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Autore: Mils    13/07/2012    9 recensioni
Miley e Nick sono sposati, hanno una figlia: Kyle.
Ma Nick ultimamente sembra così distratto, assente, e si perde nei suoi pensieri.. e sulle altre donne. Miley è stanca, non sa che fare. Sono giovani, ma hanno sempre affrontato tutto insieme, come faranno questa volta? Perché anche stavolta, dovrà essere lei a sistemare tutto.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non dormii quella notte.
Nè quella dopo.
Né quella dopo ancora.
Nick non tornò a casa in nessuna di quelle notti.
Kyle continuava a chiedermi che fine avesse fatto suo padre ma tutto quello che potevo risponderle era uno scarso "non lo so".
Tutto quello che sapevo da Nick era grazie alle riviste.
Ma Nick era sempre stato un tipo piuttosto riservato, quindi non avevo molto.
Quella mattina mi chiamò Demi, chiedendomi se avevo voglia di incontrarci.
Provai a tirare fuori una scusa - non mi andava di vedere nessuno, solo la mia piccola Kyle - ma Demi non voleva un no come risposta e alla fine vinse lei. << Perfetto, allora alle sette a casa mia, okay? Porta la mia nipotina, hai capito? Joe vuole.. >> sbuffò, << lo sai come diventa Joe quando c'è Kyle nei dintorni.. un bambino, peggio di Kyle. A dopo, Mils >>, la salutai e andai in camera per cambiarmi.
Mi feci una lunga doccia, con in sottofondo Kyle che strimpellava la mia chitarra. 
Aveva tre anni, ma un senso del ritmo incredibile.
Tutta figlia di quel coglione. 
Mi coprii con un lenzuolo e andai in camera di Kyle, trovandola con la chitarra appoggiata per terra. Toccava le corde con le dita, ridendo.
Sorrisi e andai in camera mia per vestirmi.
Era Demi, non dovevo mettermi chissà cosa. 
Avevo appena scelto il vestito quando sentii il telefonino vibrare. 
Scocciata, presi il telefonino dal comodino. 
Sei impegnata, stasera? Andiamo a cena fuori. Nick. 
Cosa?
Aveva bevuto, per caso?
Prima spariva per tre giorni e poi mi chiedeva di uscire a cena fuori, cosa che non facevamo da anni.
Certo, il pensiero di me e Nick da soli mi faceva scorrere un brivido lungo la schiena, ma non avevo intenzione di cedere.
Non risposi e finii di prepararmi. 
Dopo dieci minuti, il telefonino vibrò di nuovo.
Lo so che sei arrabbiata, ma rispondermi non ti costa nulla, eh. Allora, stasera che devi fare? N.
Che.. che presuntuoso!
Cliccai sul tasto di chiamata.
<< Pronto? >>.
<< No, risponderti non ti costa nulla e infatti lo sto facendo ora. Sei solo uno stronzo presuntuoso. Prima sparisci per un paio di giorni e ora mi chiedi di uscire fuori a cena? Ma che ti prende? Ma stai bene? Perché a me non sembra proprio. Sono stanca, Nicholas, come te lo devo dire? Io.. io non ce la faccio più ad andare avanti così. E no, non vengo a cena con te stasera. Ciao, Nicholas >>, chiusi la chiamata prima di scoppiare a piangere come una scema.
Finii di prepararmi e andai in camera a prendere Kyle.
Si era addormentata sul pavimento, come suo padre.
La presi in braccio, afferrai le chiavi, la borsa e il cellulare e uscii di casa.
Un uomo con una macchina fotografica mi aspettava fuori.
Prima che potesse anche solo aprire bocca, parlai io, stanca. << Aspetti.. metto la bambina in macchina e poi rispondo alle sue domande va bene..? Aspetti un attimo.. >>, aprii lo sportello della macchina e ci misi dentro Kyle, allacciando la cintura di sicurezza nel seggiolino. 
