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Autore: sayyeszayn    12/07/2012    2 recensioni
OS, fatta di amore, sentimenti, lacrime, rimpianti.
Un OS in cui spesso scappare dalle difficoltà ti si ricontorce contro;
perchè infondo i problemi se non li risolvi, non ti abbandoneranno mai, durante la vita.
Così come l'amore, che non può finire se è puro, se è vero.
Così come in questa OS una ragazza, che si finge forte agli occhi degli amici; nonostante lui, Zayn Malik l'abbia tradita, lo ama ancora, la tiene legata a lui, un profondo amore e...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato ai sogni, che ti fanno immaginare.
Dedicato ai papà che non ti abbandonano mai.
Dedicato a quei ragazzi che non smettono di amare una persona.
Dedicato a me che amo Zayn Malik più di qualunque altra cosa.
NON HO MAI SMESSO


 

 



Entrai nel centro commerciale dove si sarebbe tenuto il concerto dei miei migliore amici e del mio ex ragazzo. Quello stronzo di Zayn Malik. Mi aveva tradito con con una di turno. Certo era stato un semplice bacio, ma c'era stato. Mi avevano ripetuto tutti cento volte che lei le era saltata addosso e infatti avevo visto lei appiccicata alui che gli ficcava la lingua in gola. Che scena disgustosa.
Tracy
che poi il nome era una garanzia. Ero andata a dirgli che ero incinta di lui, di suo figlio, era nostro figlio e lui non lo sapeva ancora. Erano passati già 4 mesi da allora e io non avevo smesso di amarlo, cioè io si, ma il mio cuore non lo avrebbe mai fatto! 
-Dai smettila trimmy- mi riportò alla realtà Federica.
-Eh cogliona! Parli facile tu! Che sei fidanzata felicemente con il batterista. E voi non fissatemi, i miei amici non sono stronzi e non vi hanno mai tradite, è quello stronzo di Malik che è un eccezione!- dissi fingendomi schifata.
Tutte nel gruppo erano fidanzate con uno della band: Federica e Josh, Valeria e Harry, Emanuela e Liam, Paola e Niall, Alessandra e Louis. Io invece ero sola come una sfigata che amavo ancora segretamente Zayn. Seguì le ragazze mettendomi dietro di loro, forse per nascondermi. Eravamo dietro il palco sicuramente per salutare i ragazzi. Il vestito azzurro a fiori che avevo, pur essendo molto largo, metteva in mostra la grossa pancia che mi ritrovavo. Erano tutte più alte e magre di me. Ma cosa volevo io con questa cosa ingombrante che mi ritrovavo? Nessuno mi avrebbe più amate, nessuno mi avrebbe nemmeno guardata. Anzi no mi guardavano per dire
'guarda quella ragazza è così piccola e già porta una creatura dentro di sè, che vergogna'.
-Ciao ragazzi-esclamarono le mie amiche entusiaste di vedere i rispettivi fidanzati.
Mi fissavo la pancia, ero imbarazzata, non mi ero nè fatta sentire nè vedere. Solo le ragzze sapevano dov'ero realmente.
Non mi accorsi che si erano aperte lasciandomi guardare dai ragazzi. alzai il capo e li fissai per poi sorridere debolmente.
-Ciao- dissi io. Erano sbalorditi, anzi più che sbalorditi. Decisi di non fissarli più così riabbassai il volto verso la pancia. Non mi accorsi così che loro mi vennero subio incontro a braccia aperte. Mi baciarono le guance rosee  e poi osservarono la "palla".
-Wao è cresiuta parecchio, eppure tu sei sempre la stassa. Come fai a rimanere così bella?- dissero. 
Forse per compassione?No, non lo avreppero mai fatto. Loro.
Anche se dovevo ammetterlo, mi piaceva sentirmi dire che ero sempre bella e che ero rimasta la solita. In effetti lo ero. Capelli lunghi e castani, occhi verdi, luminosi, vitali. Ero così con gli altri, sapevo cammuffare bene le emozioni ora.
