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Autore: Elpis Aldebaran    26/01/2007    13 recensioni
Matsui non mi guarda, tiene la testa bassa. Non so se piange, non so se ride, non vedo il suo volto, non so niente. Si sistema meglio i bordi della gonna sulle gambe, muovendosi in modo imbarazzato sulla sedia. È dura sopportate tutto questo.. è dura rivivere il passato.. è dura sentire il passato spiattellato in faccia, ma non l’ho fatto apposta..
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Fuka Matsui/Funny | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nothing  is  passed

 

 

 

 

 

 

 

Hai presente il primo giorno di scuola? Non importa se quello delle medie, delle superiori, dell’asilo o delle elementari. Il primo giorno di scuola in generale.

Quello dove tu arrivi in classe, timorosa e tremante, col fiato corto per l’emozione e due occhi che luccicano per l’attesa, per l’ansia.

Tutte facce nuove, non conosci nessuno.

Ti metti seduta e silenziosa al primo banco disponibile, possibilmente non in prima fila. Sorridi a tutti quelli che ti passano davanti, per fare la gentile e la carina. Alcuni ricambiano quella cortesia, altri ti danno solo un’occhiata distratta, molti non ti considerano nemmeno. E a quei ‘molti’ vorresti gia spaccare il muso.

Ti guardi ancora intorno spaesata, alla ricerca di una faccia simpatica con cui scambiare due parole, o anche solo un saluto.

E la trovi.

Proprio lì, all’entrata dell’aula.

La vedi: è una ragazza carina, dai capelli rossi lunghi, gli occhi castani, la figura snella e un sorriso gioioso. Non capisci subito chi è, ma ti sembra di averla gia vista da qualche parte.

Lei si accorge del tuo sguardo indagatore, e non senza arrossire un po’ ti chiede se il posto accanto a te è occupato.

Tu annuisci vigorosamente, perché d’altra parte non vedi alcun motivo per cui invece dovresti negare. Lei comincia a parlare a vanvera, del più e del meno, come se ti conoscesse da anni invece che da 30 secondi, ma nemmeno. Forse lei non ti conosce abbastanza, ma tu si.

L’hai riconosciuta, finalmente.

È quell’ attrice che fa un sacco di pubblicità e di telefilm.. quella su tutti i giornali, però lì per lì ti sfugge il nome..

- Ma che sciocca! Non mi sono nemmeno presentata.. io sono Kurata.. Sana Kurata!- dice la ragazza con un sorriso spiritoso. E a quella frase degna dei migliori film d’azione ridi anche tu.

- Io sono Matsui.. Fuka Matsui..- rispondi tu a tono, stando al gioco. L’attrice ride ancora più forte e continua a parlare parlare parlare…

Non finisce mai di parlare..

E tu ridi di gusto, è buffa la ragazza..

Ed è gia tua amica.. la tua migliore amica.

 

“Lei ti presenta un suo amico, Akito. E senti il cuore mancare a un battito. Quel bambino, che ora è un ragazzo, ti ha rovinato la vita, rubandoti il tuo primo bacio. Una persona normale lascerebbe stare, ma tu sei una testarda, una guerriera, tu non lasci niente stare, devi sempre mettere tutto in discussione e fare giustizia. Non sei nata per stare con la bocca chiusa!

Lo odi, lo odi profondamente quel ladro di baci e lo odi a tal punto che alla fine ti c’innamori perdutamente. Perché scopri che lui non è un ladro qualunque. È un ladro bellissimo, con due occhi fantastici e uno sguardo da bloccarti il respiro. È un ladro gentile e premuroso quando vuole, è un ladro che prima di pensare a se stesso e alla sua felicità, pensa a quella degli altri. Un ladro che darebbe la vita per le persone che ama. È il miglior ladro che ti potesse capitare.

 

- Devo stare via per due mesi.. ma aspettatemi eh!- ti dice Sana quando ti viene a salutare, e tu non puoi fare a meno di sorridere alla sua faccia buffa in quel momento.

- Mi raccomando, ranocchiella! Fai la brava bambina!- le dici scherzosamente come se fossi sua madre.

- Ehi ranocchiella a chi??- si offende quella pestando un piede a terra, facendo la finta arrabbiata.

- Hayama-kun ti chiama sempre Rana.. io ho pensato che ranocchiella fossi più carino!- ti difendi innocentemente. Vi mettere a ridere forte e di gusto, poi le si allontana, scomparendo quasi del tutto in lontananza. L’avresti rivista fra due mesi, e non nel modo in cui speravi.

 

 

Passa quasi un mese, e il tuo cuore è un tumulto di emozioni. Lo vedi tutti i giorni, ci parli tutti i giorni, e tutte le volte che lui ti sfiora, anche solo per sbaglio, ti senti morire.

Allora glielo dici apertamente, perché non puoi più aspettare. Ti devi liberare di questo peso, non t’importa se lui non ricambia, non t’importa se poi soffrirai, ma glielo devi dire.

