…2 GIORNI PRIMA… POV Jessica: “devi assolutamente venire! Non puoi rimandare quella stupida gita?” disse Darcy con un cenno di rabbia. Lei era una delle mie migliori amiche, una persona che non si arrende mai, neanche quando la meta da raggiungere è impossibile. Quel giorno aveva visite ma, anche se lei era una ragazza abbastanza solitaria era, chissà perché, vestita in modo elegante e, ancora più stranamente, aveva riordinato la sua stanza. “scusa perché devi farmi la predica?? Sbaglio o neanche tu puoi andare al loro concerto??” dissi io con voce calma. “ehm… non esattamente!!” rispose lei con voce allegra “ se io avessi messo apposto la mia stanza, fatto la brava, pulito la casa e l’auto di mio padre, i miei genitori molto probabilmente ci avrebbero ripensato… che fottuto genio che sono!!” continuò. “sì cara… sei un fottuto genio…” dissi io con ilarità coprendomi la faccia con entrambe le mani. Proprio in quel momento sua madre entrò nella stanza pronta a criticare ogni cosa che avesse visto “ Darcy hai messo a posto..” ma non riuscì a dire altro. La stanza era immacolata. Era come se fesse passato un tsunami a ripulirla da tutto lo sporco che c’era. “sì mamma ho fatto tutto e quindi adesso posso andare al concerto?? Dimmi di sì ti prego!! Grazie mille!! Ok adesso te ne puoi andare ciao a dopo…” rispose Darcy chiudendo letteralmente la porta in faccia a sua madre. “se ti comporti così potrebbero cambiare di nuovo idea” feci notare io con tristezza. Era tutto assolutamente chiaro… la fortuna doveva essere dalla mia parte… avevo esattamente 1 giorno per far cambiare idea ai miei genitori… 1 solo fottutissimo giorno per vedere i miei idoli, almeno una volta… “cazzo,cazzo,cazzo!! E adesso come faccio a far cambiare idea ai miei?? Li ho stressati per 5 mesi per poter partecipare a quella gita e adesso devo rimandare tutto?? Sono proprio una cretina!!!” urlai fregandomene, evidentemente, di tutte le persone intorno a me. Cloe mi coprì la bocca con la mano “casa cavolo urli?!?!? Non siamo mica al mercato! Non fare una tragedia… dillo e basta che non vuoi andare a quella gita.” “e ti sembra facile?? Se glielo dico come minimo mi ammazzano. Cioè… non posso andare là e dire: ‘mamma, papà lo so che vi ho stressato per 5 mesi ma non voglio più venire alla gita con vo, ma posso andare al concerto degli One Direction in compenso??’ cioè non mi sembra il caso.” Eravamo appena arrivate davanti al negozio della Kiko che dal fondo di esso udii un urlo tanto potente che, per fortuna, non mandò in frantumi i vetri del centro commerciale “perché cavolo ogni volta che entro in questo dannato negozio penso a quella barbie di Perrie Edwards?!? Questa vita è ingiusta!!” era sicuramente la voce di Darcy perché nessuno al mondo odia Perrie Edwards più di quella diciassettenne. “ehm… forse perché si porta sempre dietro i negozi della Kiko in faccia?!” risposi io, affrettandomi a raggiungerla. “sì sì forse hai ragione” mi abbracciò. “senti… non ti arrabbiare ma ho detto ai tuoi che volevi venire disperatamente al concerto con noi e…” “COSAAAAAAAAAAA???!!! Ma sei impazzita?!?!?!?” urlai io “come… quando… perché li hai chiamati?” continuai. “ehm… perché così non avevi più quel peso sullo stomaco, cioè… mi dispiaceva e volevo fare qualcosa per aiutarti. Comunque hanno detto di sì… con un po’ di fatica, ma hanno detto di sì.” Rispose lei con felicità. L’ultima cosa che mi ricordai prima che le mie emozione prendessero il sopravvento fu che io e le mie due migliori amiche ci mettemmo ad urlare di gioia e a saltare come delle dannate. Avevamo l’occasione di poter incontrare 5 delle persone più grandi, talentuose e belle del mondo: gli One Direction…