Tornai dal fotografo, che nel frattempo aveva scattato un sacco di foto. 
Ma cazzo, ti ho detto di aspettare un minuto!
Neanche il tempo di dirlo che mi scattò un primopiano. << Miley, allora, come va la tua storia con Nick Jonas? >>.
Lo sapevo..
<< Tutto bene... >>.
<< Come mai non vi si vede più insieme? >>.
<< Problemi di lavoro... >>.
<< Suoi o tuoi? >>.
<< Tutti e due... più suoi >>.
<< Nick è un buon padre? >>.
<< C..certo.. ora.. ora devo andare.. >>, mi infilai in macchina prima che potesse dire altro.
Nick un buon padre?
All'inizio. 
Poi era diventato.. così..e.. tutto era andato male.

Mi fermai davanti a casa di Demi con gli occhi lucidi.
Questa storia mi stava mandando fuori di testa.
Prima era raro che piangessi e ora.. ora ero un perenne fiume in piena. 
Kyle stava ancora dormendo così la presi in braccio e andai a suonare il campanello.
Joe venne ad aprirmi ed era già pronto a urlare un "ciao!" quando si accorse che Kyle era addormentata fra le mie braccia. Me la tolse di dosso e le accarezzò i capelli, mentre entravamo in casa. Joe sarebbe stato un papà magnifico, ne ero sicura. Solo che Demi.. era ancora indecisa. Non sapeva se voleva compiere quel passo, visto tutti i problemi anche di salute che aveva. Ogni volta che parlavamo lei mi diceva sempre: "e se anche mia figlia nasce come me? Io come farei? Non voglio che passi quello che ho passato io", e io la rassicuravo, dicendole che lei sarebbe stata una mamma grandiosa, bipolare o no. 
Demi, era seduta in salotto, indosso una tuta e pantafole. 
Una pizza sul tavolino davanti al divano. 
<< Miley >> si alzò in piedi per abbracciarmi.
Joe si era seduto sul divano con Kyle in braccio.
Guardammo una commedia romantica che ebbe l'effetto contrario su di me, facendomi solo rattristare. 
Kyle si era svegliata a metà film e si era messa a giocare con Joe.
Aiutai Demi a lavare i piatti, una scusa per parlare.
<< Pensi che.. si, insomma.. io non ho ben capito se ci siamo lasciati o no.. >> dissi.
<< Io penso di no.. cioè, tu e Nick.. lasciati? Nah >>. 
<< Demi, non ci parliamo da.. >>.
<< No, no, ti ha mandato ben due messaggi! >>.
<< Demi.. per favore, >>, le lanciai un'occhiataccia, << Vuoi mettere due messaggi con un discorso faccia a faccia tra marito e moglie? Cioè.. io ho bisogno di lui! Ho bisogno del mio vecchio Nick! >>.
<< Oh, tesoro.. >>.
Proprio in quel momento sentii il telefono vibrare. 
Dove sei? N.
<< Demi.. è.. è Nick.. >>.
Lei mi strappò il telefono di mano. << Oh.. merda. E ora? >>.
<< E ora gli rispondo, forse? Dà qua! >>, mi ripresi il mio telefono.
E ora?
Dio, e ora?
Risposi con le dita che mi tremavano.
Sono a casa di Demi, con Kyle. Che vuoi, Nick? M.
La risposta non si fece attendere.
Lo immaginavo.. sono fuori dalla porta, aprimi. N.
Prima di rendermene conto, mi stavo già dirigendo fuori di casa. 
Ero a un passo dalla porta quando Demi mi fermò. << Miley! Miley! Ascoltami cinque secondi, prima di compiere la cazzate della serata, ti va'? >>.
Cercai di calmarmi. Calmare me e il mio cuore, che batteva forte. << Che c'è? >>.
<< Niente.. solo.. pensa prima a te stessa, mmh? Lo so.. che lo ami e tutto il resto ma.. non voglio più vederti in questo stato.. >>.
