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Autore: Deadpools95    13/07/2012    2 recensioni
Ecco a voi una storia che ho pensato in questi giorni. E se il Glee Club avessero dei super-poteri? E per la precisione siano mutanti come gli x-men? Diverranno eroi per salvare la loro razza o rinnegheranno quello che sono?
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i ragazzi salirono sul Blackbird pronti come non mai ad andare ognuno nella loro nuova casa. Ken salutò i ragazzi mentre salivano sul suo veicolo e non potè che pensare a quanti erano e a come si sarebbero comportati lì dentro. Quando tutti furono saliti ognuno prese un posto e si sedette vicino a un compagno o una compagna. Ken vedendo che c'erano tutti e sentendo il consenso di Artie di partire non potè che ubbidire. Il Blackbird si alzò in volo e tutti si goderono il viaggio vedendo dai loro finestrini mentre che erano in alto.Il viaggio era abbastanza lungo e per passare il tempo i ragazzi decisero di iniziare a conoscersi meglio dato che erano lì e sarebbe stato noioso aspettare senza far niente. Tutti avevano preso i posti così in fretta che non ebbero scelto con che partner sedersi. Tutto fu una scelta del destino. Il destino aveva dato a quei ragazzi quei grandiosi poteri e ancora una volta il destino avrebbe cambiato le vite di quei ragazzi. Loro ancora non lo sapevano. Mike fu seduto vicino ad Artie. Il primo stava picchiettando sul vetro mentre l'altro stava pensando a un modo per poter conversare con il ragazzo. Mike notò questa difficoltà così decise di rompere il ghiaccio e cominciare a parlare lui.
-Tu ti chiami Artie vero?-

-S-sì. Sono Artie. Mentre tu sei Mike Chang.- Disse Artie con un pò di timidezza.
    
-Stai calmo amico. Non ti ho visto parlare molto in mezzo agli altri. Salutavi chiunque arrivasse ma non entravi mai nei nostri discorsi. Come mai?- Questa era una domanda che si era posto il ragazzo e di cui non capiva il motivo. Artie sembrava un bravo ragazzo e insieme a Schuester e la Pillsbury sembrava sicuro di sè quando cercava di convincere ogni ragazzo a venire con loro. Cosa era cambiato adesso?

-Già...è solo...è solo che non ho molti amici. Non sono abituato a questo tipo di conversazioni. Il professore ha visto in me qualcosa di "speciale" rispetto agli altri ragazzi della mia età. Fui così preso dalle sue parole che lo seguii dovunque. Nell'istituto non ci sono tanti studenti ed era un mondo tutto nuovo per me quindi non feci nuove amicizie. Cercai in ogni modo di trovare qualcuno simile a me ma non ci sono riuscito così proseguii con la mia solita vita da solitario. Il professore mi ha detto prima che partissimo per questa grande avventura che in voi magari avrei trovato degli amici. A quelle parole mi bloccai. Non sapevo se voleva aiutarmi o voleva farmi capire che era stufo di avermi tra i piedi. Notando quando fu felice di avermi insieme a lui e alla signorina Pillsbury capii che la prima opzione era giusta. Però mi è difficile come ti ho detto. Non so se ti è tutto chiaro.- Disse il ragazzo con grande sincerità.

-Allora io sarò il tuo primo amico qui!- Disse felicemente Mike.

-N-ne sei proprio certo? Non dici così solo perchè ti ho raccontato questo vero?- Disse Artie perplesso

-Certo che no! Sono un tipo molto amichevole. Cerco sempre di essere amico di tutti. Ognuno di noi avrà anche dei difetti ma ci sono anche dei pregi. Ho notato quanto ti fossi sentito a disagio prima ed è per questo che voglio dirti che non devi preoccuparti ora. Adesso hai degli amici. Saremo sempre amici. Sempre che tu non sei una specie di assassino alieno!- Disse scherzando il ragazzo. Artie rispose ridendo, poi disse:

-Grazie Mike. Le tue parole mi fanno credere che potremmo diventare amici. Magari l'essere mutanti riuscirà ad unirci in qualche modo. Non penso che ci saremmo mai incontrati altrimenti.-

-Allora dovremmo ringraziare il professore che ci ha trovati.-

-In verità sono stato io a trovarvi- Puntualizzò Artie facendo stupire l'asiatico.

