Mentre tornavamo a casa a Zayn suonò il cellulare. Era un messaggio. Notai però che non si degnò di leggerlo. ''Che fai, non leggi?'' ''Ora non ne ho voglia, tanto è sicuramente Harry.'' Mentre camminavamo lungo la strada di casa mi chiedevo se quello che stava succedendo fosse tutto uno sbaglio. ''Ecco Mel, siamo arrivati, ci vediamo questa sera.'' mi accompagna davanti casa e mi da un bacio, poi si volta e va via, senza dire una parola. ''Allora? Ci sei riuscito a fartela?'' disse Harry ''No, coglione.'' Intanto io ero in camera, come sempre, contando le ore che mancavano alla sera. Mi addormentai. ''Mel! Vieni a cena! Ma che fai, dormi sempre?'' sentì gridare mia madre. Svogliatamente mi alzai dal letto e scesi le scale zoppicando, con l'immagine degli occhi dolci, di quel sorriso perfetto e del naso arricciato di Zayn, che aveva quando rideva. ''Che hai fatto oggi?'' ''Niente, sono andata in piazza.'' Il silenzio incombe a tavola, quando tutto viene interrotto dal suono del campanello e da delle risate. 'Sono loro' penso. Mi alzo e vado ad aprire, vedo Niall in primo piano. ''Hei Mel, vieni con noi?'' ''Si, un attimo.'' Salgo di sopra, prendo il telefono e scendo subito. ''Esco, non faccio tardi ciao.'' mia madre mi sorride. ''Dov'è Zayn?'' ''Non lo so, non è voluto scendere, se vuoi vai a vedere se tu riesci a convincerlo'' faccio cenno con la testa e mi avvio verso la porta. Noto la luce accesa in camera dei ragazzi, ma che fa? Apro la porta e salgo le scale silenziosamente, magari dorme. In punta di piedi percorro il corridoio, apro la porta della camera. ''Zayn, ma cosa.?'' sorrido, non ci volevo credere. ''Cosa fai?'' ''No, niente Mel, non è come sembra!'' ''Ah no? e che cazzo è? sto sognando? questo non sei tu, quella non è Zoe, questa non sono io? eh?'' mi volto e mi metto a correre, volevo evitare di scoppiare in lacrime davanti a lui, nessun ragazzo merita le lacrime di una ragazza. Apro la porta della casa e la sbatto alle mie spalle. ''Mel, Mel, cosa hai fatto? Perché piangi?'' sento gridare Niall, mentre chiudo la porta della mia casa. Salgo le scale e mi chiudo in camera sbattendo la porta. Gli ultimi 3 giorni li ho passati in cameretta, senza mai uscire. 'Sai che c'è Mel? Devi farti forza. Andare da lui e ascoltare cosa ha da dire. Non serve a niente stare chiusa in camera per giorni senza ottenere risultati.' Mi metto una felpa e vado dai ragazzi. Lei è lì. MA CHE CAZZO CI FA LI QUELLA CAGNA? PROPRIO NON HA PUDORE? RITEGNO? SI E' SCOPATA ZAYN PORCA DI QUELLA PUTTANA ED ERA FIDANZATA CON UNO DEI RAGAZZI PIU' DOLCI DEL MONDO, CRISTO. ''C'è Zayn?'' sorrido. ''Si, è di sopra, sono due giorni che non esce dalla camera e non ci permette di entrare, infatti io e Liam dormiamo in salotto.'' mi risponde Louis. Mi dirigo verso le scale e le faccio quasi correndo. Apro la porta e Zayn è sul letto, a pancia in sotto, con la faccia affondata nel cuscino, si volta. ''Ho detto che non dovete entrare, cazzo!'' ''Sono io, Mel.'' ''Oh, ciao.'' abbassa la testa e si siede sul letto. Mi avvicino e mi siedo accanto a lui. ''Vorrei solo sapere perché l'hai fatto, io, avevo fatto qualcosa di sbagliato? Lo so, sono un errore, ma non mi sembra di aver combinato niente giorni fa, eravamo..come dire, Felici.'' ''Mel, tu non sei un errore, sei perfetta per me, capisci?'' arrossisco. Zayn fa un sospiro e continua ''Quel giorno è stato il più bello per me, quasi come quello del nostro primo bacio, in camera di Niall. Ricordi? Pensi che avrei fatto tutto questo per poi prenderti per il culo? Per poi portarmi al letto la prima che mi capita? Ti sbagli.'' ''Allora, allora perché lo hai fatto?'' dico, con le lacrime agli occhi. ''Quella sera, io ero intenzionato a scendere, mentre mi allacciavo le scarpe vidi Zoe che attraversò la porta e si mise davanti a me, mi si avvicina e mi bacia. Poi mi slaccia la cinta. La stavo fermando quando sei entrata tu. Lei premeva le sue labbra sulle mie, quasi togliendomi il respiro e senza darmi possibilità di staccarmi. Mel, non lo avrei mai fatto, sei la mia canzone preferita, sei la cosa migliore che mi sia capitata.'' L'ultima frase mi rimbombava nelle orecchie senza fine. Mi alzai e chiusi la porta, mi voltai verso Zayn e feci un sorriso. Lentamente mi avvicinavo a lui, che era ancora seduto sul letto. Lo spingo dalle spalle e lo porto giù, finché la sua testa tocca il letto. Mi metto in ginocchio sopra di lui. 'Ora tocca a me.'