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Autore: Pwhore    13/07/2012    2 recensioni
Un altro sfogo, un'altra promessa, un altro urlo di ribellione accompagnato dal suono dolce e deciso di Me Against The World, visto che la canzone racchiude tutto quello che vorrei urlare al mondo e che ho finalmente trovato la forza di fare.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da ora, sarò io contro il mondo
"Da ora in poi, sarò io contro il mondo."
Un altro sfogo, un'altra promessa, un altro urlo di ribellione accompagnato dal suono dolce e deciso di Me Against The World, visto che la canzone racchiude tutto quello che vorrei urlare al mondo e che ho finalmente trovato la forza di fare.


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We're not gonna be just a part of their game,
We're not gonna be just the victims.


E lo sai amore mio, anche se dovremo soffrire, anche se soffriamo già, non ho voglia di sottostare ai loro stupidi desideri da genitori in crisi, troppo presi da se e dalla loro idea della 'famiglia perfetta' per prendersi davvero cura dei sentimenti della loro prima erede, della loro amata figlioletta, della loro stessa bambina.
E non ho voglia di smettere di lottare per te, per noi, per il nostro futuro solo perché loro hanno deciso che è sbagliato, che siamo sbagliate, che non facciamo che cose sbagliate e che non ci meritiamo di andare avanti a distruggerci.
E non ho voglia di dire che sì, hanno ragione, che non facciamo che accoltellarci alle spalle, giocare con il cuore dell'altra come si gioca con una bambolina di pezza, che non facciamo che approfittarci della situazione dell'altra.
E non ho voglia di ingoiare l'orgoglio e la ragione e dire che sì, in effetti non siamo fatte per stare insieme, perché sarebbe come mandare a farsi fottere tutto ciò per cui abbiamo sempre lottato, in cui abbiamo sempre creduto, per cui abbiamo sempre mostrato simpatia e per cui ci siamo avvicinate così tanto, diventando ognuna parte dell'altra.
E non ho voglia di mentire a me stessa, ai miei genitori, a te, e dire che sì, abbiamo torto, che da ciò che siamo non può nascere niente di buono e che effettivamente siamo come un vicolo chiuso, da cui si può solo fare marcia indietro.
E non ho voglia di continuare a fare buon viso a cattivo gioco e trattare i tuoi genitori come persone mature, come esseri in grado di ragionare lasciando fuori i sentimenti e capaci di giudicare oggetivamente una situazione.
E non ho voglia di continuare a passare per la stronza, la deviata, l'approfittatrice, solo perché così i tuoi possano sentirsi tutori migliori, genitori migliori, persone migliori, più presenti, più saggie, più giuste.
E non ho voglia di sottostare alle loro regole del cazzo, di soffrire per una decisione presa senza interpellare le dirette interessate, di star lontana dalla mia unica speranza solo per timore che possa venir picchiata, umiliata o ferita da qualcuno di cui si è sempre fidata e per cui ha sempre mostrato una stima e una fiducia infinite.
E non ho voglia di tenermi lontana per paura di una querela, per paura di qualche insulto, per paura di qualche stronzata che tuo padre è benissimo in grado di fare, perché non è nel mio carattere e non è la cosa che sento di dover fare.
E non ho voglia di fingere che la loro sia una decisione intelligente, ben ponderata e discussa con altri, perché sappiamo entrambe come la pensano quei due e come mi abbiano vista da quando sono stata illuminata da una luce diversa, una luce più pericolosa, più toccante, più 'strana'.

They're taking our dreams and they tear them apart,
'til everyone's the same.