-C-come hai fatto?- Chiese perplesso il ragazzo.

-E' difficile da spiegare. Ho dei poteri psichici forti il che mi rende molto speciale. Il professore costruì insieme a un amico di cui non parla mai una macchina per rintracciare gli altri mutanti. E' un congegno che può essere usato soltanto da telepati come me. Ci vuole un grande allenamento per poterlo usare...altrimenti potrebbe provocare dei grossi dolori.-

-E' incredibile! Mi chiedo quante altre cose ci nascondiate.-

-Bhe ci sarebbe la stanza del pericolo ma..-

-Stanza del pericolo?- Chiese curioso Mike.

-Meglio parlarne un'altra volta. Mi sa che ho detto abbastanza.- Disse Artie ricordandosi che Shue non voleva che i ragazzi sapessero ancora della stanza.

-Ah! Vuoi tenerti le cose più fighe per dopo eh?Astuto!- Disse Mike

-Eh eh! Già!- Disse Artie felice che il nuovo amico non si interessasse troppo alla faccenda...

Da un altra parte Kurt invece era seduto insieme a Blaine. I due non si accorsero nemmeno di sedersi assieme finchè non videro chi ebbero accanto.

-Bene. A quanto pare siamo seduti assieme in questa specie di elicottero.- Disse Blaine per attaccare discorso.

-Già...non è strano che gli unici gay confessati in questa stanza siano seduti assieme?- Disse invece Kurt.

-Magari è un segno del destino...come hanno preso i tuoi la notizia che tu sei un mutante?- Disse Blaine curioso di sapere se la vita di Kurt fosse simile alla sua o totalmente diversa.

-Mia madre è morta quando ero piccolo...sono solo con mio padre. Ha preso molto bene questa storia. Non gli interessa se sono un perdente,gay o un mutante.Mi vuole bene per quello che sono. E' stata una mia scelta abbandonare la città in cui abitavo nonostante dovessi lasciare mio padre da solo in quel dannato posto...anche se sapevo che non mi avrebbe seguito. E' troppo attaccato alle sue radici e dice che scappare non è la soluzione. Non so se abbia ancora ragione su questo. Non faccio altro che scappare di posto in posto. Tu invece? Hai famiglia?- Blaine ascoltò le parole di Kurt con grande invidia. Aveva tutto. Un padre che lo adorava. Era sicuro di sè. Era coraggioso. Tutto quello che non era lui.

-Sono molto diverso da te, Kurt. Quando mio padre scoprì che ero gay mi ripudiò. La cosa mi fece e mi fa ancora male.Devi essere fortunato ad avere un padre così...-  Disse Blaine come se stesse quasi per piangere.

-Questo non vuol dire niente. Pensi che a scuola fosse come a casa? Ero l'unico gay nella mia scuola e per questo sono stato vittima di atti di bullismo da parte di alcuni studenti..e durante una piccola rissa ho scoperto i miei poteri. Non dirmi che sono fortunato perchè non è assolutamente vero...- Disse Kurt ripensando ai brutti momenti che aveva passato in quella gelida scuola..da solo contro il mondo.

-In questo caso allora devo essere un pò più fortunato..ma non troppo. Come te ho avuto dei problemi nella mia vecchia scuola così mi trasferii in un altro istituto e lì ero come rinato. Avevo degli amici che si preoccupavano per me, scherzavamo , ci divertivavamo...però un giorno ero davvero incavolato...mi presero in giro per scherzare e sbottai...ed è lì che scoprii che potevo diventare come un gigante e distrussi la mia scuola con la mia grandezza. E' stato orribile.-

-Così è questo il tuo potere eh? Non pensavo che questo potesse portarti a quello che sei ora.-

-Neppure io. Avevo perso tutto ma dovevo accettarlo perchè è quello che sono ora.-

-Ecco. Accetta quello che sei. Avrai anche avuto dei problemi ma io posso capirti. Cerca di trovare una nuova via in questa nuova scuola. Immagino avranno qualcosa se per caso ti ingrandirai e cercherai di distruggere l'istituto.- Disse il ragazzo ridendo e facendo ridere l'altro.

