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Autore: Aven90    13/07/2012    1 recensioni
Prefazione. Che titolo cretino. Questo è quello che state pensando, vero? Beh, ma io non avevo intenzione di scrivere un giallo serio, e quindi va bene anche questo. Ma non troppe battute, ci sono anche le parti serie.
NB: Contiene parolacce. Vietato ai minori di 18. 18 secoli. Se hai meno di 1800 anni non puoi leggere questa storia, quindi vai subito al comune per falsificare la carta d’identità, marsch. Ogni riferimento a cose, persone, animali, personaggi fantastici non di mia proprietà è puramente casuale e comunque non teso ad offendere.
Genere: Parodia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stavolta Robert non andò a casa di Brenda, si diresse a casa di Christian, perché quest’ultimo decise di passare la notte a scartabellare tutti quei fogli, e in due si finiva prima.

Ma arrivati al monolocale, trovò una sgradita sorpresa sul suo letto, a parte che già mancava il 14 pollici dal quale lui guardava il telegiornale, ma trovò un negrone ignudo che si sbatteva la nostra dolce Ester.

Ester vide arrivare i due investigatori inorriditi e disse “Te l’avevo detto, detective: dovrai sopportarmi finché non avremo finito. Ehi, ti ho detto di fermarti?”, rivolta al negrone, e ricominciarono.

Christian e Robert così dovettero indagare col sottofondo dei rumorini, tanto che Christian disse subito “E non posso nemmeno lamentarmi, che suo padre mi farebbe fuori”

Robert disse “Beh, d’altra parte stiamo guardando un pornazzo gratis a casa nostra, e c’è Ester protagonista”

Christian sorrise “Beh, ma dovremmo fare qua”, solo che a un certo punto della notte Robert disse che era troppo stanco dei rumori e andò a coricarsi da Brenda, così Christian disse senza nemmeno alzare la testa dai documenti “Ok, allora salutamela, dille che ci vedremo presto”, mentre lui decise di lavorarci su un altro po’.

Il mattino seguente (siamo a venerdì) fu svegliato dal rumore di musica house sparato a tutto volume dal suo stereo. Evidentemente l’aveva acceso o Ester o Alì (Ester lo aveva chiamato per nome godendo tutta la notte), anche perché se fosse stato lui, lo stereo avrebbe sparato i Green Day a tutto volume, ma era sicuro che ormai i dischi fasulli che si era fatto erano stati dati alle fiamme, come minimo.

Ester gli disse “Meno 6, Jackson”, e gli lanciò il solito carico di vestiti da mettere nell’armadio a seconda del tono.

“Te l’ho detto, non lo faccio”

“peggio per te, vorrà dire che stanotte ne inviterò due, di miei amici, e dormiranno qua, a costo di ammalarmi”

All’improvviso i due si girarono perché la radio stereo abbandonò quello schifo di ‘musica’ per passare alla prosa “Interrompiamo i programmi per darvi l’ennesima notizia sconcertante di questa settimana.

Ebbene sì, cari ascoltatori mattinieri (erano le 7 meno un quarto), stamane è stato trovato il cadavere di Isabel Lautrec, 69 anni, assassinata molto probabilmente dal killer delle pillole, come si è lasciato sfuggire l’ispettore Robertson sotto l’effetto del caffè.

Mi spiace essere io a dover dire che le forza dell’ordine di questa città si stanno facendo mettere in ginocchio a 90° (e quella notte Christian ne ha avuto una dimostrazione pratica) da un risibile criminale di quartiere, e non solo: se non vogliono rilasciare dichiarazioni vuol dire che non hanno che pesci prendere. A questo punto ci si chiede quando interverrà il sovrintendente Chambers Donington a destituire questi incapaci, oppure se saremo noi a sbatterli fuori a calci in culo. Il pensiero principale di questa redazione va soprattutto ai cari delle vittime, sperando che questo farabutto venga consegnato al più presto nelle mani della giustizia.”, e fu allora che Ester cambiò stazione per cercare altra musica house. Evidentemente Alì se n’era già andato.

