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Autore: LinsdayRose    13/07/2012    0 recensioni
«L'amore non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento "chiavi in mano",
ma una casa da concepire, costruire,
conservare e, spesso, riparare.»
(M. Quoist)
Cheril e Harry, uniti da un'esigenza in una fredda sera di Novembre.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 «Muoviti Haz, aiutami a portare questi scatoloni!»
«Sì arrivo Cher!»  Risposi distrattamente, mentre guardavo distrattamente una nostra foto sul portafogli.
 
 
Erano già passati tre anni dal nostro incontro. Come passa il tempo.. Mi sembra tutto come se fosse ieri..
 
Era una fredda sera di Novembre, andai al supermercato che era distante qualche isolato da casa per cercare qualche scatola di cioccolata.
 
Quando arrivai, cercai lo scaffale dove le riponevano; dopo una vaga ricerca, ecco che l trovai, mentre mi avvicinavo vedevo solo una scatola, anche se speravo di trovarne altre, ma purtroppo quella era l'ultima, così mo affrettai per prenderla. Mentre la stavo prendendo però, sentì come un tocco gentile sulla mia mano, infatti non mi sbagliavo. Dall'altra parte, infatti, c'era una bellissima ragazza che imbarazzata, mi sorrise, e mentre ero perso nei suoi occhi, ricambiai.
 
«A quanto pare questa è l'ultima scatola..»
Ero ancora troppo perso in lei, nei suoi occhi color cielo, e quei suoi capelli lunghi, mossi come le onde del mare e castani, per dare una risposta sensata.
«Ah sì, hai proprio ragione.»
fui in grado di rispondere solo questo.
«Prendila tu, per me non fà nulla.» mi chiese 
«No ma scherzi? Prendila tu, tranquilla.»
«Ne sei sicuro? Per me va bene comunque»
«Certo fai pure, comunque sono Harry.» E le porsi la mano.
 «Piacere, mi chiamo Cheril.» 
«Bel nome! E' francese?»
«Sì, mia madre è francese, mentre mio padre è qui di Londra.»
 
Continuammo questa conversazione in giro per il supermercato, prendendo i prodotti che rispettivamente avevamo nelle nostre.
Poi ci avviammo verso la cassa, e poi verso l'uscita.
 
 «E' stato un piacere conoscerti, Harry.»
«Piacere mio, Cheril, dimmi.. Venerdì pomeriggio hai impegni?»
«No nessuno, perchè?»
«Magari potremmo vederci un film e uscire a cena, che ne pensi?»
«Sì, la trovo una buona idea, ti lascio il mio indirizzo e il mio numero di telefono.»
«Oh, grazie tante!»
 
Dopo averci dato appuntamento sotto casa sua, venerdì alle 17:30, tornai in auto e riposi le buste della spesa. Misi in moto e tornai a casa con un gran sorriso stampato sulla faccia. Anche se la conoscevo da poco più di due ore, mi era già simpatica. Era dolce, gentile, educata e bella. Sembrava diversa da tutte le altre ragazze che ho conosciuto, non era la solita puttanella o santarellina vanitosa, lei era semplice e sincera, questo mi piaceva di lei, ecco perchè le chiesi quasi subito di uscire.
 
Eccoci a Venerdì. Meglio che mi sbrighi a prepararmi!pensai.
Presi l'auto e la raggiunsi sotto casa sua, avevo spaccato il secondo, e  mi stava già aspettando.
 
«Ciao, Harry.» mi salutò sorridente
«Ciao Cheril, prego!.» dissi aprendole la portiera
«Grazie tante!»
 
«Hai già pensato che film potremmo vedere?.» mi chiese ,mentre eravamo in auto
«No veramente, vediamo la lista delle programmazioni e poi scegliamo al momento.»
«Ok come preferisci, Harry.»
 
Arrivammo al cinema, le aprì la portiera, chiusi la macchina, e andammo a cercare il depliant delle programmazioni.
 