-Già. Almeno qui non dovrò preoccuparmi della mia grandezza adesso.-

E dopo questa conversazione troviamo altri due mutanti. Noah Puckerman seduto con Joe Hart. Puck appena vide chi aveva di fianco si mise di fronte al finestrino cercando di non sentire il ragazzo che cercava di convertirlo.

-Uhm..perchè sei messo contro il finestrino?- Chiese Joe perplesso.

-Non ho voglia di parlare con te e i tuoi capelli-alberi.- Disse in modo ostile il ragazzo con la cresta.

-Ahah.I miei capelli non parlano. Riescono a comunicare con me perchè riesco a controllarli in tutti i modi. Sia fisicamente che mentalmente. Non devi averne paura...-

-Paura?Ah.Ah. Ci sono cose che fanno molto più paura dei tuoi pacifici capelli.-

-E di cosa avresti paura Mr. Puckerman?- Chiese il ragazzo cercando di capire meglio le paure che aveva Puck nel non voler parlare con lui.

-Mr Puckerman? Ma ti senti? Parli proprio come un professore.- Disse Puck nel vedere come lo chiamava Joe.

-Scusa...Puck va meglio?- Disse Joe per scusarsi.

-Meglio...- Disse senza darne peso Noah.

-Non sono abituato a chiamare la gente per i propri nomi in questo caso soprannomi.-

-E perchè mai?- Disse poco interessato Puck mentre guardava fuori dal finestrino.

-A pensarci non so bene il perchè..forse perchè sono stato in un istituto molto severo in cui ci chiamavano sempre per cognome così ho fatto lo stesso pure io...anche perchè non ho tanti amici a causa della mia religione.Non tutti sono così credenti come me e questo li...intimidisce..non so se mi spiego...-

-Forse dovresti parlare di altro all'infuori della religione...insomma sarò anche un ebreo al 100% ma ho anche altre cose che adoro.-

-E' un buon consiglio...dovrei soltanto interessarmi a qualcosa che possa piacere agli altri. Vorresti darmi una mano? Non sono così figo come te...- Disse Joe sperando in una risposta positiva da parte del ragazzo. Puck ci pensò un attimo...capì quanto poteva essere frustato e incompreso il ragazzo..doveva dargli una mano ma non doveva sembrare troppo gentile con lui...sapeva cosa fare.

-Hai detto le parole giuste amico.Ti darò qualche dritta e mi ricambierai il favore un giorno.-

-Promesso!- Disse Joe porgendogli la mano. Puck la strinse senza pensarci due volte dopodichè tornò a guardare fuori dal suo finestrino. -Oh...Puck..qual'è il tuo potere per curiosità?-L'ebreo un pò stufo decise di rispondere al ragazzo così avrebbe smesso di porre così tante domande.

-Rigenerazione o come cazzo vuoi chiamarla. Se mi taglio le mie ferite si rimarginano. Mi spari? Mi curo. Potrei essere anche immortale..-

-Wow...se fossi davvero immortale sarebbe una cosa incredibile. Insomma...come sarebbe vivere per anni e anni e magari vedendo la tua famiglia morire prima di te?- Disse Joe facendo pensare il ragazzo con la cresta.

-Aspetta...stai dicendo che potrei vivere per anni e anni? Come fai a dirlo?- Disse Noah perplesso.

