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Autore: Hyles    12/07/2012    0 recensioni
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Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo un bellissimo pomeriggio con Zayn, dovetti ritornare al lavoro. Oggi sarei stata di turno in sala per servire la colazione e il pranzo successivamente. Andai a lavoro in ritardo colpa del pullman che si ruppe per strada. Appena arrivata andai di corsa a cambiarmi. Indossai il mio completo ed andai in sala. Quella mattina c’erano molte persone. Entrai di corsa in cucina e vidi mamma in preda ad una crisi isterica verso i fornitori. Presi i patti già pronti per essere portati fuori dalla cucina. Il tavolo era il numero 7, lo trovai e vidi un gruppo di ragazzi, pian piano mi avvicinai e con un gran sorriso dissi
-“Buongiorno, ecco le vostre ordinazioni!”. Quando poggiai il piatto colmo di croissant riconobbi quei volti e difronte a me, c’erano Louis, Liam, Niall, Harry e Zayn.
-“Buongiorno!”. Mi risposero in coro sorridenti ma non tanto svegli avevano certe facce. Tolsi il disturbo cercando di dileguarmi ma Zayn mi fermò richiamando il mio nome
-“Helena aspetta! Devo parlarti!”. sicuramente mi avrebbe detto di aver passato una bella giornata con me, ma non avrebbe potuto frequentarmi perché beh essendo una ragazza normale non avevo molte speranze.
-“Dimmi”. Dissi seria.
-“Stasera daremo un concerto qui in città, il nostro penultimo concerto. Ti andrebbe di venire? Ovviamente i tuoi amici sono i benvenuti. Abbiamo tre biglietti liberi”. Dalla tasca posteriore del suo pantalone tirò fuori tre biglietti e li sventolò davanti ai mie occhi.
-“Mi farebbe davvero piacere!”. Presi i biglietti e sorridendo ritornai in cucina.
-“Mamma!”. Dissi urlando come una pazza.
-“Helena cosa c’è?”. chiese perplessa mamma.
-“Zayn ha invitato me, Dylan ed Emily al loro concerto in città, posso andarci?”. Usai la tattica del broncio e degli occhi dolci, funzionava sempre.
-“Okay, puoi andare, però chiedi a Dylan ed Emily”. Annuendo uscii fuori per chiamarli. Dylan disse subito di si, Emily prima urlo, poi credo svenne, poi se riprese, poi andò dalla madre per convincerla a venire, infine urlò perché la madre disse di si. Il  concerto sarebbe iniziato alle 20:00 non molto lontano da qui.
 
La giornata passò veloce, tornai a casa per decidere cosa mettere, poi sarei dovuta ritornare in albergo dove papà ci avrebbe accompagnati. Indossai un pantaloncino bianco, una maglia a mezza manica rossa e delle ballerine rosse. Come borsa ne presi una di mamma, bianca. Presi i soldi, chiavi e i biglietti. Andai in albergo dove vidi già davanti alla porta Dylan molto rilassato ed Emily molto agitata. Mi avvicinai a loro ed Emily mi assalì.
-“Dov’è il biglietto voglio vederlo!”. Aprii la borsa e tirai fuori i biglietti.
-“Perché sono piegati? Dovevi lasciarli  stesi, lisci. Non hai cura di un biglietto!”. Mi faceva davvero paura Emily, non l’avevo mai vista così euforica.
-“Zayn mi ha dato i biglietti già piegati, io non ho fatto nulla”. Risi e Dylan rise con me. Entrai dentro per chiamare papà
-“Allora pronti per urlare e strapparvi i capelli?”. Disse papà sfregando le mani.
-“Signor White io vado al concerto solo per accompagnarle, non mi interessa molto del concerto. Vado anche per tenere a bada Emily che potrebbe fare di tutto in queste condizioni”. Disse Dylan rivolgendosi a papà. La mia risposta fu fulminare papà con uno sguardo, invece Emily annusava il biglietto e farfugliava qualcosa di incomprensibile.