«Intanto, che genere scegliamo?.» chiesi curioso
 «Mh.. Io opterei per un horror.»
«E vada per l'horror.»
«Che ne pensi di "profondo rosso"?»
«No..Questo intitolato "11:11"?»
«No nemmeno.. Uh guarda questo: "La casa maledetta»
«Sembra interessante dal titolo.. Di che parla?»
«Parla di un gruppo di soldati che, durante la guerra di secessione, non trova un rifugio per ospitarli, così iniziano la loro ricerca. Un giorno, trovarono una casa disabitata, costruita su un campo di mais. Sembrava abbastanza tranquilla, così entrarono e la ispezionarono, fino a quel punto niente di strano, ma con il passare dei giorni, accadevano fatti strani e apparizioni raccapriccianti, così i soldati dovettero affrontare anche queste peripezie per salvare le loro vite.»
«Wow, sembra bello, guardiamo questo!»
«Sì, mi stà interessando, prendiamo i biglietti prima che inizi!» 

Ci avvicinammo alla biglietteria, poi al mini bar per prendere da bere e da mangiare, in seguito entrammo nella sala e cercammo posto. 
 
 
«Pronta?»
«Eccome, e tu?»
«Ovvio!»
«Mh, non mi sembri tanto convinto vista la tua gamba che si muove nervosamente! Ahah!»
«No, questo è solo il freddo! Vedremo il primo che se la farà sotto dalla paura. Oh ecco che inizia!»
 
Finimmo di chiaccherare e ci 'immergemmo' nel film.
Era tutto molto realistico, e anche impressionante.
A un certo punto, il protagonista  ebbe un allucinazione, una donna incatenata moribonda. Dal suo ventre uscì un demone (anche se finto) che si avvicinò pericolosamente alla cinepresa, scatenando un urlo collettivo, tanto che Cheril si strinse a me cercando conforto.
Era proprio bellissima, sempre e comunque , anche spaventata.
Alzò il suo viso guardandomi vergognandosi e mi disse:
«Oh scusa, mi è venuto un colpo!»
«Tranquilla non preoccuparti. ... Vuoi che ti tenga la mano?»
Wow, ho trovato il coraggio dirglielo veramente!
«Si, non mi dispiacerebbe.»
Detto questo le presi la mano, e non mollai la presa nemmeno per un istante. Anche se dovevo andare in bagno, non mi importava, bastava avere lei con me, che la mia mente si svuotava.
 
Terminato il film, uscimmo dalla sala e tornammo in auto, sempre tenendoci per mano.
 
«Ti è piaciuto? Mi chiese curiosa.»
«Sì molto, gli effetti erano molto realistici, me la stavo facendo sotto!
«Ahah allora lo ammetti!»
«Si si lo ammetto, ma mai quanta ne hai avuta tu! 
«Si si certo! Ahaha!»
La sua risata era la melodia migliore che potessi chiedere dio ascoltare.
«Che ne pensi, di andare a cena insieme stasera? Conosco un ristorante italiano poco lontano da qui.»
«Oh si per me va bene, adoro la cucina italiana!»
 
Così quella sera, cenammo, ridemmo, scherzammo e ci conoscemmo meglio. Purtroppo però, era ora di andare.
 
«Grazie per la bella serata, Harry»
«Di niente Cheril. Dovremmo farlo più spesso!»
«Sì anche secondo me! Buonanotte, ci sentiamo domani.» disse dandomi un bacio sulla guancia
 «Buonanotte a domani, Cheril.»  e le restutì il bacio
 
 
Da quella sera uscimmo sempre più spesso, divenimmo dei buoni amici, con lei ero al cento per cento me stesso, non avevo bisogno di nascondere niente, potevo essere completamente sincero, perchè sapevo che mi poteva fidare ciecamente di lei, e lei poteva contare su di me, sempre e comunque.
 
Con il tempo, mi resi conto che non la sentiva più come una semplice amica, io volevo che fossimo qualcosa di più. Mi ero innamorato, e non potevo fare finta di niente. Lei, era tutto ciò che desideravo da una ragazza, era belle, gentile, simpatica, dolce, leale, sincera, e mi accettava e mi voleva bene. 
 
Così decisi che tutto questo non potevo più tenerlo dentro, dovevo dichiararmi, al più presto.
 
	 16 Aprile 2009 
Ci demmo appuntamento al parco per fare una delle nostre passeggiate. Quel giorno ero deciso di dirle tutto. 
 