-Se non può ucciderti niente vivresti per sempre non credi? Insomma se non ti feriscono le armi o le malattie il tuo corpo è praticamente perfetto.-

-Non è possibile...morirò prima o poi...di vecchiaia o qualsiasi altra cosa..non posso di certo vivere per sempre..insomma...se mettessi famiglia e loro invecchierebbero mentre io rimarrei giovane...no...non devo pensarci.- Joe vide le preoccupazioni che aveva il ragazzo..doveva intervenire, aveva creato un guaio bello grosso.

-Potrei anche sbagliarmi!Insomma se venissi affogato nell'acqua non penso che potresti rigenerarti no? Oppure non so...finire nello spazio...- Noah ascoltò le parole di Joe e si calmò. Aveva ragione ci sarebbe stato di sicuro un modo.

-Cerca di non parlarmi ancora...non ho tanta voglia di parlare...- Disse infine continuando a pensare a quello che aveva detto prima...avrebbe voluto uccidere quel capellone in questo momento ma non era la cosa giusta da fare...e aveva promesso a sè stesso di cambiare...che non sarebbe diventato come suo padre.

I prossimi messi seduti insieme furono Rachel e Mercedes.

-Ciao!- Disse energica Rachel mostrando uno dei suoi grandi sorrisi a trentadue denti.

-Ciao...- Disse un pò più sottotono Mercedes mentre si sedeva vicino alla ragazza.

-Ci siamo conosciute fuori da questo mezzo volante. Sono Rachel Barbra Berry e tu invece sei Mercedes Jones. Mi sono informata su tutti voi con Artie prima di salire così potevo conoscervi meglio!- Disse senza fermarsi la ragazza.

-Ma respiri figlia mia?E' come se non riuscissi a fermarti quando parli.- Disse un pò stranita Mercedes.

-Lo pensi anche tu vero? Di solito tutti mi dicono così ma non posso farci niente...ho il dono della parola. E da quando non canto dopo tutti questi giorni ho più voglia di parlare.-

-Canti?- Disse curiosa la ragazza

-Sì! E devo dire di essere molto brava. Un giorno diventerò famosa come il mio idolo : Barbra...peccato che ho scoperto che sono una mutante..questo mi renderà diversa agli occhi degli altri...ma magari diventerò la Barbra dei mutanti! Questo sì che sarebbe un sogno...-

-Ok...allora...hai una grande stima di te e questa è una buona cosa. Se avessi la tua autostima di certo starei molto meglio ( e lasciami finire dopodichè parli.). Nonostante la tua parlantini infinita e i tuoi tanti sogni sembri simpatica Rachel...e poi anche io canto.- Disse quest'ultima frase ridendo e trovando magari nella ragazza un'amica nel canto.

-Davvero?E' grandioso! Non pensavo che fossi l'unica a cantare. Ovviamente dovrò sentirti cantare per vedere fin dove arriva il tuo talento anche se sono certa che non supererà di certo il mio.- Disse fiera di sè la ragazza come al solito.

-Ah sì? Staremo a vedere. La tua Barbra sarà anche brava ed è vero ma il mio idolo: Whitney distruggerà te e la tua povera Barbra in mille pezzettini.- Disse fiera anche Mercedes.

-Accetto la sfida. Quando risolverò il problema della mia voce vedremo chi sarà la migliore.- Disse la ragazza sicura della propria vittoria.

-Approposito di questo...come hai preso questa storia di essere un mutante? Se ha davvero creato dei problemi mentre cantavi deve essere stato tremendo.-

-E' così...Immaginati di esibirti per delle persone importanti e tutto ad un tratto fai una specie di urlo sonico senza riuscire a fermarti. E ti viene da piangere..e smettere...- Disse la ragazza smettendo di ridere e con una voglia matta di piangere ripensando a quel momento.

-Posso capire..in un certo senso. Quando scoprii cosa potevo fare mi sentii ancora più grassa di quello che sono...è come se il destino sputasse sulla tua persona...-

-Ma tu sei bellissima Mercedes! Non c'è bisogno che lo dimostri perchè gli altri riescono a vederlo dentro di te...il tuo potere è un dono no? Ci sarà un motivo se è proprio quello. Magari in futuro mostrerai quanto può essere utile a tutti e allora vedranno quanto sei speciale.-

-Lo pensi davvero?- Disse la ragazza guardando negli occhi l'altra. Rachel annuì ritornando a ridere e allora Mercedes capì che era sincera.