Nel mentre che cercava, la ragazza si rivolse a Christian malevola “Vi hanno smontato, eh? Beh, se ci fossi stata io avrei usato parole molto più pesanti. Mettiti bene in testa che non riuscirai mai a catturare questo criminale, la nonna non ha certo bisogno di essere vendicata. Anzi, se fossi in te penserei adesso a sistemarmi le robe”, indicando i famosi vestiti ammucchiati nell’angolo accanto l’armadio.

Ma Christian raccolse i documenti per riportarli alla centrale “Non m’interessa come la pensi, si vede che ci vuole un po’ più di tempo di quello che pensavo”, e uscì.

Ester disse alla porta “Ma per quel momento sarai già sotto i ponti, mio caro”, e buttò nella mondizia il telefono antiquato di Christian per sostituirlo con il suo cordless di Hello Kitty sbrilluccicoso.

Il detective trovò già Robert all’appartamento della nuova vittima, e questi esordì “Hai sentito la radio?”

Christian lo guardò come a dire ‘eccome, non mi fare parlare’, e naturalmente Whiskers non perse l’occasione di fargli una lavata di capo “Ecco qui lo sbruffone che fa tutto il trucci trucci portandosi via i documenti riservati senza permesso. Ecco cosa succede! Un altro morto! E non abbiamo molti più indizi di prima”

Anthony gli disse “Beh, stavolta il bicchiere è blu scuro”, analizzandolo.

Lucinda intervenne “Beh, sono sicura che Christian abbia fatto tutto il possibile, vero?”

Christian rispose “Quello che ho potuto, col bordello che hanno fatto”

Robert confermò “Ma vero, m’innapp’a gghiri”

Whiskers li guardò perplesso “Cosa vuol dire, bordello? Non abitavi in un monolocale e il tuo vicino di casa è una casa vuota?”

Christian rispose “Preferisco non parlarne, commissario. Mi dica piuttosto se abbiamo nuovi elementi a cui appigliarci, visto che il tema della biblioteca è sfumato”, notando l’assenza della libreria.

Whiskers propose “Beh, credo che l’abbia fatto per sviare i sospetti, questa qua a quanto pare era addirittura cieca, si faceva accompagnare da un San Bernardo”, che rispose abbaiando.

Anthony aggiunse “Beh, adesso sta proprio guardando San Bernardo in persona. Nessun indizio utile, il marito è andato a vivere a Casablanca e pare che non avevano figli, o se li avevano, non abitano in zona. Il cadavere è stato scoperto dal cane, che dal casino che faceva ha svegliato l’intero isolato”

Christian comprese “Capisco. È proprio vero che certe volte dobbiamo imparare dai cani”, oh quanto sono politically correct.

Whiskers chiese “Perché tanto hai imparato abbastanza dai spaventapasseri?”

Christian fece una smorfia “La pianti, per favore”, immerso nei suoi pensieri, poi il suo sguardo si posò sulla vittima, che anche stavolta…

“… ha i capelli neri.”

“Prego?”, dissero all’unisono Whiskers (capelli castani), Anthony (pure), Lucinda (rossi), Mary (biondi) e Robert (ramati).

Christian proseguì “Tutte le vittime finora hanno i capelli neri”

Whiskers rispose “Uuuuh che scoperta. Robertson, abbiamo qua il massimo esperto mondiale dell’acutezza”

Anthony si finse interessato “Avevamo bisogno di uno come lei, Jackson, che ci illumina con queste scoperte incredibili”, dovette smetterla perché Lucinda lo stava prendendo a colpi di tavoletta per gli appunti.

Anche Robert però si unì allo sfottò “Stavolta hanno ragione loro, Christian. Cosa vuol dire che hanno tutti i capelli neri?”

Mary aggiunse “Aggiungendoci anche che quella della signora Corinne era tinta?”

Christian si spiegò “Se non mi fate spiegare però… probabilmente l’assassino è un fissato con i capelli neri. Io dico che vale la pena tentare”

Whiskers scosse la testa “Io dico invece che sei una testa di cazzo. Come fai a pensare che l’assassino vada a pensare ai capelli, quando uccide?”

Robert all’improvviso si illuminò, prese il fascicolo sul caso che Christian aveva ancora sotto braccio e scartabellò convulsamente, tanto che Whiskers e Robertson lo stavano filmando per metterlo su You Tube col titolo Ragazzo Impazzisce Totalmente , poi fece vedere a tutti i nomi delle vittime.

