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Autore: PolvereVolante    13/07/2012    4 recensioni
One-short che parla dell' arrivo di Sirius in casa Potter, dopo essere scappato alle torture e alle sofferenze di casa Black. Come un patto fatto da bambini, abbia cambiato le sorti della storia.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sarai sempre il benvenuto a casa Potter

"Sirius ?Ma cosa ci fai qui ?" sentii mia madre esclamare dal piano di sotto. Casa Potter, è una graziosa villetta bianca con il tetto triangolare rosso, a due piani. Al piano terra si trova un grande salone e la cucina spaziosa, dove Dorea Potter crea piatti squisiti, quando non è impegnata al suo lavoro all' Ufficio Misteri , nella sezione dei giratempo e delle passaporte segrete per gli Auror. Delle scale di legno portano dal salone  al piano superiore, dove si trova la camera dei coniugi Potter, quella del loro unico figlio James , e quella una volta appartenuta alla nonna di James, Innesis Prewett, che era venuta a mancare tre anni prima di quel giorno afoso di metà luglio, quindi la sua stanza ormai era diventata quella degli ospiti. Un' altra stanza si trovava al piano superiore, piena di serrature e lucchetti magici, era la stanza nella quale Charlus Potter, copo dell' uficio Auror, custodiva migliaia di rivelatori e neutralizzatori di magia Oscura, ovviamente i lucchetti servivano per tenere lontano il figlio piuttosto esuberante, e molto abile ad ottenere tutto, grazie alla sua astuzia e intelligenza fuori dall' ordinario. Il piccolo James, ormai non tanto piccolo all' età di sedicini anni, era pronto per affrontare il sesto anno di Hogwarts, dopo aver preso cinque E, pur non avendo aperto libro. James, un ragazzo alto e ben piazzato, con occhi azzuri, chiari e sinceri quando volevano , capelli nerissimi sempre spettinati nei suoi sei anni di  -studio-  aveva trovato un degno compagno per compiere i suoi scherzi, e far tremare ogni ragazza nella prestigiosa scuola di Magia e Stregoneria. Sirius , ragazzo alto, dai capelli neri lunghi, gli occhi neri e sguardo accantivante ,quasi quanto quello James, era il primogenito della famiglia Black, purosangue amanti della magia oscura, appartenenti alla casa Serpeverde per generazioni, finchè un Sirius dell primo anno non aveva sorpreso tutti essendo smistato a Grifondoro e così facendo amicizia con Potter. Sirius aveva raccontato al suo compagno le atrocità che aveva dovuto subire nelle vacanze di quel primo anno e di come non aveva abbassato la testa avanti allo sguerdo disgustato di sua madre, dopo che aveva usato la maledizione Criciatus su di lui , era proprio quel ragazzino che a distanza di cinque anni si trovava avanti alla  signora Potter, che negli ultimi anni era riuscita a mettere alle strette i Black, cercando di far venire Sirius a casa loro per le vacanze. Quell' anno non lo aspettava prima di Agosto, e la sua visita fù inaspettata. Quando il primogenito Potter sentì la madre pronunciare il nome del suo migliore amico, lasciò subito il suo tomo de "Il Quidditch attraverso i secoli", che stava sfogliando distrattamente, per catapultarsi fuori dalla sua stanza e vedere cosa stesse succedendo. Quando scese trovò il seducente Black, con una grande valiggia in mano e l' aria esausta, difronte a sua madre sorpresa. Corse verso l' amico e lo abbracciò "Sirius, cosa ci fai qui ?Non dovevi venire ad agosto ?" chiese il ragazzo, decisamente allegro. "L' hanno rifatto, avevi detto che se lo rifacevano dovevo venire da te !" rispose il ragazzino. James Potter capii subito cosa volesse dire !Cinque anni prima, , Sirius si era sveglito con un incubo, era uscito dal suo dormitorio per andare in sala comune, ancora pieno di sudore. Scendendo però aveva svegliato il suo amico, che lo seguii "Cos' hai Sir ?" aveva chiesto, con la sua voce ancora da bambino, il ragazzino dai capelli ribelli.  