Mi aveva fatto piangere. L'abbracciai. << Oh.. Demi, ti voglio bene.. >>.
Feci durare il nostro abbraccio più del dovuto.
Che aspettasse pure là fuori, quell'idiota.

Nick era seduto sul gradino del portico davanti a casa. 
Mi dava le spalle, sembrava abbastanza rigido e pensieroso.
Avrei dato la mia vita per sapere cosa frullasse in quella testolina riccia. 
<< Ehi.. >> dissi.
Lui mi guardò da sopra la spalla, accennò un sorriso. In quel momento avrei voluto tornare indietro nel tempo.
Perché tutto si era fatto così complicato, perché non potevamo tornare a essere noi due?
<< Ehi, piccola.. >>. 
<< Non.. non chiamarmi così, okay? >> dissi, sedendomi vicino a lui.
<< Perché..? Ti è sempre piaciuto >>. 
<< Non.. >>, iniziai a giocare con le mie mani, torturandomi. << non è più come prima, Nicholas.. >>.
Nick fischiò, ma non era divertito. << Il mio nome per intero, brutto colpo, Cyrus >>.
<< Non sto scherzando, Nicholas >>.
<< Smettila! >>.
<< Nick.. >> dissi, giusto perché non mi andava di litigare.
<< Così va' meglio.. >>.
Sentii il magone lungo la gola. << No.. non va' per niente meglio.. fa' tutto schifo.. io.. io ti odio per quello che mi stai facendo.. mi hai tradito Nick! Sei andato a letto con.. quante? duecento donne in questi ultimi tre anni! >> urlai, fregandomene se Joe e Demi ci avessero sentiti. Demi lo sapeva. Joe no. Chissà come avrebbe reagito.
<< Loro non cantavano niente per me... >> sussurrò, senza guardarmi negli occhi.
<< Ah, davvero? e allora perché ci sei andato a letto? >>.
<< Perché tu.. tu mi odi! >>.
Spalancai occhi e bocca. Dovevo avere un aspetto ridicolo e in un'altra occasione Nick si sarebbe messo a ridere.
Ma non era proprio il momento.
Perché ero incazzata nera.
<< IO NON TI ODIO, BRUTTO STRONZO! SEI TU CHE ODI ME E TI SCOPI ALTRE DONNE!! >> urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
<< Mi sentivo.. oh, è inutile, non capiresti mai! NON CAPISCI! >> ribattè Nick, alzandosi e iniziando a fare avanti a indietro davanti a me.
<< Cosa!? Cazzo, dimmi cosa non capisco! >>, mi alzai anche io.
Gli afferrai la manica della maglietta, facendolo fermare.
<< Miley.. >>.
<< No, "Miley" un cazzo. Tu.. tu.. sei tu che non capisci Nick. Perché la verità è che sei ancora un bambino, un bambino piccolo e viziato che se non ottiene subito quello che vuole allora frigna. Dimmi: cosa ti aspettavi dal nostro matrimonio? Dai, dimmelo. Pensavi che io sarei stata perfetta? Che sarebbe stato tutto facile e come volevi tu? Sbagliato! Ci sono errori, in un matrimonio, ci sono sbagli, litigate, urla e tanti, tantissimi vaffanculo, specialmente quando si è giovani come noi due. Ma io ti amavo e ti amo ancora, anche se meriteresti di morire dissanguato dopo quello che mi hai fatto, ma non ci..ci riesco.. ti..ti amo, è più forte di me. E sai qual'è la parte peggiore? Io ti perdonerei tutto e subito se.. se solo tu mi dicessi cosa c'è che non va'.. dimmi cosa ti sta succedendo.. noi.. noi possiamo risolvere anche questo.. possiamo superare tutto quello che vogliamo se lo facciamo insieme, amore.. ma... ma tu devi parlare con me, confidarti con me... non lasciarmi di nuovo da sola ad affrontare tutto questo >> lo pregai, asciugandomi il fiume di lacrime che mi scorreva sul viso. 