“Guardate un po’ qua: non notate niente?”

Tutti scorsero i nomi delle vittime, e Mary le pronunciò ad alta voce “Allyson Barca, Corinne Demond, Edward Foster, Goffredo Haunt, Isabel Lautrec”

“Esatto! Guardate bene: le loro iniziali di nome e cognome si succedono secondo l’ordine dell’alfabeto italiano, infatti sono state clamorosamente saltate le iniziali straniere (viva l’Italia)! A rigor di logica, la prossima vittima avrà come iniziale la M e come cognome N, quindi ci basta cercare una persona che abbia queste iniziali”

Anthony e Whiskers si girarono verso Christian, poi l’ispettore disse “Ecco l’idea. A volte mi chiedo chi di voi due sia il capo”

Whiskers aggiunse “Appunto. Faremmo meglio ad assumere Robert, invece di sto spaventapasseri che si interessa ai capelli manco fosse un parrucchiere”

Così uscirono, lasciando fare alle comparse i lavori burocratici che si fanno alla scena del crimine e si misero a cercare all’Ufficio Anagrafe qualcheduno nel paese che abbia quelle iniziali.

Fu Christian a trovarle, così si guadagnava qualche punto “Ecco: Manuel Nastase, 38 anni”

Whiskers gli tolse il fascicolo dalle mani e lo vide “Mmmm… sposato con due figli. Beh, andiamo a trovarlo e gli spieghiamo la situazione. Fatelo voi due, che a noi scoccia, vero ragazze?”

Mary disse “Esattamente, io ho in programma di mettere la dinamite sotto la scrivania del commissario”

Lucinda disse “Io invece devo andare a comprare un vestitino nuovo per piacere a Christian”, e volò via.

Così i due investigatori rimasero soli e andarono a trovare il signor Nastase, ex giocatore di football.

Dico questo per spiegare ai lettori il motivo del campanello a forma di palla da football.

Aprì la moglie “Chi siete?”

Christian fece vedere il distintivo “Salve signora. Dovremmo parlare con suo marito”

La moglie disse “Al momento è assente, deve partecipare a una trasmissione televisiva sul rugby per sfotterlo, evidenziando la superiorità del football”

Christian annuì “Quando tornerà?”

“Stasera, prima di cena già è qua”

Robert disse “Allora saremo suoi ospiti, è per la vostra sicurezza. Sospettiamo che il killer delle pillole abbia nel mirino suo marito”

La moglie chiese “Quali prove ha?”

Robert “Solo congetture signora, ma per ogni evenienza ci conviene osservare la vostra casa per tutta la prossima notte”.

Così presero in prestito il “furgone dei gelati” in dotazione al commissariato e attesero che calasse la notte.

Erano Christian, Robert e Whiskers, Anthony no perché “A me secca fare gli appostamenti, che palle, sempre pizza e hamburger e stai ore e ore con solo maschi”, e invece i tre quella sera ordinarono dal cinese. E pagarono anche una pulla su cui mangiare quel cibo. Lo misero sulla sua schiena ignuda e mangiarono.

Whiskers disse mentre prendeva un pezzettino di pollo alle mandorle dal culo della pulla “Eeeh non sa che si perde quello stronzo”

Robert disse “Già. A parte questo, non è successo niente là dentro, la tipica famiglia normale”

Christian disse “Esatto. Fra l’altro, osservando Manuel Nastase, viene difficile dire che potresti metterlo KO con una semplice pillola”

Robert disse “Eppure…”.

Dopo qualche ora (e licenziata la pulla, non era il momento di fare snoo snoo), finalmente anche Nastase decise di andarsi a coricare, così controllarono se stava prendendo qualche pillola.

Christian prese il binocolo “Se deve morire, dovrà ingurgitare la pillola adesso, perché poi non avrà altre occasioni, visto che sta andando a coricarsi”

Robert lo corresse “Perché? Escludi che si alzi per andare a pisciare, diciamo? E invece si trova con uno spacciatore incappucciato?”