-E magari se il destino ti ha dato quella grandiosa voce potenziandola ancora di più ci sarà di certo un motivo. Ho saputo dagli altri quello che hai fatto a Quinn e di come stava massacrando Puck...anche se non mi hanno spiegato il perchè...-

-Ho fatto solo quello che ritenevo giusto in quella situazione. Sul perchè si siano combattuti non posso dirtelo...devono essere loro a parlarne...non io...- Disse Rachel triste nel dover nascondere alla ragazza la verità.

-Capisco. Immagino sia qualcosa di personale ed è giusto mantenere un segreto. Avrei fatto lo stesso quindi non ti preoccupare.-

-Grazie...-

E se da una parte abbiamo trovato Rachel e Mercedes da un altra altre due ragazza approfondiranno la propria conoscenza. Quinn e Santana. Quinn vide un posto vicino alla ragazza e non potè che sedersi vicino a lei nonostante cominciasse ad odiarla...

-Posso sedermi?- Chiese un pò stufa

-Guarda guarda! La ex-cheerleader che chiede di sedersi vicino a me? A che devo questo onore?- Chiese la ragazza
sarcasticamente come faceva di solito.

-E' l'unico posto libero...-

-Sicura? Di là vedo un posto libero con Puck!- Disse la ragazza con uno dei suoi sorrisi malvagi. Prima di salire Brittany aveva parlato con tutti su quello che era successo nel gruppo e ovviamente non potè non parlare con la ragazza dello scontro tra lei e Puck

-Io vedo che Joe si sta per sedere vicino a Puck. Che peccato! Saremo insieme su questo elicottero!- Disse sarcasticamente a sua volta Quinn.

-Bene..siediti pure biondina.- Disse spostando lo zaino dalla sua sedia e lasciando sedere finalmente la bionda al suo posto. Era distrutta...non avrebbe mai attaccato Puck...si sarebbe promessa di cambiare ma quei brutti ricordi...non volevano andarsene.

-Hey se vuoi puoi dirmi tutto della lite. Sono una che tiene i segreti. Puoi dirmi tutto!!- Disse Santana pronta a sentire tutto quello che poteva usare contro di lei.

-Non.sono.affari.tuoi.- Disse ostile Quinn

-Ok! Ok! Come sei scontrosa...- Disse Santana

-E' una brutta giornata e non ho voglia di sprecarla ancora di più lottando contro di te.-

-Perchè perderesti?-

-Al contrario. L'acqua batte il fuoco. Lo sanno tutti. Dovresti saperlo.-

-Ma posso capirti prima di quanto ti aspetti e allora sarebbe la fine per te cara.-

-Vorrei proprio vedere...a scuola quelle come te me le mangiavo a colazione..e ce ne sono tante come te.-

-Non credo proprio! Di me ce n'è soltanto una e si chiama Santana Lopez. Non sai niente di quello che succede a Lima Heights e se vuoi saperlo adjacent cosas malas!-

-Ahahah! Sarebbe bello affrontarti solo per vedere la tua faccia quando avrai perso.-

-Hai fegato Fabray. Sei stronza come me e pure coraggiosa come me...magari abbiamo iniziato con il piede sbagliato. Potremmo essere amiche invece che nemiche. Organizzare complotti e diventare le più grandi bastarde di tutto il McKinley.-

-Proposta interessante Santana...mi ricorda il potere che detenevo a scuola...-

-Allora accetti?-

-Quando mi mostrerai di che pasta sono fatte quelle che vengono da Lima Heights.-  Disse infine Quinn in tono di sfida alla mora che accettò con piacere la sfida...