E sai, non ho voglia di stare ferma a guardare mentre ci tolgono tutto, mentre ci portano via i sogni, le speranze, le aspettative, il sorriso dalle labbra, sperando di farci rinsavire e rendere conto di quanto siamo in errore.
E non ho voglia di rimanere immobile ad aspettare la vecchiaia, un'età più matura e saggia, un'età in cui loro possano finalmente capire che tra di noi non c'è solo confusione ma qualcosa di più profondo, più puro, più sincero.
E non ho voglia di stare con le mani in mano mentre tutto ci scivola davanti agli occhi, veloce ed irragiungibile, facendoci sembrare ancora più sole, inutili, omologate, sciocche.
E non ho voglia di girarmi i pollici e sbadigliare mentre tutti i nostri colori scompaiono, mentre la nostra vivacità se ne va, mentre le nostre menti si annaquano di dolore e pensieri autodistruttivi, proprio come vogliono loro.
E non ho voglia di diventare come tutti gli altri, una macchina senza pensiero o capacità di decisione, che fa quel che le dicono di fare e non si pone mai il minimo dubbio sulle sue mansioni, un automa sfruttato e deriso in silenzio, davanti ai suoi occhi, senza che se ne accorga neanche, senza che ci pensi su per più di qualche secondo, senza che si fermi e si chieda 'ma questo è davvero ciò che voglio dalla vita?', senza che abbia mai un minimo ripensamento.
E non ho voglia di far parte della massa, di perdere il mio cervello, di dimenticarmi delle mie passioni, delle mie speranze, dei miei piani per il futuro, di tutto quello che ho sempre desiderato e che ho intenzione di raggiungere prima o poi.
E non ho voglia di diventare una sagoma grigia, un'ombra di quel che sono ora, un qualcosa che vive di ricordi e attimi lasciati fuggire per paura delle consequenze o del pensiero degli altri, che ha perso ogni sua particolarità.
E non ho voglia di lasciar perdere il mio io, la mia persona, i miei desideri.
E non ho voglia di smettere di vivere, di godere di ogni attimo, di amare ogni secondo della mia esistenza.
E non ho voglia di smettere di sentire, soffrire, gioire, pensare, per diventare come vorrebbero che io fossi: una ragazza come le altre, che pensa solo ai ragazzi, alla moda, alla scuola, alla chiesa, a figliare, amare e onorare il marito.
E non ho voglia di essere come i tuoi genitori mi vorrebbero, di uscire dalla tua vita, di trasformarmi in quello che più odio e ripudio, di finire a vivere una vita che gli altri hanno scelto per me, come tutti quelli che incontro per strada.
E non ho voglia di perdere quel poco che fa di me la persona che sono, di perdere la stima che provo per me, la voglia di aiutare gli altri che mi spinge ad andare avanti, il desiderio di cambiare le cose che mi sveglia ogni mattina.
E non ho voglia di diventare vecchia e grigia senza prima aver realizzato ciò che mi sono imposta, senza aver provato agli altri la mia intelligenza e la mia normalità, senza aver dimostrato ai tuoi che non sono l'essere malato che mi credono.
E no, non ho voglia di piegare la testa e accettare le loro decisioni.

I've got no place to go,
I've got nowhere to run.



E lo so, lo so che non ho alcun posto in cui scappare, in cui rifugiarmi, in cui correre quando la situazione qui diventa insopportabile, quando la voglia di vivere viene meno e quando le forze vanno a farsi fottere.
E lo so, che non potrai essere lì ad aprirmi le braccia, perché questa libertà te l'hanno tolta, te l'hanno rubata, proibita, nascosta, rinchiusa in un posto da cui non potrai più recuperarla; ma credimi, io sarò in grado di capire, di aspettare, e rimarrò dove sono finché sarà necessario, col cuore aperto e il sorriso sulle labbra, a sperare e ad amarti.
E lo so, che ti dispiace e vorresti fare qualcosa, ma credimi, non mi arrenderò così facilmente.
E lo so, che ti senti in colpa e di merda quanto me, che vorresti essere al mio fianco, che vorresti stringermi e dirmi che andrà tutto bene, ma non ti devi preoccupare, perché lo so, perché ci credo, perché aspetto con tutta me stessa il giorno in cui sarai, in cui saremo, libere di fare ciò che ci pare e in cui potremo ricongiungerci senza danneggiare nessuno.
E lo so, che soffri, che ti struggi, che piangi, ma devi essere forte e non dargliela vinta, perché io rimango dove sono, ad aspettarti, e non riusciranno a spostarmi in alcun modo, qualunque cosa dicano, facciano o organizzino.
E lo so, che non ho nessuna via d'uscita se non il tornare indietro, ma non imboccherò mai quella strada e rimarrò qui immobile, a difendere i miei ideali, ciò che sono e ciò che continuerò ad essere, perché non bastano gli insulti, non bastano le minacce, non bastano le piccole guerre dei tuoi genitori per ammutolire l'amore che provo per te.