Arrivammo un’ora prima sul luogo del concerto, c’erano tantissime ragazze urlanti con striscioni grandissimi e cartelloni, altre invece compravano qualcosa alle bancarelle vicino lo stadio. In lontananza c’erano due ambulanze e suppongo che già da adesso qualcuno si sia sentita male. Salutammo papà ed andammo a fare la fila. Noi eravamo nella fila 14 molto vicini al palco. Un’ora fu interminabile, finalmente i cancelli si aprirono e potemmo entrare. Presi per mano Emily per non perderci, Dylan era dietro di noi di lui non mi preoccupavo. Tutti che spingevano come dei pazzi, chi correva a destra e sinistra, chi aveva sbagliato i posti, chi cadeva sulle scale, c’era una confusione grandissima. Scendemmo giù ed andammo nella nostra fila. Mi sedetti un attimo ero troppo stanca e per rinfrescarmi bevvi un po’ d’acqua. Le luci erano accese, ogni tanto delle ragazze urlavano per niente, il caldo era tanto forse stavo per svenire anche io. Dopo una decina di minuti le luci si spensero tutti urlarono come dei pazzi, iniziò una musica di sottofondo e nemmeno iniziata Emily già canticchiava; da delle porte laterali uscirono i ragazzi e le urla si fecero più intense. Io non cantavo mi limitavo solo ad urlare, Dylan guardava tranquillo il concerto. Non avevo mai ascoltato la loro musica anche se Emily tentava ogni volta di farmi ascoltare il CD. Per essere nella 14 eravamo molto vicine, si vedeva tutto perfettamente, c’era la ragazza dietro di me che stava per farmi diventare sorda continuava ad urlare il nome di Louis, stavo quasi per girarmi e picchiarla. Il concerto fu divertentissimo, anche mentre cantavano, ridevano e scherzavano come se nulla fosse. Verso la fine del concerto cantarono una canzone che mi colpì molto, era stupenda I Wish. Vidi Zayn verso la mia direzione e lo salutai con un cenno di mano ma credo che non mi vide; invece verso la fine della canzone ritornò verso il mio  lato e indicandomi concluse con oh, I wish that was me. una ragazza dietro di me iniziò ad urlare.
-“Non ci posso credere! Zayn mi ha indicata! Mantenetemi!”.Certo che esistono nel mondo persone strane, ma si voltò Emily e rispose alla ragazza
-“Non illuderti perché lui ha indicato la mia amica”.Mi indicò e mi voltai per non far succedere un litigio.
-“Emily, non è successo niente. Vorresti litigare anche qui?”. si voltò e tornò a guardare la fine del concerto, la stessa cosa feci io.
Il concerto ormai era giunto al temine, un uomo si avvicinò a noi tre e ci disse di andar con lui. Curiosa domandai dove ci avrebbe portati e gentilmente ci rispose che i ragazzi volevano salutarci. Andammo dietro al palco, in fondo c’erano i camerini dei ragazzi. Si udivano urla e risate, ci avvicinammo ai camerini e l’uomo bussò. Una voce all’interno ci disse di entrare.
-“Ciao!”.Dicemmo in coro.
-“Benvenuti”. Risposero i ragazzi. Andammo a salutarli e prima di fare brutte figure avvisai i ragazzi di poter accontentare Emily con una foto e un autografo. Tutti si misero in posa ed Emily in mezzo. Qualcuno mi prese per il braccio, mi voltai e vidi Zayn difronte a me.
-“Cosa c’è?”. Chiesi sorridente.
-“Volevo chiederti… cosa  ne pensi del concerto?”.
-“Davvero bello, non avevo mai ascoltato la vostra musica, ma mi piace molto. Siete bravissimi”. Si avvicinò a me e mi strinse a se. Di tutti quegli abbracci non ne conoscevo il significato, forse erano solo dei gesti d’amicizia oppure no.
-“E se andassimo tutti a mangiarci una buona pizza?”. Disse Louis sprizzante di felicità.
-“Per me va bene! E per te?”. Disse Zayn fissandomi.
-“Credo di si dovrei solo avvisare i miei,  e per voi ragazzi?”. Mi rivolsi verso Dylan ed Emily.
-“Io ci sono!”. Rispose Dylan.
-“Io devo chiamare mamma”. Rispose invece Emily.
Io ed Emily uscimmo fuori per poter chiamare i nostri genitori, rientrammo in pochi minuti così avevamo il consenso per andar con i ragazzi. Salimmo in due auto differenti e dopo una mezz’ora arrivammo in una pizzeria molto carina.
