“No!” grido in tono esasperato.

“Eddai, Dev, cosa ti costa? Prometto che non daremo fastidio” tenta, per poi fare il suo 

sguardo da cucciolo bastonato al quale non so resistere.

Ed ora, grazie al debole che ho per quegli occhioni, mi ritrovo a dover andare in vacanza 

per un mese con mio fratello e i suoi stupidi amici.

Oh, Santa Claus.

Obbligata a stare per tutto il mese d’agosto con quei cinque babbuini nel campeggio in cui 

vado serenamente da quattro lunghissimi, bellissimi, fantastici, strabilianti, favolosi, 

magnif... 

Uhm, da quattro anni. Sai che figura ci faccio a presentarmi all’entrata del Gold Sand 

Camping con loro? Ho una certa reputazione da mantenere, io.

“Si, Jen, hai capito bene. Ci saranno anche loro.” cerco di spiegarle per l’ennesima volta, 

tenendo il telefono tra la spalla e l’orecchio così da poter finire di piegare i vestiti rimanenti 

da mettere in valigia. Certe volte mia cugina ha la mentalità svelta come quella di un bradipo che si è appena svegliato dal letargo.

“Mh, ok, spero solo di trovarti viva al tuo arrivo al camping” ridacchia Jen, con la voce trasformata in

metallica dal telefono.

Apro la bocca per rispondere, ma lei mi anticipa “Senti, Dev, ma questi suoi amici, si,

insomma... Sono carini?”

Oh, giusto. Me lo chiedo anche io. Quel decerebrato di Harry non me li ha mai presentati. 

Simpaticone, vorrà farmi una sorpresa! Si, sicuramente.

“Lo spero vivamente, Jen” sospiro, per poi salutarla e terminare la chiamata.