«Oggi è piuttosto nuvoloso, chissà se pioverà.»
«Hai ragione, guarda che nuvoloni! Cheril, dovrei dirti una cosa importante..»
«Oddio mi stò preoccupando.. Che succede Harry?»
«Ecco.. E' da un pò che volevo dirtelo, vedi, sai che ci conosciamo da un pò di mesi? Ecco, in questi mesi, mi sono reso conto che, per te non provo un semplice sentimento d'amicizia, mi sono reso conto di essermi innamorato. Sei una ragazza dolcissima, gentile, bella, disponibile, leale, sincera e molti altri aggettivi. Sei l'unica ragazza che mi ha fatto venire venire i brividi ad ogni suo gesto o parola, l'unica che ogni volta con un suo sorriso mi fà sentire le farfalle nello stomaco, l'unica che c'è sempre stata quando avevo bisogno di sfogarmi. Grazie Cheril di esserci sempre stata, grazie solo di essere te. Tu se la migliore parte di me. Cheril Emily Owen, ti amo.»
 
Ecco mi ero liberato! Non potevo più resistere!
 
«Oddio Harry.. Grazie mille, è stupendo tutto quello che mi hai detto! Nessuno mi aveva mai detto queste cose.. Sei dolcissimo! Veramente, anche io è da un pò che sento che tra di noi c'è qualcosa di più di una semplice amicizia, solo che avevo paura di dirtelo, non volevo rovinare la nostra amicizia e  perderti.. Harry, tu sei l'unico ragazzo che mi ha accettata per quello che sono, con le imperfezioni e i miei difetti. Anche io mi sono innamorata di te. Dei tuoi occhi color smeraldo, dei tuoi ricci, del tuo movimento che fai per spostarli, che mi fà impazzire! Del tuo modo di muoverti e di parlare, della tua bellissima voce mentre canti, della tua risata pura e cristallina, delle tue cazzate e della tua mente pervertita! Harry Edward Styles. Anche io ti amo.»
 
Questa nostra dichiarazione finì con un bacio, tanto atteso e desiderato da entrambi. Anche se aveva iniziato a piovere, non imprtava, avevo sempre desiderato un bacio sotto la pioggia. Quando ci staccammo, ci perdemmo l'uno nello sguardo dell'altra, per alcuni minuti. Poi, Cheril mi chiese:
«Quindi, ora, stiamo ufficialmente insieme? »
«Sì, finalmente sì.»
«Perfetto, che ne dici se, ci facciamo una foto?»
«Certo che sì babe!»
 
La foto che scattammo quel giorno, e quella che tengo nel portafogli, è come un portafortuna, e non ho nessuna intenzione di toglierla da dove l'ho riposta.
 
Oggi, 16 Aprile 2012, sono passati esattamente tre anni, da quando ci siamo fidanzati. Il tempo è volato, in questi tre anni abbiamo viaggiato, ci siamo divertiti, abbiamo scherzato, litigato e abbiamo fatto l'amore. Non sesso, il nostro era, anzi E' amore. Oggi festeggiamo il nostro anniversario, trasferendoci a Holmes Chaple, la mia città. 
 
«Haz dai aiutami non sono forzuta come te! »
«Sì sto arrivando! perdonami amore»
«Ti perdono, ma che stai facendo?»
«Quando la nostra prima foto da coppia.»
«Oddio, che carini! Sono passati così in fretta questi anni...»
«Già sembra ieri, al supermercato, il nostro primo incontro! Devo ringraziare la marca della cioccolata, se non fosse stato per lei, ora non saremmo qui insieme!»
«Ahaha siamo in debito con lei!»
«Dai, ora ti aiuto davvero a portare gli scatoloni dentro.»
«Grazie oh mio eroe!»
 
Seriamente, se non fosse stato per la cioccolata, chissà dove sarei ora!
 
 #SpazioScrittrice
Ciao tutti :) sono tornata con una one-shot :) mi scuso se ci sono errori di punteggiatura, perdonatemi ç__ç Comunque spero vi piaccia, fatemelo sapere nelle recensioni :) Grazie per l'attenzione, a presto:) xx
 
  
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