They love to watch me fall,
they think they know it all.


E lo so, che ci godrebbero a vedermi soffrire, a vedermi cadere, a vedermi soccombere tra i singhiozzi, ma non gli darò questa soddisfazione, non gli darò un motivo per sorridere, non gli darò un motivo per vantarsi.
E lo so, che sono convinti di essere nel giusto, di agire per il tuo bene, di far tutto questo di propria volontà, ma so anche che non è così, che sbagliano, che sono comandati dai pregiudizi e dalla loro insana fissazione per la famiglia standard, la famiglia perfetta, la famiglia siciliana, formata dal padre lavoratore, dalla madre e dai figli adoranti, incapace di accettare il diverso, di vedere le novità di buon occhio o comunque con un raggio di pensiero ampio ed aperto.
E lo so, che vivono nella convinzione di essere delle brave persone, di essere bravi genitori, di essere adulti responsabili, ma l'auto-convinzione non porta da nessuna parte, non aiuta nessuno, non stabilisce niente di niente.
E lo so, che si credono perfetti, che pensano di fare la cosa giusta, che non vogliono essere cattivi, ma so anche che sono chiusi nel loro mondo, ristretto e accessibile solo alle persone scelte, alle persone brave, alle persone buone.
E lo so, che in quel mondo non sono ben accetta, che non potrò mai farne parte, che non vi sarò mai compresa, ma non sarà questo a fermarmi e a farmi tornare sui miei passi, perché quelli che amo non sono loro ma te, amore mio.
E lo so, che non lo fanno apposta, che non si rendono conto delle proprie azioni, che vanno avanti sicuri di aver fatto del bene, ma non per questo devi odiarli, non per questo devi renderti la vita un inferno, non per questo devi ripudiarli.
E lo so, che non lo fai e non lo farai, perché sei pur sempre una brava figlia e perché sei pur sempre affezionata a loro, ma sento comunque il bisogno di dirtelo, di farti sapere che non li odio per ciò che ti hanno fatto, che ci hanno fatto.
E lo so, che non gli piaccio, che non gli sono mai piaciuta e che non gli piacerò mai, perché sono troppo aperta, perché ho paura della gente, perché ho una salute di merda, perché sono così me, così Olivia, ma non per questo mi arrenderò.
E lo so, che ci godrebbero a sapermi sconfitta, piegata, rannicchiata piangente contro un muro, ma non avranno mai questa soddisfazione, non potranno mai compiacersi di ciò che hanno organizzato
– non più.
Non sarò più gentile, non sarò più aperta, non sarò più pronta al confronto, alla chiacchierata civile, al rispetto reciproco.
Non sarò più la persona seria che hanno conosciuto, che ha fatto di tutto per mostrarsi intelligente e piacevole, che si è sforzata di accettare il loro essere, che ha messo tutta se stessa nel tentativo di apprezzare quel loro modo di vivere.
Non sarò più io, non sarò più la stessa.
Non con loro.

I'm a nightmare, a disaster,
that's what they always said.


