Ciao, il mio nome è Mela. Sarebbe Carmela ma mi da di anziana signora in menopausa. Dicevamo? Ah, si, il mio nome è Mela. Ho quasi 18 anni. Ho i capelli mossi color rame che mi arrivano fino giù alla scapola, gli occhi cervone e la pelle più bianca del latte. Ho le lentiggini sul naso e sugli zigomi. Ho le labbra rosee. Mi dicono tutti che ho un naso piccolo e carino e che ho una bocca tenera e graziosa. Mi dicono che ho una faccia da cucciolo. Sono italiana. Fino a ieri abitavo in italia. Vi spiego: ho una migliore amica, Martina, che ha appena compiuto 18 anni. Come regalo di compleanno non ha chiesto una festa, un computer, un cellulare o cose del genere. Ha chiesto una casa a londra. I suoi genitori se lo potevano permettere e così eccoci qui. Nella nostra casa a londra. Io ho due grandi fobie: le folle, e il buio. Sono terribili entrambe. Ho paura delle folle, si. È orribile avere gli occhi puntati addosso, essere chiusi in un mare di gente. È davvero opprimente. In certe situazioni mi sento male, mi gira la testa, mi viene da vomitare. La maggior parte delle volte perdo i sensi. E ora vi chiedete, ma sei hai paura delle folle, perchè sei nella sempre incasinata londra? Bè i miei sono morti la settimana scorsa e da allora vivo con Martina. Poi martina ha chiesto di andare a londra, l'aveva sempre sognato e io non voglio essere un peso per lei. Perciò doveva partire, e io di stare senza di lei non avevo proprio coraggio. Quindi siamo partite insieme. E poi avevo bisogno ci cambiare aria. Lì tutti mi chiedevano “ehi, come stai?” e secondo te come sto?! I miei genitori sono morti, ma per il resto sto bene! Odiavo quella domanda e in italia ormai me la facevano in continuazione. Il buio, altra mia fobia. La cosa che più odio del buio è che non posso vedere cosa ho attorno. È un senso di impotenza e io odio non poter fare niente. La reazione alla fobia del buio è differente da quella delle folle. Quando sono nel buio più totale divento nervosa, inizio a piangere istericamente e mi accascio a terra tremando. È davvero orribile tremare e sperare che tutto finisca al più presto.

Sono una ragazza abbastanza sociale e simpatica quanto timida. La timidezza è il mio più grande problema. Non riesco a superarla. È proprio terribile perchè mentre vorresti dire un sacco di cose la tua bocca non vuole aprirsi. Di solito ho paura di essere giudicata per quello che dico, che faccio, e quindi la timidezza mi blocca. Spero davvero di superarla un giorno.

Come forse molte ragazze ho un sogno nel cassetto: voglio incontrare i miei idoli. Sono persone comuni, e forse è la ragione più bella che io abbia per stimarli. Sono 5 ragazzi, sono la ragione di tutta me stessa: dei miei sorrisi, dei miei pianti, delle miei gioie delle mie risate. E ora nella grande e piovosa londra avrei potuto incontrarli. Non avevo un'idea chiara di ciò che arei detto quando li avrei (forse) incontrati. Una cosa è certa. Gli avrei detto “grazie”. Per tutto. Quando stavo male bastava sentire qualche loro canzone, una a caso, e tutto magicamente passava. Non sapete quanto tempo sono stata dietro ad un computer in attesa di un “ti segue” su twitter.. Era l'unica ragione per cui avevo twitter. Non mi interessavano certi social network. Mi chiedevo come mai sarei potuta andare ad un concerto dei miei idoli se avevo paura di tutta la folla che ci sarebbe stata. E vabbè.... mi sarei dovuta fare coraggio. Vabbè... ora basta parlare di me. Vi parlo di Martina.

Martina ha i capelli lisci castani, fino alle spalle e due grandi occhi blu. Lei ha la pelle ambrata. Noi due ci completiamo. Siamo una coppia perfetta. Avete presente quelle dei film? Come quelle più o meno. Lei scura, io chiara. Lei forte, io debole. Lei spontanea, io timida. Ci siamo conosciute da piccole all'asilo. Ci siamo sempre definite le “ringo”. Perchè lei era “la parte scura” mentre io ero “la parte chiara”. E i ringo sono buonissimi, penso che tutti conosciamo la bontà dei ringo. Cioccolato e panna, caffè e latte, bianco e nero. Io e Martina eravamo questo. Sempre pronte a sostenerci l'un l'altra. La diversità ci ha unite e ci unisce tutt'ora. Prima non pensavo che fosse vero ma ora ne ho la certezza: gli opposti si attraggono.

Anche lei è una directioner. E sempre lo saremo, perchè “directioner is a promise”.

Ciao!! cosa ne dite? È il primo capitolo! Ho già tutta la storia in mente! Era da tempo intrappolata nella mia testa, e mi sembrava ora di liberarla. Comunque ho deciso di ritornare alla tradizione, scrivendo la storia di una fan che li incontra. Ho deciso di scrivere una storia che possa emozionare, divertire, sorridere, e anche far piangere le lettrici. Perchè io adoro leggere storie che mi emozionano e che mi lasciano qualcosa perciò voglio provare anche io a trasmettere qualcosa agli altri. Sono certa che ci riuscirò. E giuro che se non ci riuscirò la mia carriera di scrittrice finisce qui (?). Questo capitolo presenta solamente le protagoniste e la situazione. Non è intrigante ma mi serve per mandare avanti tutta la storia. Ci vediamo al prossimo capitolo bellezze ;)) ciao ciao!

#Mela