo le pulizie.
“Vuoi che ti aiuti?” gli chiese dolcemente.
“O si grazie, Chichi. Potresti pulire tu il lampadario? Sai, la mia schiena...”
Chichi annuì e fece come le aveva chiesto il padre. Mentre puliva, la sua mente tornò agli avvenimenti degli ultimi mesi e in particolare alla sera prima, a ciò che era successo in albergo.
Si bloccò improvvisamente e abbassò lo sguardo, facendosi triste.
“Papà” lo richiamò con voce tremante.
“Si?” rispose subito lui, dal basso della scala che manteneva la ragazza.
“L’amore tra parenti è così sbagliato?”
Calò il silenzio. Chichi ritornò a pulire come se niente fosse, immaginando l’espressione stralunata sul viso del padre.
“Intendi l’amore... l’amore quello vero?” chiese poi Juma, a bassa voce.
Chichi si voltò verso di lui e annuì. Il padre potè scorgere una vena di malinconia in quegli occhi grandi e scuri.
Grandi e scuri...
Quelle parole cominciarono a rimbombargli nella mente. Erano le stesse che aveva utilizzato Goku per descrivere gli occhi della ragazza di cui era innamorato. Juma sgranò gli occhi nell’attimo in cui gli balenò in mente uno strano pensiero, impossibile.
“Si, l’amore vero. Possono avere una relazione due persone con un legame di parentela? Non so... cugini oppure... fratelli...” disse la ragazza calcando sull’ultima parola.
Juma rimase interdetto di fronte a quella domanda.
L’amore tra fratelli...
Quello strano presentimento gli stava letteralmente divorando l’anima.
“Perché me lo chiedi, tesoro?” ribadì con voce incerta.
“Curiosità...” si limitò a rispondere Chichi, scrollando le spalle.
Dopodiché, la stanza venne di nuovo inondata da un assordante silenzio.
Chichi continuava a pulire, Juma ad accarezzarsi la barba scura con fare nervoso.
“Esci ancora con quel ragazzo... Come si chiama? Yamco, ecco!”
Chichi inarcò le sopracciglia, sorpresa per quell’improvvisa curiosità del padre.
“No... siamo solo amici.”
La risposta che ottenne fu un flebile e prolungato “Ah” che portò, subito dopo, un’altra ondata di fastidioso silenzio.

Era notte fonda quando Goku sentì bussare alla propria porta e accolse una Chichi mezza assonnata e coperta solo da quella camicia da notte che la sera prima le aveva quasi tolto. Arrossì a quel pensiero e fece entrare la sorella nella propria stanza.
“Non riuscivo a dormire...” spiegò la ragazza, alzando le spalle.
Goku accennò un sorriso. “Quando pensi che dovremmo dirglielo?”
“Di cosa stai parlando?” fece finta di non capire.
“Urca Chichi, lo sai benissimo di cosa sto parlando!”
Chichi abbassò lo sguardo e sbuffò.
“Non lo so, Goku... ho paura.”
Il ragazzo afferrò la sorella per una mano e la avvicinò a sé, stringendola poi in un caldo abbraccio. Chichi, rimasta per una attimo perplessa, si lasciò andare tra le braccia di Goku e appoggiò delicatamente la testa sul petto del ragazzo, godendo del calore e del profumo che emanava e che tanto amava.
Quello sì, che era un ottimo rimedio contro la paura. Eppure Chichi non poteva che sentirsi ancora triste, confusa e colpevole.
“Dovremmo dirglielo prima o poi... forse lui potrà aiutarci... potrà dirci cosa fare...” tentò Goku, accarezzando i capelli della sorella.
“E se si arrabbiasse?” chiese lei, incerta.
“E’ nostro padre, capirà.”
Chichi si sentì un po’ più sollevata, ma i dubbi continuavano ad assillarla.
“E se non fosse d’accordo...?”
“Non lo so, Chichina... non lo so...”
La ragazza abbassò lo sguardo, delusa.
“Glielo diciamo domani mattina?”
“Si, proviamoci.” rispose lui, sospirando.
Stettero qualche altro minuto in silenzio, stretti l’uno all’altro.
Poi Chichi sciolse l’abbraccio e si diresse verso la porta della stanza. Ma prima che potesse uscire, Goku la bloccò e la fece voltare.
“Me lo concedi un ultimo bacio prima del verdetto finale?” chiese il ragazzo, con un sorriso sarcastico. I suoi occhi brillavano.
Chichi sorrise a sua volta, tornò dal fratello e gli mise le braccia intorno al collo. Poi, lentamente, si sollevò sulle punte dei piedi e sfiorò le labbra di Goku con le proprie in un bacio dolce e casto.
Nessuno dei due avrebbe voluto che quel momento finisse, ma era necessario separarsi e far finta che non fosse successo nulla fino alla mattina successiva.