E lo so, che sono un incubo, che sono un disastro, che sono sbagliata.
E lo so, che ai loro occhi sono tutto ciò che c'è di negativo, tutto ciò che c'è di cattivo, tutto ciò che c'è di brutto a questo mondo, ma la loro stupida opinione non mi tocca poi come dovrebbe, lo sai?
E lo so, che per loro sono una merda, la persona peggiore del mondo, il diavolo in persona, ma cosa ci posso fare?
E lo so, che è brutto da parte loro pensare una cosa del genere visto quanto siamo legate, ma che ci vuoi fare?
E lo so, che ti fa star male sentire i loro pregiudizi, le loro convinzioni, le loro idiozie, ma devi resistere.
E lo so, che il mondo sembra brutto, che sembra non esserci speranza, ma se guardi bene ce n'è davvero tanta.
E lo so, che non ti va di cercare, che non ne hai le forze, che vorresti solo lasciarti morire, ma devi resistere, tenere duro, continuare ad andare avanti, perché solo il tempo potrà dimostrare al mondo che facciamo sul serio.
E lo so, che non c'è bisogno di dimostrare niente, perché basta che lo sappiamo noi, ma facciamolo lo stesso.
E lo so, che può sembrarti uno spreco di energie, ma è necessario, perché non sono il diavolo, perché non sono un demonio, perché non sono una deviata, perché sono un'infima tentatrice, perché non sono come mi descrivono.
E lo so, che ho detto che non m'interessa, e infatti è così, ma dentro di me c'è ancora una parte che non vuole arrendersi, che non vuole star zitta, che vuole andare avanti a far battaglia e a gridare contro i tuoi genitori, che desidera solo farsi valere per ciò che è veramente e non per ciò che pensano due persone, che non vuole sottostare alle loro ingiustizie.
E lo so, che sembra non esserci niente da fare, ma è proprio il niente che conta di più.
E lo so, che sembra stupido, che non ha senso, ma il senso ce l'ha, e anche tanto.
E lo so, che ti faccio perdere la pazienza, che ti faccio sbuffare, che ti faccio alzare gli occhi al cielo, perché su queste cose m'intigno e mi contraddico in continuazione, ma non posso evitare di farlo, di ricascarci ogni volta.
E lo so, che sono scema, e lo so che sbaglio a volergli aprire gli occhi, ma d'altronde che altro ti aspetti da un disastro?


I'm a lost cause, not a hero,
but I'll make it on my own.
I've gotta prove them wrong,
me against the world.
It's me against the world!



E lo so, lo so cosa sono per loro, ma non ho voglia di sottostarci.
E lo so, sono una causa persa, un dannato errore, un imprevisto di una fredda notte di gennaio, ma che ci posso fare?
E lo so, giro e rigiro attorno alla stessa cosa per ore, ma cosa vuoi che faccia?
Me la caverò da sola, lotterò, tirerò fuori pugni e artigli e mi farò strada tra le loro bugie, i loro pregiudizi, la loro chiusura mentale, e scaverò una nuova strada dai loro petti di ghiaccio, illuminandola con dei nuovi pensieri e una nuova maniera di vedere il mondo, più fresca, più brillante, più disponibile e propensa verso l'ignoto, così diversa dalla loro.
Combatterò, mi farò le ossa, mi romperò e mi rimetterò in sesto, ma non lascerò che le cose rimangano così, che niente cambi, che si isolino ancora di più nella loro mentalità provinciale e decisa, che facciano del loro mondo un luogo esclusivo e disponibile solo a pochi prescelti, attentamente selezionati in precedenza, e che ti facciano del male.
Mi sporcherò le unghie, mi riempirò di calli le mani, mi graffierò e sanguinerò, ma almeno potrò mettere a tacere questi dubbi, queste esitazioni, questa situazione assurda e intollerabile che è venuta a crearsi grazie a una decisione errata.
Mi prenderò il mondo sulle spalle, lo porterò in girò, suderò da morire e mi farò esplodere i muscoli per la fatica, ma non mi fermerò, non rimarrò ferma a guardare, non mi nasconderò dietro un semplice 'non ce la faccio'.
Farò tutto ciò che è in mio potere per andare avanti, per lottare, per affermarmi, per cercare di cambiare almeno un po' il loro modo di vedermi, perché non c'è niente di sbagliato in ciò che siamo, amore mio; due persone innamorate e felici.
E alla fine sai che ti dico?
Ce la farò alla grande, e i tuoi genitori dovranno riconoscere che questa cazzo di confusione non è mai esistita e che non esisterà mai, non fra di noi, non così, non ora; che hanno preso una decisione surreale ed egoistica, perché per il tuo 'bene', per farti 'felice', soffriamo sia te che io, e che avrebbero dovuto confrontarsi anche coi miei, anche con noi, prima di stabilire una cosa così drastica e tremenda.
E sì, ci credo davvero, sono convinta di quello che dico, anche se sembro una cogliona.
Non ho intenzione di arrendermi: voglio andare avanti e aprirmi a nuove esperienze, a nuovi confronti, ma non voglio lasciar perdere tutto questo, non voglio lasciar perdere te, non voglio lasciar perdere quest'amore.
Affronterò il mondo intero, pur di non perderti.

