Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: AngelOfSnow    13/07/2012    1 recensioni
La forma del dolore che si ha nel petto,quango troppi eventi cambiano le tue carte in regola.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La forma del dolore.

      La forma del dolore.

 

 

 Ti senti soddisfatta?

 Cosa hai ottenuto?

 

Puoi davvero sorridere?

 

 
E la tua migliore amica?

 

 Ah! Certo: tu sei sola!

 

 
E come la mettiamo con la musica?

 

 

 Il ragazzo che ami, ricambia?

 

 

 
Sto per impazzire.

 

Mary!

Aiutami!

 

 

Che qualcuno fermi il ronzio nella mia testa!

 

 

Il problema è la tua testa. 

 

Ovviamente lo è.
Sentire che qualcuno dipende da te.
Che dipende indipendentemente da quante volte tu ti senta debole, è per lo meno gratificante.

 

Ma è solo per questo!

 

 Appunto.La gratificazione è sommersa dal dolore e dalla solitudine. Sono sola e le persone che cerco di tenere al mio fianco corrono sempre via.

 

 Ti rendi così... patetica.

 

Sono patetica aspettando un qualcosa che non mi ha mai toccata o raggiunta.
Perché, quando allungo la mano, sono costretta a ritrarla per via delle ferite? Perché quando riesco ad aprirmi devo sempre tornare al punto di partenza?
E poi, i miei sospiri diventano più lunghi, il mio respiro si frammenta più velocemente e il mio corpo diventa pesante; quasi stesse tenendo a malapena il peso della mia anima.
È frustrante vedere che tu sei il punto di sfogo e mai il punto di arrivo. Unicamente dettato dal fatto che io sia schematica, ordinata, piena di valori e senza pregiudizi, che sarei volentieri l’amica di una persona omosessuale o bisex – molte volte ricoperte di pregiudizi inutili – e che punta in alto.
Solo perché riesco a sorridere davanti alle difficoltà sfidandole.

 

 Sei sola, in ogni caso.

 
Le lacrime sono inutili e sul mio vocabolario sono segno di sconfitta eppure... ho imparato a piangere nella solitudine della notte, troppo presa a guardare il soffitto per colpa dell’insonnia e del dolore che attanaglia il petto.
Lo lacera e sembra scavare sempre più in fondo, giorno dopo giorno, senza darti il tempo di riemergere da tutti i tuoi guai, che ti riesce a smontare e distruggere.
Se il mondo fuori da questa stanza sarebbe come quando ero inconsapevole, piccola, certamente non sarei qui, a distruggere me stessa.

 
Hai mai avuto una “te stessa”?

 

 
Patetica.

 
Non ci riuscirai.

 

Sto annegando lentamente in dei sentimenti che non mi competono.
Sto annegando alla consapevolezza che ogni mia mossa sia inutile...

Ho la sensazione che il mio sogno stia svanendo da sotto le dita per mia volontà, eppure lo desidero così tanto, arrivare al successo con in mano il mio violino...

 
Tu...?

 
Al successo?!

 
I cavalli diverranno sirene!

 

Ho provato il dolore.

Tutti provano l’esperienza del dolore e so per certo che abbia diversi gusti da persona in persona. Il nome del dolore ha diversi tratti fisici, ha diversi odori, suoni, movimenti, oggetti.
Il nome del dolore ha l’espressione delusa della persona che ami.
Il nome del dolore è il nome di un tumore... un tumore al cervello impossibile da curare.
Oh si, mi dispiace. Mi dispiace per non essere stata presente, mi dispiace di non aver potuto consumare quell’attimo fatto di emozioni e sorrisi in tutta calma.
Mi dispiace che sia stata la prima e l’ultima.

 
È colpa tua.

 
In fondo sei così negligente.

 

 
Davvero ami ciò che dici di essere?

 

 
Non c’è sapore dietro questo dolore.

Non c’è odore dietro questo dolore.

Non c’è vista dietro questo dolore.

Non c’è tatto dietro questo dolore.

 
C’è suono dietro questo dolore.

 
Il suono dell’unico concerto, se così lo si può definire... sono tentata: come sarebbe il silenzio? Come sarebbe vivere dietro un muro di sicurezza?
Forse sarebbe come l’amicizia che sono costretta a tenere in piedi come un pilastro portante, pur essendo consapevole di essere debole.

No.

Ed il mio cuore comincia a battere lentamente causandomi dolore.

Forse ho capito che tipo di forma ha il mio dolore...

 
Sarebbe strano capire qualcosa da parte tua.

 

 Ha la forma di me stessa.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: AngelOfSnow