Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Nimel17    12/07/2012    4 recensioni
La fiaba di Raperonzolo è molto conosciuta, ma qualcosa mancava...Rumpelstiltskin. La vera protagonista è comunque Rapunzel.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Molto bene. Dov’è la mia arpa?”
“Arpa? Suonerai più tardi, dearie. Non è quello il
 prezzo di cui ho bisogno ora.”
 Rapunzel incurvò le spalle e socchiuse gli occhi. “Ma…maledizione, è quello il prezzo che abbiamo stabilito!”
Rumpelstiltskin spalancò gli occhi con aria innocente.
“Oh, non mi dire che non ti avevo avvisto della seconda parte del nostro accordo…quale imperdonabile dimenticanza da parte mia!”
Era come se il sangue si fosse trasformato in ghiaccio, come se non riuscisse a mandare giù un boccone troppo grande. La sua prima reazione fu il panico più assoluto. Cos’aveva mai fatto? Cosa mai aveva consentito a fare? Sarebbe stato meglio schiantarsi sul prato. Poi subentrò la rabbia. Quel viscido imbroglione l’aveva spudoratamente ingannata ed ora si stava godendo il suo successo. Non l’aveva detto lui stesso che lei aveva un po’ di magia? Proprio mentre pensava alla sua mossa da fare, la treccia si sciolse e i suoi capelli iniziarono a strisciare verso di lui come tanti serpenti.
“Oh, dearie, questa non è una cosa saggia da fare.”
I capelli gli afferrarono le caviglie e lo fecero cadere, mentre altre ciocche gli agguantarono i polsi e lo avvolsero come un bruco in un bozzolo. Si sentiva…potente.
“Ora dimmi. Cosa dovrei fare?”
“Non serviva legarmi per sapere questo, dearie.”
 “L’assaggio di libertà è stato troppo forte per rinunciarvi subito, Rumpelstiltskin, ma non voglio neanche sacrificare troppo solo perché ti sei approfittato della mia inesperienza. Allora?”
 I capelli aumentarono leggermente la stretta.
“Ricordami di tagliarteli, magia o no. Non c’era bisogno di arrabbiarsi, dearie, davvero, è solo una sciocchezza. Voglio che tu diventi un menestrello, ma al servizio della Regina. Sarai i miei occhi e le mie orecchie per una faccenda molto, molto delicata.”
“Cioè?”
“Dovrai tenere d’occhio la cara principessa Biancaneve in modo che non finisca avvelenata da una delle mele della sua dolce matrigna. Quando si troverà in difficoltà, dovrai persuaderla a rivolgersi a me.”
 “In modo che potrai averla bloccata nella tua ragnatela, folletto crudele?”
 “Niente di così definitivo dearie. Dovrà solo farmi un piccolo favore.”
Fu in quel momento che Rapunzel si avvide che le dita di Rumpelstiltskin si avvicinavano alla bacchetta. Stupida, stupida, perché non l’aveva presa? La presa un momento prima di lui, sfiorandogli le dita. Erano molto fredde. Lo sciolse dalla trappola e, dopo un momento d’indecisione, gli restituì la sua arma.
“Va bene. Dopotutto, ho firmato.”
 Lui s’inchinò, massaggiandosi i polsi con un sorriso che si apriva in una fessura ghignante. “Onorato dalla tua decisione. È un piacere vedere che hai deciso di rispettare l’accordo. Ricorda: nessuno, dearie, nessuno rompe un accordo con me.”
 Con la bacchetta, le toccò i capelli. Rapunzel spalancò la bocca in un grido silenzioso quando vide le ciocche cadere ad una ad una. Il processo si fermò all’altezza dei fianchi.
“Non posso rischiare che tu mi rifaccia lo scherzetto di prima, dearie. Inoltre, saresti stata troppo riconoscibile.”
 Lei digrignò i denti.
“Hanno perso la loro magia?”
“Temo di sì. Così tua madre non avrà più motivo di portarti di nuovo con sé nella torre, nel caso vi rincontriate.”
La freccia colpì il bersaglio. Rapunzel si girò e marciò decisa verso l’uscita, ma appena aperta la porta, si scontrò con un muro invisibile. Tastò davanti a sé, spaventata.
“Cos’hai fatto, folletto malefico?”
“Non potrai uscire senza il mio permesso, dearie.”
“Mi terrai prigioniera, dunque? Perché io non ho venduto i miei servigi solo per uscire dalla torre, ma per la libertà. E se tu violi l’accordo, posso farlo anch’io.”
 Seppe di tenerlo in scatto, ma seppe anche che era veramente arrabbiato. L’uomo scanzonato, ironico e impudente era scomparso: la pelle era diventata ancora più grigia, gli occhi erano di un verde vitreo e il sorriso era fisso. Riprese a respirare quando la metamorfosi cessò.
“Mi hai preso con la mia trappola, dearie. Ammirevole, sono davvero impressionato. Dopotutto, sei la persona più adatta per vedertela con Sua Maestà.”
La barriera era scomparsa. Rapunzel sospirò e ritornò sui suoi passi.
“Dovrò informarti su alcune cosette, dearie. Incomincerai il lavoro oggi stesso. Ti dovrai presentare alla regina sostenendo di essere in difficoltà per via di un patto con me. Per liberarti di me, ti affiderai a lei.”
 “Perché non farlo davvero?”
“Perché lei è malvagia. Ricordati, piccola, le donne sono sempre più pericolose e crudeli. Lei ha strappato il cuore a molte persone per tenerle sotto il suo controllo.”
 Rapunzel impallidì e involontariamente si portò le mani al petto.
“Oh, non preoccuparti di quello. Il tuo ruolo non sarà così importante da spaventarla. Comunque, lei verrà da me per patteggiare la tua libertà, poi in apparenza apparterrai a lei. Conoscendola, non ti chiederà subito dei favori. Per chiedere intendo ordinare, naturalmente.”
“E se ti sbagliassi?”
 “Rimedierò. Il tuo compito sarà essere convincente, dearie. Maledettamente convincente. Ma non mentire: se ne accorge in nove casi su dieci.”
 Rapunzel annuì. Cos’altro poteva fare? Si sentiva come un topo nell’angolo, con le spalle al muro.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Nimel17