We won't let them change how we feel in our hearts,
we're not gonna let them control us.
We won't let them shove all their thoughts in our heads,
and we'll never be like them.



Perché è vero, perché è così, non basta questo a separarci.
Non bastano questo stato d'animo scomodo e insensato, quest'ambiente ostile e chiuso, questi pensieri negativi e senza speranza, quest'improvvisa mancanza di autostima e autocontrollo, non basta tutto questo a fermarci.
Non bastano le loro decisioni, non bastano le loro idee, non bastano i loro obblighi, non bastano le loro incazzature per tenerci lontane e impedirci di essere chi siamo davvero, non succederà mai.
E nonostante tutto, nonostante le sofferenze, nonostante le lacrime, noi non diventeremo mai come loro, rimarremo sempre sincere con noi stesse ed accetteremo tutto ciò che ci verrà incontro, finché saremo insieme, finché saremo libere di fare le nostre scelte e di amarci come vogliamo, finché non ci verranno recisi i nostri diritti.
Non ci piegheremo alla loro chiusura, ai loro divieti, rimarremo libere come colombe nel cielo e non ci faremo intrappolare dalle loro minacce, perché ci sarà sempre un modo per evadere, per fuggire, per tornare a volteggiare felici e senza paure.
Non lasceremo che ci controllino, che ci dicano cosa fare, cosa pensare o cosa dire, perché manterremo sempre una nostra identità e non ci faremo influenzare dalle idee degli altri e dal loro modo di pensare.
Rimarremo fedeli alla nostra natura e non forzeremo nulla, accoglieremo a braccia aperte il futuro e ciò che ci riserva, ma non ci mostreremo mai ostili, arrabbiate o impassibili di fronte a qualcosa che abbia significato per qualcun altro.
Rispetteremo gli altri, rispetteremo noi stesse, ma soprattutto non cercheremo mai di forzare qualcuno a cambiare, a essere ciò che non è, a impersonare la persona che non si sente di essere, come invece hanno fatto con noi.
Menterremo una nostra identità, una nostra corrente di pensiero, un nostro modo di affrontare gli ostacoli che la vita ci presenterà, ma non derideremo e non insulteremo i modi di vivere degli altri, non li faremo sentire diversi, inferiori, degli errori che camminano e parlano, come invece ci è capitato.
Rimarremo come siamo ora, matureremo tanto e troveremo delle alternative a quello che ora ci opprime, ma non ci omologheremo alla massa, non ci uniremo al gregge sacrificando la nostra originalità e non diventeremo automi.
Non diventeremo come loro, non diventeremo come gli altri.
Cambieremo ma rimarremo sempre le stesse, sempre pronte a ridere e combattere insieme.
Perché quando tutto cambia, tutto rimane uguale, e noi faremo in modo che tutto cambi completamente.
Rimanendo noi stesse.

Now I'm sick of this waiting, so come on and take your shot.
You can spit all your insults but nothing you say is gonna change us.
You can sit there and judge me, say what you want to, we'll never let you in.