-Grazie ragazzi, anche voi siete bellissimi!- sorrisi sinceramente questa volta.
-Oilà ragazze!- spuntò un ciuffo e dopo un volto felice che si rabbuiò non appena mi vide. Mi nascosi la pancia.
Ma cosa volevo nascondere? Era veramente enorme!
-Ciao ragazzi a presto- sussurrai io mantenendo lo sguardo fisso in quegli occhi scuri e profondi per cui avevo perso la testa. Sentì ancora quelle sensazioni, le sensazioni di una ragazza innamorata.
'Cuore smettila cazzo, lui no ti merita!' pensai tra me e me.
Indietreggia, voltai le spalle a tuttie camminai verso le scale mobili per ragigungere la terrazza che esisteva sul quel centro commerciale sin da quando ero piccola. 
Eccolo l'albero sotto cui mi rifugiavo quando faceva caldo, quando ero triste, ancora lì. Un'enorme quercia centenaria. Come poteva essere lì quella meraviglia? Tra tante opere dell'uomo? Pensai restasse solo per me da piccola. E forse era veramente così. Mi sedetti per terra.
-Piano Sophie, così fai male alla mamma!- dissi premurosamente alla bimba nel pancione. Sì volevo chiamarla così, come avevo sempre desiderato.
-Perchè scappi?!- mi chiese una voce calda, la sua,quella di Zayn; sollevai su di lui lo sguardo.
-Sento di farlo e lo faccio, perchè non fotte più a nessuno- mi alzai lentamente da terra per andare via.
-A me interessa invece- disse il ragazzo convinto di sè.
-Ti interessa? Oh ma veramente? Che onore! Non ti è mai fregato di me. Dì la verità Zayn!- iniziavo ad alterarmi.
Ero arrabbiata, amareggiata, perchè lui continuava a mentirmi. Eppure io lo amavo. Ancora. 
-Su dai Graziana, non dire cazzate, lo sai che ti amavo e non ti ho mai mentito!-mi disse forse un po' dispiaciuto della situazione.
-Non mi pensavi però quando baciavi quella come un porco! Non mi pensavi quando mi hai vista piangere e scappare via con il cuore in mille pezzi. Per te e per quella Tracy! E ora vai a cantare e lasciami in pace!- indicai la porta con la mano mentre urlavo e piangevo come una matta, a causa di quelle immagini che si ripresentavano in testa.
-Rincorrerti non serviva ormai, ti hanno spiegato tutti che è stata lei a saltarmi addosso, appiccicandosi a me. Tu non continuia a capire sei testarda come un mulo! Sei tu che hai cambiato numero, casa. Vita- si arrese un pò su quell'ultima parola e poi continuò convinto -Io ti ho cercata e continuavo a farlo oggi. Sei tu che mi hai completamente dimenticato, facendoti una nuova vita Tra me e quella non è successo praticamente niente, è tra te e qualcun altro è successo qualcosa. E dovresti solo vergognarti! - mi urlò in faccia questa volta. 
Non volevo dirglielo, non potevo, ma scoppiai
-Non parlare così di mia figlia! Di nostra figlia!- sbiancò in volto, lo avevo detto, lo avevo fatto, mi ero liberata. Lui aveva finalmente capito.
Si getto tra le mie braccia iniziando a piangere anche lui. Non potei fare altro che stringerlo tra le mie braccia.
-Ti amo- mi disse lui continuando a stringermi tra le sue braccia possenti.
-Io non ho mai smsso di farlo, mai- mi baciò dolcemente posando le sue labbra sulle mie. le asaporai  come non facevo da tempo.Si scostò da me e portò la sua mano sulla pancia; io portai la mia sulla sua.
-Ciao piccola...- si interruppe fissandomi.
-Sophie- dissi io e lui sorrise sentendola scalciare.
-Ciao piccola Sophie. Sono papà-. 


Ciao ragazzuole, questa è la mia prima  "opera" per così dire.
Spero vi piaccia. Spero recensiate almeno in 2, siamo agli inizi peò...
può andare no?
Vi  saluto G. xoxo

  
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