E dopo queste due ragazze abbiamo Finn e Brittany. Finn vide Brittany stare seduta nella propria sedia ma quest'ultima era fatta di ghiaccio e la bionda stava scrivendo il suo nome ma non riusciva a continuare perchè non ricordava se Brittany avesse due T oppure soltanto una. Finn vedendo nessuno sedersi vicino a lei decise di fare qualcosa di buono e magari conoscerla meglio..non era di certo così ingenua no?

-Hey Brittany.- Disse il più alto salutandola con la mano.

-Ciao Frankestain!- Disse l'altra sorridendogli

-Finn...non frankestain...- Puntualizzò Finn

-Ma sei come lui! Alto, brutto e senza cervello!-

-Certo...posso sedermi vicino a te?- Chiese il ragazzo tralasciando i commenti precedenti.

-Non posso...è occupata...- Disse in modo triste la ragazza.

-Ma...non c'è nessuno seduto...- Disse Finn confuso.

-C'è Tina! Lei può diventare invisibile!- Si fermò un attimo guardandosi intorno, dopodichè a bassa voce disse:
-La prenderebbe male se il suo posto diventasse il tuo e se ci sedessi sopra si farebbe male visto che sei pesante...noi ragazze dobbiamo essere solidali tra di noi.-

-Brittany. Tina è lì seduta con Sam.- Disse Finn indicando i due.

-Oh. Mi sembrava di sentire qualcuno respirare o parlare ma devono essere i folletti nascosti sotto le sedie dell'aereo.-

-Di certo...quindi posso sedermi ora?-

-Certo, Finnkestain!-

-Finnkestain?-

-Visto che vuoi essere chiamato Finn ho deciso di modificare il tuo soprannome. Adesso ti piacerà di sicuro!-

-Certo...quando parli con me puoi chiamarmi Finn come abbreviazione? Così in cambio io ti chiamerò Britt..che ne dici?-

-Oooh! Questa sì che è una grande idea! Saremo come dei supereroi! Finn e Britt amici supereroi! Ti piace?- Disse felice battendo le mani la bionda

-Certamente!Come mai hai fatto la tua sedia di ghiaccio?-

-Mi piace molto di più così. Abbellire le sedie potrebbe essere uno dei compiti che ci potrebbero assegnare!-

-Non credo. Io distruggerei la mia sedia. Santana la brucerebbe. Sam pure. Altri come Tina o Puck non potrebbero nemmeno farlo!-

-Allora questo sarà il mio trono di regina dei ghiacci!E tu sarai il mio servitore spara laser nonchè mia guardia del corpo!-

-Ok...come mai non hai scritto completamente il tuo nome?-

-Non ricordo come si fa...visto che da adesso sarò Britt mi sa che è finita!-

-Manca una T-

-Davvero?-

-Sì. Brittany.-

-Oh! Approposito della T...adesso che mi ci fai pensare non sarei più il mostro di Frankestain.-

-Finalmente!-

-Adesso sarai il T-rex Finn! Evviva!- Disse la ragazza felice del nuovo nomignolo trovato all'amico. Finn non potè che mettersi una mano in faccia e pentirsi di essersi seduto con lei...

Adesso mancavano soltanto Sam e Tina. Sam appena vide Tina che girava in cerca di un posto le fece segno di sedersi. Tina salvata dal ragazzo decise di sedersi subito così non sarebbe esplosa dalla timidezza.

-G-grazie.-

-Hey non c'è nessun problema! Ho visto i problemi che avevi nel trovare un posto così mi sono offerto di dartene uno. Di certo sarà una bella compagnia la tua.-

-C-certo...S-sam.-

-Da quanto tempo hai questo problema nel balbettare?- Disse curioso Sam.