Perché no, non c'è niente che possano dire che possa cambiarci.
Non c'è niente che possa farci cambiare idea, non c'è niente che possa distruggerci, non c'è niente che possa ucciderci.
E sì, gli insulti fanno male, e sì, vedersi rifiutare così fa male, ma andremo avanti, ce ne faremo una ragione.
Non rimarremo lì a piangerci addosso, ci faremo una vita, lotteremo, cresceremo.
Possono urlarci contro quel che vogliono, possono picchiarci quanto vogliono, possono fare quel che vogliono, ma non diventeremo mai come loro, non lasceremo che le loro azioni ci cambino in alcun modo, non li accontenteremo.
Niente di quello che possono fare può fermarci, stroncare questo amore, causare un distacco totale tra noi due.
Siamo semplicemente inseparabili, una persona spezzata in due corpi, un'anima per due ragazze.
E sì, ci soffro quando ci deridono, e sì, ci soffro quando dicono che sono così per moda, ma non mi lascio influenzare.
Non mi piego così facilmente, non per persone del genere, non per una situazione del genere, non per delle stupidissime motivazioni del genere, non per una vincita del genere.
Che poi cosa si vince, quando muore un amore?
Un'altra vita torna grigia, un'altra vita torna noiosa, un'altra vita perde significato.
Un'altra persona si sente inutile, un'altra persona si sente uguale agli altri, un'altra persona perde le forze.
Un'altra coppia si sfascia, un'altra unione si sfalda, un'altra simbiosi si distrugge.
E poi, poi che succede?
Che si guadagna?
Lacrime, sofferenza, dolore, voglia di morire.
Eppure il nostro amore non è così, il nostro amore è gioia, è libertà, è voglia di volare via.
E' tutto ciò che c'è di positivo al mondo, quello che mi da la forza per svegliarmi, per lottare, per andare avanti.
Allora perché vogliono ucciderlo, perché vogliono sedarlo, perché vogliono farlo fuori e tenerci lontane?
Per amore dell'anonimato, per amore della famiglia standard, per amore della propria stupida ed inutile reputazione.
Perché una figlia lesbica è una vergogna, perché una figlia che ama un'altra ragazza è un insulto al proprio essere, perché una figlia diversa dalle altre è una maledizione, un motivo per essere derisi e vergognarsi.
Perché l'amore esiste solo tra maschio e femmina, altrimenti è confusione.
Perché, comunque la si metta, una ragazza deve stare con un ragazzo, non con un'altra ragazza.
E forse è questo che fa più male, il vedersi rinnegare la possibilità di essere felici solo per l'essere tradizionalisti, per il dar retta alla 'normalità', a quello che tutti si aspettano di riscontrare nella tua famiglia, nella tua bella prole.
Perché, alla fine, sono poche le madri ad accettare un figlio 'diverso'.
Un figlio che ha le palle di accettare ciò che è senza reprimersi, senza darsi della merda, senza odiarsi.
Io ho avuto fortuna, tu un po' meno, ma niente di quello che possono dirci ci cambierà davvero.
Niente di quello che faranno ci terrà lontane.
Niente di quello che tireranno fuori ci farà cambiare idea l'una sull'altra.
Perché ora come ora, l'unica mia certezza sei tu ed è attorno a te che voglio costruire la mia vita.
Anche se sei come il mare, anche se so che un giorno potresti rivoltarmiti contro e ferirmi, voglio comunque che tu sia la mia roccaforte, la mia base, la mia casa e il mio rifugio; voglio che tu sia tutto ciò di cui possa mai aver bisogno, nel bene e nel male, e non saranno di certo i tuoi genitori a decidere per noi il nostro futuro.
Non saranno di certo loro a decidere quando smetteremo di amarci.
Perché, nel bene e nel male, siamo noi le padrone dei nostri destini, e non ho la minima intenzione di perdere altro tempo con chi vuole solo la nostra rovina, anche se sono i tuoi genitori, anche se sono importanti per te.
Perché, alla fine, niente di quello che diranno mi farà mai cambiare minimamente idea.
Io ti amo, e lo farò ancora.
Oggi, domani, dopodomani, la prossima settimana.
Lo farò finché me lo permetterai, e fino ad allora sarò felice.
Quello che verrà poi, lo decideremo noi e i tuoi non potranno farci assolutamente niente.
   
 
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