Whiskers scosse la testa “Lascialo perdere, è uno spaventapasseri, no? E come tale è abituato a rimanere immobile”

In quel momento Christian tolse la guardia “Niente pillola. Evidentemente il nostro uomo gliela fa ingoiare per forza durante la notte, e lascia il bicchiere mezzo vuoto per indurre a crederci che si tratti di suicidio”

Robert concluse “Peccato che l’abbiamo sgamato subito: non possono esserci cinque suicidi uguali, a meno che gli altri quattro non hanno preso esempio dalla signora Barca, il che è impossibile”

Poi i tre si guardarono, tanto da far spingere Robert a dire “Ok, è possibile. Però lo escludo comunque”

Detto questo, Christian riprese la guardia per vedere se durante la notte c’era qualcuno che penetrava in casa, ma prima disse “O picciotti, non facciamo scherzi: sono le 23 e 15 adesso, gli orari dei decessi sono datati tutti più o meno tra le tre e le quattro del mattino, quindi prima dell’alba, quindi il nostro uomo ha ancora più o meno quattro ore per presentarsi, visto che il cianuro vuole poche decine di minuti per fare effetto, e visto che noi siamo tre faremo almeno un’ora ciascuno: non facciamo che mi fate stare ‘aggritta (in piedi) per tutta la notte? Già mi è bastato ieri sera insonne. Arré no”

Robert lo tranquillizzò “Stai tranquillo, con tutta questa adrenalina sarà difficile che ci addormenteremo”, ma Whiskers era già bello allupiato, e pure a piedi scalzi, quindi potete capire l’odorino.

Nel sonno disse “Di che ti preoccupi? È uno spaventapasseri, è impossibile che dorma”, e riprese a runfuliare.

Christian lo guardò “Spero che il killer cambi idea e mi passi una pillola, minchia sarebbe perfetto, e farlo passare per un incidente”

Robert disse “Meglio di no. Immaginati se nominano Mary al posto suo”

Christian si preoccupò “Hai ragione”, e cominciò la guardia.

Ore 00 e 15, esattamente 60 minuti dopo questa scenetta.

Christian passò il binocolo a Robert, e fino a quel momento nulla da annotare.

Robert disse “Beh, mancano più di quattro ore eh”

Ore 01 e 15, 120 minuti dopo l’inizio del pedinaggio.

Robert svegliò il commissario “Ehi, Whiskers, tocca a te”

Whiskers si svegliò “Non oggi, mamma… eh? Ah, già: che palle, ma non lo poteva fare Jackson?”, però prese lo stesso il binocolo perché glielo imponeva la serietà professionale, sempre che non se ne sia andata come le scarpe del poliziotto.

O forse non c’è mai stata.

Ore 02 e 10, Whiskers disse a Christian “Talé, te le sei fatte le tue belle due ore di sonno, tocca a te”

Christian chiese “C’è stato qualche rumore, un che?”

Whiskers scosse al testa “A parte una minchia di cornacchia che ho ucciso con la mia pistola, nisba”

Ore 03 e 07 minuti, Christian guardò l’orologio.

“Ancora 8 minuti e passo la palla a Robert… che palle. A questo punto avrei fatto meglio a guardarmi quel pornazzo a tre che… EH? O PICCIOTTI! CI SIAMO!”, aveva visto una figura che cercava di forzare la finestra.

I tre si svegliarono di soprassalto, uscirono dal “furgone”, e si fecero guidare da Christian, che di sicuro aveva visto qualcosa, perché stava urlando “FERMO! POLIZIA! SEI IN ARRESTO!”, tanto che Whiskers stava correndo scalzo e gli disse “Ehi! Quella formula l’avrei dovuta dire io!”, ma il detective riuscì ad acciuffare l’uomo incappucciato che stava scappando semplicemente sparandogli ad una gamba.

Poi tolse il cappuccio e notò che era un uomo con pochi capelli e sdentato, uno dei sopravvissuti portava un dente d’oro, dato che sorrideva lo aveva visto.

Whiskers disse col fiatone e arrestò il criminale “Ben fatto, Jackson. Tu, hai diritto di rimanere in silenzio…”

Robert gli diede una pacca “Farai da testimone al processo, eh?”


Fine Capitolo 7! Grazie per essere arrivati sino in fondo! Non aspettatevi troppo dal processo, mi raccomando!

   
 
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