E invece cosa ti dice, quel biondino??

- Va bene.. – semplicemente. E tu, che come una stupida rimani ferma e imbambolata ad osservarlo, mentre lentamente lui s’incammina verso casa, non capisci più niente.

Sei contenta, vorresti toccare il cielo non con un dito, ma con tutto il palmo della mano, vorresti saltare, fare ruote e capriole così, in mezzo alla strada, col rischio che la gente ti prenda per un pazza esibizionista. E allora? Anche se fosse?? Te ne importerebbe veramente qualcosa? No..

 

Passano due giorni dove Akito ha provato a fare il bravo fidanzato, e ci sta ancora provando.

Lo hai invitato a venire a casa tua e la prima cosa che ti dice qual è?

- Ho sentito Sana per telefono.. le ho detto che stiamo insieme..-

E non sai perché il tuo corpo si irrigidisce, non sai perché questo si mette in allarme, non sai perché avverti questo senso di inquietudini.. e non sai perché ti senti in colpa.. non ti sembra di aver fatto niente di male.

Però poi te ne rendi conto. Ti ci è voluto molto, hai dovuto faticare sette camicie, e alla fine hai minacciato il povero Sasaki-kun per saperlo. Ed è stato doloroso, hai sentito il tuo cuore andare a spaccarsi al suolo, in tanti e piccolissimi pezzettini. E non solo per aver saputo che la persona che fino a tre minuti fa era il tuo ragazzo, era innamorata di un’altra ragazza. Ma che questa ragazza era la tua migliore amica, e lei non ti aveva mai detto niente.

Sei arrabbiata adesso? È giusto.. io al posto tuo sarei incazzata! Ma tu sei troppo buona.. anche quando Sana ti ha detto che fra lei e Akito non c’era niente e non sarebbe mai successo niente, lei, quella ragazza dai capelli rossi, voleva fare la splendida, lasciandoti il ragazzo a tua completa disposizione, facendo la vittima. Le hai sempre odiate queste persone vero? Però lei no.. come si fa a odiare una come Kurata?

E alla fine hai ceduto.. cos’altro avresti potuto fare? Hai sofferto.. Dio solo sa quanto hai sofferto, quante notti sei stata a piangere sotto le coperte, quante volte hai pensato che forse sarebbe stato meglio non conoscerli, non averli mai incontrati..

Poi tutto si è risolto, siete tornati amici ecc..

Ma è davvero tutto passato, Fuka?”

 

Matsui non mi guarda, tiene la testa bassa. Non so se piange, non so se ride, non vedo il suo volto, non so niente. Si sistema meglio i bordi della gonna sulle gambe, muovendosi in modo imbarazzato sulla sedia. È dura sopportate tutto questo.. è dura rivivere il passato.. è dura sentire il passato spiattellato in faccia, ma non l’ho fatto apposta..

 

“No Hisae..” mi dice con gli occhi lucidi alzando la testa. Ora stringe completamente la gonna fra le sue mani.

“ ..Non è passato niente.. ma a me va bene. Loro sono fatti per stare insieme.. finchè loro stanno bene e si amano.. mi dici a chi importa se io soffro? Loro due contano, la loro felicità conta.. la mia.. tsk.. non sono più sicura che valga qualcosa..”

Si asciuga velocemente gli occhi, si alza della sedia ed esce velocemente dal bar, lasciando qualche cosa per pagare il suo caffè.

Io invece finisco il mio thè, lentamente.

No, Fuka. Non è vero che a nessuno importa se tu soffri, non è vero che la tua felicità non conta come la loro. Tu vali come loro, non sei inferiore a loro.

Io non posso fare niente per te.

Ma sappi che se hai bisogno di piangere, di sfogarti, di strozzare qualcuno.. io, Aya, Sasaki e Gomi ci saremo.. e ti auguro con tutto il cuore che tu riesca a trovare qualcuno migliore di Hayama, qualcuno che ti faccia innamorare come lui ha fatto innamorare.. te lo meriti, Matsui.. te lo meriti..

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: il motivo per cui ho scritto questa one-shot mi è del tutto sconosciuto, ma sono felice di averla scritta. Fuka è un personaggio che non viene preso molto in simpatia, proprio perché si mette in mezzo al rapporto tra Sana e Akito. Invece a mio avviso è una ragazza che ha sofferto, non guardiamo solo quello che provano gli altri, soffermiamoci anche su questa ragazza, l’unica che a mio avviso ha davvero sofferto.. ho usato il personaggio di Hisae (che non so se si è notato, ma io l’ammiro molto questa ragazza^^), come “coscienza” se vogliamo chiamarla così.. solo per il motivo che è un personaggio neutro nella vicenda, quindi vede le cose in generale..

Spero che la storia sia tata di vostro gradimento i ringrazio chi leggerà..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kodomo no Omocha © Miho Obana

Nothing is passed © Elpis Aldebaran

 

   
 
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