-“Eccoci arrivati!”. Disse Louis che intanto ci indicò la strada.
-“Ho una fame! Spero che qui si mangia bene.”. Dissi poggiando una mano sul mio stomaco che brontolava dalla fame.
-“Non preoccuparti, questo è un amico di Louis si mangia benissimo!”. Zayn mi prese per mano e mi condusse nel locale con gli altri. Appena entrati un uomo ci venne in contro e ci salutò, e indicandoci un enorme tavolo in fondo ci fece accomodare. Ordinammo le nostre pizze e dopo mezz’ora arrivarono. Louis, Niall e Dylan divorarono le loro pizze in un baleno; io non sapevo nemmeno se il mio stomaco riuscisse a contenere fino al sesto pezzo di pizza.
-“Basta io mi arrendo!”. Abbandonai l’ultimo pezzo di pizza e bevvi la coca-cola.
-“Prendo io!”. Dylan allungò la mano verso il mio piatto e prese il pezzo. Gli altri dovevano ancora finire tranne me, Zayn, Niall e Louis.
-“Ti andrebbe di camminare un po’?”. Mi chiese Zayn sorridente.
-“Perché no!”. Presi la borsa ed uscimmo un po’ fuori.
-“Che bella serata, non trovi?”. Zayn aveva gli occhi fissi al cielo, era perso  nell’immensità di quel vasto mondo ancora sconosciuto. Era completamente in un altro mondo.
-“Terra chiama Zayn!”. Non rispose e continuammo a camminare.
-“Mi mancherai”. Non credevo a quel che avevo sentito. Io sarei mancata a Zayn?
-“Come?”. Chiesi perplessa.
-“Mi mancherai”. Si fermò e mi sorrise. Diventai rossa, fino a quel momento non ero mai mancata a nessuno, ora figuriamoci che un cantante sentirà la mia mancanza. Mi guardò fisso negli occhi ed allargò le sue braccia; mi fiondai si di lui e lo abbracciai forte.
-“Credo che sentirò anche io  la tua mancanza!”. Alzai lo sguardo e lo vidi sorridere.
-“Il nostro ultimo giorno insieme, domani ripartiremo. Credo che sia arrivato il momento di dirti una cosa”. Si fece serio, non sapevo cosa volesse dirmi.
-“ehm… dimmi.”. diventai anche io seria, non sapevo cosa volesse dirmi. Gli indicai un panchina dove potevamo parlare meglio.
-“è un pò che ci penso, non so da che parte iniziare ‘ride’. Ricordi la prima volta dove ti ho salvata?”.
-“Si”. Risposi con un filo di voce.
-“Beh, ecco, io….”.
-“Helena! Andiamo!”. Emily ci interruppe, le dissi di aspettare e dissi a Zayn di continuare.
-“Non preoccuparti, non era importante”. Rispose. Si alzò e tornò dai ragazzi. Io andai verso Emily, stavo per ammazzarla.
-“Grazie Emily”.
-“Che ho fatto?”.  
-“Ti spiego dopo, ora chiamo papà così ci viene a prendere”. Presi il cellulare nella borsa e telefonai.
-“Ragazze non ritornate con noi?”. Domandò Harry.
-“C’è mio padre, non preoccupatevi ci accompagnerà lui a casa”. Risposi. Io, Emily e Dylan aspettammo impazienti l’arrivo di mio padre, intanto i ragazzi entrarono in auto. Ma prima che salisse Zayn in auto andai a fermarlo
-“Domani mattina passerò in albergo per salutavi”.Zayn sorrise, mi diede un baciò sulla guancia ed andò via. Papà arrivò, finalmente, così ritornammo a casa, ma quel dubbio su cosa volesse dirmi Zayn mi riempiva la testa di pensieri, troppi pensieri. La notte non riuscii a chiuder occhio, rimasi sveglia fino alle quattro quando crollai dal sonno. 


Spazio Autrice

Buona sera! Eccomi con il nono capitolo, sinceramente non credo sia uscito un gran che perchè non avevo molta fantasia. Scusate per gli eventuali errori. Grazie per aver letto i capitoli precedenti in tanti <3 
Chissà se Zayn dirà veramente quello che pensa ad Helena? scoprirete tutto nel capitolo 10, (in fase di scrittura) 
Baci xoxox  RECENSITE <3
   
 
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