Nick mi accarezzò dolcemente una guancia, asciugandomi una lacrima. << E' difficile, Miley.. è.. qualcosa più forte di me.. io.. neanche io mi riconosco più.. mi sono perso.. >>.
Gli gettai le braccia al collo, singhiozzando. << Non ti sei perso.. io ti troverò sempre.. sempre, amore.. >>.
<< Non voglio parlarne, Miley >>. 
<< Ma.. >>.
Mi scostò da sé, e anche se lo fece con gentilezza io mi sentii lo stesso rifiutata. << Se non mi parli, come posso aiutarti? >>.
<< Non puoi. E' qualcosa che devo risolvere da solo! >>.
<< Nessuno si salva da solo, Nicholas! >>.
<< Io si! >>.
Scossi la testa, ero davvero stanca. << Sei solo un bambino.. >>.
<< Già.. a quanto pare.. >>.
<< Stai male, lo vuoi capire!? Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti! Io posso aiutarti! Se mi parlassi.. >>. 
Nick mi si avvicinò con passo veloce, arrivandomi a pochi centimetri dalla faccia prima che me ne rendessi conto. 
Mi afferrò un braccio, sollevandolo in mezzo a noi.
<< Mi fai male >> mi lamentai.
<< TU NON CAPISCI >>, stava quasi ringhiando.
<< Nick.. fai paura. Guardati, spaventi >>. 
<< Smettila! So benissimo come sono! Non posso farci niente! >>.
<< Tu.. tu stai male.. ahi.. ahi! Cazzo, cazzo, cazzo, ahi, ahi! >>, la sua stretta si era fatta di ferro.
<< Miley.. >>.
Lasciò la presa.
Il polso era rosso, ma stava già diventando blu scura, viola.
Quanto aveva stretto?
<< Piccola.. piccola mi dispiace.. mi dispiace davvero.. non volevo farti così male.. io.. >>, gli occhi di Nick erano lucidi, << io non sono in grado di fare niente, sono un disastro.. tu sei perfetta e io sono un disastro e ti faccio sempre male.. ti amo.. ti amo.. mi dispiace non volevo farti male al polso.. scusami, ti prego.. >>, mi accarezzò il polso come se fosse fatto di vetro. Era così bello sentirlo in quel modo, ma non riuscivo a togliermi dalla testa il modo in cui mi aveva stretto, così forte, così possessivo.. come se fossi solo sua, come se volesse marcare il territorio, anche se le sue parole dicevano tutt'altro.
Con uno strattone, allontanai il mio polso dalle sue mani. 
<< Amore.. >>, ormai stava piangendo anche lui. << Mi dispiace, piccola.. mi dispiace.. quelle donne.. ti dirò tutto.. ti racconterò ogni cosa.. c'è un motivo.. io non sto bene.. sono andato da un.. >>.
Prima che potesse finire di parlare la mia mano aveva già colpito la sua guancia.
Forte.
Bello schiaffo, mi complimentai con me stessa.
<< Miley.. piccola >>, Nick mi guardò, supplicandomi.
Conoscevo quello sguardo.
L'avevo usato anche io, era quel genere di sguardo che ti chiedeva di restare.
Resta.
Resta con me, Nick.
Quante notti l'avevo sperato?
Ma ora era troppo tardi.
Ero stanca. 
<< Voglio il divorzio >>.




_________________

ah ah ah.
dai, ridete con me!
divertente, vero?
okay, la smetto.
non sta ridendo nessuno, vero? già..
ma mi volete bene! 
si che me ne volete, su.
nel prossimo spiegherò un paio di cosette.. per ora.. VOLETEMI BENE.

































   
 
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