Il suo compagno lo guardò per un attimo, e poi iniziò a piangere "Ti ricordi che ti  avevo detto che i miei genitori non avrebbero gradito il responso dello smistamento ?Ti ricordi che ti avevo detto che mi avrebbero punito ?" chiese fra i singhiozzi. "Non mi hanno punito tenendomi chiuso in casa, o facendomi spazzare a terra !Mio padre mi ha puntato la bacchetta contro, tu non hai idea di cosa significhi la maledizione senza perdono peggiore di tutte, la tortura. Sentirsi bruciare dall' interno, sentire di sorreggere il cielo, non riuscire più ad aspirare aria nei polmoni, vedere tuo padre con la bacchetta puntata verso di te, ad infiggerti quel supplizio, ma io non ho piegato la testa. Io non gli ho permesso di essere superiore a me e a i miei ideali. Quando me ne sono andato, dopo che mio padre ha abbassato la bacchetta, perchè non riusciva a piegarmi, io sono tornato in camera a stento, quasi impazzito dal dolore. In seguito ho sempre pensato che ne era valsa la pena, e che dovevo ricordare quei momenti, come quelli in cui il mio coraggio da Grifondoro si è manifestatocon tutta la sua forsa. Purtroppo però, quando mi addormento la notte, e rivedo mio padre che mi maledice, il mio caraggio svanisce e sento solo paura, dolore, perchè non riuscirei a sopportarlo ancora, se lo rifacesse piegherei la testa."  disse mentre le sue lacrime calde gli rigavano il viso." Sirius, perchè il quelle notti non mi hai svegiato ?Perchè non mi hai detto coosa ti hanno fatto ?Perchè non sei venuto da me dopo quello che ti hanno fatto ?Sir tu non piegherai mai la testa, perchè ti basterà guardare di lato e vedrai me al tuo fianco, che ti sorreggo, perchè se lo rifaranno, mi basterà un cenno e io ti affiancherò, dovunque sarai verrò a prenderti e ti porterò via. Ma devi promettermi che quel cenno ci sarà. Perchè appena ne avrai bisogno potrai venire da me , sarai sempre il benvenuto a casa mia. "rispose deciso James, scaldando il cuore dell' amico. Ed ora, a distanza di cinque anni era successo, il Black avevano di nuovo usato il Cruciatus sul loro primo genito, e lui aveva mantenuto la sua promessa, era andato dove era sempre il benvenuto "Sirius cosa ha fatto a chi ?Sei scappato di casa ?Sò che i tuoi genitori sono un p inavvicinabili, ma scappare non ti sembra troppo ?" chiese Dorea, cercando di capire come mai un ragazzino di sedici anni si trovava con una valiggia davanti a casa sua. .Con la sorpresa della donna, fù suo figlio a rispondere "Mamma hanno usato la maledizione Cruciatus su di lui !Gli avevo detto dopo l' estate del primo anno, che se lo avrebbero rifatto, sarebbe dovuto venire qui. "disse, aiutando l' amico ad entrare. Dorea non credette alle sue orecchie, usare la maledizione Cruciatus contro quel ragazzino tanto bene educato, che aveva passato tante estati a casa sua senza mai rivelare il peso che portava sulle spalle, ma sapeva che suo figlio diceva il vero. E così dopo l' incredulità arrivò l' indignazione "In nome di Morgana !Ovvio che doveva venire qui da noi, su siediti caro. Quei mostri ti hanno anche denutrito !Ti assicuro che non dovrai più tornare da loro, rimarrai qui finchè vorrai, farai parte della famiglia !" disse la signora Potter. Il ragazzino la guardò grato "Grazie signora, io non sapevo cosa fare. Mio padre questa mattina mi ha torturato semza pietà, dicendomi che avrebbe continuato domani. Io ho aspettato la notte e sono scappato, prendendo il Nottete,po per venire qui !" disse, e la signora lo abbracciò, prima di andare in cucina per preparare qualcosa a quel povero ragazzo. Nel salone rimasero solo Sirius e James "Fratelli ?" chiese quell' ultimo. "Ci puoi contare " fu la risposta dell' amico che lo abbraccio.
  
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