-E'-è difficile...-

-Scusa se sono stato diretto...forse non è un argomento di cui non vuoi parlare...-

-N-no. Il dottore mi h-ha detto che p-parlarne con qualcuno p-poteva a-aiutarmi. Sono c-così da s-sempre credo. A-almeno mi ricordo c-così. Mia m-madre dice che da p-piccola non ero così e che t-tutto iniziò alla p-prima elementare.-

-Cavoli. E' un sacco di tempo. Non so come riesci a conviverci. Hai provato a trovare una soluzione?-

-S-sì ma...n-non ci riesco...mi blocco quando parlo con qualcuno..a-anche se con te non mi s-sta succedendo. E-e pure col p-professore schue.-

-Magari stai iniziando a superare questa barriera del parlare! Magari con un pò di allenamento riuscirai a parlare perfettamente!-

-S-spero di sì...è c-come una tortura. E tu Sam? S-sembri così sicuro di te...-

-Oh. Magari sembra così ma sono più fragile di te.- Disse il ragazzo facendo ridere Tina. -Forse non così fragile ma non sono di certo molto sicuro di me...casomai è il contrario. Sono un tipo poco insicuro..anche se sto iniziando a cambiare e cercare di essere una persona migliore.-

-S-sono belle parole. D-dovrei fare lo stesso se v-voglio essere una persona migliore.-

-Sei sicura di voler cambiare?-

-Assolutamente s-sì! Sono stata una p-persona chiusa in sè s-stessa per t-troppo tempo! H-ho voglia di essere più s-simile agli altri...essere u-uniti come s-state dimostrando ora.-

-Che dire? Questo gruppo di mutanti mi ricorda l'essere un gruppo di supereroi nei fumetti. Non siamo solo una squadra ma siamo una famiglia. Ancora non ci conosciamo e questo è certo ma basta che guardo ogni persona in questo Blackbird che trovo cosa vi è nella sua anima.-

-A-a me sembra il contrario ma...m-magari hai ragione.S-sei hai ragione questa a-avventura potrebbe essere una c-cosa positiva n-non trovi?-

-Assolutamente! Siamo stati scelti per un motivo ed Artie mi ha detto che il professore non ha trovato così tanti mutanti in una sola volta. Sento che c'è qualcosa nell'aria...qualcosa che vuole metterci insieme e farci capire per quale motivo siamo mutanti.-

-W-wow. S-sono felice di averti c-conosciuto. S-sei molto s-s-s-

-Su dai! Sono mooooooolto-

-S-simpatico! C-e l'ho fatta!-

-Grande! Vedi? Sei qui per superare questo tuo problema e immagino che anche gli altri dovranno superare qualcosa di persona. Persino io.-

-H-hai davvero ragione. H-ho notato che o-ognuno di noi ha dei p-problemi. R-rachel e il suo canto. Mercedes e il suo peso. Santana e la sua durezza v-verso gli altri. J-joe e la sua s-spiritualità. P-puck e la sua aria da b-bullo. Q-quinn e i suoi problemi del p-passato. M-Mike e la s-sua voglia di l-libertà. Artie e la s-sedia a rotelle. Brittany e il suo comportamento...s-strano. F-finn e la sua r-reputazione...B-blaine e K-Kurt p-per la l-loro sessualità..-

-E io?-

-N-non so. D-dimmelo tu.-

-Ho avuto alcuni problemi...problemi che hanno tolto una parte importante della mia vita. Sono qui per recuperare tutto questo. Meglio parlare di altro non trovi? Sai che assomiglia a una supereroina di nome Psylocke?-

E così i 14 mutanti hanno iniziato a conoscersi ancora meglio tra di loro...di certo il viaggio sarà ormai alla fine dato che stanno per arrivare verso la nuova scuola dove li attende Will con impazienza...ancora ci sarà molto da raccontare...perchè tutto può succedere in questo mondo...

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Angolo autore:
Aggiornato anche se in ritardo XD. Non pensavo di metterci così tanto e per questo mi scuso tantissimo ç__ç. Spero che ancora qualcuno stia qui a leggere questa storia xD. Cosa ne pensate? Ho messo queste coppie prendendo i nomi a caso ed è spuntato da solo il dialogo nonostante non avessi molte idee per alcuni di loro ma nonostante tutto sono riuscito a organizzarmi XD. Grazie a chiunque stia leggendo...stia mettendo anche una piccolissima recensione o mettendo la storia tra le seguite. Ci si vede al prossimo capitolo! :)
  
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