Il giorno dopo, i due fratelli si svegliarono entrambi determinati a voler confessare tutto. Goku, da ottimista qual era, sentiva che sarebbe andato tutto bene e che finalmente avrebbe potuto stare con la sua Chichina anche in pubblico; Chichi, invece, era molto più preoccupata e timorosa che le cose avrebbero preso una piega più sbagliata di quanto era già la loro situazione.
Si svegliarono quasi nello stesso momento, incontrandosi poi in corridoio. Coincidenza?
“Pronta?” chiese lui.
“Prontissima” rispose lei, decisa.
Scesero al piano di sotto dove trovarono Juma, come sempre, seduto a tavola.
C’era qualcosa di strano nell’uomo: la tavola era apparecchiata ma lui non stava mangiando, limitandosi a fissare un punto indefinito con sguardo assente.
“Papà?” lo richiamò Goku sedendosi a tavola.
Juma alzò lo sguardo e fissò un po’ disorientato prima il figlio e poi la figlia.
Chichi ingoiò un grumo di saliva, con le lacrime che già minacciavano di bagnarle le guance.
“Papà, io e Goku dobbiamo parlarti.”
Juma annuì. “Lo so” rispose tranquillamente.
I due ragazzi spalancarono gli occhi e poi si guardarono l’un l’altro.
“C-come sarebbe che lo sai?” chiese la ragazza, con uno strano presentimento nel cuore.
“Ieri sera vi ho sentiti”
“COSA?!” esclamarono contemporaneamente i due ragazzi, completamente sconvolti.
“Ero venuto per chiedere una cosa a Goku... e vi ho sentiti... e ho visto che vi siete...”
“...baciati” concluse il ragazzo, abbassando lo sguardo.
Poi ci fu silenzio: Juma che fissava distrattamente la colazione sulla tavola, Goku che aspettava una risposta da parte del padre e Chichi che si tratteneva dallo scoppiare a piangere e farsi prendere dalla più completa disperazione.
La ragazza non sapeva quanto tempo avessero passato in silenzio, ma decise di voler rompere il ghiaccio.
“Ehm... cosa ne pensi, papà?” chiese, tirando su col naso per trattenere le lacrime.
Juma alzò lo sguardo verso la figlia.
Occhi grandi e scuri...
Come aveva potuto essere così ceco per tutto quel tempo? Era evidente che Goku e Chichi erano pazzi l’uno dell’altro, ma lui non si era mai accorto di niente. O forse si era solo auto-convinto che tra di loro ci fosse semplice amore fraterno. I conti tornavano: Goku gli aveva detto di essersi innamorato di una ragazza con la quale non poteva fidanzarsi, Chichi gli aveva chiesto se fosse possibile l’amore tra fratelli, poi quella conversazione che aveva origliato la sera precedente.
“Anche io devo dirvi una cosa” disse Juma, sospirando.
“Si papà, ti ascoltiamo” rispose Goku, serio.
Juma si alzò in piedi e raggiunse la finestra, puntando lo sguardo sul panorama della città che si stava svegliando. Incrociò le braccia al petto e sospirò ancora.
“Sono passati ormai 17 anni...” iniziò, con le labbra increspate in un sorriso amaro “Io... io non so se dirvelo oppure no...”
Chichi e Goku fissavano perplessi il padre, poi si rivolsero un’occhiata complice.
“Continua” disse Chichi, mentre le lacrime cominciavano a rigarle le guance. Non sapeva bene il perché, ma quel brutto presentimento cresceva sempre di più.
Juma si voltò verso i due ragazzi.
“Tu, Goku, sei maggiorenne e Chichi lo sarà tra poco, quindi credo sia arrivato davvero il momento di dirvelo. Ve l’ho tenuto nascosto solo per proteggervi, anzi soprattutto per te Goku” disse rivolgendosi al ragazzo.
Quest’ultimo ingoiò a vuoto, curioso e allo stesso tempo disorientato.
“Avanti papà, parla.” lo incitò Chichi.
Juma annuì, poi si avvicinò al tavolo e fissò negli occhi prima Goku e subito dopo Chichi.
“Voi...” disse, schiarendosi la voce.
Poi di nuovo silenzio.
“Papà?” lo richiamò Goku, insistente.
Juma abbassò lo sguardo, poi fissò la ragazza.
“Chichi, Goku non è tuo fratello”












Perdonate il ritardo madornale, non ho potuto aggiornare nessuna storia in questi giorni a causa di alcuni problemi con Internet che finalmente ho risolto ^.^
Spero che il capitolo compensi il ritardo, finalmente Goku e Chichi hanno scoperto la verità... XD ringrazio chi continua a seguire e recensire la storia <3
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo
A presto
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Soly_D